lunedì 23 febbraio 2015

Chiacchiere da bar – Bruciare il cosmo



Salve a tutti, benvenuti nel blog opportuno come una sfida a dama birraia con i tifosi del Feyenoord.

Vi confido un segreto (tanto siamo quattro gatti): ho assistito in prima persona al maltrattamento di un bambino. O meglio, il bambino che è dentro di me è stato maltrattato dopo aver visto questo:

I Cavalieri dello Zodiaco - La leggenda del Grande Tempio

Piccolo excursus sul film prima di proseguire nel mio triste racconto. 

I ) La saga del Grande Tempio, da sola, è composta da 38 episodi (5, diciamo, introduttivi più 33) di circa 24 minuti l’uno. Per un totale di oltre 15 ore. Frullare tutto in 93 minuti puzzava fin dal principio di boiata galattica che, purtroppo, si è rivelata tale. Eh! Che fessi quelli di Berserk a fare 3, e dico 3, film (basato su un anime di 25 episodi). Risultato? Chi non ha mai visto la saga, capisce ben poco, chi l’ha vista sta ancora bestemmiando per le scelte effettuate nel film (l’epurazione totale del Cavaliere della Bilancia, tanto per dirne una, ma ce ne sarebbero troppe).  

Ehi, tu! Esodato!

II) Mi risulta che le armature dei personaggi del film siano state ridisegnate dall’autore originale Masami Kurumada… Risultato? Sono generalemente brutte con picchi orripilanti: le armature di bronzo sono troppo simili tra loro, gli inserti al neon sono da denuncia, così come gli elmi che si chiudono sul viso. Leggermente meglio, anche se a volte troppo massicce e tamarre quelle di oro, decisamente più varie e personalizzate. Naturalmente, alcune sono valide, altre no.

 Valide: Capricorno, Gemelli, Cancro

 
Ma anche no: Vergine e Scorpione

III) Ho sorriso una volta sola: durante la scena in cui Sirio è tutto preso nello spiegone delle Dodici Case con i Dodici Cavalieri d’Oro e gli altri se la filano. Momenti epici? Nessuno. Zero. Quando sarebbe bastato copiare pari pari l’opera originale (l’attraversamento della casa di Gemini, da brivido), il film percorre altre strade per mancanza di tempo o semplicemente per incapacità. Quando, invce, il film si attiene all’originale (Sirio si spoglia volontariamente dell’armatura per confrontarsi alla pari con Cancer), il risultato è comunque privo di anima… di epicità, appunto.
IV) Mi fa piacere che per il doppiaggio dei Cavalieri di Bronzo siano stati richiamati i doppiatori originali, ma questo non salva l’insalvabile….

Ma torniamo a noi.

18 febbraio 2015, ore 23:00

Troppo presto per andare a letto, troppo tardi per iniziare a fare qualcosa di produttivo. Cazzeggio un po’ in giro per internet, capito su Youtube e ascolto gli ultimi consigli di Frusciante che, tra i film da evitare come la peste bubbonica, cita I Cavalieri dello Zodiaco - La leggenda del Grande Tempio. Contro ogni più basilare istinto di conservazione, decido che è giunta l’ora di affrontare i miei demoni personali ed inizio a guardare il film. Chiudo gli occhi, brucio il mio cosmo, e inspiro profondamente…

1990

... Ho 8 anni. Come la stragrande maggioranza dei miei coetanei, impazzisco letteralmente per i Cavalieri dello Zodiaco. Non me ne perdo una puntata e, di tanto in tanto, con il mio amico che abita al piano di sotto organizziamo delle visioni collettive coinvolgendo anche mia sorella maggiore e suo fratello maggiore. Ognuno ha il suo Cavaliere di Bronzo preferito: io e mia sorella tifiamo come hooligan per Sirio il Dragone (peccato per quella sua tendenza ossessivo compulsiva alla cecità…).

Sirio, cavaliere della Costellazione del Pastore Tedesco

Tutti, indistintamente, odiamo Pegasus, cocco di Lady Isabel nonché prototipo del raccomandato incapace (Pegasus, non ti perdonerò mai di aver battuto Sirio nella Guerra Galattica facendogli fare la figure del pirla). Ma torniamo a noi. L’inizio della Saga delle Dodici Case rapisce tutti: ognuno di noi muore dalla voglia di vedere il Cavaliere d’Oro del proprio segno all’azione… se non fosse per quelle scalinate sterminate! Io, in realtà, vivo un dramma enorme: sono dei pesci e, per me, l’attesa è uno strazio. Quando la serie si interrompe nel bel mezzo della Casa del Leone (forse più di una volta, se ricordo bene…), mi crolla il mondo addosso. Finalmente, quando la serie ricomincia sono pronto a rivedermela tutta, confortato dalla riflessione di mia sorella che, prendendomi in disparte, mi fa: “Il Cavaliere dei Pesci è l’ultimo prima del Grande Sacerdote, sarà il più forte di tutti, per forza…”. Teoricamente, non fa una piega. Teoricamente. Arrivato alla Dodicesima Casa, fomentato da scontri epici come quello tra Sirio e il Cavaliere del Capricorno, mi ritrovo lui:

Diversamente virile. Di nome Aphrodite. Con il rossetto e il neo sbarazzino. Che spara le rose. E che combatte contro Andromeda.
 
