lunedì 12 dicembre 2016

Intanto, nel mondo - Rassegna Stampa 89 (Castoro odia il Natale; Master Pan e la pace in cucina; gli abominevoli spot Dude Wips)



Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog utile come un calzino spaiato.

 
Ma con abbondante colla vinilica e forbici dalla punta arrotondata ci puoi fare tante cose! Un preservativo di emergenza, un pupazzo con le fattezze di McGyver, un Gundam perfettamente funzionante alto 13 metri…! 

Nella Rassegna Stampa di oggi: Papà Castoro, raccontaci una storia; Master Pan, la pace nel mondo passa dalla cucina; Dude Wipes, genio e sregolatezza nel marketing.



Tempo di lettura: circa 8 minuti

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Anche i castori, nel loro piccolo, s’incazzano (potete approfondire la notizia qui)


Vi siete accorti che si sta avvicinando il Natale?
Ovvio che sì: le amabili luci natalizie a intermittenza che il vicino ha piazzato sul balcone sono così luminose che vi provocano violente crisi epilettiche ogni volta che stendete il bucato; la pubblicità battente di pandori e panettoni (rigorosamente con uvetta e canditi, altrimenti siete delle brutte persone e verrete sodomizzati da Rudolph, l’ultima renna di Babbo Natale), vi ha fatto salire alle stelle la glicemia; i negozianti si ostinano ad esporre in vetrina le aberranti decorazioni natalizie rimaste invendute nell’ultimo ventennio…
Spostiamoci nel Maryland (USA) e, precisamente, all’interno di un negozio di articoli da regalo dove, all’improvviso, ha fatto il suo ingresso un pasciuto castoro.
Potrebbe sembrare una favola di Esopo, vero?
Non esattamente.
A detta dei presenti, il Signor Castoro avrebbe iniziato ad esaminare la merce sugli scaffali, in particolare gli alberi di Natale, provando a sgranocchiarne qualcuno.

 

Comprensibile la delusione di Mister Castoro quando, resosi conto che gli alberi di Natale erano tutti in plastica, ha iniziato a mettere a soqquadro il negozio costringendo i commessi a richiedere l’intervento della polizia.


 
Pronto, polizia? Un castoro furioso sta mettendo a soqquadro il negozio!
Va bene, le passo il numero della narcotici, perché mi sembra chiaro che vi siete calati roba pesante… 

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Master Pan: La pace del mondo è a portata di mano (potete approfondire la notizia qui) 

Parliamo di un argomento serio: la pace del mondo.
Secondo voi, quanto può costare la pace del mondo? Al netto di sconti alla Poltronesofà, Black  Friday e simili… a prezzo pieno, insomma.
Magari tantissimo… magari meno di quello che immaginate.
Circa 50$ (ma anche meno).
Signore e signori, ecco il futuro… ecco Master Pan!

 

Come intuibile, si tratta di padelle con un numero di scomparti variabile (da 3 a 5) che consentono di cuocere insieme cibi diversi.
I vantaggi sono, ovviamente, palesi: meno padelle da comprare / usare / lavare e minor consumo di gas.
Eppure ritengo incredibile che il più grande vantaggio di questa geniale invenzione non venga pubblicizzato adeguatamente…
Pensateci, Master Pan potrebbe sancire la fine delle ostilità tra onnivori e vegani / vegetariani (essendo padelle, i crudisti saranno scontenti a prescindere).
Ovviamente, sto parlando di esponenti moderati di queste correnti alimentari… se siete nazivegani che, per difendere agnellini e compagnia bella, non si farebbero problemi a prendere a bastonate  i mangiatori di carne (che comunque sono mammiferi), oppure cannibali che invitano a pranzo i vegetariani solo per sgranocchiarne loro i femori come fossero gambi di sedano, Master Pan non fa per voi…

 

Ma se, comunque, tollerate le abitudini alimentari altrui, ma fino ad oggi non potevate cucinare insieme ai vostri amici senza utilizzare una quantità biblica di padelle, Master Pan sancirà l’inizio di una nuova era di pace… tutti potranno cucinare e mangiare insieme all’insegna della felicità a prescindere dal loro credo alimentare.
Se poi la cena dovesse volgere al peggio, Master Pan è anche un ottimo strumento di offesa problem solving:

 
Avendo presumibilmente la densità di Urano, può essere una valida arma da usare contro i commensali molesti. Qui, ad esempio, Master Pan viene utilizzato per distruggere la concorrenza… 

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Dude Wipes: gioie e dolori del marketing (potete vedere gli spot qui e qui) 

Parliamoci chiaro: la vita è questione di marketing.
Avete un discreto fascino, ma siete negati nel vendervi al prossimo? Probabilmente morirete soli e abbandonati (ma nel frattempo sarete diventati cintura nera di autoerotismo).
Siete tra quelli che vengono comunemente definiti “un tipo” (cioè appetibili come un orinale), ma siete geni delle televendite neanche foste un incrocio tra Wanna Marchi e il Baffo? Andrete via come il pane ed inquinerete il pianeta con la vostra discendenza.
Ma parliamo, nello specifico, della pubblicità.
Com’è noto, ci sono prodotti facili da reclamizzare e prodotti meno facili (sempre che non si decida di ricorrere ad un uso massiccio di donnine sexy e cuccioli pucciosi).

 
Non si spiegherebboro, altrimenti, le accoppiate: silicone sigillante-f**a...
 
 
...e carta igienica-cucciolo di cane (a meno che qualcuno non sia così crudele da pulirsi il culo con un cucciolo) 

Ma vogliamo parlare delle pubblicità di assorbenti extralarge, realizzati dagli ingegneri del CERN per contenere cicli mestruale alla Shining, trasmesse a getto continuo mentre si è a tavola a mangiare le braciole al sugo? 

 
No, non vogliamo parlarne… credetemi 

Lasciamo stare le orde di ragazzine con pruriti intimi (piattole?) e concentriamoci su un altro difficile prodotto da reclamizzare: salviette umidificate per il deretano… per la precisione, parliamo di Dude Wips.
La società è stata in grado di sfornare due tra gli spot più memorabili e ripugnanti della storia del marketing… partiamo, ovviamente, da quello ripugnante:

 
Che si apre con un culo gigante vicino ad un water da cui escono due… escrementi (altrettanto giganti ed interpretati da attori che indossano divertentissimi costumi da cacca gigante)...

 
... Che, dopo essere precipitati nella tazza, si confrontano sulla necessità di un prodotto che ben si addica alla pulizia del loro luogo di provenienza… 

Tanto è malato il primo spot, quanto è geniale il secondo:

 
Un papà è al bagno nella scuola del figlio durante il “Parent Appreciation Night”. Tutto orgoglioso, osserva il disegno realizzato per lui da suo figlio... 

... Quando, ad un certo punto ecco il dramma: è finita la carta igienica. Proprio quando il povero papà ha preso la drastica decisione di pulirsi il culo con il disegno del figlio, ecco che arriva il testimonial di Dude Wips…

 
… A questo punto, lo spot diventa una specie di trip da acidi tra astronauti che fanno le pose manco fossero la Degeneration X…

 
… ed allegoriche schiacciate a canestro (il cui tabellone è, ovviamente, un culo) con tanto di pacca finale sulle chiappe 

E volete sapere una cosa? I prodotti Dude Wips spaccano su Amazon…

 
Presumibilmente sono i giudizi entusiasti di trogloditi che non hanno mai provato le gioie del bidet… 

È tutto per oggi, alla prossima!

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