Salve a tutti e benvenuti
nell’Internetturbino: il blog produttivo come un impiegato del comune di
Sanremo…
Nella Rassegna Stampa di oggi: una tranquilla giornata in provincia di
Trieste; il peggior esame di guida del mondo; la peggiore zia del mondo (per non farci mancare niente); attenti
alle foto sexy!; quei gran fancazzisti dei dipendenti comunali di Sanremo.
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Una tranquilla giornata a Borgo San Sergio (potete leggere la notizia
qui)
Questa, all’apparenza, è una
storia come tante. Chi, sfruttando una bella giornata di sole, non ha deciso di
fare due passi, magari comprando qualche spuntino in un negozio di alimentari,
un giornale in edicola e, dopo aver fatto una breve gita nel parco pubblico, alla
fine si è recato alla fermata del bus per tornare a casa?
Niente di più tranquillo,
rilassante… quasi banale, oserei dire.
Tranquilli, siamo
sull’Internetturbino, non in un club dell’uncinetto, quindi non tutto è come
sembra.
Spostiamoci, allora a Borgo San
Sergio (Trieste). Il protagonista di questa giornata all’insegna del più totale
relax è un cinghiale… un cinghiale bello massiccio che, forse stanco di
grufolare nei i boschi, ha voluto prendersi una giornata libera.
Interessante, come sempre, i commenti alla vicenda degli utenti sul web.
Il signor Paolo Degrassi, sottolineando i rischi nell’avere un cinghiale che
va in edicola (magari a comprare una rivista zozza) e che aspetta l’autobus (magari
lamentandosi del ritardo, per poi
salire a bordo senza biglietto), auspica
una campagna di abbattimento… scatenando le ire degli animalisti:
Eleonora Persico: Ma ti sembra un argomento sensato il
tuo??? Mi sa che tu sei molto più pericoloso di loro!!! Vergognati!
Minea Cadel: … Credo che gli unici “animali poco
socievoli” sono la “razza umana”.
Maurizio Gentile: Rispondo al signor.
Degrassi, non trovo giusto abbatterli, magari se ragioniamo come lei ci
troveremo le macellerie piene di carne di cinghiale.
E qui, il sig. Degrassi segna il
punto della vittoria rispondendo a Maurizio.
Paolo Degrassi: E cosa c’è di male?
Essendo abbondante, costerebbe anche meno. Peccato che sia molto pesante da
digerire.
Se avesse postato la ricetta del cinghiale in salmì sarebbe stato da premio
Oscar
Ormai l’Italia è
piena si stranieri, compresi i cinghialesi
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Il peggior esame di guida del mondo (potete leggere la notizia qui)
L’esame della patente è, forse,
il momento più intenso per molti ragazzi e ragazze (che, stanchi di pomiciare
dove capita, non vedono l’ora di prendere la patente). A volte va bene, a volte
va male, c’est la vie.
Tutto sommato, anche in caso di bocciatura, nessuna
tragedia: basta non aver investito l’istruttore di guida e si può provare la
volta successiva in tutta tranquillità.
A volte, però, gli eventi
precipitano in maniera tale che si trascende il semplice fallimento e si
sconfina in una tragedia tale che, in confronto, Shakespeare sembra Martufello.
Spostiamoci a Bellevue,
Washington, per controllare una volta per tutte che il detto “Donne e motori:
gioie e dolori”, sia solo uno stupido cliché sessista.
Una ragazza ventenne è alle prese
con il suo esame di guida e tutto sembra andare per il verso giusto, ma di
ritorno alla scuola guida accade il disastro…
… secondo la ricostruzione della
Polizia (e già il fatto che un esame di guida sia terminato con una
ricostruzione della Polizia non è un bene), la ragazza pare abbia “scambiato il
pedale del gas per il freno”.
Suvvia, non fate quelle facce! A
chi non è mai capitato di scambiare il freno con l’acceleratore… spero a
nessuno. In caso contrario, le mie più sentite condoglianze.
Scambiare il freno con l’acceleratore… Che è come dire ad un
vegetariano: “Ti ho preparato la cena, ma ho scambiato il cinghiale di Borgo
San Sergio con il tofu”.
Risultato?
L’auto ha sfondato, ripeto ha
sfondato, la vetrina della scuola guida.
