Salve a
tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog rassicurante come un barbiere
con l’alzheimer.
In questa centesima Rassegna Stampa: la rivincita dei Carabinieri parte I, la rivincita dei Carabinieri parte II, difendiamo la pizza!
Tempo di lettura: circa 8 minuti
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La rivincita dei Carabinieri parte I (potete leggere la notizia qui)
Non si
dica che l’Internetturbino non si schiera dalla parte dei più deboli…!
Cominciamo
dall’inizio.
Ognuno ha una sua nemesi, no?
Superman, il supereroe più forte in assoluto, una roccia radioattiva ed un miliardario irascibile che vive molto male la sua calvizie.
Flash, il supereroe più veloce di sempre, l’eiaculazione precoce.
E così via.
E i Carabinieri?
Ognuno ha una sua nemesi, no?
Superman, il supereroe più forte in assoluto, una roccia radioattiva ed un miliardario irascibile che vive molto male la sua calvizie.
Flash, il supereroe più veloce di sempre, l’eiaculazione precoce.
E così via.
E i Carabinieri?
Gli
umoristi da avanspettacolo, ovviamente...
Fin
dall’alba della comicità, quando ancora non esistevano le battute sulle donne
alla guida, c’era già una categoria di lavoratori presa di mira: i carabinieri,
appunto.
Non ci
credete? Ecco qualche freddura che proviene dritta dritta dal Pleistocene:
Un carabiniere si arrampica su un albero, passa il suo maresciallo, che lo vede, si avvicina e gli chiede: “E tu che ci fai sopra quell’albero?” e quello risponde: “Ho chiesto al maresciallo che tipo di alberi sono questi, e lui mi ha risposto: salici!”
Un Carabiniere affannato dopo una lunga corsa: “Maresciallo... ci hanno rubato la macchina!”
“Accidenti! Almeno avete visto chi è stato?”
“No, purtroppo! Però abbiamo preso il numero di targa!”
Perché i carabinieri bevono il latte direttamente al supermercato? Perché c’è scritto: “Aprire qua”
Così le capiscono anche i Carabinieri!
Un carabiniere si arrampica su un albero, passa il suo maresciallo, che lo vede, si avvicina e gli chiede: “E tu che ci fai sopra quell’albero?” e quello risponde: “Ho chiesto al maresciallo che tipo di alberi sono questi, e lui mi ha risposto: salici!”
Un Carabiniere affannato dopo una lunga corsa: “Maresciallo... ci hanno rubato la macchina!”
“Accidenti! Almeno avete visto chi è stato?”
“No, purtroppo! Però abbiamo preso il numero di targa!”
Perché i carabinieri bevono il latte direttamente al supermercato? Perché c’è scritto: “Aprire qua”
Con
l’aggravante che, come avrete letto, queste battute sono non solo discutibili, ma
pure stupide…
Così le capiscono anche i Carabinieri!
Dai, questa era divertente…
Comunque, per la legge dei grandi numeri, anche i carabinieri devono essere liberi di esercitare il proprio diritto di rivalsa su qualcuno… e questo qualcuno il destino ha voluto che fossero i bresciani.
E, per
essere più precisi, i bresciani ubriachi.
Sentite
un po’.
Una
comitiva composta da una trentina di ragazzi si è diretta in pullman da Soncino a
Orzinuovi (Brescia), per passare il sabato sera.
Come
sempre accade quando giunge il momento di partire, parte della comitiva ha
espresso la necessità di espletare le proprie funzioni fisiologiche e, quindi,
cinque giovani hanno ben pensato di fermarsi in un angolo a fare tanta plin
plin.
Dal
momento che la fortuna è cieca, ma la sfiga ti centrerebbe con uno sputo (catarroso)
in un occhio a 350 mt di distanza, il caso ha voluto che il muro da loro scelto
per una sana minzione notturn, fosse proprio il muro della caserma dei
Carabinieri.
I
servitori dello stato, allertati dal baccano, hanno avuto vita facile nel
beccare gli sprovveduti con le braghe calate (e non solo in senso figurato),
con conseguente 150€ di multa a testa.
Che poi,
già mi immagino la scena:
Mani in alto!
… mi dia qualche
minuto! Altrimenti mi piscio sulle scarpe e poi chi la sente mia moglie!
