Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog
utile come un’auto con un alzacristalli elettrico guasto quando fuori ci sono 35
gradi (e sì, sto parlando della mia auto…)
Facciamocene una ragione…
Ebbene sì, praticamente un po’
tutti iniziamo a sentirci addosso quell’alone di apatia e tristezza tipico di
fine estate…
E sapete cosa rende il tutto
ancora più triste? Gli immancabili propositi di rimetterci in forma! Parliamoci
chiaro: come c’è il ciclo della vita, il ciclo dell’acqua ed il ciclo mestruale, c’è
anche il ben più temuto ciclo della forma fisica.
Tralasciando
quelli che, spinti da una forza di volontà incrollabile (e dalle sostanze dopanti più indicibili), riescono a fare
sport ed a tenersi in forma sprizzando benessere tutto l’anno…
Ho visto cose che voi umani non potete
immaginare: persone fare jogging a mezzogiorno con 40 gradi all’ombra ed altre
sotto gli acquazzoni più violenti…
… tutti
gli altri (chi più, chi meno), sgobbano (o fingono di farlo, o progettano di
farlo e poi amen), per nove mesi l’anno nel disperato tentativo di essere
presentabili per l’estate.
E poi, arrivata la bella stagione,
che succede?
Aperitivi,
cene fuori, cocktail a non finire, grigliate sulla spiaggia e via discorrendo e
si ricomincia tutto da capo…
Lacrime e sangue sacrificati sull'altare dell'apericena
Ed ecco
che, puntuale come l’acido lattico dopo il primo giorno di esercizio, vi
beccate una nuova puntata di
Che tipi siete… in palestra!
Iniziamo il nostro viaggio alla
scoperta delle misteriose forme di vita che
si aggirano nelle palestre di tutto il mondo dall’accoppiata…
Megaesperti e Megaschiappe
Le due categorie, pur essendo
agli antipodi, sono indissolubilmente legate da un rapporto quasi simbiotico.
Perché?
Presto detto.
I Megaesperti hanno bisogno delle
Megaschiappe per far risaltare ancora di più il loro essere cintura nera di
qualsiasi corso in palestra. Le Megaschiappe,
invece, guardano ai Megaesperti come un modello da seguire, nonché come
obiettivo da raggiungere dopo qualche mese di discontinua attività fisica.
Certo che andrà così.
Interessante come i Megaesperti
più empatici, sviluppino un senso di protezione quasi materno verso le
Megaschiappe prendendone gli esemplari più indifesi sotto la loro ala
protettiva… con esiti imprevedibili…
"Porta quel culo al di là dell'ostacolo, Palla di Lardo! Ma che fai,
Palla di Lardo?! Tu non fai nessuno sforzo per superare questo maledetto
ostacolo del cazzo! Se Dio te lo voleva far superare senza sforzi, ti
miracolava e ti faceva spuntare le ali al culo!"
… oppure caricandoli di
responsabilità per loro insostenibili del tipo farsi fare assistenza durante sollevamenti con 230 kg quando la Megaschiappa, che un peso simile non lo
alza manco in un paio di vite, viene colto da terrificanti crisi di panico chiedendosi
cosa fare nel caso in cui al Megaesperto dovesse servire realmente una mano.
Degno di interesse è l’abbigliamento
di queste due categorie.
Se i Megaesperti sono dotati, partendo dalla testa ai piedi, di: fascia Nike modello Roger Federer (ovviamente intonsa perché i Megaesperti non sudano, producono addominali), cuffie e iPod con playlist dopante studiata a tavolino per aumentare vertiginosamente le prestazioni fisiche (da Eye of The Tiger a We are the Champions), maglietta in materiale classificato dalla NASA e testato per resistere alla forza distruttiva del buco nero di Interstellar, ovviamente fluo…
Se i Megaesperti sono dotati, partendo dalla testa ai piedi, di: fascia Nike modello Roger Federer (ovviamente intonsa perché i Megaesperti non sudano, producono addominali), cuffie e iPod con playlist dopante studiata a tavolino per aumentare vertiginosamente le prestazioni fisiche (da Eye of The Tiger a We are the Champions), maglietta in materiale classificato dalla NASA e testato per resistere alla forza distruttiva del buco nero di Interstellar, ovviamente fluo…
Finendo per farli assomigliare ai protagonisti di Tron
… bibitone
proteico e superenergetico agli immancabili gusti cioccolato o vaniglia, mini
asciugamano griffato in microfibra, pantaloncini con effetto push-up per valorizzare la
zona pacco / culo, scarpe da competizione traspiranti dal peso (arrotondato per eccesso) di 12 grammi.
Le Megaschiappe, invece, si presentano con: fascia alla
testa ricavata dalla cintura di un asciugamano (zuppa di sudore perché le
Megaschiappe sudano non appena l’istruttore dice loro “Ciao”), walkman (con
batterie mezze scariche) con i più grandi successi degli 883, oppure lettore
Mp3 sottomarca che, inevitabilmente, li lascerà senza colonna sonora al primo addominale,
maglietta (magari bucata), di un qualche antico torneo di calcetto (passato
rigorosamente in panchina), bevanda energetica sottomarca ghiacciata (con conseguente rischio congestione) per i primi
10 minuti e poi bollente come un piatto di tortellini in brodo…
Aspetta che ti faccio la scheda...
