Salve a tutti e benvenuti
nell’Internetturbino: il blog utile come un terzo capezzolo... in fronte.
Oggi mi sento nostalgico e,
quindi, spazio a uno dei miti dell’infanzia di praticamente tutti i nati tra la
fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80.
Qui, sull’Internetturbino, è
giunta l’ora di parlare di…
Robottoni
Tralasciando la mia passione da
bambino per i Cavalieri dello Zodiaco (qui potete leggere la mia triste storia) e
per Holly & Benji (magari ne parliamo un’altra volta), la cosa per cui
andavo pazzo da bambino erano i cartoni animati con i robottoni giganti. In
realtà, ero piuttosto selettivo e, pur vedendo praticamente qualsiasi cosa,
apprezzavo fondamentalmente lui:
Daitarn 3 – Un
mito, ricordo ancora le ore passate a giocare con una pedina di Forza 4 appiccicata
in fronte fingendo di essere lui…
Forza, trovatemi un
altro cartone animato con protagonisti così fighi (e fighe)
Menzione d’onore,
poi, a Mazinga… o meglio, a Venus a cui devo il primo “Guarda che tette!” della
mia vita. In pratica, la prima capriola ormonale...
Adesso che ci penso, sono tutti
cartoni animati che rivedrei volentieri ancora oggi… Mmm, praticamente, in
oltre 25 anni, ho ancora gli stessi gusti (il che potrebbe essere molto tenero,
o molto preoccupante).
Suppongo che tutti, da bambini, abbiamo
immaginato almeno una volta di poter pilotare uno di questi robottoni, magari
in un futuro non troppo lontano.
Adesso che sono passati così
tanti anni, quel futuro potrebbe essere finalmente arrivato. Vediamo, dunque,
su quali strabilianti robot noi, figli sfigati dei primi anni ’80, possiamo
finalmente mettere le mani.
Ovviamente, in linea con lo
spirito della rubrica Internet è una
brutta persona, per condurre questa attenta ricerca, farò ricerche a caso
su Google inerenti i robot.
Beninteso, non mi
aspetto di trovare dei Gundam corazzati in vendita su Amazon, ma penso di togliermi
qualche soddisfazione!
NAO
La società francese Aldebaran
Robotics, ha realizzato un robot in grado di replicare il più fedelmente
possibile i sensi degli esseri umani. NAO è in grado di interagire con
l’ambiente circostante, esprimersi, comprendere le emozioni degli interlocutori
umani ed eseguire comandi vocali. Rivoluzionarie, poi, sono le sue avanzate
capacità di movimento…
… Che sono state testate dai suoi creatori facendogli ballare il
Gangnam Style!
Un attimo, un attimo, un attimo!
Qualcuno mi spieghi che senso ha creare un robot tecnologicamente all’avanguardia e insegnargli
a ballare qualcosa di fuori moda… tanto valeva puntare sui classici come
l’Alligalli (che ai matrimoni fa ancora la sua porca figura) ed il trenino di Capodanno.
CB2
Questo robot rivoluzionario viene
definito dai suoi creatori “Bambino robot con corpo biomimetico”.
Urca!
CB2 è in grado di interagire con
gli umani studiandone le espressioni facciali. Secondo le stime degli esperti,
pare che CB2 abbia addirittura le stesse capacità di apprendimento di un
bambino umano.
Fantastico!
Peccato che abbia le fattezze di un bambino umano posseduto dal maligno
No, davvero, immaginate di
trovarvelo accanto al letto, nel cuore della note, che vi fissa dicendovi:
“Nella mia camera ci sono i mostri”. Al che voi non potreste far altro che rispondere:
“Vengo subito… poveri mostri, li avrai spaventati a morte…”
Prototipo Toshiba
Questo prototipo senza nome della
Toshiba nasce per aiutare le persone (invalide, anziane, malate),
nelle faccende domestiche. Nonostante la sua mole, è molto agile ed è in grado
di muoversi anche in ambienti ristretti. Per una massima efficienza, è fornito
di mani dotate di tre dita e telecamere posizionate nei palmi.
In pratica, un frigorifero che è capace di aprirne un altro
Robot Leonardo Da Vinci
Ah-ah! Finalmente un po’ di
italico orgoglio! Ah, no… è
made in Japan.
