mercoledì 11 gennaio 2017

Wrestling nella vita reale - Enel Energia, MobilePay: Prima Visione e AstroItalia


Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog rassicurante come un proctologo cieco…

                                            

Quale serie di post latita da lungo tempo qui sull’Internetturbino? Se avete buona memoria, o se avete letto il titolo (lettori golosi), saprete che la risposta giusta è: Wrestling nella vita reale (ovvero l’angolo dell’incazzatura e dello sclero… da sfogare a colpi di wrestling, qui l'ultimo post).



Tempo di lettura: circa 15 minuti


Giusto per iniziare l’anno in maniera positiva, due incazzature al prezzo di una (ma entrambe attinenti allo stesso ambito). 

Enel Energia

 

Qualche tempo fa, stavo per concedermi una epica pennica sul divano, quando qualcuno ha suonato al citofono.
Dovete sapere che il citofono di casa raggiunge note degne del miglior tenore (a cui stanno strizzando le balle), quindi, svegliato di soprassalto e sopravvissuto a stento ad un infarto folgorante, mi sono trascinato fino al citofono per rispondere.

 
Praticamente, da così a così in due secondi netti 

“Sono D. R. di Enel bla bla bla bla”.
Dove “bla bla bla” sta per una logorrea di parole interminabile che mi ha fatto sanguinare le orecchie.
Mentre D. R. continuava a parlare, ho aperto la porta ed ho raggiunto il molesto venditore, seguito da mio padre.
D. R. è un ragazzotto di bella presenza con un accento (molisano? Sono negato nel riconoscere gli accenti…) così marcato che ho dovuto trattenermi fino a farmi venire le fitte all’addome per non ridergli in faccia.
Torniamo a noi.
D. R., in un quarto d’ora, è riuscito a pronunciare un numero esorbitante di parole fino a ridurmi le balle come i pinoli in un pesto alla genovese fatto in casa.
La mole di informazioni che mi ha vomitato addosso è stata tale che, se mi avesse picchiato con un’enciclopedia (di quelle con la rilegatura in adamantio), mi avrebbe provocato minore sofferenza.
Devo ammettere che D. R. è stato molto abile e, in un unico calderone, ha infilato un sacco di informazioni, alcune anche indubbiamente corrette (come la nuova tariffa energetica ed il cambiamento di logo di Enel Servizio Elettrico), finalizzandole però alla stipulazione di nuovi contratti.
In pratica, sicuramente perché il sottoscritto è un decerebrato che ha la soglia di attenzione di un pesce rosso (morto), mi è parso di capire che tutto questo vento di cambiamento avrebbe comportato un cambio di tariffa (senza la distinzione tra consumo diurno e notturno)… un po’ come fanno gli operatori telefonici quando, via SMS, ti comunicano: “La tua tariffa X diventa Y, se ti va bene mangiati ‘sta la minestra, se no buttati dalla finestra”.

 
Sono al piano terra, tiè! 

Sta di fatto che, dopo aver firmato il firmabile, D. R. mi ha “fatto dono” anche di una card che permetteva di ottenere qualche sconto.
Ottimo! La mia giornata fortunata!
Dopo le telefonate di rito per confermare l’identità dell’intestatario delle utenze e dopo aver provato a venderci il deretano di sua madre spacciandolo per un monolocale, D. R. ci ha salutato tutto contento ed è partito verso nuove avventure… non prima di averci avvisato che avremmo ricevuto una telefonata in cui avremmo dovuto confermare che era stato affabile (come una prostituta che ti dichiara amore eterno mentre conta i soldi sul sedile posteriore dell’auto) e chiaro nella descrizione del cambiamento di tariffa.
Avvertendo un inspiegabile prurito all’ano, appena D. R. è andato via, io e mio padre ci siamo guardati e, all’unisono, ci siamo detti: “Tanto vale che ci faceva un po’ di coccole, visto che ci ha fo***ti a dovere, no?”.
Risaliti a casa, abbiamo elaborato un piano d'azione degno di Battaglia Navale: lui si è letto il contratto (non per dubitare dello squisito riassunto di D. R., sia chiaro), mentre io mi sono collegato a internet, tipo Neo a Matrix (ci mancava solo un cavo USB infilato su per il naso), per cercare informazioni.
Tempo 15 minuti ed abbiamo capito come, assolutamente per nostri demeriti cognitivi e non certo perché D. R. si fosse comportato un po’ come Giacobbo in una puntata a caso di Voyager (iniziando a parlare di cose serie per poi sconfinare nell’improbabile), avevamo frainteso ¾ di ciò che ci era stato detto.
Che pirla.
Non D. R., sia chiaro, mi riferisco a me ed a mio padre.
Pensate un po': in maniera del tutto fortuita e nonostante le chiare indicazioni forniteci, avevamo capito che il vecchio logo Enel…