… asciugamano da bidet arraffato dal bagno di casa
all’ultimo minuto, indefinite “scarpe da ginnastica” da 13 kg l’una in grado di
far raggiungere al piede la temperatura di 75 gradi in 47 secondi netti ed il
cui utilizzo è stato bandito dal protocollo di
Kyoto…
Immancabilmente, il risultato finisce per assomigliare a questo...
Da notare, infine, come le Megaschiappe siano spesso delle
carogne senza pietà pronte a deridere chi è più sega di loro… ed è per questo
che vi racconto un piccolo, quanto gustoso, aneddoto.
Qualche anno fa, ero impegnato con la cyclette orizzontale e,
davanti a me, c’era una signora in forte sovrappeso intenta alla prima seduta
di tapis roulant… della
giornata? No, penso della sua vita. Ad un tratto, la catastrofe: la signora, colta dai conati
di vomito e, palesemente incapace di fermare il
tapis roulant, abbranca il suo asciugamano e se
lo preme fortissimo alla bocca...
Risultato? Rigurgito a fiotti sparato dai lati della bocca
(e forse anche dal naso?) ad una velocità supersonica…
Urlatori
Per onor di
cronaca, vanno subito distinte da questa nefasta categoria le urlatrici e,
soprattutto, le gemitrici che risultano, invero, molto piacevoli per i
maschietti.
È un po’ come
assistere ad occhi chiusi ad una partita di tennis femminile… in un attimo la
fantasia corre veloce e, chiudendo gli occhi, ci si trova subito in un harem popolato da concubine intente ad intonare un sublime coro orgasmico…
Il rischio, comunque, è che immaginiate questo...
... trovandovi, in realtà, in una situazione simile a questa:
Molesti a
livelli improponibili, invece, gli urlatori maschi. Al solo sentirli, i meno
esperti pensano di aver sbagliato indirizzo e di essere capitati ad un concerto
heavy metal… o di stare per assistere alla trasformazione di Bruce Banner nell’incredibile
Hulk.
La cosa che non
mi sono mai spiegato (al secondo posto dopo “Perché le donne vanno al bagno in
coppia?”), è perché gli urlatori gridino in maniera disumana a prescindere dal
peso alzato…
È possibile, infatti,
beccare i più irruenti che urlano mentre stappano una bottiglia, raccolgono l’asciugamano
caduto per terra e salutano gli istruttori.
Tuttaltristi
Ricadono in
questa eterogenea categoria coloro che si recano in palestra… per fare
tutt’altro. Si distinguono:
gli
scrutatori di culi altrui,
i
lettori di riviste sportive (e ci credo, sei in palestra…),
gli
opinionisti sportivi (particolarmente molesti i lunedì),
i
telespettatori (che amano guardare L’Eredità
in palestra)
Oltre che, ovviamente, i prigri
I più
infingardi risultano essere proprio i pigri con i rimorsi di coscienza che, arrivati in
palestra per pura inerzia e resisi conto di non avere alcuna voglia di fare attività
fisica, attaccano bottone con chiunque impedendogli di allenarsi, pur di
lenire il proprio senso di colpa.
Atleti di Triathlon (mancati)
Personalmente,
odio visceralmente questa categoria composta da coloro che pretendono di fare
non meno di tre tipi di esercizi diversi contemporaneamente, occupando
altrettanti macchinari. Questi sordidi individui sono in grado di impossessarsi
di tre quarti della vostra palestra poggiando nell’ordine: l’asciugamano sul tapis roulant, la scheda
sulla panca per gli addominali, la bottiglia sull’attrezzo per i tricipiti, la
fr**na della loro madre sulla cyclette, oltre che fregarsi metà dei pesi (e tra quella metà
potete scommetterci il deretano che ci sono quelli che servono a voi).
Una rastrelliera dopo il passaggio di uno di questi individui...
E, quando finalmente vi appropinquate al vostro attrezzo,
spuntano come vietcong e vi scartavetrano i testicoli ponendovi la fatidica
domanda “Ci alterniamo?”…
Certo
Nemici
dell’igiene
E chiudiamo
questo teatrino delle sciagure umane con l’ultima, mefitica, categoria. Il
ragionamento che muove questi subumani è, più o meno, il seguente: “Se devo in ogni
caso sudare come una porchetta in fase di cottura, a che scopo lavarmi PRIMA
della palestra?”.
Non fa una
piega.
In compenso,
però, vi brucia i peli del naso.
Vien da sè che
le palestre, in quanto tali, non sanno propriamente di mughetto e lavanda per
definizione, ma iniziare a puzzare come una fogna a cielo aperto di Calcutta
all’inizio dell’allenamento, piuttosto che alla fine, può risultare alquanto
problematico…
Provate solo
ad immaginate i poveretti intenti ad usare il napalm in un oscuro rito
purificatore per liberare dal male gli attrezzi usati dai nemici dell’igiene ed
avrete un quadro piuttosto fedele della sciagura che questi esseri
rappresentano per il genere umano (e per il buco dell’ozono)…
E voi? Che
tipi site in palestra? Con quali altre categorie avete stabilito incontri
ravvicinati del III tipo?
È tutto per
oggi, alla prossima!
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