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La rivincita dei Carabinieri parte II (potete leggere la notizia qui)
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La rivincita dei Carabinieri parte II (potete leggere la notizia qui)
Può un fulmine colpire due volte nello stesso punto?
Sì, se si tratta dell’epica faida tra carabinieri e bresciani...
Rimaniamo ovviamente in provincia
di Brescia, ma spostiamoci a Carpenedolo durante i festeggiamenti per il
Carnevale.
Due carabinieri decidono di
fermare un motociclista a bordo di uno scooter per un controllo e,
inevitabilmente, succede l’irreparabile.
Cosa sarà successo, secondo voi?
Il motociclista, imbevuto di
alcool come un boero, dopo aver provato a corrompere i carabinieri con i soldi
del Monopoli, avrà sventolato loro sotto il naso la carta “Esci gratis di
prigione”?
No, peggio.
Assistendo alla scena, due allegri bresciani hanno ben pensato di insultare i carabinieri… scambiando
le loro divise per un costume di carnevale.
I carabinieri, dopo aver notato
il leggero stato di alterazione etilica dei due uomini (ed essere diventati
biondo-Trump dopo un loro rutto), armati di pazienza, li hanno avvertiti del
loro increscioso errore, intimando loro di ricomporsi.
Ah! Un po’ di buon senso,
finalmente!
Ottimo, tutto sarà andato per il
meglio, no?
Eeehh… non proprio.
Sfortunatamente i due, non
contenti di essere stati graziati per grazia divina, hanno continuato ad insultare i
carabinieri, rimproverandoli di doversi occupare, piuttosto, degli stranieri e
di lasciar stare gli italiani onesti.
Alcolizzati, molesti e pure razzisti… e, alla fine, sanzionati per ubriachezza molesta e a rischio denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale.
Dura lex sed lex (il lesso è duro, ma è sempre lesso).
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Difendiamo la pizza (potete leggere la notizia qui)
Parliamoci chiaro, se vogliamo smettere di fare figura di merda in Europa e nel mondo, dobbiamo puntare tutto sul Made in Italy.
Quali sono le nostre eccellenze?
A parte Miriam Leone, ovviamente?
Che domande: il cibo.
Ma, allora difendiamolo, questo tesoro!
Diciamo basta a prodotti tarocchi dai nomi agghiaccianti:
Prisecco?!
Tanto valeva chiamarlo Prosucchio e buonanotte...!
Vabbè, andiamo avanti e prendiamo, che so, la prima cosa
che mi viene in mente… la pizza!
Ah, la pizza!
Buona, gustosa, personalizzabile
a piacimento… ma senza esagerare!
Diciamo no alle temibili pizze immigrate clandestine che rubano il lavoro alle nostre!
Diciamo no alle temibili pizze immigrate clandestine che rubano il lavoro alle nostre!
La pizza all’ananas, per esempio!
Ma che roba è? D’accordo che la frutta fa bene, ma a tutto c’è un limite!
A questo punto, assumiamo arance
per via rettale visto che contengono tanta vitamina C e le nostre mucose assorbono
rapidamente i principi attivi!
Fortunatamente, un valoroso eroe
si è erto in difesa dell’italico piatto ed ha dichiaro guerra alla pizza con
l’ananas…!
Che dire? Un eroe moderno
meritevole di finire nei libri di storia insieme a Garibaldi, Cavour ed Andrea
Diprè.
Peccato che l’eroe in questione non
sia un italiano, bensì il presidente dell’Islanda Gudni Thorlacius Johannesson
Ora, un presidente islandese che
si occupa di pizza potrebbe sembrarvi il solito buffone in cerca di pubblicità,
ma il buon Johannesson non è esattamente l’ultimo dei minchioni avendo, in
patria, una percentuale di gradimento pari al 97% (che, statisticamente, è
inferiore solo al gradimento degli uomini per il sesso orale).
Le dura presa di posizione di Johannesson ha, incredibilmente, suscitato un
acceso dibattito che ha infiammato il web:
Pfon71361:
"Vorrei che gli alberi di ananas fossero banditi dall’Islanda. Oh, aspetta un
attimo…"
Bravo Gudni!
Ma la battaglia è ancora lunga… adesso devi debellare anche queste:
Pizza con friarielli e cavalette
Pizza Inception
Pizza del c***o
È tutto
per oggi, alla prossima!
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