Questa settimana: mamma Rai e le
seghe, selfie… bestiali, donna in carcere per sesso rumoroso, ladre sexy, due
amici imitano Papa Francesco e vengono presi a sberle.
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Rai News e le seghe (potete leggere la notizia qui)
Tutti amano mamma Rai, senza se e
senza me.
Sarà per questo che, proprio come
tutte le madri, la Rai è spesso oggetto dei peggiori insulti partoriti dal
genere umano o che, cercando “Canone Rai” sul web, tra i primi risultati compaiano
“esenzione” e “disdetta”.
Maledetti ingrati.
Il servizio pubblico offre, infatti, anche
dell'ottima divulgazione scientifica.
Come nel caso di alcune femmine di
una varietà di pesce sega della Florida in grado di riprodursi per
partenogenesi (l’uovo si sviluppa senza essere fecondato). La partenogenesi è
comune nelle specie in cattività che, non potendo riprodursi per via sessuale,
cambiano strategia di riproduzione. Come dimostrato nello studio pubblicato
sulla rivista Current Biology, ad
essere eccezionale è il fatto che, in questo caso, il fenomeno sia stato
osservato in una specie in libertà.
Purtroppo, la notizia perde buona
parte del suo interesse se, come sul sito di Rai News, è preceduta da un titolo
come questo:
Per i più pignoli, ho anche evidenziato in giallo un errore di battitura... che è un po' come prendere a calci un cucciolo di foca...
Alla domanda “Come avete fatto ad
individuare i pesci sega?”, gli esperti pare abbiano risposto “Facile, sono
quelli con gli occhiali ed i brufoli…”
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Selfie bestiali (potete leggere la notizia qui)
Lo ammetto: sono un pantofolaio,
orso, musone ed odio i selfie. Godo quando leggo notizie (e pare sia un
fenomeno in crescita), di persone che, impegnate a spararsi un selfie usando l’apposito
bastone, finiscono per farsi fregare il cellulare dal ladro di turno.
Che poi non ho mai capito perché il
selfie va di moda e l’autoscatto no.
Forse per lo stesso motivo per il quale l’aperitivo da 30€ euro è figo, mentre un pezzo di focaccia con la
mortadella ed una birra ghiacciata no…
De gustibus…
Ritorniamo ai selfie.
A far vacillare la mia posizione
conservatrice contro i selfie è stato… un elefante.
Pare che, in Thailandia, un giovane
turista canadese si sia fatto fregare la macchina fotografica da un elefante
che, invece di sgranocchiarla come un pacchetto di noccioline, è riuscito ad
azionarla con la proboscide, scattando una foto.
Risultato?
Un perfetto selfie dell’elefante
che, nella foto, ha ritratto anche il giovane turista.
Colpo di culo, direte voi.
Non proprio.
Un anno fa, è successa una cosa
simile con un altro elefante nel West Mildlands Park Safari, nel
Worcestershire (Gran Bretagna). Sorvolando pietosamente sul fatto che la
fotografia fu subito ribattezzata “Elfie” (elephant selfie), devo mestamente
ammettere che gli elefanti sono più bravi di me a farsi i selfie…
Ma in che razza di società bigotta e retrograda viviamo, mi chiedo!
Mi rivolgo agli uomini alla lettura: cosà c’è di più bello di una partner
che, durante il sesso, geme e urla come se fosse posseduta dal maligno, dando
prova di apprezzare profondamente le vostre doti amatorie?
Volete mettere la soddisfazione, la mattina dopo, di salutare i vostri
vicini che avete tenuto svegli per tutta la notte e che, se sicuramente da un lato
vi odiano, dall’altro vi invidiano?
Benissimo.
Il Mirror riporta che a Birmingham (Regno Unito), la ventitreenne Gemma
Wale, già ammonita in passato dalle forze dell’ordine, sia stata condannata a
ben due settimane di prigione per “sesso rumoroso”. Il giudice ha sentenziato,
infatti, che la Wale, con le sue urla, è incorsa in un comportamento “anti
sociale”.
Ovviamente non mancano i commenti alla notizia e, guarda, caso il più
tranchant è quello di una gentile donzella, tale Veronica, che
commenta:
“Urlare
va bene, ma quando urli così troppo è solo per farti notare a meno che non
stesse avendo rapporti con un grattacielo
Ma vediamola un po’ questa sexy eroina dell’amore appassionato e rumoroso…
Va beh, potete rinchiuderla nelle Miniere di Moria
e buttare la chiave…
C’è poco da fare, gli uomini sono
inferiori alle donne. Ne è la prova il fatto che quando il sangue fluisce in
una qualche appendice lontana dal cervello, noi uomini perdiamo ogni facoltà
mentale e non capiamo più un c***o.
Se la settimana scorsa (qui) avevo preso
per il culo tessuto le lodi dell’uomo che, avendo colto sul fatto alcune ladre,
aveva resistito alla proposta di una di loro di fare del sano sesso di gruppo,
mettendole così in fuga, oggi vi parlo di un uomo non altrettanto idiota moralmente
irreprensibile.
Ad Ancona un ignaro cittadino,
rientrando in casa, ha colto con le mani nel sacco due giovani ladre che
avevano appena svaligiato l’appartamento. L’uomo ha subito provato a bloccarle,
ma una delle due ladre lo ha prontamente spiazzato abbassandosi i pantaloni…
Sorprendentemente, l’uomo, apprezzando
la mercanzia ed assumendo un’espressione alla Jimmy il Fenomeno…
… è rimasto spiazzato per qualche
istante, permettendo così alle ladre di darsi alla figa fuga.
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Papa Francesco, le corna e la rissa (potete leggere la notizia qui)
I detrattori di Papa Francesco
gli contestano sicuramente atteggiamenti un po’ sopra le righe, così lontani dai
canoni comportamentali a cui la Chiesa ci ha abituato.
Questa volta, però, Papa
Francesco ha esagerato ed un povero ragazzo è stato preso a sberle durante una rissa per colpa
sua.
Procediamo con ordine.
In visita a Manila, Papa
Francesco è stato ripetutamente immortalato, in fotografie come questa, mentre fa il gesto delle “corna rock”.
Le foto hanno fatto il giro del
mondo e la notizia è finita sulla bocca di tutti. Finanche a Lecce dove, nel
parcheggio dell’Ipercoop, due amici stavano discutendo dell’ultima “stravaganza”
del pontefice imitandone il gesto.
Sfortunatamente, se a livello internazionale
il gesto assume il significato “I love you”, in Italia (soprattutto al sud),
assume il meno elegante significato di “Sei un cornuto” o, in maniera
stilisticamente più ricercata “Attenzione! A tua insaputa, la tua dolce compagna
intrattiene relazioni di natura non propriamente platonica con altre persone!”.
Sta di fatto che un automobilista
di passaggio, pensando di essere il destinatario del gesto, ha ben pensato di
scendere dall’auto, avvicinarsi ai due amici e prenderli a sberle fracassandoli di legnate.
Per onor di cronaca, va detto che, a malinteso chiarito, l’aggressore
ha chiesto scusa.
Bella consolazione del c***o…
È tutto per oggi, alla prossima.
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