 
Enel Servizio Elettrico – Servizio di Maggior Tutela 

Si sarebbe trasformato in questo:

 
Che invece è di Enel Energia – Mercato libero dell’energia 

Invece che in questo:

 
Servizio Elettrico Nazionale
Come è indicato chiaramente in bolletta (che, come al solito, è spuntata fuori solo dopo averla cercata invano durante la visita di D. R.) 

Poi uno, sbagliando di grosso naturalmente, può pure immaginare che (dopo aver lucrato come procioni fino ad oggi), abbiano voluto sfruttare fino all’ultimo la confusione dei consumatori anche adesso che, alleluia, Enel Servizio Elettrico ed Enel Energia hanno assunto nomi diversi. Certo, magari si poteva lasciare il nome “Enel” al vecchio Servizio Elettrico per rendere la vita più facile ai rincoglioniti come il sottoscritto, ma suppongo sia un’idea troppo rivoluzionaria…
Proseguendo il discorso, dovevo essere proprio in giornata no, dal momento che non avevo neanche capito che la card di cui vi ho accennato prima avesse un costo. Colpa mia che non riesco a capire l’esatta differenza tra “Tieni questa” e “Tieni questa, costa tot euro”.

 
È come incontrare uno dei tizi di Abbracci Gratis (che adoro, sul serio) e scoprire che, invece, gli abbracci sono a pagamento 

Mi viene poi in mente che, alla domanda “Ma se firmiamo, restiamo con Enel?”, D. R. ha fatto i salti mortali per aggirare la questione (mancava solo che si travestisse da clown, che si lanciasse da un trapezio e che, indossato un cappello di bacon, infilasse la testa in bocca ad un leone), rispondendo alla fine di sì, senza fare alcun riferimento al mercato libero. A pensarci bene, non mi pare che abbia mai neanche detto “Sono D. R. di Enel Energia, il mercato libero di Enel”… anzi, ha detto qualcosa del tipo “Per «contrastare» i vari operatori del mercato libero, Enel sta offrendo questo e quest’altro servizio…”.
Ma, sicuramente, ricordo male io.
No, sul serio.
Caro D. R., forse è anche possibile che, nella foga di chiudere il contratto (sicuramente sei pagato a provvigione), tu ti sia un po’ incartato e spero che non ti sia risentito quando ho esercitato il diritto di ripensamento (ah, e in uno dei contratti firmati, il modulo del diritto di ripensamento mancava del tutto… maledetta fretta eh?).
Ehi, magari alla fine avrei pure risparmiato… pazienza, non lo saprò mai.
Errare è umano e, sicuramente, impareremo entrambi dai nostri errori: io, diventando un consumatore più attento e tu un venditore migliore, facendo stipulare tanti nuovi contratti vantaggiosi per te, ma soprattutto per i tuoi clienti.
Al di là della mia ottusità, fai attenzione!
Con i tempi che corrono, si potrebbe pensare che queste… “leggerezze” e queste informazioni fornite un po’ alla cazzo di cane in modo confusionario siano studiate a tavolino per raggirare i clienti.
Sono consapevole (e naturalmente lo sei anche tu), che questo comportamento ha un nome ben preciso, che non è “Anacoluto”, né “Gynkgo Biloba”, bensì “Truffa” e sono sicuro che né un professionista bravo e simpatico come te, né un’azienda seria come quella per cui lavori si abbasserebbe a tanto.
Vero?
Cordiali saluti, Internetturbino. 

