lunedì 13 giugno 2016

Intanto, nel mondo - Rassegna Stampa 64 (Divise hostess Alitalia, sveglie alternative, il ritorno di TripAdvisor)

Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog sorprendente come il semolino in un ospizio.



Nella Rassegna Stampa di oggi: uniformi hostess Alitalia, sveglie alternative, il ritorno di TripAdvisor.

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Uniformi Alitalia (potete leggere la notizia qui


Tra i sogni erotici della popolazione planetaria ci sono le hostess, poche palle. Sarà il fascino della divisa, sarà che quando ti dicono “Può slacciare la cintura”, uno inizia a viaggiare con la fantasia:


Che poi, quello della hostess icona sexy, forse, è solo un mito, quindi urge un controllo sul web…


Magdalena Glinska, hostess polacca – Calendario Ryanair 2014


Sfilata di hostess in bikini e servizio in lingerie, gentile offerta della VietJet Air 

Vabbè, direte voi, sono tutte foto fatte ad arte con tanto di trucco e parrucco.
Va bene.
Scovando in giro, però, si trovano un sacco di selfie e foto di hostess al naturale…




… per non parlare delle foto "rubate" a bordo... 


Viste (quasi tutte) le foto precedenti, potete ben intuire, dunque, la grande attesa per le nuove divise delle hostess Alitalia.
Pensateci: fascino mediterraneo e hostess! Il sexy connubio perfetto.


Appunto 


Potrei parlare per ore: del fatto che devo aver visto recentemente tende da doccia con la stessa fantasia, che pensavo che i collant verdi fossero vietati per legge, della leggera inquietudine che mi provocano quei guanti ibrido fra quelli dei serial killer nei film noir anni ’70 e quelli per lavare i piatti...



... Ma mi limiterò a sottolineare l’effetto Elfo di Babbo Natale…

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Sveglie alternative (potete leggere la notizia qui e qui)


Apriamo la seconda notizia all’insegna dello psicodramma per antonomasia: la sveglia mattutina. Già di per sé, si tratta di un evento traumatico mica male (specie il lunedì mattina). Per cercare di ovviare al problema, ci sono, fondamentalmente, due scuole di pensiero: quella del rinforzo positivo e quella della terapia d’urto.
Iniziamo con le buone.


Ecco a voi Barisieur 


Questa sveglia, dal nome che ricorda uno chef stellato francese, è molto curiosa: oltre a suonare all’orario prestabilito, prepara anche il caffè. Il fine della sveglia è chiaro ed è quello di rendere meno traumatico il risveglio attraverso la somministrazione istantanea di caffeina.
A seconda delle necessità, la sveglia può essere dotata di caffettiera o teiera, mini-frigo per tenere in fresco il latte e cassettino per le zollette di zucchero.
In pratica, secondo l’inventore Joshua Renouf, per iniziare al meglio la mattina non ci si dovrebbe svegliare bestemmiando come camionisti satanisti, ma annusando l’aroma di un buon caffè appena preparato.
Non per fare il rompiballe (cosa che, devo ammettere, mi riesce piuttosto bene), ma trovo due criticità al progetto.
Criticità numero 1: per finanziare il suo progetto, Renouf ha lanciato una campagna su Kickstarter (per il post sul crowdfunding cliccate qui) con l’obiettivo di raccogliere 380.000 sterline.
380.000 sterline?


Tanto per intenderci, con quella cifra ci si compra uno Yacht tipo questo (usato... su, non fate gli schizzinosi)


Insomma, o il buon Renouf vuole farci una discreta cresta, o la sveglia Barisieur è programmata per preparare il caffè di zibibbo (il celebre caffè ottenuto dai chicci ingeriti e cagati da un mustelide dall’altra parte del pianeta che costa più di 10€ a tazzina…).
Criticità numero 2: elevato rischio ustioni. Dal momento che, solitamente, a prima mattina non si è proprio il massimo della lucidità mentale e della coordinazione motoria, ritengo un tantino pericoloso avere accanto al letto una sveglia che prepara bevande bollenti…
Se queste sono le caratteristiche dell’opzione “rinforzo positivo”, chissà quali traumi pronti ad accoglierci a braccia aperte troveremo nell’opzione “terapia d’urto”.
Passiamo, appunto, alla sveglia-bracciale “Pavlok Shock Clock”.


