Benvenuti nell’Internetturbino:
il blog simpatico come gli invitati ad una festa che si dileguano appena si
inizia a pulire.
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Orsi al guinzaglio (potete leggere la notizia qui)
L’Internetturbino ama gli animali
e gli animalisti… al forno con patate, rosmarino e cipollotti, ma li ama.
Scherzi a parte, chi non ama i cuccioli?
Tutti amano i cuccioli… anche il
contadino cinese Wang Kaiyu che pare abbia acquistato, nel 2013, due teneri
cuccioli di cane dal Vietnam.
Secondo la testimonianza di
Kaiyu, i suoi cuccioli erano molto docili con le persone, ma non avevano un
buon rapporto con gli altri animali… specialmente con i poveri polli che il
buon contadino trovava puntualmente sbranati all'interno del proprio giardino.
Cuccioli giocherelloni.
Poi, la folgorazione: Kaiyu ha
visto una locandina della protezione animali raffigurante alcuni orsi e… Porca
pu***na, non erano cagnolini, erano orsi neri!
Poveri cuccioloni…
Non questi…
Da qui la decisione di affidare i
due orsi ad un centro di recupero per
animali selvatici.
Ora, affinché questo increscioso
incidente non si ripeta, ecco un vademecum per distinguere i cani dagli orsi:
Se il tuo cucciolo
non abbaia al postino, ma gli mangia la faccia… è un orso.
Se quando tira al
guinzaglio, il tuo cucciolo è così forte da trascinarti per l’intero quartiere
strappandoti il braccio… è un orso.
Se quando dai da
mangiare il Ciappi al tuo cucciolo, questo ti guarda storto… è un orso (sì, anche se ti guarda in cagnesco).
Se, istintivamente,
ti viene naturale chiamare il tuo cucciolo Yogi e non Fido… è un orso.
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Bullo suonato
Qualche mese fa (qui), la mamma di Baltimora ha vinto a mani basse il
premio madre dell’anno Internetturbino 2015, ricevendo anche il premio speciale
della critica e 15 minuti di applausi.
Adesso è il momento di premiare
il padre dell’anno Internetturbino 2015.
Un padre afroamericano ha
scoperto che il figlio, nel tempo libero, praticava il simpatico hobby del
bullismo.
Quale modo migliore per far
capire al proprio figlio quanto fosse spiacevole essere pestato da persone grandi
e cattive senza avere alcuna possibilità di difendersi?
Un discorso costruttivo?
Un videocorso per gestire la
rabbia?
Un mese senza Playstation?
Niente di tutto questo: pare che
il padre dell’anno abbia obbligato il figlio a salire su un ring con due boxer…
No, non in questo senso...
Se il primo pugile, grosso e spaventoso, si è limitato a deridere il bullo (non disdegnando qualche cazzottone), quello più piccolo (forse vittima di bullismo in passato?), ha scassato l’aspirante bullo di mazzate…
No, davvero: roba che
non vedevo tanti cazzotti dai film con Bud Spencer e Terence Hill!
Metodo educativo un po’ drastico,
ma penso che il ragazzo ci penserà due volte prima di fregare di nuovo la
merenda a qualcuno… E se ci riprova, consiglio al padre di convincerlo con
l’inganno a toccare il culo a Ronda Rousey (campionessa UFC, per le sue gesta
andate qui) che, amabilmente, lo smonterà a suon di cazzotti…
Lo sguardo di
disapprovazione di alcuni bambini che frequentano la palestra di boxe nei confronti
del bullo…
3
Torta e cartoni animati: nuovo fail! (potete leggere la notizia qui)
Tempo fa vi ho parlato del conflittuale rapporto tra pasticceri e cartoni
animati.
Ricordate?
Era la struggente storia della bambina che aveva chiesto una torta decorata
con i magici cavallini di My Little Pony a cui è stata recapitata una torta
raffigurante… Little Tony (per sapere come è andata realmente, cliccate qui).
La colpa è tutta di Real Time e canali affini che hanno in palinsesto
decine di programmi tv con protagonisti delle specie di Leonardo da Vinci della
pasticceria in grado di creare enormi ed incredibili torte… con l’immancabile
conseguenza che la gente comune si aspetta tale maestria anche dalla
pasticceria sotto casa.
