lunedì 14 settembre 2015

Intanto, nel mondo - Rassegna Stampa 26

Salve a tutti  e benvenuti nell’Internetturbino: il blog utile come una banconota falsa.


In questa edizione della Rassegna Stampa: la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire (vent’anni fa), nuova band giapponese, ragazza offre sesso per evitare la multa, attori cani e attori… capre, genitori si prendono gioco della figlia facendo la parodia dei suoi selfie.


Prima di iniziare, dato che (come tutti), sabato mi sono scoperto amante del tennis, una standing ovation a Flavia Pennetta, ma anche alla Vinci che ha battuto quel boss di fine gioco che è Serena Williams.

Starò invecchiando, ma ametto che all'abbraccio mi sono un po' commosso (Repubblica.it)

5
KITT di Supercar non si guidava da sola
Quelli della mia età, almeno una volta (e forse anche di più), si saranno ritrovati da piccoli a parlare di nascosto all’auto dei propri genitori sperando in una risposta…
… per poi prendere atto che l’auto doveva essere o molto timida, o molto cafona dato che non si degnava mai di rispondere.
Non era disagio mentale (o, almeno, non solo), era colpa di Supercar (Knight Rider): il mitico telefilm con la macchina parlante (KITT) e con David Hasselhoff nei panni di Michael Knight…  


 La macchina era quella più vestita meglio, per chi se lo stesse chiedendo

KITT era in grado di fare cose mirabolanti per l’epoca (dal 1982 al 1986): parlava, era in grado di viaggiare a super velocità, compiere salti, era dotata di computer di bordo e sedili eiettabili, eccetera eccetera.
Ovviamente, era in grado di spostarsi da sola.
Come vi ho detto qualche settimana fa (qui), tra le mie fonti per la rassegna stampa ci sono le pagine 107 – 108 e 109 di Mediavideo: un’inesauribile miniera di cazzate buon umore.
Ed ecco la notizia che mi sono trovato davanti:


Ma che notizia è? Un (falso) scoop su una serie di trent'anni fa? Lo sanno pure i muri scemi!


La prossima volta che notizia daranno?

300: gli addominali erano evidenziati con l’aerografo

Terminator: Arnold Schwarzenegger non è un vero cyborg

Star Trek: l’Enterprise non è una vera astronave, ma un modellino

MacGyver: Richard Dean Anderson, in realtà, non è così bravo nel bricolage

4
Nuova band giapponese (potete leggere la notizia qui)
Delle stranezze orientali vi ho giù parlato in un precedente post (qui), ma c’è sempre spazio per il bis. L’oriente ha, in fatto di bellezza femminile, standard molto curiosi. Tanto per capirci, il Giappone ci ha offerto, nel corso del tempo:

Gheisha
 
Maria Ozawa: ex pornostar giappocanadese

Minù Pepperpot

Se in occidente è praticamente dai tempi delle Spice Girls che non spopolano band composte unicamente da donne, in oriente le cose vanno esattamente in modo opposto.
Un esempio sono le AKB48, famosissima band tutta al femminile… e, per chi se lo stesse chiedendo, 48 indica il numero delle componenti del gruppo... anche se dovrebbero essere oltre 140 divise in diversi team... In pratica, un’armata.

Un’armata discretamente topa, oserei aggiungere

Lo strapotere delle AKB48, però, rischia di vacillare sotto la minaccia di nuove star emergenti: le KBG84!
Un plotone di 84 ragazzine giapponesi?

Non proprio, l’84 sta per l’età minima delle componenti della band…!

