lunedì 11 maggio 2015

Intanto, nel mondo – Rassegna stampa X

Salve a tutti, benvenuti nel blog utile come un vegano in una gara di divoratori di hamburger.


Questa settimana: rolex e pirla a Milano, sessioni odontoiatriche da brivido, narcos distratti e una delle più famose gag de “La pallottola spuntata” diventa realtà!
A mente fredda, dopo una decina di giorni, cosa è rimasto degli scontri di Milano? Contro ogni pronostico, i Rolex ed un pirla… che dire, un’accoppiata da brividi, ma procediamo con ordine.

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Scontri No Expo a Milano – Rolex (potete leggere la notizia qui)
Nei giorni seguenti agli scontri causati da black bloc e compagnia devastatrice, il ministro dell’Interno Alfano e il presidente del Consiglio Renzi hanno espresso concetti simili:

In piazza ho visto farabutti con il cappuccio e figli di papà con il rolex

Agli amici del Pd di Milano dico grazie: mentre quelli col Rolex andavano a distruggere le vetrine, loro si sono messi a pulirle”

Apriti cielo: puntuale come il meteorismo in ascensore, è arrivata una lettera aperta dell’amministratore delegato di Rolex Italia.


Analizziamone qualche passaggio: “Debbo per la mia carica esprimere profondo rincrescimento e disappunto per l’associazione insita nelle Vostre parole fra la condizione di ‘distruttori di vetrine’ ed il fatto di portare un orologio ROLEX al polso”. Sarò cretino io, ma mi sono divertito un sacco a leggere questa frase con accento la lord inglese, provate anche voi e fatemi sapere…


Continuiamo: “Dalla qualità delle foto e dei video che sono stati diffusi dai media è altamente improbabile poter desumere un’affidabile identificazione come ROLEX (e ancor di più come ROLEX autentico) dell’orologio indossato dai facinorosi". Ah! Ecco perché l’amministratore delegato si è incazzato così tanto: potrebbe essere un rolex falso!
E chiudiamo con: “La parola ROLEX costituisce un marchio celebre… il suo utilizzo in caratteri minuscoli ed in forma sostantivata generica non risponde a correttezza ed è suscettibile di diluire e pregiudicare il suo valore e la sua distintività”. Ma che è? Una supercazzola?

Non ti devi permettere di scrivere ROLEX in minuscolo! Mai!

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Scontri No Expo a Milano – Pirla (potete leggere la notizia qui)
Non mi dilungherò eccessivamente: la notizia ha fatto il giro del web una mezza dozzina di volte senza passare dal via. Subito dopo gli scontri durante la manifestazione “No Expo” a Milano, un giornalista di Tgcom24 (che sorpresa)… ha intervistato un ragazzo, tale Mattia, in merito… ne è venuta fuori un’intervista ai confini della realtà in cui il ragazzo che ha biascicato concetti senza senso (all’inizio pensavo che fosse sotto effetto di roba pesante), condividendo in pratica l’atteggiamento dei violenti.
Apriti cielo.
Il web si è scatenato come una vecchia zitella ad un raduno di superdotati. Subito sono circolate in rete le prime parodie, divertenti sì, ma mai quanto l’inarrivabile originale. Vi faccio un esempio: sabato sera a cena, un mio amico mi ha detto: “Ho visto la parodia dell’intervista del ragazzo sui black bloc… mi ha fatto morire dal ridere”.
Non era la parodia, era l’intervista originale.


Poi, immancabilmente, la merda che alberga nel cervello di parecchie persone, ha iniziato a ribollire e a dare i suoi maleodoranti frutti.
Sono comparsi i primi commenti pesanti, poi gli insulti e le minacce… qualche coglione ha anche pubblicato in rete indirizzo ed il numero di telefono di Mattia con conseguenti telefonate anonime ed insulti a non finire.

Bravi, teste di c***o, bravi

In breve, Mattia chiede scusa per quanto detto ed il padre rilascia un’intervista al Corriere della Sera, dicendo, tra l’altro: “Mio figlio non è uno sbandato. E’ semplicemente un pirla”.
Tralascio il fatto che, se mio padre mi avesse dato del trimone davanti a tutta Italia, sarei andato in depressione, ed arrivo alla ciliegina sulla torta (che è marrone come il cioccolato, cremosa come il cioccolato ma che, a guardarla bene, non è proprio cioccolato). Enrico Fedocci, il giornalista di Tgcom24 autore della prima intervista Mattia, rilascia a sua volta un’intervista succulenta: 

