lunedì 26 ottobre 2015

Intanto, nel mondo - Rassegna Stampa 32



Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog produttivo come un impiegato del comune di Sanremo…


Nella Rassegna Stampa di oggi: una tranquilla giornata in provincia di Trieste; il peggior esame di guida del mondo; la peggiore zia del mondo (per non farci mancare niente); attenti alle foto sexy!; quei gran fancazzisti dei dipendenti comunali di Sanremo.


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Una tranquilla giornata a Borgo San Sergio (potete leggere la notizia qui)
Questa, all’apparenza, è una storia come tante. Chi, sfruttando una bella giornata di sole, non ha deciso di fare due passi, magari comprando qualche spuntino in un negozio di alimentari, un giornale in edicola e, dopo aver fatto una breve gita nel parco pubblico, alla fine si è recato alla fermata del bus per tornare a casa?
Niente di più tranquillo, rilassante… quasi banale, oserei dire.
Tranquilli, siamo sull’Internetturbino, non in un club dell’uncinetto, quindi non tutto è come sembra.
Spostiamoci, allora a Borgo San Sergio (Trieste). Il protagonista di questa giornata all’insegna del più totale relax è un cinghiale… un cinghiale bello massiccio che, forse stanco di grufolare nei i boschi, ha voluto prendersi una giornata libera.


Interessante, come sempre, i commenti alla vicenda degli utenti sul web.
Il signor Paolo Degrassi, sottolineando i rischi nell’avere un cinghiale che va in edicola (magari a comprare una rivista zozza) e che aspetta l’autobus (magari lamentandosi del ritardo, per poi salire a bordo senza biglietto), auspica una campagna di abbattimento… scatenando le ire degli animalisti:
Eleonora Persico: Ma ti sembra un argomento sensato il tuo??? Mi sa che tu sei molto più pericoloso di loro!!! Vergognati!
Minea Cadel: … Credo che gli unici “animali poco socievoli” sono la “razza umana”.
Maurizio Gentile: Rispondo al signor. Degrassi, non trovo giusto abbatterli, magari se ragioniamo come lei ci troveremo le macellerie piene di carne di cinghiale.
E qui, il sig. Degrassi segna il punto della vittoria rispondendo a Maurizio.
Paolo Degrassi: E cosa c’è di male? Essendo abbondante, costerebbe anche meno. Peccato che sia molto pesante da digerire.

Se avesse postato la ricetta del cinghiale in salmì sarebbe stato da premio Oscar

La palma del commento migliore, però, va all’Amico Bob:

Ormai l’Italia è piena si stranieri, compresi i cinghialesi

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Il peggior esame di guida del mondo (potete leggere la notizia qui)
L’esame della patente è, forse, il momento più intenso per molti ragazzi e ragazze (che, stanchi di pomiciare dove capita, non vedono l’ora di prendere la patente). A volte va bene, a volte va male, c’est la vie.
Tutto sommato, anche in caso di bocciatura, nessuna tragedia: basta non aver investito l’istruttore di guida e si può provare la volta successiva in tutta tranquillità.
A volte, però, gli eventi precipitano in maniera tale che si trascende il semplice fallimento e si sconfina in una tragedia tale che, in confronto, Shakespeare sembra Martufello.
Spostiamoci a Bellevue, Washington, per controllare una volta per tutte che il detto “Donne e motori: gioie e dolori”, sia solo uno stupido cliché sessista.
Una ragazza ventenne è alle prese con il suo esame di guida e tutto sembra andare per il verso giusto, ma di ritorno alla scuola guida accade il disastro…
… secondo la ricostruzione della Polizia (e già il fatto che un esame di guida sia terminato con una ricostruzione della Polizia non è un bene), la ragazza pare abbia “scambiato il pedale del gas per il freno”.
Suvvia, non fate quelle facce! A chi non è mai capitato di scambiare il freno con l’acceleratore… spero a nessuno. In caso contrario, le mie più sentite condoglianze.
Scambiare il freno con l’acceleratore… Che è come dire ad un vegetariano: “Ti ho preparato la cena, ma ho scambiato il cinghiale di Borgo San Sergio con il tofu”.