Le 33 componenti (spero che nessuna di loro abbia, nel frattempo, tirato le cuoia), hanno un’età compresa tra gli 80 ed i 97 anni.
La band, originaria di un’isola nei pressi di Okinawa (non a caso una delle zone con l’aspettativa di vita più alta al mondo), sta riscuotendo un enorme successo tanto da sorprendere le stesse cantanti… spero non si sorprendano troppo, altrimenti sarebbe un’ecatombe a suon di infarti…
Chi si aspetta esibizioni in cui i femori scrocchiano come patatine, rimarrà deluso: le arzille nonnine sono in discreta forma fisica, anche se ho letto che nei loro camerini non mancano stampelle, macchine per misurare la pressione e defibrillatori in caso di emergenza!

3
Ragazza offre sesso agli agenti di polizia per evitare la multa (potete leggere la notizia qui) 
Poteva mancare l’angolo del sesso?
No, che domande sceme.
Come al solito, notizie come questa vanno prese con le pinze. In Florida, pare che la ventiquattrenne Arielle Engert sia stata fermata dagli agenti di polizia mentre era alla guida della propria auto.
In pochi secondi, gli incubi di ogni automobilista sono diventati realtà e la ragazza si è vista accusata di:

guida in stato di ebbrezza
possesso di cocaina
possesso di cannabis

Manca solo il trasporto illegale di cuccioli di panda.
Da qui la genialata: offrire fellatio e non meglio specificati “altri atti sessuali” per evitare la multa. In pratica la trama di un pornazzo.
E dov’è la notizia?
La notizia è che, pur essendo la signorina Engert discretamente figa...


... quei guastafeste degli agenti hanno declinato l’offerta ed hanno aggiunto anche l’accusa di corruzione. Morale della favola: 5.100$ di cauzione.

2
Capre recitano Shakespeare (potete leggere la notizia qui)
Nel corso degli anni, le opere di Shakespeare sono state messe in scena nei modi più idioti originali… ma la rappresentazione di Re Lear presentata da Alasdair Saksena, Missouri Williams e Lucie Elven le batte tutte:

Far recitare le capre

No, non ho mangiato un risotto ai funghi allucinogeni, è tutto vero.
Per tutta la rappresentazione teatrale del Re Lear, sono in scena unicamente delle capre… ad eccezione di un unico attore umano. La… geniale idea è venuta alla Williams secondo cui: “Re Lear è così tragico e le capre sono così tragiche che in qualche modo funziona”… quando non sgranocchiano la scenografia, oserei aggiungere.
Comunque sia, anche l’attore umano si è detto entusiasta delle sue colleghe caprine affermando che le capre, se chiamate, rispondono ai propri nomi e che sono abbastanza partecipi durante l’interpretazione…
Il che colloca le capre, come capacità recitative, due spanne sopra il cast di The Lady… (che sta tornando!)






1
Genitori trollano la figlia con le parodie dei suoi selfie (potete leggere la notizia qui)
È di dominio pubblico che la moda dei selfie mi dia l’orticaria… mi assumo le mie responsabilità: ammetto, a volte, di essere socievole come un orso in letargo, ma è anche vero che, in giro, si vedono foto di una demenzialità unica.
Finché fanno ridere, niente di male… anzi ben vengano: tutto materiale per l’Internetturbino!
Il problema sono i selfie, cosìdetti “da boni” in cui i soggetti pensano di essere dei gran figoni belli e dannati… e invece sono solo dannati (dal sottoscritto in primis).
Un esempio? Tutti i selfie in cui le persone posano con la bocca a culo di gallina…
Comunque, questa moda miete le sue vittime specialmente tra i giovanissimi ed i giovani… come nel caso della studentessa universitaria Emily Musson che ha iniziato a postare su Facebook i selfie scattati con il proprio fidanzato.
E fin qui, niente di strano.
I genitori di Emily, però, hanno visto le foto ed hanno ben pensato di prendere in giro la figlia, imitando i suoi selfie.
Risultato? In poco tempo le foto sono diventate virali ed hanno fatto il giro del web. Emily, sorpresa dello scherzo, ha commentato così: “I miei genitori si sono drogati”.
Sicura, Emily? Drogati o geni assoluti?
Giudicate voi:



È tutto per oggi, alla prossima!

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