Salve a tutti e benvenuti
nell’Internetturbino: il blog sobrio come una gara di twerking
in chiesa.
Nella Rassegna Stampa di oggi: una scoperta rivoluzionaria; Una notte da
leoni diventa realtà!; demenza senile o rapimento alieno?; uomo truffato
scampa all’arresto!; i selfie hanno ufficialmente rotto il c***o.
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Una scoperta sensazionale (potete leggere
la notizia qui)
Non so voi, ma
quando leggo di improbabili ricerche condotte da ricche università all’estero
rosico come una nutria.
Se ne leggono
di assurde, anche del tipo “Cambridge University: martellarsi sul mignolo nuoce
gravemente alla salute”… mentre nelle università italiane non ci sono soldi
neanche per comprare un toner di seconda mano con conseguenti atti di
sciacallaggio tra i vari dipartimenti.
Questa scoperta,
però, potrebbe rivoluzionare il mondo.
La Heriot Watt
University ha creato un tessuto innovativo in collaborazione con la Harris
Tweed Hebrides e la… Johnnie Walker Whisky.
La Johnnie
Walker Whisky?
Esatto: l’innovativo
tessuto ha la straordinaria caratteristica di profumare costantemente… di
whisky. Non si tratta di un lieve aroma che scompare dopo qualche lavaggio, ma di un odore persistente e forte tipo fiatella post sbronza.
Goku, sei diventato un Super Sayan? No, il Maestro Muten mi ha alitato in faccia dopo aver esagerato con i chupiti. Ok, questa era per i più nerd (disegno di dialgalover99)
Qualcuno si
starà chiedendo quale sia l’utilità di questa rivoluzionaria scoperta.
Mi stupisco di
voi… non ci arrivate?
Volete mettere
la soddisfazione di poter usare la scusa più antica del mondo “Non sono io che
puzzo di alcool, il barista mi ha versato addosso un vassoio di grappini!", senza il rischio di essere presi a
colpi di mattarello sulle gengive dai rispettivi consorti?
E se la moda dei
vestiti profumati al whisky dovesse affermarsi? Sarebbe un sogno che si
avvera!
Volete mettere
la soddisfazione di dare del troglodita che non capisce niente di moda a chi,
vedendovi strisciare come meduse sul bagnasciuga devastati dall’alcool, vi
accusa di essere dei poveri beoni?
Io sono alla moda e tu no, idiota!
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Una storia liberamente tratta dal film “Una
notte da leoni” (potete leggere la notizia qui)
Rimaniamo in
tema di alcool (che tanto ci piace un sacco)!
A molti alla
lettura sarà capitato di fare bisboccia con gli amici e di non ricordare
assolutamente niente il giorno dopo… salvo poi vedere spuntare qualche foto
imbarazzante sui social degli amici.
Probabilmente,
qualcuno ha visto il film Una notte da
leoni 2, dove uno dei protagonisti si sveglia dopo una notte di alcolica
con un tatuaggio alla Mike Tyson sul volto.
Non che la scimmia se la passi meglio...
Divertente, eh?
Beh, state
attenti: potrebbe capitare anche nella vita reale! Fatevelo raccontare dal protagonista della notizia, un uomo di Swansea, nel sud
del Galles!
L’uomo, di cui
non si conosce il nome ma che in onore dei sette nani chiamerò Bevilo, ha
partecipato ad una addio al celibato con i suoi amici a Blackpool.
Sfortunatamente,
la mattina dopo, Bevilo si è svegliato con… un paio
di occhiali tatuati in faccia (can tanto di marchio Ray-Ban!)
Ok, Bevilo era palesemente sbronzo… ma anche
il tatuatore doveva essere in pieno delirium tremens…
La notizia
potrebbe chiudersi qui… e invece no!
Il nostro
Cavaliere Etilico ha indossato il suo bel paio di occhiali firmati per ben due
anni nonostante si sentisse, chissà perché, osservato da tutti. Alla fine
Bevilo, dopo una serata al pub (quando si dice fare tesoro dei
propri errori...), con gli amici che lo hanno giustamente preso per il culo, ha deciso di farsi
rimuovere il tatuaggio.
E già!
Bevilo ha raccontato ai giornalisti che non voleva più mettere in imbarazzo i
suoi amici e la sua famiglia.
Troppo tardi.
3
Demenza senile o rapimento alieno? (potete
leggere la notizia qui)
Spostiamoci a
Rainford, vicino Liverpool. Clare Fitzgerald non riesce a contattare sua madre
Sheila di 82 anni. Preoccupata, raggiunge la sua abitazione, si fa dare le
chiavi di riserva da un vicino ed entra in casa… scoprendo che la madre non è
mai rientrata.
Spaventata, chiama
la polizia.
Le forze
dell’ordine danno subito inizio ad una caccia alla nonnina che, fortunatamente,
viene ritrovata a notte fonda a circa 80 chilometri da casa.
Riaccompagnata
a casa dagli agenti, la donna avrebbe detto, calma e serena: “A quanto pare ora
sono una persona scomparsa”.
Ne è scappata un’altra da Colorado!
Tutto è bene
quel che finisce bene.
In realtà, c’è
più di un elemento che non torna: sul racconto di Sheila, infatti, si potrebbe
fare una maratona di Mistero.
