Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog utile come un’auto senza freni…
... mentre si percorre una strada come questa
E, dunque, siamo finalmente
arrivati al momento tanto atteso…
Dai masochisti e dai coprofagi,
ma pur sempre tanto atteso.
Dove eravamo rimasti?
Tempo di lettura: circa 9 minuti
Eeeh… bella domanda. Diciamo che
la trama (o, piuttosto, la non trama), sapientemente tessuta dalla Del Santo è
un tantino difficile da seguire… potremmo paragonarla all’intestino lungo, piuttosto contorto e che alla fine sforna stronzate portentose.
Credetemi, sarebbe più facile leggervi i vecchi post qui e qui, altrimenti vi basti sapere che la seconda stagione (più della prima), è stata interamente incentrata su dialoghi abominevoli tra personaggi abominevoli interpretti da attori abominevoli…
Credetemi, sarebbe più facile leggervi i vecchi post qui e qui, altrimenti vi basti sapere che la seconda stagione (più della prima), è stata interamente incentrata su dialoghi abominevoli tra personaggi abominevoli interpretti da attori abominevoli…
… In pratica, la sagra dell’abominio…
… Volendo fare un’estrema sintesi della seconda stagione,
potremmo dire che:
La bionda vuole fare il c**o alla mora (e, vista così, non sarebbe neanche male)...
Il perché siano servite ben 22
puntate per arrivare a questo punto è un mistero degno di Giacobbo…
Ehm… vi va bene lo stesso se vi racconto di quella volta in cui
Leonardo Da Vinci si è arruolato dai templari e poi è stato rapito dai
rettiliani?
Come sempre, devo ammettere che, almeno, Lory Del Santo è una che crede nel progetto e si fa il celebre “mazzo a tarallo” per la buona riuscita della serie:
Allora, iniziamo
Benissimo, troviamo Zora dove
l’abbiamo lasciata: sotto un cavalcavia malfamato ad intrattenere maschioni
mezzi nudi.
Ok, ok, detta così è leggermente
ambigua…
… ma, onestamente, non vi sembra l’inizio di un pornazzo?
E, per rimanere in tema, la tipa bionda con la scollatura fino alle
ovaie pare avere un orgasmo così, dal nulla…
Raggiungiamo la nostra amata The
Lady…
… che, come suo solito si dedica alla sua attività preferita: il
fancazzismo (con indosso pantaloni aberranti e libri finti, o quantomeno mai letti, sullo sfondo)
… ma , prima di aver il tempo di
dire: “Porca pu***na, perché sto vedendo ‘sta roba!?”, mi accorgo che hanno
ucciso e scuoiato la povera assistente di Lona, Doris, per tappezzarle il
divano:
No… forse mi sono lasciato trasportare
dall’immaginazione (o si tratta del solito effetto allucinogeno che The Lady ha
su di me), sta di fatto che Lona riceve un messaggio da un mittente sconosciuto
che la mette in guardia proprio dalla sua assistente Doris.
Fortunatamente, è allegato un DVD perché l’espressione di Lona è
proprio da: “Tutto molto interessante… peccato che sia analfabeta!”
Se Lona piange, Zora non ride dal
momento che è costretta ad affidare una missione speciale a suo nipote Zu che,
per mettere subito le cose in chiaro, termina la telefonata con un poco
rassicurante: “Mi asterrò dal pensare troppo!”…
Vabbè, andiamo avanti… e ci va subito
malissimo dal momento che ci imbattiamo in uno demi marchi di fabbrica della
serie: i dialoghi surreali.
Quello in questione tra Lona e
Giselle (Natalia Bush), almeno, ci regala probabilmente la migliore della
puntata:
“L’amore spesiale: a
tanti fa bene, come a tanti fa male”
Ottimo, la aggiungo alla mia playlist di citazioni celebri
insieme a:
Stupido è chi lo stupido fa
Fare, o non fare! Non c'è provare!
Egon: Vigo il carpatico, nato nel 1505, morto nel 1610.
Peter: 105 anni? Attaccatino alla vita, eh?
Ray: E neanche morì di vecchiaia! Fu avvelenato, pugnalato, impalato, impiccato, sbudellato, affogato e squartato.
Peter: Ed è guarito?
Winston: Pare non fosse molto popolare, eh?
Egon: Non precisamente un figlio del popolo. Noto anche come Vigo il Crudele, Vigo il Torturatore, Vigo lo Schifato e Vigo il Sacrilego!
Peter: Non era anche Vigo la Sporcacciona?
Peter: 105 anni? Attaccatino alla vita, eh?