  
Risultato?
L’auto ha sfondato, ripeto ha sfondato, la vetrina della scuola guida.
A completate la tragedia, il Dipartimento di Polizia di Bellevue si è esibito in un tweet trollone da antologia:

E così, dopo decenni di battute sulle forze dell’ordine, è giunto il momento della vendetta

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La peggiore zia del mondo (potete leggere la notizia qui) 
Proseguiamo l’angolo dell’ottimismo con la notizia numero 3.
Come visto nelle notizie precedenti, il mondo esterno può essere un mondo pericoloso: un cinghiale salta la fila per prendere l’autobus, una ragazza rischia di trasformare un esame di guida in una puntata di Squadra Speciale Cobra 11.
Fortunatamente, la famiglia rappresenta sempre un porto sicuro all’interno del quale rifugiarsi senza paura.
Ma anche no.
Se, nei mesi passati, abbiamo incoronato la madre dell’anno (qui) ed il padre dell’anno (qui), è giunto il momento di allargare i nostri orizzonti agli zii.
Siamo a New York.
Quattro anni fa, Jennifer Connell si è recata alla festa di compleanno del nipotino di otto anni, Sean. Da bravo nipotino amorevole, Sean è saltato in braccio alla zia appena l’ha vista... e le ha rotto involontariamente il polso.
Zia Jennifer l’ha presa piuttosto bene… chiedendo 127.000 dollari di risarcimento. Dopo aver chiarito che il nipote è sempre stato gentile ed amorevole con lei, zia Iena ha motivato così la sua richiesta:

“Di recente ero a una festa, ed è stato difficile tenere in mano il mio piatto di antipasti”

Voci non confermate, sostengono che la zia stitica di sentimenti fosse solita rifilare banconote false ai nipotini che recitavano le poesie di Natale e regalare loro temibili giocattoli sottocosto (nonché esplosivi), importati direttamente dagli oscuri sobborghi di Pechino.
La vicenda si è protratta per ben quattro anni e, alla fine, la giuria ha deciso che la donna non ha diritto ad alcun risarcimento.

Niente apericena per te, zia Jennifer!

2
Foto sexy fail (potete leggere la notizia qui) 
Sono un po’ in imbarazzo… lungi da me dissuadere le giovani coppie dall'inviarsi reciprocamente foto sexy, ma già un paio di settimane fa vi avevo parlato di un caso simile (qui) ed è già tempo di fare il bis. 
In quell’occasione, tutto era andato per il verso giusto, ma questa volta?
Premetto che la notizia potrebbe essere tranquillamente una bufala, ma vista la media delle notizie che ho letto in questi mesi, è perlomeno plausibile, quindi ve la racconto. D’altronde, se il TG4 può accanirsi contro la scienza (qui) e Sky Tg 24 può ospitare in collegamento Buonanno (qui), sarò pure libero di raccontarvi qualche stronzata pure io…
Allora, protagonisti e località della vicenda non sono noti. Sta di fatto che una moglie, tramite l’applicazione Snapchat (ancora lei!), che permette di inviare messaggi che si cancellano dopo la lettura, ha deciso di inviare qualche foto sexy al marito dalla sua camera d’albergo.
Per onor di cronaca, ecco le foto:

 

Non male, vero?

La seconda fotografia, però, ha scatenato l’ira del marito. Riuscite a notare anche voi il dettaglio incriminato?
Andiamo!
Smettetela di fissare il culo della signora e aguzzate la vista. Le donzelle alla lettura (se ci sono!), avranno già trovato il dettaglio incriminato!
Dunque, pare che la signora si sia fregata con le sue stesse mani dal momento che, come i più attenti alla lettura avranno già notato (ed anche il marito, evidentemente assuefatto al culo della moglie), nella foto compaiono… un paio di scarpe da uomo!

Tadà!

Come prova del tradimento, e per far subire alla moglie la giusta gogna mediatica, il marito ha pubblicato sul web la sua conversazione con la moglie che vi riporto tradotta (potere di Paint, a me!).


