venerdì 25 dicembre 2015

Chiacchiere da bar - Star Wars – Il Risveglio della Forza



Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog affidabile come gli ingegneri dell’Impero Galattico licenziati e poi riassunti dal Primo Ordine (poi ci arriviamo…)



Molti ne hanno già parlato, molti altri ne parleranno in futuro.

E chi sono io per non parlarne? Un povero sabbipode emarginato? 
Mi riferisco, ovviamente, a Star Wars: Il Risveglio della Forza (che, con un nome così, pare una marca di cereali energetici per la prima colazione…).

Anche La Forza del Risveglio sarebbe andato bene. Va beh, chiamiamolo con il nome in inglese, Star Wars: The Force Awakens, che fa figo...




Lo so: il venerdì, di solito, è dedicato alla Lady Saga, ma Star Wars è sempre Star Wars! Insomma, è come chiedere: “Vuoi più bene a mamma e papà, oppure agli zii rincoglioniti che vengono a trovarci durante le feste?”.
Gli affetti sono affetti…!



Perché un appassionato di fantascienza come il sottoscritto parla solo ora di uno dei film più attesi dell’anno (e non solo), visto che è uscito al cinema quasi dieci giorni fai?

Perché l’ho visto solo martedì 22.

Chiedetemi perché l’ho visto così tardi, su.

Nessuno?

Va beh, me lo chiedo da solo: “Caro Internetturbino, perché hai aspettato così tanto prima di andare al cinema per vedere Star Wars, quando è palese che stavi sbavando dalla voglia di vederlo come il proverbiale cane di Pavlov?”

Grazie per la domanda.

Si è trattato di un'arguta strategia. Da appassionato della saga, ho preferito resistere alla tentazione di fiondarmi... facendo, al tempo stesso, i salti mortali per evitare temibili spoiler su internet.

In pratica, ho passato un'intera settimana così:



Oddio, spoiler!


Perché sottopormi a questo supplizio? 
Beh, per evitare quanto più possibile la folla molesta al cinema, con elevato rischio di ritrovarmi circondato da vicini di posto molesti (che avrei poi dovuto accuratamente attaccare al muro per non essere disturbato). Per di più, ho scelto di andare al cinema di martedì, giorno abbastanza sfigato per la vita sociale in generale.

Con un’organizzazione così certosina, è filato tutto bene, no?

Non proprio.

Eravamo io, mio padre (vecchio appassionato di fantascienza) ed un mio amico di cui vi ho già parlato brevemente qui… sì, esatto, è “il ritardatario”.

Nonostante avessi pianificato la partenza con un esagerato anticipo (proprio per evitare contrattempi), il ritardatario ha ben pensato di superarsi… facendomi aspettare 25 angosciosi minuti.

Per la serie piove sul bagnato (e piovono meteoriti, ovviamente), la sala cinematografica utile più vicina era a oltre 20 km di distanza. 
A stento, ho resistito alla tentazione del Lato Oscuro... oltre a quella di lasciarlo lì, magari dopo aver infierito pesantemente sul suo cadavere.

Grazie al cielo, se Han Solo ed il Millennium Falcon hanno fanno la rotta di Kessel in meno di dodici parsec, mio padre è stato in grado di portarci al cinema in 16 minuti netti (comprensivi di disperata ricerca del parcheggio e pagamento del biglietto al volo in stile Fosbury). 



Alla fine della fiera, ho perso “solo” due minuti di film (un sacrilegio per ogni vero fan, considerando che ho clamorosamente mancato le ben note fanfare di Guerre Stellari e la mitica introduzione con il testo a scorrimento).
Pazienza...



Ordunque, vi spiego un po’ cosa mi è piaciuto, e cosa no, in questo Star Wars: Il Risveglio della Forza (occhio spoiler!).






