venerdì 17 luglio 2015

Chiacchere da bar – Terminator Genisys, Ash Vs. Evil Dead e Dylan Dog

Benvenuti nell’Internetturbino: il blog rinfrescante come un panino con ‘Nduja e Habanero gustato in una macchina parcheggiata al sole.
Ok… visto che fa un caldo boia e devo bere qualcosa di fresco, colgo l’occasione al volo per una nuova puntata di Chiacchere da bar versione triplo carpiato mortale.


Triplo perché gli argomenti trattati saranno tre (Terminator Genisys, Ash Vs. Evil Dead e Dylan Dog), carpiato perché è il salto che farò per rantolare fino al frigorifero e mortale perché è l’aggettivo che più mi viene naturale pensando al caldo di questi giorni (ma tranquilli, tra qualche giorno andrò in ferie e, immancabilmente, arriverà la bufera!).
Dunque, preparate il vostro cocktail o la vostra bevanda preferita, titillatevi i capezzoli con del ghiaccio e iniziamo!


Terminator Genisys

Non so voi, personalmente ho un forte pregiudizio nei confronti di remake, reboot, sequel ed altra roba simile. Ci sono naturalmente delle eccezioni, ma tendenzialmente il rapporto è questo:

99 (cagate) a 1 (ben fatto)

Un esempio di reboot / remake positivo?
Star Trek di J. J. Abrams: brand praticamente defunto riportato alla vita con una buona dose di furbizia (sicuramente facilitato dalla possibilità di giocare con le leggi della fantascienza, dove il paradosso temporale è di casa e ti dà SEMPRE una mano per resettare una saga o per spunti, anche geniali, di sceneggiatura).

Un esempio di reboot / remake negativo?
Ghostbuster… Lo so, non dovrei giudicare con praticamente nessun elemento in mano ma… un nuovo cast di sole donne (e quindi niente personaggi classici)?
No, davvero?
Cameo del solo Dan Aykroyd (Bill Murray non ne voleva sapere di un nuovo episodio col cast classico, figurarsi se si fa vivo in una roba come questa, la buonanima di Harold Ramis ha deciso di vedere cosa si prova dall’altro lato del fucile protonico e di Hernie Hudson non c’è nessuna traccia).
Non so voi, ma la puzza di merda arriva fin qui…

Arriviamo a Terminator, che ho visto mercoledì sera carico di paure e con aspettative (razionalmente parlando), pari a zero e (irrazionalmente parlando) a mille. Lo so che non faccio testo dopo aver visto, contro ogni primario istinto di autoconservazione, Cavalieri dello Zodiaco - La leggenda del Grande Tempio (qui), ma è stato più forte di me...
Giusto per capire come mi pongo nei confronti della saga di Terminator (ho detto saga, perché non esistono solo due film, giusto?), ecco cosa penso dei precedenti film:

Capolavoro

 Seguito caciarone, ma degna CONCLUSIONE della saga

Inutile / Innocuo (ma Kristanna Loken è tanta roba)


Delusione totale (non mi puoi buttare al vento l’occasione della vita di approfondire il personaggio di John Connor, tanto più se ad interpretarlo è Christian Bale... per poi dedicare metà film e passa a Sam Worthington che, a mio avviso, interpreta un personaggio completamente fuori dalla logica della saga)

Mi piaceva un sacco, molto buona la scelta di Thomas Dekker, Lena Headey e Summer Glau per interpretare rispettivamente John Connor, Sarah Connor e il cyborg Cameron. Sensato il paradosso temporale per ignorare il terzo film (ve l’avevo detto che funziona praticamente sempre nella fantascienza).

Veniamo a Terminator Genisys.
Premessa.
Ho visto il film nel cinema della mia città.
Senza aria condizionata.
Un’agonia.
Ad un certo punto, me la sono fatta addosso perché pensavo di avere  affianco un T – 1000… ma il ragazzo alla mia sinistra non si stava liquefacendo, stava semplicemente sudando…
Spoiler Alert.

