venerdì 27 novembre 2015

Intanto, sul Web – The Lady Saga (E02 S02)



Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog utile come un poker di assi… quando giochi a Uno.


Aiutatemi! Non so cosa mi succede!
È il secondo venerdì di fila che trovo recensioni di The Lady 2 postate sul mio blog (qui il primo post)…
Riconosco il mio “stile” e nessun altro eccetto me (e magari qualche hacker che non ha un cazzo da fare), conosce la password… ma non sono stato io a scriverle!
Che mi succede?
Sto diventando pazzo?
Sono sonnambulo?
Sono posseduto?
Ma, soprattutto, perché mai, in questi periodi di “buio”, mi metto a recensire The Lady 2 contro la mia volontà?
Non potrei, che ne so, ricevere in sogno i numeri del lotto e fare un po’ di sana pecunia?
Non so per quanto resisterò…


Si inizia subito con l’immancabile monologo introspettivo. Il protagonista è il misterioso compagno di Zora, espressivo come un filetto di platessa surgelato.

Anche l’orrido murales alle sue spalle è più espressivo

Aspettate, mi è venuta un’idea!

Molto meglio!

Stavo dicendo, l’uomo monoespressivo ricorda i bei tempi passati quando Zora era una ragazza ingenua e dolce… prima di trasformarsi in una sottospecie di Crudelia Demon in preda a violente crisi di fallofila (per l’esegesi del termine “fallofila”, cliccare qui).
Non abbiamo neanche il tempo di immaginarci Zora che diventa cintura nera di gallofilia, che è già tempo di tornare alla nostra protagonista, Lona, che chiama l’infido Manuel per accusarlo di averle fregato la borsetta in discoteca (contenente la chiave di una cassetta di sicurezza a Miami).
Ora, io non sarò un esperto di cinema (altrimenti non passerei il mio tempo libero a vedere ‘ste boiate), ma perché in questa inquadratura e in quelle successive il protagonista assoluto è il bottone dello sciacquone del cesso?

Ruba la scena perfino alla mezza tetta che la cara Lona ci concede!

Il bicchiere ha gioco facile a rubare la scena a Manuel

Non potendo sapere di aver fatto centro al primo colpo, Lona chiama il tipo che, nella scorsa puntata, si era travestito da black blok smanicato per portarle quella stramaledetta chiave per cazziare un po’ pure lui (tanto la giornata è ancora lunga e non ha palesemente un cazzo da fare).

Complimenti per l’arredo festoso e gli interni luminosi degni di un cimitero gotico abbandonato (ed infestato)…

Apprendiamo che, prima di passare nelle mani del black blok, la chiave è stata in possesso di un tale Vito… che Lona non conosce e con cui l’altro demente ha parlato solo per telefono!
Il modo migliore per mettere al sicuro i propri averi… un po’ come lasciare un portafoglio in parlamento.
Ovviamente da The Lady non mi aspetto certo una sceneggiatura a prova di bomba, ma questa qui la si taglia con un grissino (un grissino fatto di Tonno Rio Mare, per giunta)!

Kevin, ma va******lo, va!

Se volete, prendetevi un paio di minuti di disturbo e controllate. Al minuto 2.50, Lona dice che il contenuto della cassetta è stato trafugato. Al minuto 3.55, Lona chiama l’avvocato per avvertirlo che la sua borsa è stata rubata e che teme per il contenuto della cassetta di sicurezza di Miami!

Mettiamo da parte il fatto che io, a uno con una faccia così, non lo vorrei neanche come avvocato delle cause perse…

Al minuto 4.40, l’avvocato dopo aver effettuato i controlli del caso, conferma a Lona che i suoi timori erano fondati e che la cassetta di sicurezza è vuota!
Più che un buco di sceneggiatura, qui ci troviamo di fronte a qualcosa di più simile al buco nero di Interstellar! Più probabilmente, la Del Santo si è imputtanata in fase di montaggio (più del solito, intendo).
Ma come si fa a criticare questo capolavoro se, subito dopo, ci regala scene impagabili come questa? Cosa starà pensando Lona?

A: Spero che nessuno si accorga del buco di sceneggiatura!
B: Ho chiuso il gas?
C: Non mi dire che mi sono seduta sul chihuahua da 20.000€!
D: No! Sto pagando quella merda di avvocato per dirmi qualcosa che già sapevo!

La fidata Doris, intanto, sta parlando con un losco individuo, Alex, per preparare un importantissimo casting.
Tenetevi forte: alla domanda se vada tutto bene, il losco Alex risponde…

“Molta toreria!”