Ray: E neanche morì di vecchiaia! Fu avvelenato, pugnalato, impalato, impiccato, sbudellato, affogato e squartato.
Peter: Ed è guarito?
Winston: Pare non fosse molto popolare, eh?
Egon: Non precisamente un figlio del popolo. Noto anche come Vigo il Crudele, Vigo il Torturatore, Vigo lo Schifato e Vigo il Sacrilego!
Peter: Non era anche Vigo la Sporcacciona?
Mentre Chang fulmina con lo sguardo l’ominide di turno che
gli respinge il caffè…
… Torniamo dalla perfida Zora.
Giusto per scoprire che allo zerbino umano sono cresciute le balle! Eccolo che,
da vero macho, afferra per le spalle Zora e la spoglia manco stesse sbucciando una mela Fuji
esigendo (dopo aver passato la seconda stagione ad annusarla), almeno un
assaggio gratuito… salvo venire friendzonato alla stragrande sa Zora:
“Rassegnati, io muovo le carte in tavola… ti ho estratto dal nulla”
E nonostante lo zerbino provi (in
un ultimo disperato tentativo), a farle sentire la presenza, Zora si aggiudica
in Zona Cesarini la migliore battuta della puntata:
“Mi piace ricoprire
la mia nuda perfidia con espressioni che ho rubato ai testi sacri…”
Ora, non sono propriamente cintura nera di catechismo, ma penso che non
ci sia niente di simile nella Bibbia...
Giusto il tempo di scoprire che
Lona e Giselle sono state importunate da una cosplayer di Ivana Spagna…
…o di Ru’afo di Star Trek…
… che è ora di scoprire il cameo della puntata: i TheShow!
Bene! Ho fatto il tifo per loro a Pechino Express e non vedo l’ora di vederli in azione!
Peccato che interpretino due
personaggi che di simpatico hanno a malapena il nome: Merde & Cartas (!).
Si tratta di due fotografi supergay, riusciti quanto Jar Jar Binks in Guerre
Stellari…
Mi spiace veramente, ma in questa
scena i TheShow sono simpatici come
l’estrazione di un molare senza anestesia…
… nonostante portino in scena i loro personaggi con una squisita
sensibilità
Davvero peccato: sono lontani i
fasti di uno dei migliori momenti televisivi dell’anno quando, a Pechino Express, uno dei due (non
ricordo chi), toccando i capelli di una bambola all'interno di una teca piena d'acqua senza poterne vedere il contenuto,
esclamò:
“C'è una cosa pelosa... Sembrano i peli pubici della mia ragazza quando faccio la doccia!”
Insomma, un verso carico d’amore
degno di Pablo Neruda…!
Poco dopo, l’ennesimo dialogo straccia scroto della puntata, sembra però darci un utile indizio per superare il trauma causato dalla visione di questa prima puntata della terza serie di The Lady:
Poco dopo, l’ennesimo dialogo straccia scroto della puntata, sembra però darci un utile indizio per superare il trauma causato dalla visione di questa prima puntata della terza serie di The Lady:
“Io penso solo che
vedo tanta gente: asessuati, gay, lesbiche, indecisi, etero, androgini, trans,
drax, transgender e mi chiedo: chi sono io? Qual è il limite di conoscenza del
nostro essere? Sappiamo con certezza chi saremo per sempre?”
“Mi spaventi. Oddio,
che dire… un’incognita da incubo. Mi faccio il solito limoncello”
Credetemi, è davvero un peccato
scoprire che la battuta più intelligente della puntata sia frutto solo del più
becero product placement…
Mentre Cucolo (il fidanzato di
Lory Del Santo), prende lezioni di basket espressivo come una cernia al sugo e viene
spiato da una donna misteriosa, una perfetta sconosciuta di addentra
all’interno di una discoteca a caccia di etero…
Ma, dalla canotta rosa shocking e dagli zigomi ai limiti
dell’illegalità (e della gravità) degli avventori, suppongo che anche oggi
tromberà domani
Fine.
Accidenti, è stata dura come al solito, ma almeno per oggi, è
fatta.
Quest’anno, però, visto che ho
ormai acquisito una certa dimestichezza con il trash, mi permetto di dare un
voto alla puntata.
Mmm, vediamo un po’… Come unità
di misura per valutare una puntata di The Lady, non posso che ricorrere al
simbolo universale del trash:
Il Grignani Strafatto
a Capodanno®
Dunque, il mio voto alla puntata è...
Commento tecnico: puntata flaccida come lo scroto di un
novantenne, insomma non che mi aspettassi una prima puntata di stagione alla The
Walking Dead, ma neanche ‘sta roba…
È tutto per oggi, alla prossima!
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