venerdì 29 maggio 2015

Intanto, sul Web – The Lady Saga (E10 S01)



Intanto, sul Web – The Lady Saga X

Salve a tutti, benvenuti nel blog divertente come l’autoflagellazione.



E siamo arrivati alla fine! Tra poco sarò libero di agire indisturbato in tutto il web!
Noooooooooooooooooooo!
Cosa?
Ho detto: “Noooooooooooooooooo!”
Sì… avevo capito. Era un “cosa?” di sorpresa, sai… per la suspance…
Hai ragione, scusa… la rifacciamo?
Tu! Come hai fatto a tornare qui? Come sei riuscito a resistere alla Dimensione Oscura?
Se ce l'ha fatta quella mammoletta di Andromeda, ce la possono fare tutti!
In effetti… Ma perché sei tornato? Vuoi essere spazzato via un’altra volta?
Correrò il rischio! Non potevo perdermi la puntata finale dell’evento online del secolo!
COSA?
Sì! The Lady è bellissimo e sono qui per godermi questo capolavoro!
Ma ti sei ammattito? Devo averti fatto sbattere la testa più forte di quello che pensavo!
Zitto che inizia!
Ma…
Evvai! La poliedrica regista Lory Del Santo ci preannuncia, ma non avevamo alcun dubbio, che l’episodio finale “È un favola”: scopriremo chi perseguita Lona, l’evoluzione della magica love story tra Luc e Lona e se Giselle (Natalia Bush) riuscirà a coronare il suo sogno di fare l’attrice! Oddio, non sto più nella pelle!


La Frank Coppola del web (Coppola? Vuoi dire Cappella!), ci accoglie con uno spaccato a tratti grottesco, ma sicuramente graffiante, della coppia moderna: lei distratta e materialista, lui spento e disincantato. Al centro la figura del figlio (mai mostrata), qui evocata e mai più nominata a rappresentare il ruolo, purtroppo ormai marginale, della genitorialità nella società moderna…


Ma che ti è preso?! Non prendi per il culo gli attori? Ho visto scarpiere componibili dell’Ikea più espressive! E poi chi diavolo sono? Da dove escono?


Passiamo poi a Lona (la bellissima, nonché colonna portante della webserie, Gloria Contreras), che si rivolge ai fidati amici, un estetista ed un parrucchiere, per rafforzare la sua maschera (oserei dire pirandelliana) che protegge le sue debolezze… sullo sfondo, gli atteggiamenti macchiettistici dei due comprimari, sagace critica all’odierna società omofoba…


All’improvviso, la geniale zampata di Lory: Lona sta per uscire di casa… ma a momenti dimentica il telefono. Questo apparentemente insignificante particolare ci permette di dare una lettura intimista alla scena. I più attenti alla lettura, infatti, ricorderanno sicuramente il numero impressionante di telefonate effettuate da Lona nelle scorse puntate: un chiaro segno del desiderio di Lona, donna bellissima e ricchissima, di relazionarsi col prossimo ed al tempo stesso mantenere le distanze dai troppi uomini che la vedono come nient’altro che una preda succulenta. Ecco, questo scordarsi il cellulare non può che essere letto come un moto di ribellione inconscio di Lona, ormai desiderosa di poche, ma autentiche, frequentazioni…
Devo sedermi, non sto bene… anzi sei tu quello che non sta bene! È soltanto una scena (fosse solo una), inutile e girata con il culo! E non intendo metaforicamente… è come se fosse stata girata con una telecamera tra le chiappe!
Ritorniamo alla nostra coppia in crisi: in un inarrestabile climax ascendente, veniamo a conoscenza della smodata brama di ricchezza della moglie che, in un desiderio di libertà che strizza l’occhio alla scena finale della fuga di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, confida all’amica di essere una donna senza radici e di seguire il vento…


