lunedì 18 luglio 2016

Intanto, nel mondo - Rassegna Stampa 69 (due inutili novità dal Giappone, manifestazione pro figa in Turchia)


Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog simpatico come l’immancabile parente che snocciola episodi imbarazzanti sulla vostra infanzia durante le cene di famiglia.



Nella Rassegna Stampa di oggi: moda scema in Giappone; ventilatore per ascelle (sempre in Giappone che ci regala forti emozioni); manifestazione pro figa in Turchia.

Inutile dirlo, sono giorni un po’… “complicati”:

Due treni si scontrano tra Andria e Corato.
Un coglione, gabbando tutti all’urlo di “vado a vendere gelati!”, fa una strage a Nizza.
Vai a dormire con un colpo di stato praticamente fatto e finito in Turchia e ti risvegli che... niente, era solo l’entusiasmo del momento


Ma che c***o sta succedendo nel mondo?


Fortunatamente, la Rassegna Stampa dell’Internetturbino si occupa di tutt’altro:

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L’ultima trovata (scema) in fatto di moda (potete leggere la notizia qui)

Se pensavate che i risvoltini ed i pantaloni a vita così bassa da lasciar intravedere il retto fossero il male assoluto in fatto di moda, evidentemente non avete ancora letto questa notizia.
Rimaniamo in Giappone (ah, i giapponesi!), dove spopola una nuova moda in fatto di jeans.
Mettetevi comodi.
Fatto?
Sentite questa: vanno a ruba, ad un prezzo che oscilla da 200 a 850€, i jeans mezzi sbranati da leoni, orsi e tigri.


Tranquilli, gli sto prendendo le misure della testa per un cappello...!


Non ve l’aspettavate, eh?
In pratica, nello zoo di Kamine, si ricoprono i “giochi” di leoni, tigri ed orsi (copertoni e simili) con i jeans. I leoni e compagnia feroce, giocandoci, azzannano e graffiano i jeans che poi (con molta cautela), vengono recuperati e spediti in sartoria per essere rifiniti e poi venduti al pubblico.
Niente di male, tanto più che il ricavato (almeno in parte, penso), va proprio in favore dello zoo.
Quello che mi turba è il fatto che conosco persone (e sicuramente le conoscete anche voi), che spendono centinaia di euro in jeans orribili (magari tutti strappati), salvo poi inscenare tragedie shakespeariane alla prima macchia, o alla prima scucitura.
Capisco che sia molto radical chic indossare jeans azzannati da animali feroci, ma non a quel prezzo!
Per ottenere lo stesso risultato, si potrebbe agitare il deretano (magari con un gatto infilato nel taschino) davanti al vorace cane dei vicini...


Evvai! Jeans nuovi gratis!


...o dare prova di coraggio e gettarsi direttamente nella gabbia dei leoni… naturalmente sperando di trovarli sazi ed ispirati dal punto di vista artistico.

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Altolà al sudore! (potete leggere la notizia qui)


Siamo in estate: le temperature si alzano, le gonne si accorciano…


… e le ascelle si commuovono


In realtà, quello delle ascelle maledette è un problema che riguarda non noi, ma gli altri.
Pensateci.
Quante volte, anche con sottile piacere, ci annusiamo in pertugi e cavità dimenticati da Dio e dagli uomini per scoprire nuove raccapriccianti fragranze?
È tutto ok, perché gli effluvi mistici sono i nostri… ma guai a percepire gli odori altrui:



Premesso questo, le ascelle pezzate sono la vera piaga sociale dell’estate. Sicuramente, oltre alle zaffate di muschio bianco (ma marcio marcio), l’altro problema delle ascelle sudate è sicuramente l’antiestetica chiazza di sudore.
Pensateci, quante volte avete indossato polo / camicie / magliette azzurre che gradualmente diventano di un raccapricciante blu tenebra man mano che ci si avvicina alla zona ascellare?
Dimenticate questi incubi: è arrivato (ovviamente dal Giappone, che ve lo dico a fare), il ventilatore per ascelle.
Sembra una cagata (e forse lo è), ma rischia di essere l’invenzione più intelligente in fatto di ascelle della storia.
Andando indietro nel tempo, infatti, si trovano gli assorbenti ascellari… lo so: solo il nome “assorbenti ascellari” mette i brividi. In poche parole si tratta di assorbenti che, invece che agli slip, vanno applicati ai vestiti e tamponano il sudore delle ascelle. Questi semplici aggeggi hanno scatenato un discreto putiferio sul web tra persone che non ne avevano capito il corretto utilizzo…





… e l’immancabile spam:





E, allora, accogliamo a braccia aperte (a patto di non avere aloni sulla maglietta, ovviamente), il ventilatore per ascelle.
Trattasi di un ventilatore dalla dimensioni ridotte (grande quanto un pacchetto di sigarette e spesso come un cellulare), da attaccare tramite appositi agganci alle maniche di camicie e magliette, dotato di tre velocità e batteria ricaricabile tramite presa USB.


