giovedì 3 settembre 2015

Che tipi siete... in palestra?

Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog utile come un’auto con un alzacristalli elettrico guasto quando fuori ci sono 35 gradi (e sì, sto parlando della mia auto…)

Facciamocene una ragione…


Ebbene sì, praticamente un po’ tutti iniziamo a sentirci addosso quell’alone di apatia e tristezza tipico di fine estate…
E sapete cosa rende il tutto ancora più triste? Gli immancabili propositi di rimetterci in forma! Parliamoci chiaro: come c’è il ciclo della vita, il ciclo dell’acqua ed il ciclo mestruale, c’è anche il ben più temuto ciclo della forma fisica.

Tralasciando quelli che, spinti da una forza di volontà incrollabile (e dalle sostanze dopanti più indicibili), riescono a fare sport ed a tenersi in forma sprizzando benessere tutto l’anno…

Ho visto cose che voi umani non potete immaginare: persone fare jogging a mezzogiorno con 40 gradi all’ombra ed altre sotto gli acquazzoni più violenti…

… tutti gli altri (chi più, chi meno), sgobbano (o fingono di farlo, o progettano di farlo e poi amen), per nove mesi l’anno nel disperato tentativo di essere presentabili per l’estate.
E poi, arrivata la bella stagione, che succede?
Aperitivi, cene fuori, cocktail a non finire, grigliate sulla spiaggia e via discorrendo e si ricomincia tutto da capo…


Lacrime e sangue sacrificati sull'altare dell'apericena

Ed ecco che, puntuale come l’acido lattico dopo il primo giorno di esercizio, vi beccate una nuova puntata di

Che tipi siete… in palestra!


Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta delle misteriose forme di vita che si aggirano nelle palestre di tutto il mondo dall’accoppiata…

Megaesperti e Megaschiappe
Le due categorie, pur essendo agli antipodi, sono indissolubilmente legate da un rapporto quasi simbiotico.
Perché?
Presto detto.
I Megaesperti hanno bisogno delle Megaschiappe per far risaltare ancora di più il loro essere cintura nera di qualsiasi corso in palestra. Le Megaschiappe, invece, guardano ai Megaesperti come un modello da seguire, nonché come obiettivo da raggiungere dopo qualche mese di discontinua attività fisica.
Certo che andrà così.
Interessante come i Megaesperti più empatici, sviluppino un senso di protezione quasi materno verso le Megaschiappe prendendone gli esemplari più indifesi sotto la loro ala protettiva… con esiti imprevedibili…

"Porta quel culo al di là dell'ostacolo, Palla di Lardo! Ma che fai, Palla di Lardo?! Tu non fai nessuno sforzo per superare questo maledetto ostacolo del cazzo! Se Dio te lo voleva far superare senza sforzi, ti miracolava e ti faceva spuntare le ali al culo!"

… oppure caricandoli di responsabilità per loro insostenibili del tipo farsi fare assistenza durante sollevamenti con 230 kg quando la Megaschiappa, che un peso simile non lo alza manco in un paio di vite, viene colto da terrificanti crisi di panico chiedendosi cosa fare nel caso in cui al Megaesperto dovesse servire realmente una mano.
Degno di interesse è l’abbigliamento di queste due categorie.
Se i Megaesperti sono dotati, partendo dalla testa ai piedi, di: fascia Nike modello Roger Federer (ovviamente intonsa perché i Megaesperti non sudano, producono addominali), cuffie e iPod con playlist dopante studiata a tavolino per aumentare vertiginosamente le prestazioni fisiche (da Eye of The Tiger a We are the Champions), maglietta in materiale classificato dalla NASA e testato per resistere alla forza distruttiva del buco nero di Interstellar, ovviamente fluo…

Finendo per farli assomigliare ai protagonisti di Tron

… bibitone proteico e superenergetico agli immancabili gusti cioccolato o vaniglia, mini asciugamano griffato in microfibra, pantaloncini con effetto push-up per valorizzare la zona pacco / culo, scarpe da competizione traspiranti dal peso (arrotondato per eccesso) di 12 grammi.
Le Megaschiappe, invece, si presentano con: fascia alla testa ricavata dalla cintura di un asciugamano (zuppa di sudore perché le Megaschiappe sudano non appena l’istruttore dice loro “Ciao”), walkman (con batterie mezze scariche) con i più grandi successi degli 883, oppure lettore Mp3 sottomarca che, inevitabilmente, li lascerà senza colonna sonora al primo addominale, maglietta (magari bucata), di un qualche antico torneo di calcetto (passato rigorosamente in panchina), bevanda energetica sottomarca ghiacciata (con  conseguente rischio congestione) per i primi 10 minuti e poi bollente come un piatto di tortellini in brodo…

 Aspetta che ti faccio la scheda...

