mercoledì 9 dicembre 2015

Wrestling nella vita reale - Diventare vecchi



Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog piacevole come un arrosto di maiale… per il maiale.


In questo nuovo post della rubrica Wrestling nella vita reale, parleremo di un argomento molto importante: la vecchiaia… o meglio, di quel delicato momento in cui ci si accorge di essere diventati vecchi.



E allora, quando ci si accorge di essere diventati vecchi?
Quando ci si sente fisicamente attratti dai cantieri e l’arteriosclerosi ci fa credere di essere capocantieri veterani con il diritto / dovere di dispensare consigli a qualsiasi operaio presente nel raggio di un chilometro quadrato?

Può essere...

Quando si inizia a pensare che tutti coloro che sono nati dopo di noi siano, nell’ordine: smidollati, buoni a nulla, minchioni, fancazzisti, tossici (che fumano sigarette drogate…!), mascalzoni, teppisti, guerriglieri, terroristi, blasfemi, posseduti dal maligno, eccetera…?

Innegabile...

Quando inizi a notare qualche leggero cedimento dal punto di vista fisico? 
Ad esempio, per riprenderti dagli ultimi 90 minuti di calcetto, impieghi 90 giorni. 
Oppure quando ti accorgi che rimani senza fiato in palestra non più perché, casualmente, sei capitato dietro la sventolona di turno che fa gli squat, ma perché sei appena sceso dal tapis roulant dopo dieci, sanguinosi, minuti a passo svelto.

Certo...

Quando, se pensi alla Santissima Trinità, ti viene subito in mente questa...?



Bene.
Adesso, vi delizierò raccontandovi di quando il sottoscritto si è accorto di essere passato dall’altra parte della barricata (quella fatta di comodi pantaloni ascellari e gustosi semolini, per intenderci).
Era un martedì di novembre…
Di buona mattina mi sono svegliato per andare al lavoro. Con non poca soddisfazione, trovo parcheggio vicino all’ufficio dove lavoro e… i miei sensi da novello anziano mi mettono subito in allerta. Nel parchetto adiacente ci sono 5/6 ragazzi… dalla faccia devastata dall’acne (tipo Cassano dopo un’impegnativa seduta di autoerotismo), direi liceali al primo anno che hanno deciso di fare bollo / sega / filone a scuola.
Strano.
I ragazzi mi guardano e sghignazzano. Non ritenendo di essere diventato un’icona gay nel giro di una notte, mi insospettisco.
Molto strano.
Esco dall’auto, lancio loro un’occhiataccia preventiva e li osservo mentre si dirigono lungo la pista ciclabile che, guarda caso, passa vicino al cancello dell’ufficio. Uno di loro si volta e mi guarda di sottecchi. Abbasso lo sguardo e mi concedo un sospiro di sollievo: no, non mi sono dimenticato di mettere i pantaloni…
E allora che c***o ha da guardare?
Mi dirigo con passo deciso verso il cancello, la mini gang (bang) cambia improvvisamente direzione e mi viene incontro. Mi esibisco in un’altra occhiataccia da antologia mentre mi superano con passo svelto.
Ancora una volta uno di loro (sempre quello che ha una cotta per me), mi sorride.
All’improvviso, il gruppetto inizia a correre, sogghignando come un branco di verginelle alla vista del primo pene. Non ho neanche il tempo di pensare che, piuttosto che avere figli come loro preferirei farmi vasectomizzare da Lorena Bobbitt, che mi accorgo che la gang del neurone (uno solo per tutti, si sa che i giovani di oggi vanno pazzi per la sharing economy…), ha appena lanciato ai miei piedi un petardo.
Faccio un passo indietro e volgo lo sguardo dall’altro lato e…
Pum.
Pum?
Meh... mi aspettavo qualcosa di più violento e dinamitardo dopo tutta questa predeterminazione!
La parte buona di me scuote la testa, ma alla parte cattiva di me girano i coglioni. Alzo il passo e, con una falcata degna del migliore Pippo Baudo, li raggiungo nel parchetto.
Li affronto a muso duro, scuoto il pugno minaccioso e, con la faccia schifata di uno che è appena affondato fino al ginocchio dopo aver schiacciato un’abominevole cagata di brontosauro, grido:


“Non siete un po’ troppo grandi per fare queste stronzate?!”

Appena le ultime sillabe mi escono dalla bocca, mi accorgo di aver appena pronunciato la frase più anziana delle mia vita…
Il tutto indossando, sotto la felpa con zip, la mia mitica maglietta di CM Punk…


 In pratica, è stato un po’ come mangiare la mela cotta canticchiando l’ultima canzone di Fedez…

Grazie tante gang di minorati… ehm volevo dire di minorenni!
Che poi, non so voi, ma a 14 / 15 anni non mi è mai balenata la geniale idea di tirare un petardo contro un trentatreenne (vuoi solo perché, con la fortuna che mi contraddistingue, mi avrebbe asfaltato di mazzate). Tralasciando il fatto che non mi sembra proprio il momento storico adatto per mettersi a lanciare petardi…
Petardi a quell’età… Ma quanto costano, oggi, i petardi?
Circa 2.50 / 3.00€ a confezione?
Ma mannaccia la puttana!
Piuttosto compratevi questo e che c***o!:


Almeno così:

1) Vi divertite di più
2) Non mi rompete i coglioni il martedì mattina (fosse capitato di lunedì, saremmo finiti tutti quanti sulle pagine di cronaca nera)
3) Evitate di riprodurvi, risparmiando al genere umano le vostre inutili tare genetiche

Cari giovinastri, a voi (che siete il futuro dell’umanità… brr…), auguro di incontrare un vecchietto come lui, che vi insegni (a suon di calci in culo) i valori della vita:

Undertaker (all'epoca 40 anni) vs Randy Orton (all'epoca 25 anni) a Wrestlemania XXI (2005)

E voi? Quando vi siete accorti di essere diventati vecchi?
È tutto per oggi, alla prossima!

È tutto per oggi, alla prossima! Come? L’ho già scritto? Eh, la memoria va e viene…

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