Fantastico, no?


Sicuramente, ma ho qualche dubbio.
Il prodotto ha delle clip per essere attaccato alle maniche… corte ovviamente. Bene, ma se uno ha la necessita di indossare un indumento a maniche lunghe che fa?
Lo attacca lo stesso e si rinfresca i polsi?
Un altro dubbio: è rumoroso? Si corre il rischio di andare in giro con l’equivalente acustico di un motore fuoribordo attaccato alle ascelle?
Infine, se qualcuno, nonostante il ventilatore, inizia a sudare copiosamente ed il dispositivo si bagna, c’è la possibilità di un cortocircuito con conseguente morte per folgorazione?



E che dire, poi, del rischio di diffondere il nostro aroma per chilometri e chilometri tramutando il piccolo ventilatore in una temibile arma di distruzione di massa olfattiva?


Trovate il colpevole...

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Grande manifestazione popolare a Uzumlu (potete leggere la notizia qui)

Qualche settimana fa, nel piccolo villaggio di Uzumlu (Turchia), si è svolta una manifestazione epocale.
Cosa avrà spinto gli impavidi manifestanti a scendere in piazza? Quali saranno state le loro richieste?

Più lavoro e salari più dignitosi?
La fine del regime?
Politiche economiche più incisive?
L’inserimento del kebab come bene protetto dall’UNESCO?
La creazione di una versione turca di Temptation Island?
Il ritorno di Dodò dell’Albero Azzurro sul piccolo schermo?


No, niente di tutto questo.
I manifestanti hanno semplicemente chiesto più figa.
Più che legittimo.
Lo so, detta così è un po’ semplicistica… ma, in pratica, hanno chiesto proprio questo: niente di più, niente di meno.
Andiamo per ordine: il villaggio di Uzumlu, che non troverete certo nelle guide del Touring Club, conta 400 anime.
Questo 10 anni fa.
Adesso ne conta poco più della metà.
In pratica, soprattutto le donne, hanno deciso di trasferirsi nelle città più grandi (vuoi per lavoro, vuoi perché possono fare shopping più tranquillamente). Questo ha creato un profondo disequilibrio tra popolazione maschile (più che abbondante) e femminile (più che carente) e reso spietata la competizione tra maschi a fini riproduttivi.


Guardate: una vulva!


Oooohhhh!
Da qui la curiosa manifestazione.
Cosa si saranno inventati gli uomini di Uzumlu per attirare sessualmente le proprie concittadine?
Si saranno depilati con una trebbiatrice?
Avranno comprato la collana in Blue Ray della seria Torte in corso con Renato per rendersi utili in cucina?
Saranno diventati cintura nera di Cross Fit per farsi il fisico?



Niente di tutto questo: sono scesi in piazza con cartelli pezzenti e camicie orripilanti
Il Festival della libido, in pratica.
Stranamente, alla vista di questo spettacolo ad alto contenuto ormonale, le donne non hanno dato il via alla più grande orgia della storia di Uzumlu, ma hanno semplicemente scosso la testa e sputato per terra in segno di velato disprezzo.
I manifestanti, allora, si sono rivolti direttamente al presidente Erdogan che, da sempre sprona il popolo a darsi da fare per aumentare il tasso di natalità del Paese, impegnandosi in cambio del suo intervento a concepire almeno cinque figli a testa.
Stranamente, la manifestazione non ha avuto seguito.
Sarà perché Erdogan era impegnato in altri affari…



Presidente! I militari stanno attuando un colpo di stato… e gli uomini di Uzumlu chiedono il suo aiuto per riprodursi. Di cosa si vuole occupare prima?
Mmm… mi faccia pensare un attimo…
… sarà che le donne di Uzumlu, felicissime della possibilità di doversi accoppiare con quei decerebrati dei loro concittadini e di mettere su famiglia (numerosa) in un paesimo sperduto nelle lande turche, non hanno reagito proprio benissimo…



È tutto per oggi, alla prossima!

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