“Io quel giorno volevo solo fare un’intervista e rivendico il contenuto di quella conversazione. Farei a Mattia le stesse identiche domande. Perché quelle risposte hanno dato il senso di ciò che è avvenuto: tanti giovani in mezzo alla strada, senza sapere il perché… su internet abbiamo assistito al massacro di un giovane… Ma nessuno, nessuno! avrebbe dovuto permettersi di offendere quel ragazzo, di denigrarlo, minacciarlo… Lui avrà maledetto – e starà maledicendo – il momento in cui ha deciso di rispondere alle mie domande. Dopo tutto quello che è successo, dopo il linciaggio pubblico – soprattutto social – a cui ho assistito, comincio a maledire anche io il momento in cui quelle domande a Mattia, 21 anni e tutto il diritto di avere una vita davanti, le ho fatte”

Ti sei lavato la coscienza, Enrico? Intervisti un ragazzino che, non solo non riesce ad esprimere un concetto che sia uno, ma palesemente sa a malapena cosa è successo e perché si trova lì. Ti sarai pur reso conto che la tua, più che un’intervista, è stata circonvenzione di incapace… per dimostrare cosa, poi? Che molte delle persone che scendono in strada per protestare non sanno praticamente una beneamata fava delle ragioni della protesta?

Vedilo bene in foto il premio Pulitzer, perchè dubito che lo vincerai mai...

Troppa strizza ad intervistare un vero black bloc?
E ti sorprendi pure, caro Enrico, degli insulti e delle minacce ricevute da Mattia? Cosa pensavi, che dopo l’intervista sarebbe stato invitato a tenere una lectio magistralis a Oxford?

3
Perversioni sessuali: cava i denti durante sesso (potete leggere la notizia qui)
Ognuno ha le sue preferenze in fatto di sesso, niente da dire. Questa è la storia del neozelandese Philip Lyle Hansen che ha una passione smodata… per i denti.
Pare che Philip, durante un rapporto sessuale con una donna sul sedile posteriore della propria auto, abbia tirato fuori, dal nulla, un paio di pinze e abbia cavato un dente alla sua partner. Secondo il racconto della vittima, l’uomo avrebbe iniziato a toccarle i denti per poi afferrarne uno con le pinze, cavarglielo e buttarlo fuori dal finestrino.
Non so voi, ma se stessi facendo sesso con una donna e questa tirasse fuori un arnese del genere, me la darei a gambe levate…


A meno che, naturalmente, la donna in questione non fosse tipo questa qui…

Peccato che Philip abbia questa rassicurante espressione da efferato serial killer… 


... e non sorprende che sia attualmente sotto processo con l’accusa di aver cavato i denti a dodici donne dal 1998 al 2012. 

2
Banane e cocaina: se ti piace la frutta, mangiatela tutta (potete leggere la notizia qui)
Come tutti saprete, la frutta fa bene… soprattutto le banane che contengono molto potassio e, se siete fortunati, anche cocaina.
Accade in Germania, dove in ben tredici supermercati tedeschi del gruppo “Adil”, sono stati rinvenuti circa 400 kg di cocaina nascosti tra le banane per un valore di circa quindici milioni di euro.
Non si trattava di un’offerta commerciale particolarmente vantaggiosa, bensì di un banale caso di errore di spedizione… compiuto dalla rete di distribuzione dei narcos colombiani che, incredibilmente, ha sbagliato indirizzo di conegna, consentendo uno dei più grandi sequestri di cocaina nella storia della Germania.


1
Una pallottola spuntata: sindaco va in bagno e dimentica il microfono acceso (potete leggere la notizia qui)
Non so quanti di voi hanno visto la serie “Una pallottola spuntata” con protagonista il compianto Leslie Nielsen. In una delle gag più memorabili, Frank Drebin va in bagno dimenticando il microfono acceso ed esibendosi in una pisciatona da antologia tra l’imbarazzo generale.


Benissimo.
Immaginate la stessa esatta scena… nella vita reale. Durante un consiglio comunale di George Town, aperto al pubblico, il sindaco Dale Ross, si è allontanato per andare in bagno, lasciando la parola al membro del consiglio Rachel Jonrowe.
La donna ha iniziato il suo intervento ma, all’improvviso, ecco il dramma.
Il sindaco ha infatti lasciato acceso il suo microfono facendo sì che, dal bagno, iniziassero a provenire, amplificati e diffusi in tutta la sala del consiglio, inequivocabili rumori … dalla pipì, con tanto di scrollatina finale, allo scarico dello sciacquone: la povera signora Jonrowe le ha provate tutte per rimanere seria, ma alla fine è stata costretta a capitolare, scoppiando in una sonora risata tra l’ilarità generale…


È tutto per oggi, alla prossima!

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