Salve a tutti, benvenuti
nell’Internetturbino: il blog fragrante come un treno carico di pendolari a
luglio.
Questo è il post numero 66. Cercando nel web il significato del numero 66, ho trovato questo:
“Il
numero annuncia epidemie e morte violenta, ma è anche simbolo di ribellione e
rinascita. Angoscia e disordine.
Bene!
Vediamo se la smorfia napoletana
mi è di maggiore aiuto.
66: le due zitelle.
Meglio.
Come festeggiare il sessantaseiesimo
post? Vediamo un po’… Proponendo un contest con ricchi premi per attirare nuovi
lettori? Banale.
Ecco, trovato! Mi farò nuovi e spietati nemici! Come? Dedicando il post di oggi all’alimentazione ed alle abitudini
alimentari più stronze curiose! Il tutto in perfetto stile Internetturbino, ovviamente.
Da hd4desktop.com
Buoni, buoni, buoni! Posate i
coltelli, le stellette ninja e, per amor di Dio, anche le bamboline vudù…
Una premessa, prima di scatenare
l’inferno: tutte le informazioni sono tratte dal web, non sono stati consultati
testi scientifici sull’argomento. Il presente post non intende offendere
nessuno…
…Bensì vi offenderò tutti indiscriminatamente, maledetti pazzoidi deviati!
Proverò a stilare una classifica
in ordine decrescente di assunzione di cibo... vediamo quanto è profonda la tana
del bianconiglio (e magari poi ce lo facciamo con le patate…).
Golosi Ossessivo Compulsivi
I Golosi Ossessivo Compulsivi
sono la versione ipertrofica dei Golosi. Per intenderci, se i Golosi sono Bruce
Banner, i Golosi Ossessivo Compulsivi sono l’incredibile Hulk.
I Golosi Ossessivo Compulsivi mangiano
TUTTO ed in quantità industriali. Gestirli può essere un problema, sia per il
consumo smodato delle risorse del pianeta, sia in questioni decisamente più
pratiche…
Un esempio?
Mmm… prendiamo il caso di una
cena tra amici, ok? Bisogna assolutamente prestare la massima attenzione a come
sistemare i Golosi Ossessivo Compulsivi a tavola (che è più difficile che sistemare gli invitati ad un matrimonio evitando faide, corna, eccettera).
Lo schema matematico vincente
è questo (dove GOC sta per Goloso Ossessivo Compulsivo, N per Normale e V per
Vegetariano):
GOC – N – N – N – GOC
– N – N – N – GOC
Oppure
GOC – V – V – V – V – V – V – GOC – V – V – V – V – V – V – GOC
In sostanza, per la buona
riuscita della serata, un Goloso Ossessivo Compulsivo equivale a tre Normali
oppure a sei Vegetariani ed i posti a tavola vanno rigorosamente assegnati come indicato.
Lo so, lo so… può sembrare un po’
eccessivo, ma ecco una famosa cena dove lo schema non è stato rispettato alla
perfezione:
E sappiamo tutti quanti com’è finita…
Particolarmente odiati sono i Golosi
Ossessivo Compulsivi dal metabolismo noto come “Porca Puttana!”… cioè così veloce
da far esclamare a tutti i presenti “Porca Puttana!”, appunto. Il
supermetabolismo alla Diavolo della Tasmania permette a questi individui di
ingurgitare qualsiasi alimento, in qualsiasi quantità, senza mettere su mezzo
etto.
Personalmente ne conosco uno che,
quando va in un panificio, non acquista la focaccia in triangoli o ruote come i
comuni mortali, bensì in metri quadrati… e, nonostante questo, è così secco che
Fassino, in confronto, pare un lottatore di sumo.
Golosi Selettivi
I Golosi Selettivi sono una sotto
categoria piuttosto varia dell’ampia famiglia dei Golosi. Prediligono un solo
alimento, o un gruppo ristretto di alimenti, cibandosene in maniera smodata. Si
va dai golosi di dolci che, in presenza di un babà, venderebbero
la dentiera della nonna (con attaccata la suddetta nonna), ai bigazziani che…
Va beh, ci siamo capiti…
I Golosi Selettivi intraprendono,
spesso, angoscianti lotte con il proprio peso forma (e con i propri sensi di
colpa), riuscendo a sostenere severe diete per lungo tempo… salvo poi crollare
ad un passo dalla meta davanti al loro cibo preferito, cingendo in angoscianti
assedi notturni il proprio frigorifero modello assedio romano agli zeloti
arroccati nella fortezza di Masada…
Proseguendo,
ci sarebbe la categoria dei Normali… che potrei saltare a piè pari perché composta,
appunto, da normali.