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Nuovi campioni italiani di fancazzismo: dipendenti comunali di Sanremo (potete leggere la notizia qui)

Chi, almeno una volta (ma probabilmente anche di più), si è avventurato nei meandri degli uffici comunali della propria città come un novello Teseo nel labirinto di Cnosso?
Con l’unica differenza che, dopo aver ucciso il mostruoso Minotauro, l’eroe greco è vittoriosamente uscito dal labirinto, mentre noi poveri stronzi, dopo ore di peregrinazione, ci ritroviamo davanti ad un mostruoso impiegato comunale che, con una faccia più da sprangate nei denti che da schiaffi, ci fa: “Ma come? Non lo sa? Serve il modulo 47/bis rilasciato dall’ufficio sinistri (quarto piano, terza scala a destra, corridoio a sinistra), firmato e controfirmato dall’ufficio grandi truffe (nelle miniere di Moria, sottoscala sei, corridoio a destra dopo l’orda di goblin stitici).

E comunque tutti gli uffici sono chiusi da ben 15 secondi, quindi deve tornare la settimana prossima perché domani è la giornata “Taco & Tequila”

E così, ci ritroviamo fuori dall’ufficio comunale bisognosi di un esorcista che ci liberi dal maligno. Da esperienze come questa, nascono i luoghi comuni secondo i quali gli impiegati comunali sarebbero degli inguaribili fancazzisti.
Spostiamoci dunque a Sanremo dove (per la rabbia feroce degli impiegati comunali onesti), al posto del Festival di Sanremo è andato in onda il…


Avrete sicuramente letto la notizia ovunque, ma è bene soffermarsi sugli aspetti più importanti inquietanti della vicenda.
Da ben due anni, la Guardia di Finanza indagava a seguito di una segnalazione dell’ex sindaco di Sanremo sui presunti atteggiamenti, non proprio eticamente corretti, degli impiegati comunali. Cosa è venuto fuori dopo due anni di indagini discrete, realizzate con videocamere di sorveglianza poste strategicamente nel Palazzo Comunale e nelle varie sedi distaccate? Beh, avete presente quella scena in cui Fantozzi sostituisce tutti i colleghi dell’ufficio con tanto di sagome di cartone azionate pedalando e voci registrate?

Praticamente più che un film, è un documentario

Praticamente, l’assenteismo degli impiegati comunali superava il 70%, con persone che timbravano cartellini a raffica, timbravano e poi se ne andavano a fare i cazzi propri (chi canotaggio, chi la spesa, chi a fare in c**o). Lo scandalo nello scandalo è che molti impiegati timbravano i loro cartellini in modo da tale da risultare impiegati modello con tanto di ore di straordinario! Più che facce di c**o, qui ci ritroviamo davanti a delle vere e proprie vellutate di merda! Merda fondente per giunta!
Vi sta salendo la violenza? 
Aspettate ancora un attimino… vogliamo parlare dell’impiegato dell’anagrafe che, abitando praticamente nello stesso stabile dove si trovavano gli uffici (o giù di lì), timbrava il cartellino in mutande per poi ritornarsene bellamente farsi i cazzi suoi? 


È una scena forte, lo so…



Oppure di tutti questi impiegati modello che, sui social network, facevano i leoni da tastiera mettendo mi piace e condividendo messaggi come questi?



Finalmente, la settimana scorsa, la Guardia di Finanza si è incazzata ed ha letteralmente preso d’assalto le varie sedi del comune, sequestrando documenti ed indagando qualcosa come 196 persone. Circa una trentina sono finiti agli arresti domiciliari… 
Agli arresti domiciliari? 
Ma come? 
Costringi una cintura nera di fancazzismo a stare a casa? Che razza di punizione è? 
È come condannare un goloso a ingozzarsi di cannoli, è come punire un erotomane facendolo accoppiare con dei tronchi di figa allucinanti!
Non so voi, ma io li avrei tatuato in fronte (con un cacciavite), la frase “Sono una merda” e li avrei costretti a lavorare per la prima volta in vita loro fino a ripagare il danno causato, sostituendo le pause caffè con le pause “calci nel c**o”.
Spero che ogni disoccupato di Sanremo e dintorni stia inviando il proprio curriculum al comune, tanto basta presentarsi al lavoro normalmente ed indossare i pantaloni per superare gli standard attuali e diventare impiegati dell’anno…

È tutto per oggi, alla prossima!

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