A completate la tragedia, il
Dipartimento di Polizia di Bellevue si è esibito in un tweet trollone da
antologia:
E così, dopo decenni di battute sulle forze dell’ordine, è giunto il
momento della vendetta
3
La peggiore zia del mondo (potete leggere la notizia qui)
Proseguiamo l’angolo dell’ottimismo con la notizia numero
3.
Come visto nelle notizie
precedenti, il mondo esterno può essere un mondo pericoloso: un cinghiale salta
la fila per prendere l’autobus, una ragazza rischia di trasformare un esame di
guida in una puntata di Squadra Speciale Cobra
11.
Fortunatamente, la famiglia
rappresenta sempre un porto sicuro all’interno del quale rifugiarsi senza
paura.
Ma anche no.
Se, nei mesi passati, abbiamo
incoronato la madre dell’anno (qui) ed il padre
dell’anno (qui), è giunto il momento di
allargare i nostri orizzonti agli zii.
Siamo a New York.
Quattro anni fa, Jennifer Connell
si è recata alla festa di compleanno del nipotino di otto anni, Sean. Da bravo
nipotino amorevole, Sean è saltato in braccio alla zia appena l’ha vista... e le
ha rotto involontariamente il polso.
Zia Jennifer l’ha presa piuttosto
bene… chiedendo 127.000 dollari di risarcimento. Dopo aver chiarito che il
nipote è sempre stato gentile ed amorevole con lei, zia Iena ha motivato così
la sua richiesta:
“Di recente ero a una
festa, ed è stato difficile tenere in mano il mio piatto di antipasti”
Voci non confermate, sostengono
che la zia stitica di sentimenti fosse solita rifilare banconote false ai
nipotini che recitavano le poesie di Natale e regalare loro temibili giocattoli
sottocosto (nonché esplosivi), importati direttamente dagli oscuri sobborghi di Pechino.
La vicenda si è protratta per ben quattro anni e, alla fine,
la giuria ha deciso che la donna non ha diritto ad alcun risarcimento.
Niente
apericena per te, zia Jennifer!
2
Foto sexy fail (potete leggere la notizia qui)
Sono un po’ in imbarazzo… lungi
da me dissuadere le giovani coppie dall'inviarsi reciprocamente foto sexy, ma già
un paio di settimane fa vi avevo parlato di un caso simile (qui) ed è già tempo di fare il bis.
In quell’occasione, tutto era
andato per il verso giusto, ma questa volta?
Premetto che la notizia potrebbe
essere tranquillamente una bufala, ma vista la media delle notizie che ho letto
in questi mesi, è perlomeno plausibile, quindi ve la racconto. D’altronde, se
il TG4 può accanirsi contro la scienza (qui) e
Sky Tg 24 può ospitare in collegamento Buonanno (qui),
sarò pure libero di raccontarvi qualche stronzata pure io…
Allora, protagonisti e località della
vicenda non sono noti. Sta di fatto che una moglie, tramite l’applicazione
Snapchat (ancora lei!), che permette di inviare messaggi che si cancellano dopo
la lettura, ha deciso di inviare qualche foto sexy al marito dalla sua camera
d’albergo.
Per onor di cronaca, ecco le
foto:
Non male, vero?
La seconda fotografia, però, ha
scatenato l’ira del marito. Riuscite a notare anche voi il dettaglio incriminato?
Andiamo!
Smettetela di fissare il culo
della signora e aguzzate la vista. Le donzelle alla lettura (se ci sono!),
avranno già trovato il dettaglio incriminato!
Dunque, pare che la signora si
sia fregata con le sue stesse mani dal momento che, come i più attenti alla
lettura avranno già notato (ed anche il marito, evidentemente assuefatto al
culo della moglie), nella foto compaiono… un paio di scarpe da uomo!
Tadà!
Come prova del tradimento, e per
far subire alla moglie la giusta gogna mediatica, il marito ha pubblicato sul
web la sua conversazione con la moglie che vi riporto tradotta (potere di
Paint, a me!).
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Nuovi campioni italiani di fancazzismo: dipendenti comunali di Sanremo
(potete leggere la notizia qui)
Chi, almeno una volta (ma
probabilmente anche di più), si è avventurato nei meandri degli uffici comunali
della propria città come un novello Teseo nel labirinto di Cnosso?