I nuovi attori ed i protagonisti che interpretano: John Boyega / Finn e Daisy Ridley / Rey sono affiatati, simpatici, i loro personaggi interessanti e la loro interpretazione di gran lunga superiore a quella di Natalie Portman e Hayden Christensen nella Seconda Trilogia… e, allacciate i caschi anti bestemmie, da un punto di vista puramente recitativo, forse superiore alla coppia Hamill / Fischer della Prima Trilogia (Harrison Ford, invece, è in fuga solitaria e non lo prende nessuno). A molti nerd saranno venuti gli occhi a cuoricino per  Daisy Ridley / Rey: carina, atletica, fragile e tosta allo stesso tempo (ed era pure ora di avere una Jedi donna, o futura tale, protagonista!). Bene anche Adam Driver nell’interpretare un antagonista così atipico per i canoni di Star Wars come  Kylo Ren (non monolitico come Darth Vader, non piatto come Darth Maul… molto complesso e tormentato). A voler trovare un discreto pelo nell’uovo, un personaggio dal potenziale così elevato poteva e doveva essere maggiormente approfondito (ma ci sono ancora due film a disposizione). Promosso Oscar Isaac / Poe Dameron nonostante sia un personaggio secondario rispetto agli altri tre. 


Contento anche che il buon J.J. Abrams abbia continuato la tradizione (seppur pericolosissima), di scegliere attori semi sconosciuti per interpretare i protagonisti. Buona anche l'alchimia tra Harrison Ford e le nuove leve, meno quella con Carrie Fisher / Leia Organa (che, oltre ad avere poco spazio, non mi ha convinto del tutto).

Gli effetti speciali: Va beh, con la Industrial Light & Magic si va sul sicuro… intendevo dire che sono contento del loro utilizzo, pur evidentissimo (siamo pur sempre in un film di fantascienza), ma non così invasivo, quasi barocco, come nella Seconda Trilogia.



I dettagli ed i richiami ai precedenti film: Elemento scontato. J.J. Abrams è cintura nera di ammiccamento ai fan (cercate il post di Ortolani su Star Trek: Il Futuro ha inizio per ribaltarvi dalle risate). J.J. Abrams tira fuori tutto l’armamentario a disposizione: nomi, suoni, immagini, inquadrature, citazioni (e chi più ne hapiù ne metta), per provocare orgasmi tantrici al vecchio fan... mentre cerca di sedurre quello nuovo. Il problema è che Abrams ti coccola e ti sussurra parole dolci all’orecchio… ma tu non sai se lo fa perché ti ama, o perché vuole circuirti come una badante che si vuole intascare tutta l’eredità.

Il film, poi, ha un ottimo ritmo (135 minuti e non sentirli) e ben miscela scene d’azione frenetiche (ma non caotiche) a scene più mature e dal ritmo più blando (ma si poteva fare meglio, lì dove serviva di più… evito lo spoiler principale, ma ci siamo capiti). 
Varie ed eventuali: Grazie a Dio Yoda, si respira quell’aria familiare tipica di Star Wars che, paradossalmente, mancava nella Seconda Trilogia… qui, ovviamente, Abrams è stato aiutato dal fatto di stare girando un sequel potendo contare su attori, e relativi personaggi, ben noti ai fan. Anche il design delle astronavi presenta solo qualche variazione sul tema e la scelta delle location è azzeccata e rientra nelle strizzate d’occhio da antologia di J.J.: Jakku, ad esempio, ricorda molto Tatooine… Ottima, come sempre, le colonna sonora di John Williams. Apprezzo anche che le truppe del Primo Ordine non impieghino una trilogia prima di colpire uno dei buoni durante uno scontro a fuoco come i soldati dell'Impero...





La sceneggiatura: per la serie “non mi è piaciuta soltanto una cosa…ma è una cosa ENORME”.

Da dove comincio?

Dalla vera protagonista del film: la Forza? No, la Coincidenza.

Finn e Ray scappano su una nave a caso (la loro seconda scelta): il Millenium Falcon. Eh, Coincidenza!

Il Millenium Falcon viene recuperato da due individui a caso: Han Solo e Chewbecca che l’avevano persa da anni. Un’altra Coincidenza.

Han Solo porta Finn e Ray da Maz Kanata e cosa trovano nel suo scantinato? Nutrie giganti? No, la spada laser appartenuta prima ad Anakin e poi a Luke. La Coincidenza colpisce ancora.

