venerdì 13 marzo 2015

Intanto nel mondo – Campagna Fondazione ANIA e Dieci Comandamenti


Salve a tutti, benvenuti nel blog rassicurante come un soggiorno all’Overlook Hotel.

 Wendyyyy!

Premessa importante: leggete questo post con attenzione, non certo perché sia complesso come l’Ulisse di Joyce o le istruzioni dei mobili Ikea, ma perché mi rendo conto che il rischio di fraintendimento è enorme.

 It’s over 9000

Tutti concentrati? Bene, si va.


Ovviamente, non devo certo essere io a dirvi di guidare con prudenza, di non bere alla guida e, in genere, di non fare gli stronzi al volante. Che voto vi date da 1 a 10 come automobilisti? Bene. Dividete per due. Ecco, il risultato rappresenta meglio il vostro, il nostro, reale valore alla guida. Se poi siete così merde da guidare ubriachi o strafatti, potete anche fare la radice quadrata del risultato ottenuto prima. In conclusione: se volete uccidervi sono fatti vostri, ma evitate cortesemente di ammazzare il prossimo.
Dopo questa doverosa premessa, vi parlo di Ania, che non è la nuova sventolona sulle pagine di For Men Magazine, ma la Fondazione per la Sicurezza Stradale nata “per contrastare il grave problema degli incidenti stradali attraverso progetti ed iniziative volti a ridurre l’incidentalità e a salvare vite umane”. Tra i loro progetti, ricordo quello del “guidatore designato” cioè quello della comitiva che, a turno, decide non bere per accompagnare gli amici sani e salvi a casa.

Indovinate chi dei due è l’accompagnatore…

Da qualche tempo, in tv sono trasmessi gli spot della nuova campagna di comunicazione 2014 realizzata dalla Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale. Forse li avete già visti, altrimenti non importa: più avanti vi posto tutti i link. Si tratta di spot tecnicamente molto validi (fotografia, regia, recitazione), con volti noti al pubblico (ad esempio, Enrico Lo Verso).
Se non vi siete già rotti le balle di leggere, forse vi starete legittimamente chiedendo: “Qual è il senso del post?”. Eh, a saperlo! Ve lo dico subito. Premesso che loro saranno sicuramente professionisti e io l’ultimo degli stronzi, anche sforzandomi non riesco proprio a capire perché la campagna sia ispirata ai Dieci Comandamenti
No, vi giuro che non ho sniffato benzina

 Magari solo un po’…

Sul sito ANIA leggo che «Negli spot, l’intento è quello di ottenere un’attivazione emozionale ottimale per far e passare, in modo efficace, il messaggio sotteso, il tutto nella cornice dei “Comandamenti”, richiamo particolarmente significativo alle norme come regole di vita. Gli spot sono tutti fondati sulla forza evocativa dei Comandamenti nella logica di principi senza tempo applicata alla circolazione stradale e sono rivolti soprattutto ai giovani».

Una tipica riunione di lavoro dell’ANIA

Eh, già.
Due problemi.
Primo: i Dieci Comandamenti attraggono i giovani come un menù vegano attrae Hannibal Lecter, come un anemico attrae il conte Dracula e come questo blog attrae nuovi lettori.
Secondo: siamo proprio sicuri che il messaggio dei Dieci Comandamenti sia appropriato con le finalità, sacrosante, della Campagna? Vediamo un po’. 

 Spot I: Onora il padre e la madre (potete vederlo qui)
Ok, qui se la sono cavata. Fortissima componente emotiva (come praticamente tutti gli spot della campagna). Approvato a pieni voti.

Spot II: Non rubare (potete vederlo qui)
Terribile e di impatto (scusate il gioco di parole penoso). Solo un appunto. Ma che c’entra il messaggio finale “250 ciclisti morti per incidente stradale” con il VII Comandamento e con quello che si vede, seppur ben realizzato, nello spot?

 Esatto

Spot III: Non uccidere (potete vederlo qui)
Una comitiva di balordi, ubriachi dopo aver festeggiato Halloween, causa diversi incidenti e, alla fine, si schianta. Non so voi, ma guardando lo spot, mi è venuta una voglia matta di avere una testa gigante di Halloween come quella dello spot:

 Epica


Ammetto di essere molto confuso.
Il messaggio finale recita “un incidente mortale su tre è causato dall’alcol”. Giustissimo. Ma che nesso hanno l’alcool, Halloween e il V Comandamento? Perché ad Halloween solitamente si beve? A questo punto avrebbero potuto optare, che so, per la triade: alcool, cenone di capodanno, V Comandamento… Che poi, vedendo i costumi di Halloween, ho pensato che il comandamento in questione fosse il I: “Non avrai altro Dio all’infuori di me”…

Spot IV: Non commettere atti impuri (potete vederlo qui)
 A me l’umorismo nonsense piace… ma a tutto c’è un limite: che nesso hanno le radiografie mostrate (che rappresentano fratture causate da incidenti stradali) ed il messaggio “3.385 morti per incidente stradale” con il VI comandamento? A parte il cavolo di prima, veramente non capisco. Cercando il significato di “Non commettere atti impuri” sono finito in non so quale razza di sito dove si spiega che il VI comandamento chiede di rispettare il proprio corpo e di evitare, nell’ordine:

Lussuria
Libidine
Adulterio
Impurità
Fornicazione

Ora… in ANIA avete deciso di puntare su questo comandamento? Ottimo. Allora, che so, fate vedere una coppia, non sposata ovviamente (così rendiamo il tutto più peccaminoso), che si schianta perché il guidatore sta ricevendo dal passeggero sesso orale e buona lì. Esplicita, ma coerente. Oppure incentriamo lo spot su una comitiva che fa lo scherzone di mostrare il culo dal finestrino agli altri automobilisti e cappotta. Burlona, ma efficace…

Spot V: Non desiderare la donna d’altri
Capolavoro. Anzi IL capolavoro. Fermi tutti. Questo ve lo dovete vedere. Essendo un incapace, nel caso il video non si veda, ecco il link.

 

Famiglia felice in macchina che canta il “Barbiere di Siviglia” (realistico). Suona il cellulare, lui risponde e, sorpresa, è l’amante che, con voce da gatta gattona, gli dice “Vieni qui, vieni subito” (doppi fini con allusioni sessuali a gogo). Lui si emoziona e si schianta con tutta la famiglia appresso per evitare di investire un cavallo bianco che esce galoppando (al rallentatore) dal sottobosco.
La scena è epica, niente da eccepire… 

Originale

Vi propongo delle valide varianti:
Tu... non puoi... passare!!! C***o, Ombromanto, scappiamo!

Mon Dieu!
 
 ...Is the answer to a never ending story...

Il messaggio finale dice “Un incidente su due è causato dalla distrazione”. Ancora una volta, giustissimo, ma era necessario passare per il tradimento? Ovviamente a tradire è il marito, altrimenti sai le accuse di sessismo! Io avrei fatto così: famiglia che canta il Pulcino Pio, uomo che, incurante dei cazzotti sferratigli dalla moglie, accosta a bordo strada per parlare con una prostituta che, con voce baritonale, lo apostrofa così: “Sono Wuber e ti offro 27 cm di passione”. Il marito urla in preda la panico, riparte, e si schianta con una macchina che sopraggiunge in senso opposto.

E voi? Avete visto gli spot? Che ne pensate dell’accoppiata sicurezza stradale – Dieci Comandamenti? Avete qualche idea per qualche spot alternativo?

È tutto per oggi, alla prossima!

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