Cosa stracazzaccio vuol dire l’espressione “Molta Toreria”… mah, probabilmente che è ingrifato come un toro… o che la povera Doris tiene le corna.
Come nella prima puntata, l’indiscusso apice recitativo della arriva puntuale come il lunedì quando entra in scena Maccio Capatonda.
Miao, ehm… Mio, si dice sorpreso di non aver ricevuto una risposta da Lona dopo averle inviato il primo videomessaggio.
“Forse perché troppo impegnata!”, pensa Mio… ma anche no, dal momento che stando a quanto visto sino ad ora, Lona passa metà della sua esistenza al telefono e l’altra metà impegnata in monologhi frutto, quasi sicuramente, di pesanti droghe psicotrope.
Per convincere Lona a concedergli almeno un’annusatina, Mio le ricorda, in punta di fioretto che…

“Io, sotto, ho due mongolfiere!”

Che è un po’ la stessa cosa che hanno esclamato gli utenti del web alla notizia della seconda stagione di The Lady!

Peni volanti...

C’è da ammettere che Mio si gioca le sue carte alla stragrande concludendo il videomessaggio con uno straordinario…

“Baci, succhiotta mia!”

Ecco, lo sapevo: la nuova addetta ai dialoghi ha di nuovo dimenticato di prendere le pillole!


I veri fan di The Lady, sanno bene che l’unico uno dei principali punti di forza dell’intera webserie sono… i casting! La nuova stagione, naturalmente, non fa differenza…
Un consiglio: rapite il vostro psicologo di fiducia perché, alla fine, dovrà occuparsi a vita della vostra psiche irrimediabilmente compromessa…
Sorvolando sul riciclo di queste… queste… cose:


Il casting si rivela, immediatamente, rassicurante come un set di uno snuff movie: il direttore del casting Alex ed il suo assistente, infatti, accolgono gli aspiranti… “attori” con espressioni tipo queste:


Senza parlare delle lievissime allusioni sessuali (che sconfinano ampiamente nelle molestie), che quel viscido lumacone di Alex rivolge ai candidati (superfluo dire che solo ai maschi è chiesto di togliersi la maglietta / camicia):

“Ma sei reale figlio mio?

“Hai solo un corpo, o hai anche un cervello?”

“Comunque il tuo corpo basterebbe!”

Il tutto guardandogli il pacco… 

“Devi essere un po’ geisha… devi contraccambiare. Capisci che cosa intendo?”

Il tutto guardandogli il pacco… Ehi! Deve scartare più pacchi lui che un bambino alla vigilia di Natale! Un bambino nato tra il 24 e il 25 dicembre e che si chiama Natalino, intendo…
Non so voi, ma io sono in ansia per quei poveri giovani che partecipano al casting! Verranno sicuramente sodomizzati, fatti a pezzi e buttati in una discarica se non stanno attenti!
C’è però da dire che, durante i provini, viene chiesto loro di recitare alcune frasi… e loro scelgono delle perle tali che Leopardi, in confronto, pare un povero segaiolo (e forse lo era veramente, ma non divaghiamo…):

“Il cuore è una carta geografica, bisogna calpestarne ogni punto per poter dire di aver vissuto!”
“La vita è come una bilancia: se ti togli un difetto, aumenti i tuoi pregi in un momento!”

No, basta voglio parlare con la responsabile dei dialoghi! Dov'è?

Lasciatemi, voglio farla finita!

E che dire delle capacità recitative di queste novelle star del red carpet?

Indifferenza e terrore

Gioia, tristezza (la mia preferita), terrore

E che dire degli orripilanti dialoghi di cui sono protagonisti?

“Sono sconvolta!”

“Che succede?”

“Torno a casa e trovo il mio fidanzato con un altro uomo”

“E allora? Che c’è di strano?”

“Nooo! Ma in atteggiamenti equivoci… mooolto!”

“Ormai, la chiarezza di idee sta uccidendo la gelosia”

“Nessun rispetto per i sentimenti, siamo un’incognita… mi do all’equitazione: devo sfogare la mia rabbia!” (come disse Cicciolina)

Aspetta, Alex! Ti do una mano a farli a pezzi!


Nel frattempo Zora, che intanto è entrata a far parte di una gang di emo problematici e disadattati che si nasconde sotto un cavalcavia, trama contro Lona!


“Mi piace odiare perché è un piacere più duraturo. Gli esseri umani amano in fretta, ma odiano con calma…”

“… Il mio, è un seme piantato in terreno fertile” (come disse Rocco Siffredi)

È tutto per oggi, alla prossima!

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