Per il compleanno della loro figlia, una coppia ha ben deciso di ordinare
una torta raffigurante Elsa, personaggio del film d’animazione Frozen amato dai bambini. Questa volta, sorprendentemente, non c’è stato alcun fraintendimento… era
stata chiesa Elsa ed è arrivata Elsa.
Ottimo, direte voi.
Mica tanto.
È che il pasticciere non era proprio in grado di realizzare una
decorazione simile. Ci ha provato, non lo metto in dubbio, ma invece
dell’algida principessa dei ghiacci…
… è venuta fuori una sottospecie di Donatella
Versace sotto l’effetto di funghi allucinogeni!
2
Latitante vanitoso (potete leggere la notizia qui)
In molti Paesi, le forze
dell’ordine usano Facebook e gli altri social per vari scopi, tra cui per
diffondere foto segnaletiche dei latitanti. Così ha fatto anche la polizia
dello Stato di Victoria, Australia, con il latitante Daniel Damon.
Si sa, le fotosegnaletiche sono
come le fototessere sulla carta d’identità: in media, solo una su un milione
viene bene (non ci credete? Vedete un po’ qui il
caso di Meagan Simmons).
Damon, accusato di traffico di
droga, non deve averla presa bene ed ha commentato il post della Polizia così:
“Potreste
usare un'immagine migliore? Questa è una foto segnaletica orribile”.
Le forze dell’ordine, a cui non è sembrato vero di essere contattati dal
latitante, hanno prontamente risposto: “Ciao Daniel, potresti visitare la più
vicina centrale dove troveremo il modo di scattarti una nuova foto”. La
risposta del latitante è stata: “Ho in programma di farlo quando avrò messo in ordine
un paio di cose, lasciatemi trovare un avvocato, intanto
organizzate tutto”.
Superfluo dire che, del
latitante, non c’è ancora alcuna traccia…
E allora ti tieni quella foto di merda e non rompi le palle, ok?
1
Selfie belli… da morire (potete leggere la notizia qui)
Penso che sappiate tutti cosa
penso dei malati di selfie e, in generale, di coloro che abusano, oltre che
della mia pazienza, anche delle varie mode da social.
Non per essere antico, ma ai miei
tempi quando arrivava il cibo a tavola… lo si mangiava.
Adesso lo si fotografa.
Fotografare il cibo?
E di un bel panorama che ne
facciamo? Aperitivo? Degustazione?
Guarda che bel panorama, vuoi un morso?
Personalmente proporrei di
trasferire in maniera coatta gli individui più molesti su uno sperduto
planetoide per testare armi nucleari e programmi di Barbara D’Urso.
Scherzi a parte, i malati di
selfie mostrano una certa tendenza
all’estinzione, un po' come i Dodo... Musate su pali,
caviglie distrutte su gradini non visti: tutti sacrifici in onore del Dio
Selfie.
Che dire dei ragazzi che si sono
sparati in testa mentre si scattavano un selfie con delle pistole?
Che dire dei due uomini che sono
esplosi mentre si facevano un selfie con una bomba a mano che avevano
appena ritrovato?
Pare che il governo della Russia,
dove si verificano tantissimi incidenti da selfie, abbia realizzato un opuscolo
informativo per indicare in quali situazioni sarebbe altamente sconsigliabile farsi
un selfie.
Il problema vero è che, anche se
la notizia si rivelasse ssere una bufala, è quantomeno credbile!
Vediamolo un po’ questo opuscolo…
No, davvero? C’era bisogno di un opuscolo per sapere che:
È buona norma non farsi un selfie sporgendosi da un treno in
corsa (ma con i regionali italiani non c’è problema: vista la lentezza la foto
non verrebbe neanche mossa, vi potete anche fare un ritratto a olio), o nelle vicinanze di binari ferroviari magari con
un treno in arrivo;
È buona norma non farsi un selfie impugnando un’arma da
fuoco;
È buona norma non farsi un selfie in cima ad un’antenna o ad
un traliccio dell’alta tensione;
È buona norma non farsi un selfie alla guida di un’auto
sporgendosi dal finestrino o alla guida di un’imbarcazione;
È buona norma non farsi un selfie in piedi al centro di una strada
trafficata;
È buona norma non farsi un selfie mentre si salgono o si scendono
le scale o mentre si scala una parete rocciosa;
Infine, è buona norma non farsi un selfie vicino ad un animale pericoloso...
È tutto per oggi, alla prossima!
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