… asciugamano da bidet arraffato dal bagno di casa all’ultimo minuto, indefinite “scarpe da ginnastica” da 13 kg l’una in grado di far raggiungere al piede la temperatura di 75 gradi in 47 secondi netti ed il cui utilizzo è stato bandito dal protocollo di Kyoto…

Immancabilmente, il risultato finisce per assomigliare a questo...

Da notare, infine, come le Megaschiappe siano spesso delle carogne senza pietà pronte a deridere chi è più sega di loro… ed è per questo che vi racconto un piccolo, quanto gustoso, aneddoto.
Qualche anno fa, ero impegnato con la cyclette orizzontale e, davanti a me, c’era una signora in forte sovrappeso intenta alla prima seduta di tapis roulant… della giornata? No, penso della sua vita. Ad un tratto, la catastrofe: la signora, colta dai conati di vomito e, palesemente incapace di fermare il tapis roulant, abbranca il suo asciugamano e se lo preme fortissimo alla bocca...
Risultato? Rigurgito a fiotti sparato dai lati della bocca (e forse anche dal naso?) ad una velocità supersonica…
                                                                                                                                       
Urlatori
Per onor di cronaca, vanno subito distinte da questa nefasta categoria le urlatrici e, soprattutto, le gemitrici che risultano, invero, molto piacevoli per i maschietti.
È un po’ come assistere ad occhi chiusi ad una partita di tennis femminile… in un attimo la fantasia corre veloce e, chiudendo gli occhi, ci si trova subito in un harem popolato da concubine intente ad intonare un sublime coro orgasmico…
Il rischio, comunque, è che immaginiate questo...


... trovandovi, in realtà, in una situazione simile a questa:


Molesti a livelli improponibili, invece, gli urlatori maschi. Al solo sentirli, i meno esperti pensano di aver sbagliato indirizzo e di essere capitati ad un concerto heavy metal… o di stare per assistere alla trasformazione di Bruce Banner nell’incredibile Hulk.
La cosa che non mi sono mai spiegato (al secondo posto dopo “Perché le donne vanno al bagno in coppia?”), è perché gli urlatori gridino in maniera disumana a prescindere dal peso alzato…
È possibile, infatti, beccare i più irruenti che urlano mentre stappano una bottiglia, raccolgono l’asciugamano caduto per terra e salutano gli istruttori.

Tuttaltristi
Ricadono in questa eterogenea categoria coloro che si recano in palestra… per fare tutt’altro. Si distinguono:

gli scrutatori di culi altrui,
i lettori di riviste sportive (e ci credo, sei in palestra…),
gli opinionisti sportivi (particolarmente molesti i lunedì),
i telespettatori (che amano guardare L’Eredità in palestra)

Oltre che, ovviamente, i prigri

I più infingardi risultano essere proprio i pigri con i rimorsi di coscienza che, arrivati in palestra per pura inerzia e resisi conto di non avere alcuna voglia di fare attività fisica, attaccano bottone con chiunque impedendogli di allenarsi, pur di lenire il proprio senso di colpa.

Atleti di Triathlon (mancati)
Personalmente, odio visceralmente questa categoria composta da coloro che pretendono di fare non meno di tre tipi di esercizi diversi contemporaneamente, occupando altrettanti macchinari. Questi sordidi individui sono in grado di impossessarsi di tre quarti della vostra palestra poggiando nell’ordine: l’asciugamano sul tapis roulant, la scheda sulla panca per gli addominali, la bottiglia sull’attrezzo per i tricipiti, la fr**na della loro madre sulla cyclette, oltre che fregarsi metà dei pesi (e tra quella metà potete scommetterci il deretano che ci sono quelli che servono a voi).

Una rastrelliera dopo il passaggio di uno di questi individui...

E, quando finalmente vi appropinquate al vostro attrezzo, spuntano come vietcong e vi scartavetrano i testicoli ponendovi la fatidica domanda “Ci alterniamo?”…

Certo

Nemici dell’igiene
E chiudiamo questo teatrino delle sciagure umane con l’ultima, mefitica, categoria. Il ragionamento che muove questi subumani è, più o meno, il seguente: “Se devo in ogni caso sudare come una porchetta in fase di cottura, a che scopo lavarmi PRIMA della palestra?”.
Non fa una piega.
In compenso, però, vi brucia i peli del naso.


Vien da sè che le palestre, in quanto tali, non sanno propriamente di mughetto e lavanda per definizione, ma iniziare a puzzare come una fogna a cielo aperto di Calcutta all’inizio dell’allenamento, piuttosto che alla fine, può risultare alquanto problematico…
Provate solo ad immaginate i poveretti intenti ad usare il napalm in un oscuro rito purificatore per liberare dal male gli attrezzi usati dai nemici dell’igiene ed avrete un quadro piuttosto fedele della sciagura che questi esseri rappresentano per il genere umano (e per il buco dell’ozono)…

E voi? Che tipi site in palestra? Con quali altre categorie avete stabilito incontri ravvicinati del III tipo?

È tutto per oggi, alla prossima!

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