La donna ha
detto di essersi persa nella nebbia… e ci sta.
Ha poi
affermato di essere convinta di aver viaggiato per non più di trenta
minuti, ma in realtà aveva guidato ininterrottamente per 6 ore.
Quindi
ricapitoliamo: misteriosa nebbia, perdita dell’orientamento, perdita della
cognizione del tempo, presunta dislocazione spazio temporale (80 chilometri in
sei ore di auto è quantomeno strano, oltre che terrificante per gli automobilisti in coda dietro
Sheila).
Quali sono le
possibili spiegazioni al mistero?
Demenza
senile ed è meglio che Sheila inizi ad usare i mezzi pubblici piuttosto che l’auto
Sheila ha passato la serata a leccare i vestiti al whiskey della notizia numero 5
Rapimento
alieno
Semplice
sbaglio di indirizzo: Sheila vive nel Triangolo delle Bermuda e non a Rainford
2
Uomo truffato, uomo fortunato (potete leggere la notizia qui)
Di truffe vi ho già parlato qui, ma non avrei mai pensato di parlarvi di una
truffa del genere.
A Brest, in
Francia, la polizia ha fatto irruzione all’interno di una casa ed ha trovato
due uomini: uno intento a sniffare,
l’altro con in mano una bustina di Lsd.
Solo uno dei due è stato
arrestato… secondo voi chi?
Se non avessi
letto la notizia, direi che quello finito dietro le sbarre è stato quello
beccato a sniffare, insomma più colto in flagranza
di reato di così si muore…
Ehm... non
è come sembra…!
E, invece, no:
a finire dentro è stato l’uomo con in mano la bustina di Lsd e cioè lo
spacciatore. L’uomo intento a sniffare, invece, l’ha fatta franca perché la
polizia ha scoperto… che lo spacciatore lo stava truffando.
Lo spacciatore,
infatti, per convincere il cliente a comprare l’Lsd, gli aveva offerto della
cocaina… che in realtà era purè di patate!
Mio caro
spacciatore, già in quanto tale ti collochi giusto un gradino sopra la merda sui
marciapiedi, ma sei anche un truffatore del c***o!
Sento già le
associazioni dei consumatori in agitazione! Il povero cliente, ignaro della
tragedia, stava, infatti, sniffando purè liofilizzato.
Questa, però, è
stata la sua salvezza dal momento che sniffare purè non è perseguibile dal
codice penale… e, forse, neanche dal temibile Joe Bastianich.
1
La nuova frontiera (stronza) dei selfie
(potete leggere la notizia qui)
Ok, questa moda dei selfie ci sta
scappando di mano… anzi, VI sta scappando di mano perché io sono all’antica e
se voglio farmi scattare una fotografia rompo le palle ai passanti con il
rischio che mi inculino il cellulare o la macchina fotografica (per qualche post sui selfie, provate qui, qui e qui)
Tenetevi forte perché l’ultima moda in fatto di selfie è… il
selfie in sala parto!
Il selfie in sala parto?
No,
davvero… roba che se Darwin lo venisse a sapere strapperebbe la teoria
dell’evoluzione.
Uno dei colpevoli del lancio di
questa moda è stato sicuramente Robbie Williams che, mentre la sua
compagna (l’attrice Ayda Field), soffriva le pene dell’inferno a causa delle
doglie, ha postato una valanga di selfie e filmati sui suoi social come il più
molesto dei bimbiminchia.
Non è un vero e proprio selfie, ma prego notare la faccia distutta di lei...
E Robbie ha fatto pure di peggio! Ancora più epica della precedente l'espressione di lei...
Va beh, è Robbie Williams… uno che ha fatto della sobrietà e della pacatezza il
suo stile di vita. Se la sua non lo ha preso a martellate sulle
rotule, chi sono io per criticarlo?
Il problema è che questa moda ha
preso piede anche tra la gente comune… con risultati discutibili. È questo il
caso di Gil Solano che, mentre sua moglie era intenta a partorire, ha pensato
bene di scattare questo selfie:
Con i potenti mezzi
dell’Internetturbino, in perfetto stile CSI, osserviamo la scena del crimine.
Da notare:
1: l’espressione sorridente da
beota lobotomizzato di lui
2: l’espressione sofferente (e grazie al c***o, sta partorendo), di lei che sembra voler dire "Se non avessi un bambino
tra le gambe ti farei un clistere di napalm!".
3: le braccia del medico nella
classica posa da: “Mi tu guarda ‘sta mezza sega a farsi le foto in sala parto!”
In realtà, il selfie ha scatenato
una marea di commenti, sia negativi che positivi. Se, giustamente, non sono
mancati gli insulti a Gil, c’è anche chi ha apprezzato come il selfie sia
riuscito a catturare gli stati d’animo dei due genitori: la gioia del neopapà e la
sofferenza della neomamma.
Avete sniffato un po’ di purè
anche voi, eh?
Ok, un consiglio alla neomamma:
tieni il cellulare a portata di mano e, alla prima sofferenza di Gil (calcoli
renali, pene chiuso nella cerniera lampo e simili)
scatta un bel selfie… oppure opta per qualcosa di più raffinato:
Ti assicuro che siamo solo amici, Gil!
È tutto per oggi, alla prossima!
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