Ma che nido del cuculo! Di mezzo c’è un uccello sì, ma non nel senso che intendi tu! La tipa ha l’amante in casa e lo spaccia per un operaio al lavoro!
Taci bestia! Dopo colte riflessioni sull’amore, che potrebbero spaventare lo spettatore occasionale, Lory Del Santo trova modo, in questo fantastico gioco di colte citazioni, rivisitazioni e contaminazioni di generi letterari che è The Lady, di omaggiare la commedia sexy all’italiana tanto ammirata dal maestro Tarantino. La bombastica Giselle (Natalia Bush), infatti, posa per un servizio fotografico ad alto asso erotico e sogna la carriera di attrice. A Lona che le fa notare come non abbia mai preso lezioni di recitazione, la giunonica bionda risponde che c’è chi ha apprezzato le sue grandi doti naturali…!


Anche il personaggio più conturbante della serie, la segretaria di Lona (chi, quella di “Cosciotta mia?”), si interroga sulla sua vita sentimentale proiettandoci verso il gran finale!
Di già? Non che mi dispiaccia, sia chiaro, ma non è successo praticamente un c***o! E ho anche la nasuea… vedi un po’ tu!
In una sequenza onirica degna delle apparizioni del coniglio gigante in Donnie Darko grazie a movimenti di camera all’avanguardia, Luc (Costantino Vitagliano) e Lona, finalmente, si incontrano. Qui, prendendo spunto ed elevando alla massima potenza il flusso di coscienza dell’Ulisse di Joyce, i due protagonisti ripetono (19 volte in 90 secondi, la parola “Ti amo”).


Flusso di coscienza? Per me la Del Santo si è persa il dizionario dei sinonimi…


Luc, che finalmente appare genuinamente innamorato, dona a Lona un regalo, “qualcosa di grande, qualcosa di raro”: un mazzo di rose rosse che lo stesso Luc, poco dopo, lancia via…
Vi chiedo di concentrarvi, ora, sulle pregnanti parole finali (A me le sole parole che vengono in mente sono, nell’ordine, Guttalax, prugne e lassativo)… che racchiudono l’essenza stessa di questa serie:
Lona: “Ma che cos’è l’amore?”
Luc: “Tante storie, tanti enigmi, tante soluzioni… ma che cos’è l’amore”

E dopo la parola “Fine”, che avrà gettato i più sensibili alla lettura nello sconforto più nero… ecco la luce:


Un cliffangher!!! Che colpo di scena!!! Ehi, tu! Sei un po’ pallido… Posso dirti una cosa?
Che cosa? Oh, mamma… sto male… devo stendermi…
(strizzandomi di nascosto i testicoli fino alle lacrime), The Lady è la più bella serie che abbia mai visto!!!
Eh?
(continuando a stringere) Non mi credi? Guarda sto piangendo!
Mio Dio! Stai parlando sul serio! Oooohhh… Mi sento così stanco… sento la vita che mi scorre via… Vedi? Non riesco più a scrivere neanche in grassetto… Cosa mi hai fatto?
Ora posso dirti la verità: ti nutrivi del trash di The Lady e dell’odio e della repulsione da questo generato…
Sì, mi rendeva forte…mi faceva sentire bene…
Presentandoti The Lady come un capolavoro di Fassbinder ti ho tolto il tuo nutrimento… Porca miseria… mi sento tutto sporco!
Maledetto. Sto morendo… sta diventando tutto buio… Adesso scrivo anche in corsivo…
Solo un di noi può sopravvivere…
Cosa mi succederà? Ho paura…
Dannazione… non posso lasciarti morire così, sei pur sempre una parte di me… ma sei troppo pericoloso per lasciarti andare via… Aspetta! Ho un’idea!
E quella cos’è?
Una penna USB…
E a cosa ti serve… ho così freddo…
Per intrappolarti…
E come la userai?
Perché mi stai togliendo i pantaloni? Ah… penso di aver capito… Farà male?
Solo un po’…


Nel sito più splendente, nella directory più profonda,

nessuna cazzata della rete sfugga alla mia ronda

e chi nel web si perde, non tema il suo destino,

ma segua la mia luce: quella dell’Internetturbino!


È tutto per oggi, alla prossima!
Ma per chi ama l’Internetturbino, continua…

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