Con l’unica differenza che, dopo
aver ucciso il mostruoso Minotauro, l’eroe greco è vittoriosamente uscito dal
labirinto, mentre noi poveri stronzi, dopo ore di peregrinazione, ci ritroviamo
davanti ad un mostruoso impiegato comunale che, con una faccia più da sprangate nei denti che da schiaffi, ci fa: “Ma come? Non lo sa? Serve il modulo
47/bis rilasciato dall’ufficio sinistri (quarto piano, terza scala a destra,
corridoio a sinistra), firmato e controfirmato dall’ufficio grandi truffe
(nelle miniere di Moria, sottoscala sei,
corridoio a destra dopo l’orda di goblin stitici).
E comunque tutti gli uffici sono chiusi da ben 15 secondi, quindi deve
tornare la settimana prossima perché domani è la giornata “Taco & Tequila”
E così, ci ritroviamo fuori
dall’ufficio comunale bisognosi di un esorcista che ci liberi dal maligno. Da esperienze
come questa, nascono i luoghi comuni secondo i quali gli impiegati comunali
sarebbero degli inguaribili fancazzisti.
Spostiamoci dunque a Sanremo dove
(per la rabbia feroce degli impiegati comunali onesti), al posto del Festival
di Sanremo è andato in onda il…
Avrete sicuramente letto la
notizia ovunque, ma è bene soffermarsi sugli aspetti più importanti inquietanti della vicenda.
Da ben due anni, la Guardia di
Finanza indagava a seguito di una segnalazione dell’ex sindaco di Sanremo sui
presunti atteggiamenti, non proprio eticamente corretti, degli impiegati
comunali. Cosa è venuto fuori dopo due anni di indagini discrete, realizzate
con videocamere di sorveglianza poste strategicamente nel Palazzo Comunale e
nelle varie sedi distaccate? Beh, avete presente quella scena in cui Fantozzi
sostituisce tutti i colleghi dell’ufficio con tanto di sagome di cartone azionate pedalando e voci registrate?
Praticamente più che un film, è un documentario
Praticamente, l’assenteismo degli
impiegati comunali superava il 70%, con persone che timbravano cartellini a
raffica, timbravano e poi se ne andavano a fare i cazzi propri (chi canotaggio,
chi la spesa, chi a fare in c**o). Lo scandalo nello scandalo è che molti
impiegati timbravano i loro cartellini in modo da tale da risultare impiegati
modello con tanto di ore di straordinario! Più che facce di c**o, qui ci
ritroviamo davanti a delle vere e proprie vellutate di merda! Merda fondente
per giunta!
Vi sta salendo la violenza?
Aspettate ancora un attimino… vogliamo parlare dell’impiegato dell’anagrafe
che, abitando praticamente nello stesso stabile dove si trovavano gli uffici (o
giù di lì), timbrava il cartellino in mutande per poi ritornarsene bellamente
farsi i cazzi suoi?
È una scena forte, lo so…
Oppure di tutti questi impiegati
modello che, sui social network, facevano i leoni da tastiera mettendo mi piace e
condividendo messaggi come questi?
Finalmente, la settimana scorsa,
la Guardia di Finanza si è incazzata ed ha letteralmente preso d’assalto le
varie sedi del comune, sequestrando documenti ed indagando qualcosa come 196
persone. Circa una trentina sono finiti agli arresti domiciliari…
Agli arresti
domiciliari?
Ma come?
Costringi una cintura nera di fancazzismo a stare a casa?
Che razza di punizione è?
È come condannare un goloso a ingozzarsi di cannoli, è
come punire un erotomane facendolo accoppiare con dei tronchi di figa allucinanti!
Non so voi, ma io li avrei
tatuato in fronte (con un cacciavite), la frase “Sono una merda” e li avrei costretti
a lavorare per la prima volta in vita loro fino a ripagare il danno causato,
sostituendo le pause caffè con le pause “calci nel c**o”.
Spero che ogni disoccupato di
Sanremo e dintorni stia inviando il proprio curriculum al comune, tanto basta
presentarsi al lavoro normalmente ed indossare i pantaloni per superare gli standard attuali e diventare impiegati
dell’anno…
È tutto per oggi, alla prossima!
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