Cosa non mi è piaciuto
Cannati praticamente tutti gli attori per i personaggi chiave: Jason Clarke come John Connor in primis; Jay Courtney ha la faccia da scemo e mi rode che sia l’unico Kyle Reese che, alla fine, la sfanga; mentre meno peggio di quanto pensassi Emilia Clarke nei panni di Sarah Connor (ma per me la Clarke sarà sempre la biondina sodomizzata da Drogo ne Il Trono di Spade).

Dopo i primi 30 minuti, il ritmo cala terribilmente ed il film scorre con qualche difficoltà (pur non essendo la trama né complessa, né profonda). Forse dipende dal fatto che stavo cercando di orientarmi nell’universo della saga dopo circa sei anni di pausa… Come ho detto prima, i paradossi temporali funzionano, ma destreggiarsi nella saga di Terminator sta diventando un tantino complesso con praticamente ogni nuovo film che cancella i precedenti…

Lo spoiler mortale del trailer. Se ve lo state chiedendo, sì quello è il colpo di scena principale di tutti i 120 minuti e passa di film… e che c***o! Il trailer spoilera praticamente tutti i colpi di scena della saga (tranne l’ultimo, ma è fin troppo prevedibile). Se non volete spendere soldi per il cinema, o circa due ore della vostra vita, vedevi il trailer e basta.

Ritornando al discorso dei paradossi, una cosa non mi è chiara: se in Star Trek, il personaggio di Nero dal XXIV secolo torna indietro nel XXIII secolo ed altera la storia da quel punto in poi mi sta bene… ma in Terminator Genisys il via alla nuova linea temporale è dato dall’attacco di Skynet a John Connor, evento che succede così dal nulla senza spiegazione (ennesimo tentativo di Skynet di alterare il corso della storia? Anche se fosse, poteva essere sviluppato un tantino meglio)…

La gag del sorriso di Arnold Schwarzenegger. Mi ha fatto sorridere solo durante le foto segnaletiche, ma viene ripetuta un numero esagerato di volte…


Cosa mi è piaciuto
C’è Schwarzenegger. Pochi cazzi: Terminator è Arnold Schwarzenegger. Salvation ha fallito proprio perché non si è riusciti nella (difficile) impresa di creare un’altra icona nella mitologia della saga (pur avendo Bale come John Connor).
Il modo in cui è stato giustificato l’invecchiamento di Arnold Schwarzenegger è molto semplicistico, ma non penso che sia in contraddizione con il resto della saga cinematografica… anzi nel primo film, Reese dice che i Terminator possono avere anche l’alito cattivo, quindi il tessuto vivente che invecchia ci sta tutto… Anche se, nel terzo film, si dice che il T – 850 può durare parecchi anni, il che fa a cazzotti con l’invecchiamento della pelle. La spiegazione dell’invecchiamento evita, comunque, il grottesco effetto Data in Star Trek: The Next Generation (dove il personaggio dell’androide diventava appesantito e un po’ rugoso col passare degli anni senza alcuna spiegazione… ma semplicemente perché, inevitabilmente, Brent Spiner invecchiava).

I primi 30 minuti. Molto bello ripercorrere le scene clou del primo film inserendo colpi di scena (se non crudelmente spoilerati dal trailer), ad effetto frutto del paradosso temporale. Quando il T – 800 viene intercettato dal Terminator “Guardiano” (“Papà” nella versione italiana… spero che non sia un licenza dei doppiatori), mi è venuta un’erezione così forte che ho decapitato con un colpo di glande lo spettatore seduto due file più avanti (lo so, è una scena disgustosa, ma rende l’idea).

Matt Smith (il mitico Dottore di Doctor Who), come faccia di Skynet ha fatto sicuramente eccitare i più nerd in sala. Pur essendo contro ogni rappresentazione fisica di Skynet, questa è pur sempre meglio di quella di Salvation.

Pur non ritenendo gli attori particolarmente adatti ad interpretare i personaggi chiave, mi piace come il cast interagisce ed agisce nella sua coralità (cosa che, per me, non avveniva né in Le Macchine Ribelli, né in Salvation).

