La vita di tutti i giorni può
essere fantastica ed emozionante… ma ci sono giorni in cui gli eventi
quotidiani ti si accaniscono contro senza pietà. È in quei giorni che la mia mente viaggia
lontano, trovando un rifugio… nel wrestling!
Lo scenario di oggi è:
Deiezioni canine
Piccola premessa. Tutte le volte
che è possibile, ma anche con un freddo porco, pranzo con i miei amici e
colleghi in un piccolo parco giochi che si affaccia sul mare. Anche perché la
vista di cui godiamo è questa:
E sono riuscito nella difficile impresa di mettere la foto peggiore che avevo, credetemi…
Ora, sarebbe tutto idilliaco e
bucolico se non fosse per i cani… o meglio per i loro accompagnatori bipedi.
Per farla breve, il parchetto e l’annessa pista ciclabile, sono tappezzati
modello campo minato di cacche canine (e non solo, poi ci arrivo).
Bene.
Che un buon numero di abitanti
della mia, della vostra e di tutte le città del mondo sia un incivile figlio di
buona donna, è una cosa così ovvia che è superfluo ribardirla.
Il problema di fondo è la
strafottenza: il pensiero comune, purtroppo, è: “Che mi frega di ciò che accade
lontano da casa mia?”
Adesso, cari ominidi
cerebralmente limitati, ve lo spiego con parole facili facili, così ci arrivate
anche voi.
Non è che se il vostro cane caga all’aperto, o in un parco, quello che gli esce dal c**o diventa magicamente concime e sacra fonte di vita (dal letame nascono i fior, diceva il poeta)... resta merda.
Non è che se il vostro cane caga all’aperto, o in un parco, quello che gli esce dal c**o diventa magicamente concime e sacra fonte di vita (dal letame nascono i fior, diceva il poeta)... resta merda.
Tanto più che, dalle dimensioni,
sembra che al guinzaglio vi portiate dietro dei brontosauri dissenterici.
Bravo, fido... adesso la lasciano qua e se qualcuno ci affoga dentro, beh c***i suoi!
A questo punto, da domani vengo a
casa a cagarvi sulle petunie e mi dovete anche ringraziare perché ve le sto
concimando.
Che poi, magari, questi dispensatori di merda (sia in senso
figurato che letterale), sono le stesse persone che ammorbano gli operatori
ecologici se nella loro strada c’è una carta per terra che non è stata raccolta
(magari gettata da loro stessi).
Eh, no cari miei: o siete maniaci
dell’igiene sempre (e vi armate di palette e buste), o siete maiali grufolanti
che si ribaltano nella fanghiglia a tampo pieno (e tanto vale che facciate cagare i cani sul
vostro pianerottolo e che vi ci gettiate sopra di faccia).
Non ho ancora finito… Mi rivolgo
a te, sì proprio a te padre della bella bambina bionda che mesi fa giocava nel
parchetto… Ti rendi conto che hai fatto cagare tua figlia così, davanti
al sottoscritto, come se fosse la cosa più naturale del mondo? Oh, guarda che a
50 metri c’è un bar con bagno e, se proprio lo trovi chiuso, a 100 / 150 metri
ce ne sono almeno altri quattro.
O se proprio alla creatura scappa
in maniera insindacabile, almeno raccoglila brutta ameba!
Ma, come al solito, un sorriso mi
si dipinge sulla faccia… la prossima volta che vi becco, cari concimatori
abusivi, non vi farò un pippone sul vivere civile e sull’educazione (non ho
tempo da perdere e dubito che servirebbe a qualcosa), ma magari vi accoglierò
così…
Golberg piega Nunzio come una sdraio con una spear durante la Royal Rumble del 2004
E voi? Cosa vi manda in bestia?
Come vi piacerebbe reagire in casi come questi?
È tutto per oggi, alla prossima!
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