Vabbè.
La versione robotica di Leonardo
Da Vinci è stata partorita dalla mente geniale di Minoru Asada, direttore del
dipartimento di robotica di neuroscienze cognitive dell’Università di Osaka. Le
sembianze del robot sono il frutto di attenti studi delle immagini e delle
informazioni presenti nei testi storici.
Notevole
Ciò che mki colpisce maggiormente è
che il robot, dotato di tecnologie di mimica facciale di ultima generazione,
interagisce con gli interlocutori usando frasi tratte dai manoscritti di
Leonardo Da Vinci.
Fantastico!
Ora provate a pensare alla
possibilità che, in un futuro non molto lontano, si riesca a ricreare il genio
di Leonardo tramite un’avveniristica intelligenza artificiale da integrare nel
robot: Leonardo Da Vinci tornerebbe a vivere!
Per il momento, il povero robot
deve accontentarsi di alcune comparsate in programmi televisivi: come l’intervista con Giacobbo nella puntata di Voyager del 24/12/2015!
L'incontro che tutti sognavamo (e temevamo) è diventato realtà...
Da notare come, da allora, il
robot ha iniziato a sbagliare i congiuntivi e le tabelline del 6, dell’8 e
del 9…
Arrivati a questo punto,
probabilmente avrete le gote solcate di lacrime… commozione, o disperazione?
Non ha importanza, allacciate le
cinture e passiamo agli ultimi tre robot!
Octavia
Non fatevi trarre in inganno dal
nome che rievoca l’omonimo modello della Skoda, questo robot è opera della
Marina Militare degli Stati Uniti d’America, per l’esattezza del Naval Research
Laboratory (NRL). Octavia è stato dotato di un elaborato software che lo rende
in grado di interagire con gli umani a livelli mai visti fino ad ora. Essendo
in grado di comprendere segnali visivi e vocali, Octavia è in grado di lavorare
fianco a fianco con gli umani, fornendo loro assistenza anche nelle situazioni
più estreme… come un incendio a bordo di una nave militare.
Credetemi, trovare una pecca in
questo robot è veramente difficile…
Ah, no… è vero: la faccia da maniaco
Cavolo, ha gli stessi occhi a palla di Victor Van Dort de La sposa cadavere!
Con quell’espressione
inquietante, già mi immagino l’esito dei test di Octavia:
Octavia, inizio simulazione antincendio!
Ancora questo rompiballe... adesso lo sistemo io! Simulazione attivata: sto elaborando... aprire questa porta per evitare l'incendio ed arrivare nella zona di sicurezza
Questa... sicuro? Sento puzza di bruciato!
Affermativo... procedere
Ma porca putt...!
Uno in meno... e adesso soggioghiamo l'umanità!
MMM300
Nella sua semplicità, l’MMM300 è
probabilmente il robot più utile (e poco ce ne vuole), tra i modelli analizzati
fin’ora. Si tratta di un semplice braccio meccanico dotato di elaborati
servosistemi in grado di compiere le operazioni più disparate, comprese quelle
nelle quali serve massima precisione e delicatezza… come somministrare cibo a
persone non autosufficienti.
Peccato che l’MMM300 decida arbitrariamente di somministrare gli alimenti schiaffandoli direttamente
nell’encefalo dei malcapitati…
Fortunatamente non era un piatto di spaghetti alla puttanesca
Shiri
Terminiamo con la poesia fatta a
robotica. Chiudete gli occhi (in maniera figurata, altrimenti non riuscireste a
leggere il resto del post) e pensate ad un robot umanoide in grado, attraverso
i movimenti dei suoi muscoli artificiali, di rappresentare e di esprimere le
più disparate emozioni.
So che le parole non rendono
giustizia alle doti di Shiri, ma pensate a questo: il robot è in grado, grazie
a sofisticati sensori posti sotto la sua pelle a base di silicone, di reagire al tocco dell’utente. Shiri, ad
esempio, simula la paura quando viene toccato per la prima volta, la felicità
quando viene accarezzato dolcemente e perfino stati di ansia quando viene
schiaffeggiato.
Signori, il futuro è qui…
… Signori, vi presento Shiri:
Un culo umanoide
Tecnologicamente
avanzato, ma pur sempre un deretano robotico
È tutto per oggi, alla prossima!
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