Skynet App. Una app è un modo più che plausibile per infettare i dispositivi tecnologici di tutto il mondo (buoni anche quei 10 secondi scarsi di critica sociale sull’eccessiva dipendenza dal web dei nostri giorni), ma mi fa un po’ strano… a questo punto, Skynet poteva nascondersi dentro le foto dei gattini sul web, che hanno una diffusione ancora maggiore, o nello spam del tipo “Vuoi allungare il tuo pene?”. Successone assicurato

In conclusione: va visto? Sì.
È all’altezza dei primi due. Col c***o.
Rianimerà il brand? Ai posteri l’ardua sentenza.
Comunque, nella mia personale classifica, Terminator Genisys si piazza dopo i Terminator di Cameron.
Volete leggere qualcosa di ancora più intricato della timeline della saga di Terminator? Vedete qui la travagliata storia della produzione del film.

Santo cielo! Mi sono dilungato come quei vecchietti che, se chiedete loro qualcosa, vi raccontano tutta la loro vita e quella dei loro avi!
Dylan Dog n. 346 … E cenere tornerai e Scatole Cinesi (Dylan Dog Old Boy)


Nei precedenti post su Dylan Dog mi sono detto più che soddisfatto della gestione Recchioni ed auspicavo un approfondimento del personaggio di Groucho, vera miniera d’oro non sfruttata per sceneggiature allucinanti (qui). 
Ci ho azzeccato! Evviva!
Prima di tornare su Groucho, una breve parentesi.
Ritengo una buona cosa voler dare un tratto ben definito e specifico alle pubblicazioni “accessorie” dell’Indagatore dell’Incubo: l’Almanacco dedicato a Bloch, l’albo a colori alla fantastica saga zombie (anche se temo che i migliori spunti siano già stati usati… spero di sbagliarmi) e via discorrendo. Trovo una pessima idea, invece, dedicare il Maxi Dylan alle avventure del Dylan in versione pre Recchioni. Capisco che è sicuramente complesso gestire tante pubblicazioni di uno stesso personaggio, specialmente in questa fase di rilancio, e che sarebbe fuori dal mondo rinunciare ad una di queste testate… ma la scelta fatta per l'Old Boy mi sembra onestamente una boiata: è un contentino ai vecchi lettori? Oppure è frutto dei limiti della fantasia dello staff nell’affidare caratteri unici alle tante pubblicazioni di Dylan Dog?
E poi, immancabile, c’è l’eccezione (che potrebbe dare un senso al Maxi Dylan Dog, ma penso sia di difficilissima realizzazione): partire da un unico spunto e vederne l’evoluzione parallela, ma profondamente diversa, nel Dylan v. 1.0 ed in quello di Recchioni.
In questo caso, se lo spunto è presentare un Groucho dalle mille sfaccettature, il tutto diventa una goduria.
La parte della storia Scatole Cinesi dove Groucho, per farla breve, si rivela un impostore facente parte di una colossale messa in scena (ed addirittura si scopre essere il terzo o quarto Groucho, causa morte degli altri), è inquietante e geniale allo stesso tempo… ma troppo radicale e buona solo per una storia autoconclusiva come quelle del “vecchio” Dylan.
Passando al numero 346 della serie regolare, ...E cenere tornerai è uno dei più angoscianti numeri che io ricordi. Le ultime due tavole sono da brividi.
Io avrei osato ed oserei ancora di più: avrei fatto perdere la casa (con tutto il suo valore simbolico), a Dylan, avrei presentato Groucho nell’ultima tavola non con quella struggente espressione triste, ma con una più ambigua (modello Scatole Cinesi, per intenderci) e vado oltre: farei sprofondare di nuovo (e se non permanentemente, per un lungo periodo), Dylan nell’alcolismo con tutti i possibili scenari che potrebbero aprirsi…
La “cura” Recchioni è forte come mi aspettavo… e non sta uccidendo il paziente (o male che vada lo trasformerà in zombie), lo sta rendendo più forte.
Avanti così.

Ash Vs. Evil Dead

E che ve lo dico a fare? È uscito il trailer della serie tv tratta dalla trilogia con protagonista il mitico Ash (vedetelo qui)! 
Ed al timone c’è Raimi!
E c’è Bruce Campbell!
Direttamente da Evil Dead, o La Casa che dir si voglia!
Mi sembra un gran bel mix di ironia demenziale…

La scena della panciera mi ha steso!

... E horror, anche dai toni splatter!


Tutte queste erezioni mi stanno sfiancando!

È tutto per oggi, alla prossima!

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