MobilePay: Prima Visione e AstroItalia

 

Questa, invece, è più recente.
Premessa: essendo uno all’antica, navigo con un modem USB con scheda SIM (sì, mi piace sentire il vento tra i capelli quando navigo a tutta velocità tra le onde del web manco fossi un rapinatore-surfista di Point Break).

 

Qualche giorno fa, mentre stavo navigando in rete, mi sono arrivati non uno, ma ben due messaggi dal contenuto diversamente gradito.
Come si dice, le brutte notizie arrivano sempre in coppia.
Come i testicoli… ma decisamente meno utili.
I due messaggi riguardavano i servizi PrimaVisione di MobilePay e AstroItalia.
Superfluo dirvi che non ho la più pallida idea di quando e come avrei richiesto questi servizi (ho Adblock sempre attivo, tranne che su YouTube, proprio per evitare queste stronzate, con buona pace dei suoi detrattori) e non stavo navigando in siti dalla dubbia morale (beh, non più del solito almeno).
Tanto meno, ricordo di aver avuto a che fare con banner ambigui…
Superfluo dirvi che entrambi i servizi sono a pagamento: 5€ alla settimana il primo e 5,08€ il secondo.
Superfluo dirvi che, fino a qualche giorno fa, non avevo mai sentito parlare di MobilePay e PrimaVisione e che, onestamente parlando, ritengo che solo un demente pagherebbe 5,08€ a settimana per l’oroscopo.
Senza offesa, ma Paolo Fox e compagnia astrologa hanno un’esposizione mediatica seconda solo a quella di Maria De Filippi e di Salvini dal momento che ogni trasmissione ed ogni rivista ha uno spazio dedicato all’oroscopo… senza tenere conto che, se cerco “Oroscopo” su Google, ottengo qualcosa come quasi 13 milioni di risultati!
Davvero dovrei pagare 5,08€ a settimana per sapere cosa il destino ha in serbo per me?
Che poi, se le previsioni astrologiche ci azzeccassero veramente, avrebbero dovuto mettermi in guardia dai servizi a pagamento molesti…

 
Da TwittOroscopo 

Superfluo dirvi che questi servizi sono estremamente facili da attivare (fin troppo direi… ai limiti della legalità forse?), ma spesso alquanto ostici da disattivare (invia SMS, vai sul sito, chiama l’operatore, chiedi di attivare la blacklist, eccetera, eccetera…).

 
Per disattivare il servizio, metta la mano sul cerchio blu, il piede su quello rosso e la lingua su quello giallo 

Fare il contrario sarebbe troppo… onesto?
Sentite quest’idea pazzerella che mi è venuta in mente: se voglio attivare un qualsiasi servizio che ritengo interessante, invio un SMS, mi iscrivo su un sito, firmo un contratto (magari venendo a sapere prima quanto mi costa) e poi, se non sono più interessato, clicco su un bottone con sopra scritto “annulla” o simili.
Che ne pensate, eh?
Ora, stimatissimi PrimaVisione, MobilePay, AstroItalia ed Enel Energia, vi confesso che trovo veramente interessanti le vostre proposte, davvero… ma, essendo un tipo all’antica, mi piacerebbe sedermi intorno ad un tavolo con voi, parlarvi di persona e firmare un contratto tradizionale, con tanto di carta e penna.
Magari così:

 
Raw 24/2/2014: Undertaker firma il contratto per il suo match contro Brock Lesnar a Wrestlemania XXX 

È tutto per oggi, alla prossima!

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