Salve
a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog morigerato come Floyd Mayweather
jr.
Che, per chi non lo conoscesse, è un pugile che va in giro così...
Nuovo
post della (latitante da lungo tempo) serie Chiacchiere
da Bar. Come forse saprete, questa serie consiste, prevalentemente, in
scleri personali o vaneggiamenti del sottoscritto sui più disparati argomenti.
Con queste premesse, so che fremete dalla voglia di continuare la lettura…
Presumibilmente
non ve ne frega una fava, ma giovedì è stato il mio compleanno e, vista l’età
che avanza, mi sono sorpreso a riflettere sul tempo che passa, sul futuro…
insomma sulla vita, l’Universo e tutto quanto.
No,
non è vero: il mio compleanno è solo uno spunto per l’argomento del post di
oggi…
L’età ed il tempo che passa
Pur
essendo una parte di me un pelo esibizionista (altrimenti non avrei aperto un
blog), mi accorgo di essere stato piuttosto avaro nel fornire informazioni sul
mio conto in questo anno (e passa) di attività sul web. Quindi taglio la testa
al toro (ma preferirei la costata) e vi confido subito un’informazione
sensibile: la mia età.
Ebbene,
quanti anni ho?
A)
12
B)
80
C)
Ventordici
D)
34
E)
25 e ⅝
F)
40
G)
√18
Ai
posteri l’ardua sentenza.
In
apertura di post, parlavo del tempo che passa. Quali sono i segnali che madre
natura ci invia per farci capite che la data di scadenza è sempre più vicina e
che, come dire, non siamo più
propriamente di primo pelo?
A
proposito di pelo, non posso che cominciare proprio dall’ambito tricologico.
Dall’assenza dell’elemento tricologico, per la precisione
Da
molti vissuta come un trauma, la calvizie presenta indubbiamente degli elementi
positivi. Non si può non citare il risparmio economico dovuto al mancato
utilizzo del phon e di shampoo (sostituibile tutt’al più con pratiche salviette umidificate). Unico appunto: la calvizie
non ammette mezze misure: è ok essere calvi (e sexy) come il Capitano Picard…
Coloro che hanno conservato i capelli, comunque, hanno poco da stare allegri: i capelli bianchi sono in agguato. Anche in questo caso, ci sono diverse varianti:
La prima: sale e pepe... alla George Clooney per
intenderci
Evitate,
però, di dire in giro “Ho i capelli alla George Clooney!”, se non volete che vi
si risponda qualcosa del tipo:
“Peccato che hai la faccia da Jimmy il
Fenomeno!”
Le
altre varianti dei capelli bianchi sono, principalmente:
Alla Signor Sheffield de La Tata ed alla Mister No
Più
spaventosi dei capelli banchi, però, sono i peli bianchi. Mi rivolgo
soprattutto alle fanciulle ed ai più giovani: non sapete le tragedie greche quando
spunta sul petto il primo pelo bianco. A poco vale mentire a se stessi
ripetendosi frasi come “Ma no! È un pelo biondo!”, quando, in realtà, siete scuri di carnagione
più dell’Omino Bianco (che, a differenza del nome, è inspiegabilmente nero).
A
voler essere sinceri, comunque, i peli bianchi non sono poi un gran problema…
… quando non migrano più a sud
dell’ombelico, almeno…
Per
puro spirito caritatevole, poi, sorvolo sul decadimento fisico… ricordando
soltanto lamenti degni della morte del Commissario Cattani in La Piovra 4 ogni qualvolta ci si alza dal
divano…
Noooooooooo!!! Ho dimenticato il
telecomando!
In
pratica, sono guai quando, iniziando a fantasticare sulle infermiere, non
riuscite proprio a scegliere tra:
Sperando che non capiti un’infermiera
alla Misery non deve morire!
In
realtà, i cambiamenti più sconcertanti non sono quelli che riguardano il fisico,
ma la sfera comportamentale.
Qualche
esempio dei segnali del tempo che passa?
Essere attratti dai cantieri stradali (anche
sessualmente), tanto per dirne una…
Un
altro esempio, poi, potrebbe essere la famigerata febbre del sabato sera:
non questa…
… ma questa
Infine,
un altro importante segnale del tempo
che passa è sicuramente quel leggero mutamento nella concezione di sballo del
weekend…
… Da questo…
… a questo
È
tutto per oggi, alla prossima!
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