 
La sveglia, il cui brevetto appartiene presumibilmente all’Inquisizione Spagnola, funziona così, con un crescendo rossiniano: tenue vibrazione all’inizio, suoneria descritta dagli ideatori come “forte ed irritante” nel mezzo, scossa elettrica prodotta dal bracciale alla fine.
Pensateci un attimo.
È lunedì mattina, siete incarogniti verso il mondo, non vedete l’ora di appendere al muro il primo malcapitato che vi passerà accanto… e la giornata inizia con la vostra malefica sveglia che vi folgora.
Il bello è che, dietro a questo crimine contro l’umanità, c’è anche un discreto studio psicologico: il fine della sveglia è quello di modificare il comportamento in base agli studi sui riflessi condizionati resi celebri da Pavlov (o meglio dal suo cane).
In pratica, il sig. Pavlov dava da mangiare al suo cane suonando contemporaneamente una campanella. Dopo qualche tempo, il cane associava il suono della campanella al cibo ed iniziava a sbavare al solo udire lo scampanellio.
Con i tempi che corrono, oggi l’esperimento verrebbe bollato come crudeltà contro gli animali…
In pratica, secondo gli inventori della scossa, il cervello assimilerebbe rapidamente la sequenza vibrazione-sveglia-scossa facendoci svegliare al momento della vibrazione (per evitare la scossa). Secondo gli ideatori del braccialetto, il condizionamento sarebbe talmente efficace che, dopo qualche giorno, si potrebbe anche fare a meno del bracciale e svegliarsi comunque puntuali.
Spendere soldi per una sveglia che vi infliggerà punizioni corporali e che userete al massimo per un paio di settimane: non c’è che dire, un ottimo investimento.

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Il ritorno di TripAdvisor (potete leggere la notizia qui


La sentite? L’estate è alle porte: le giornate si allungano, le gonne si accorciano... e fioccano le recensioni su TripAdvisor.
I tempi sono quasi maturi e, prima o poi, ritornerà la rubrica – Vip + Trip(Advisor) per nuove e mirabolanti gesta di crudeli recensori ed impavidi imprenditori (qui l’ultimo post con un test eseguito personalmente).
Nel frattempo, ecco un gustoso antipasto.
Un utente di TripAdvisor, al ritorno da una vacanza in Emilia Romagna, ha deciso di dare sfogo alle proprie frustrazioni postando una recensione assai negativa sull’Hotel Adler a Lido di Classe: “Abbiamo soggiornato qualche giorno in questo hotel per andare a Mirabilandia e sono rimasto molto deluso dalla struttura. Vecchio e, come vedete dalla foto, degradato. Non si pretende il top, ma mobili rotti, lettino per bambino con stoffe rotte… Anche l’accoglienza non è delle migliori, ma la colpa è sempre di chi ha il comando”.
Lamentele più che lecite… il posto in questione pare allegro come l’Overlook Hotel di Shining.



L’utente, però, da vero recensore esperto, non dimentica di allegare varie fotografie per completare la propria recensione.


Effettivamente, dalle fotografie dell’utente, non sembra proprio l’Excelsior… 


Come spesso accade, però, il punto dolente degli hotel è il bagno… ed è proprio qui che l’utente si accanisce scattando un numero di foto paragonabile solo a quelle che i turisti giapponesi si scattano vicino alla Torre di Pisa facendo gli scemi:


 
Ed ecco, all’improvviso, il (doppio) dramma.

 
Se, nella prima foto, bisogna aguzzare la vista per scorgere riflessi nella manopola della doccia l’uomo che scatta la fotografia (nudo) e la sua compagna / moglie seduta sul water…


… Nella seconda il riflesso è fin troppo evidente ed il nostro eroe, tutto preso nel fotografare il mobile scrostato del bagno, non si accorge di aver immortalato la sua signora durante l’espletamento delle più intime funzioni corporali
 
Che poi, se all’apice della defecata, qualcuno facesse irruzione (nudo) in bagno ed iniziasse a scattare foto al grido di “Gliela faccio vedere io su TripAdvisor a questi buffoni!”, probabilmente lo stroncherei a colpi di scopettone del water...

È tutto per oggi, alla prossima!

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