R2-D2, dopo essere andato in modalità risparmio energetico (mio dio, spero che sia trattato di un abbaglio dei traduttori… più che un astro droide pare un personal computer), si riattiva negli ultimi cinque minuti di film con in memoria il resto della mappa stellare. Mia cara Coincidenza, hai rotto il c***o, trovati un hobby.

Va bene, anche la Prima Trilogia aveva delle ingenuità a livello di trama e forse incide il fatto che non sono più un preadolescente come quando ho visto per la prima volata una spada laser in vita mia… ma sono cose che lo spettatore non può ignorare!

Vogliamo parlare poi dell’assalto alla stazione Starkiller? Ma mannaccia la puttana, J.J.! C’era bisogno di una cosa simile? 
Di nuovo? 
È la terza volta in sette film che vediamo un assalto ad una stazione orbitante… e non me ne frega niente se è più grande della Morte Nera e più ecosostenibile (va anche a energia solare… certo ciuccia i soli come fossero chupa chups, ma non si può volere tutto nella vita…).

Qualcuno poi mi spieghi perché diavolo gli ingegneri continuino a fare lo stesso identico errore di progettazione da trent’anni e costruiscano un’altra enorme stazione spaziale vulnerabile all’attacco di piccoli caccia stellari! Insomma, anche i costruttori di astrodroidi hanno capito come dar loro una forma adatta ad ogni tipo di terreno (i fan sapranno quanto spesso RD-D2 tendeva al triplo carpiato sulle superfici un po’ più ostiche, spingendo Lucas sull’orlo della follia)...


... e voi scopiazzate il progetto della Morte Nera dopo che la Resistenza ve ne ha fatte saltare non una, ma due e, per di più, nello stesso identico modo?

Come la facciamo saltare?
Come tutte le altre!


J.J., apprezzo che, in un impeto di fan service, tu l’abbia chiamata con il nome che Lucas aveva inizialmente scelto per Luke al posto di Skywalker, ma non potevi impiegare quei minuti per fare altro?

Che ne so, approfondire di più il personaggio di Kylo Ren ed il suo essere quasi ossessionato da Darth Vader (tanto che prima di vedere il film, pensavo che Kylo Ren fosse in realtà Luke Skywalker sedotto in qualche modo dal Lato Oscuro), oppure scavare più a fondo nella tragedia di Han Solo e Leia, oppure prenderti qualche minuto in più per la chiusura del film (da quando R2-D2 si riattiva alla sorpresa finale, passano sì e no cinque minuti), oppure dire qualcosa in più sul Primo Ordine, sulla Nuova Repubblica, sulla Resistenza (che poi, se hanno vinto e c’è un nuovo governo, perché chiamarla ancora Resistenza?).

Infine, anche IL colpo di scena è risultato parecchio telefonato. Insomma, senza fare spoiler, quando il buono ha raggiunto il cattivo sulla passerella, ho capito che, tranne l’arrivo di un qualche deus ex machina armato di spada laser, sarebbe potuta finire solo in uno spiacevole modo…

Capisco, poi, chi ha definito Il Risveglio della Forza come una sorta di remake di Una nuova speranza… Certo, con un reboot ben riuscito e titillando i vecchi fan a colpi di citazioni, Abrams è riuscito nell’ardua impresa di resuscitare l’altra grande saga di fantascienza, Star Trek… ma Star Wars è una creatura diversa. Il film perde colpi quando omaggia / scimmiotta la Trilogia Classica, ma quando mostra barlumi di originalità fila più che bene!

Futuri sceneggiatori e registi, osate, porca miseria! Rispettosi del passato, ma osate! È fantascienza! Se non osate qui, dove farlo?

Questi sono i miei pensieri sparsi su Il Risveglio della Forza… ci sarebbe molto altro da dire, ma a caldo, ritengo che queste siano le cose più importanti.



Vi auguro un Buon Natale e colgo l’occasione per comunicarvi a tradimento che non ho la minima idea degli effetti che queste vacanze avranno sulla programmazione (già tendente all’anarchico) dell’Internetturbino.

Restate sintonizzati e passate qui di tanto in tanto.

Chi vivrà, vedrà… e chi non vivrà, evidentemente avrà altro a cui pensare.



È tutto per oggi, alla prossima!

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