In
realtà, questa categoria tanto normale non è perché, di solito, è quella che
più si dedica anima e corpo alle diete…
… e
vediamole un po’ le più disturbate curiose tra queste diete.
Dieta della Tenia
Perché soffrire le pene
dell’inferno per mettersi a dieta? Non sarebbe fantastico dimagrire mangiando
ciò che si vuole?
Certo!
Basta mangiare un bozzolo di
tenia ed il gioco è fatto.
Per chi se lo stesse chiedendo, la tenia è un allegro parassita che può superare i 10 metri di lunghezza. Ecco una tenia adulta:
Scusate, questo è un
Tena Lady adulto…
… questa, invece, è una tenia adulta!
No, non vi sto prendendo per il
c***o, c’è davvero qualcuno che ha proposto questo rimedio per perdere peso.
Il bello è che questo sistema
funziona.
Funziona nel senso che la tenia,
raggiunto lo stomaco, si nutre del cibo ingerito dall’uomo portando così ad una
perdita di peso.
Peccato per qualche piccola
controindicazione. Poca roba, davvero…
Diarrea, nausea, dolori
addominali, anemia, danni al sistema nervoso ed al cervello, meningite e
qualche sporadico attacco acuto di morte.
Dieta del “Tongue Patch”
Questa dieta sembra essere stata
presa pari pari dalle torture preferite dai temibili Cenobiti di
Hellraiser.
Che, per chi non lo sapesse, sono questi qui…
L’idea di fondo sarebbe anche
vincente… se non fosse terribilmente malata.
Pronti?
La dieta si basa sulla geniale
idea di associare il mangiare al dolore. Eh già: il dolore diventa un
deterrente tale da ridurre l’ingestione di cibo, portando ad una immediata
perdita di peso.
Tramite intervento chirurgico, si
applica una specie di cerotto delle dimensioni di un francobollo sulla lingua.
Così...
E già questo potrebbe bastare per far
svenire i più sensibili alla lettura…
Il malefico aggeggio provoca
dolore fisico ogni volta che si tenta di mangiare cibo solido. Dolore così
intenso da “permettere” di perdere fino a 13 Kg al mese.
Geniale!
Pensate che questa sia la dieta
definitiva?
Sbagliato. L’ingordigia umana non
ha limiti. Il Tongue Patch, infatti, consente l’ingestione di cibi liquidi.
Ingurgitando ingenti quantità di frappé ipercalorici, ad esempio, sarebbe
teoricamente possibile prendere peso nonostante il diabolico cerotto…
Dieta
Shangri-La
Questa dieta è, se possibile, più
spietata della precedente, anche perché si camuffa dietro un nome allettante e
confortevole. Shangri-La, infatti, era un luogo meraviglioso permeato di pace e
tranquillità descritto da James Hilton nel romanzo Orizzonte Perduto.
Tipo questo
Questa dieta è nata nel 2006,
parto della geniale mente dello psicologo Seth Roberts.
Uno psicologo, capito? Uno che di
professione dovrebbe aiutare le persone con problemi!
Comunque, il buon Roberts ha
elaborato una dieta basata sull’appetibilità dei cibi come elemento
fondamentale per il controllo del peso. Il peso, dunque, dipenderebbe
dall’equilibrio tra fame e sazietà. Tale equilibrio, a sua volta, dipenderebbe
dall’appetibilità dei cibi che ingeriamo.
Ci siete?
Il tutto si traduce nel mangiare
cibi insipidi, non appetibili, o che non siano di gradimento, magari preceduti
dall’assunzione di olio di oliva raffinato o acqua zuccherata un’ora prima dei
pasti.
Quasi quasi rimpiango la tenia…
Dove non può la mente umana, può (forse), la
religione. Ed eccoci arrivati alla:
Dieta della
Bibbia
Chiariamo una cosa: se qualcuno
vi chiede “Hai perso peso?” e voi rispondete “Volesse il cielo!” non state
seguendo la Dieta della Bibbia.
