Salve a tutti e benvenuti
nell’Internetturbino: il blog utile come una birra calda a ferragosto.
Buona domenica! Oggi, nuovo Post Veloce per la serie Proverbi Pugliesi.
Vi parlerò di un’antica usanza
purtroppo scomparsa, la cui memoria rischia di perdersi per sempre.
Il ricamo all’uncinetto?
Il pranzo della domenica tutti
quanti insieme?
Ma no!
Sto parlando, ovviamente,
dell’educazione dei figli.
Facciamo un test: andate ad un
parchetto frequentato da dolci famigliole e sedetevi su una panchina.
Tempo
12.5 secondi circa ed arriverà l’immancabile bambino molesto a lanciarvi le
pietre
Dopo aver passato qualche minuto
ad evitare i micidiali proiettili, noterete che nessuno viene a riprendersi il
piccolo figlio di Satana.
A questo punto, rimpiangendo quel
grande maestro di pedagogia che era Erode, potreste anche decidere, ad esempio,
di rimproverare il bambino.
Apriti cielo.
In ordine, compariranno:
la madre che vi dirà
di non mortificare la creatività del figlio per poi regalargli una bella fionda
professionale per abbattervi senza farvi soffrire
il padre che vi darà
del vigliacco per aver sgridato il figlio per poi regalargli dei giganteschi
petardi da usare come proiettili della fionda
lo zio che passerà
con l’auto nei paraggi provando a gambizzarvi in stile attentato mafioso
Chissà l’innocente bambino da chi avrà preso…
In realtà, esiste ancora un luogo
dove i figli sono educati con un certo rigore: il Giappone. Qui, un bambino è
stato rimproverato dai propri genitori proprio perché, durante una gita, stava tirando le pietre contro altri escursionisti.
Bravi genitori!
Per dare forza al rimprovero, i
due fantagenitori hanno minacciato il bambino di abbandonarlo in un bosco
dell’isola di Hokkaido.
Un classico.
Quante volte ho
sentito i genitori minacciare i propri figli in questo modo…
E, invece, no: i Giappo-genitori
sono andati veramente via… salvo poi tornare indietro qualche minuto dopo per
riprendersi il piccolo Yamato Tanooka che, però, era scomparso.
Dopo aver provato a raccontare
una versione ammorbidita degli eventi, i genitori hanno dovuto raccontare tutto
alla polizia (che per poco non li ha arrestati) per far iniziare le ricerche.
Fortunatamente, circa una settimana dopo, il piccolo fuggiasco è stato
ritrovato.
Ritrovato vivo, intendo (sorprendente dal momento che pare che in quella zona si aggirino alcuni orsi).
Ricostruzione del piccolo Yamato che minaccia gli orsi facendosi consegnare la loro merenda
Il bambino, di sette anni, ha
mostrato un notevole istinto di sopravvivenza (non come me che mi perdo appena svoltato
l’angolo), riuscendo a percorrere oltre 5 Km, a trovare dell’acqua ed un rifugio all'interno di un capanno in
un’area usata dall’esercito giapponese per le esercitazioni militari.
Potrei
rimangiarmi quello che ho detto sull’istinto di sopravvivenza del bambino (pari
a quello di un gatto che attraversa la tangenziale all’ora di punta) che, per
poco, non veniva fatto saltare in aria dall’esercito… ma ricordo che ha solo
sette anni.
Insomma, una punizione
esemplare, ma un tantino dura, per aver tirato le pietre.
Tutto è bene
quel che finisce bene, ma la cultura popolare pugliese ci aveva già dato utili
dritte su come educare i figli.
Il proverbio di oggi è:
Màzze i p-pēnèlle fàscene i fìle b-bèlle, p-pēnèlle sènzē màzze fàscene
i fìle pàzze (Monopoli)
Bastone e pagnotte
rendono i figli educati, pagnotte senza bastone rendono i figli pazzi
È tutto per
oggi, alla prossima!
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