Prima che qualcuno commenti "Omofobo!" (e, come primo commento, sarebbe una bella merda), mettetevi nei panni di un bambino di 8 anni. Praticamente un colpo da KO. Le prese per il culo a scuola tendono a più infinito. Provo, allora, a sperare nella moralità del personaggio: altri Cavalieri d’Oro, infatti, si sono resi conto dell’inganno del Grande Sacerdote e hanno aiutato i nostri eroi, mi illudo che forse anche il Cavaliere dei Pesci farà così e salverà la situazione... Neanche per sogno: il Cavaliere dei Pesci è un notevole figlio di buona donna. I narcos messicani, in confronto, sono simpatici buzzurri… È uno dei più sgradevoli personaggi dei Cavalieri dello Zodiaco, dietro soltanto a quello del Cancro e a pochi altri. Qualcuno, inoltre, mi dice che nel fumetto originale è anche peggio: in realtà lui sa che il Grande Sacerdote è un impostore, ma combatte comunque per lui. Il danno è fatto. Sono segnato a vita.
Gli anni passano, guardo la serie di Asgard, di Nettuno… quella di Ade non la concludo neanche. Guardo qualche OAV, niente Omega. La ferita rimane…

2014

Ho 32 anni. Finisco per caso sul canale della Yamato Animation e mi imbatto in Lost Canvas, una specie di serie parallela che narra uno scontro in un’altra epoca tra Ade e Atena. L’anime, purtroppo, non è concluso. Inizio a guardarlo, storcendo inizialmente il naso: manca Sirio, e il protagonista assoluto pare Pegasus. Poi il primo di una serie di miracoli: Pegasus è meno sfrangiamaroni dell’originale, c’è Unicorno (comunemente noto come il Pegasus dei poveri che mi ha sempre fatto tenerezza) e i Cavalieri d’Oro sono fighissimi e i loro personaggi approfonditi. Anzi, per una qualche giustizia divina, più erano bistrattati e stronzi nella serie classica, più risultano spettacolari in Lost Canvas. Manigoldo del Cancro in testa:

Con una posa del genere non puoi che essere un mito!

Buon secondo posto per Albafica dei Pesci. Sì, avete sentito bene. Nonostante il nome si presti a facili ironie, è un figo. Finalmente rinasco e, quando a sorpresa, fa il culo a Minosse, mi abbandono ad atti di vandalismo domestico. Pur rimanendo ucciso nello scontro, salva il villaggio di cui è protettore: la sua è una morte epica. Sorrido. Le ferite del passato sono ormai vecchie cicatrici…

 Fate un confronto con le immagini di Aphrodite e poi fatemi sapere

18 febbraio 2015, ore 00:20 circa


... Col c***o! Ho quasi 33 anni, I Cavalieri dello Zodiaco - La leggenda del Grande Tempio è ormai agli sgoccioli. Il Cavaliere dei Pesci si è intravisto per circa tre frame e mezzo. Ricorda molto quello della serie originale, va beh, ma il design non è manco malaccio. 
Nonostante i boccoli e gli inserti lilla dell'armatura...

Poi… la tragedia. La battaglia al Grande Tempio volge al termine, il Cavaliere dei Pesci si reca dal Grande Sacerdote e, dimostrando di essere l’unico idiota nella galassia a non aver capito una mazza, gli dice qualcosa del tipo “Grande Sacerdote, stanno arrivando! Dobbiamo mettere in salvo Atena!”, e quello: “Non c’è nessuna Atena! Dimensione Oscura!” e spazza via il Pirla dei Pesci di cui sembrano rimanere nient’altro che tre petali in croce ed una nuvoletta di fumo, stile Wile E. Coyote. Invece, no. Non è stato vaporizzato. È stato solo scagliato fuori dalle stanze del Grande Sacerdote… ed è a questo punto che riceve la più lunga inquadratura del film, un bel primo piano bello intenso… prima di schiantarsi al suolo. Morto. Con una manciata di altri Cavalieri d’Oro che dicono in coro “Fish!”, “Fish!” e poi se ne vanno, sbattondosene altamente…

Da notare l'occhio spalancato da orata sulla griglia quando si accorge che è giunta la sua ora...


Il bambino che è in me sta piangendo in un angolo... di nuovo.

E voi? Che rapporto avete con il vostro Cavaliere d’Oro?

È tutto per oggi, alla prossima!

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