La Dieta della Bibbia, o Bible Diet (anche se così sembra il nome di una
bevanda dietetica per integralisti religiosi), è stata inventata dal reverendo
californiano George H. Malkmus secondo cui alcuni alimenti sarebbero da evitare perché incompatibili con i precetti religiosi
cattolici.
E vediamoli questi cibi vietati: praticamente
tutti i derivati della carne (che, però, dopo una prima eliminazione mi pare
che possano essere reintrodotti con moderazione), lo squalo (eh beh! Non può
mancare a tavola!), i frutti di mare e la frittura di pesce.
Peccato.
Così, su due piedi, questo esclude praticamente
tutta la popolazione della Puglia e del sud Italia in generale che preferirebbe la dannazione eterna
piuttosto che rinunciare ai frutti di mare ed alla frittura.
C’è da notare, comunque, che nella
Bibbia mica c’è scritto (da leggere alla barese per un maggiore effetto comico) “Nicola, prima che il gallo canti, rinnegherai i frutti
di mare tre volte!”
Pazienza.
Davvero, io ci provo a prenderla
sul serio questa dieta, ma non sono riuscito ad
andare oltre la colazione:
Un cucchiaino d’orzo disidratato disciolto in una tazzina
da caffè piena d’acqua naturale a temperatura ambiente.
Personalmente,
più che Dieta della Bibbia, potrebbero chiamarla Dieta della Blasfemia: con una
colazione come questa, al povero cristo (sottile gioco di parole), che si
sottopone a questa dieta non resta che staccare il calendario dal muro e far
venire giù tutti Santi in ordine cronologico...
Per non
parlare poi di quelli che, avendo la mattina una pressione sanguigna tendente a
zero, collasserebbero a metà mattinata in preda ad allucinazioni mistiche.
Visto che la religione è entrata
prepotentemente nell’argomento, pur non rientrando a pieno titolo
nell’alimentazione, non posso non parlare brevemente dei:
Pastafariani
Il Pastafarianesimo è una religione parodistica creata da Bobby Henderson per
protestare contro la decisione del consiglio per l’istruzione del Kansas
di insegnare il creazionismo nei corsi di scienze come alternativa alla teoria
dell’evoluzione.
Secondo
Henderson, l’Universo sarebbe stato creato dall’entità nota come Prodigioso
Spaghetto Volante in preda ad una forte intossicazione da alcool.
Dovrebbe essere andata più o meno così...
Che
c’entra tutto questo con l’alimentazione? Beh, sempre di cibo stiamo parlando.
Inoltre, non è certo la cosa più strana che avete letto in questo post…
Tra i
principali dogmi del pastafarianesimo compare l’inattaccabile teoria della
proporzionalità inversa tra il riscaldamento globale, i disastri naturali e la
diminuzione dei pirati a partire dal XIX secolo.
Il
pastafarianesimo, inoltre, ha dei Comandamenti, ma essendo il Prodigioso
Spaghetto Volante molto meno severo della… concorrenza, iniziano tutti con l’educata
formula “Io preferirei davvero che tu evitassi”, piuttosto che con l’abusato e
desueto “Non”.
Un
esempio:
VI: Io
preferirei davvero che tu evitassi di erigere chiese/templi/moschee/santuari
multimilionari in onore della mia spaghettosa bontà, perché tali soldi
potrebbero essere meglio spesi per (fai la tua scelta):
A) Sconfiggere la povertà
B) Curare le malattie
C) Vivere in pace, amare con passione, e ridurre il prezzo
delle pay-Tv. Posso anche essere un essere onnisciente dai carboidrati
complessi, ma apprezzo le cose semplici della vita. Dovrei saperlo, no? Io SONO
il Creatore!
Per
concludere, anche il pastafarianesimo ha un suo paradiso (con un una fabbrica
di spogliarelliste o spogliarellisti, a seconda dei gusti, a cui si aggiunge un
vulcano che erutta birra)
ed un suo inferno (uguale al paradiso con la sottile, ma fondamentale, differenza che la
birra è stantia e le/gli spogliarelliste/i hanno malattie veneree).
È tutto per oggi, alla prossima!
Nella seconda parte
del post si parlerà di:
Pescetariani
Cinquanta sfumature
di Vegetariani
Vegani
... E tanto altro!
Vi è piaciuto il post? Commentate,
condividete e spammate (io sono timido ed educato e quindi non spammo). Non vi
è piaciuto? Spammatelo ai vostri nemici per dispetto come fosse la peggiore catena di
Sant’Antonio!
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