mercoledì 17 giugno 2015

Wrestling nella vita reale – Cave Canem Cacca (deiezioni canine)

Salve a tutti, benvenuti nel blog affidabile come la carta igienica economica monovelo.


La vita di tutti i giorni può essere fantastica ed emozionante… ma ci sono giorni in cui gli eventi quotidiani ti si accaniscono contro senza pietà. È in quei giorni che la mia mente viaggia lontano, trovando un rifugio… nel wrestling!


Lo scenario di oggi è:

Deiezioni canine


Piccola premessa. Tutte le volte che è possibile, ma anche con un freddo porco, pranzo con i miei amici e colleghi in un piccolo parco giochi che si affaccia sul mare. Anche perché la vista di cui godiamo è questa:

E sono riuscito nella difficile impresa di mettere la foto peggiore che avevo, credetemi…

Ora, sarebbe tutto idilliaco e bucolico se non fosse per i cani… o meglio per i loro accompagnatori bipedi. Per farla breve, il parchetto e l’annessa pista ciclabile, sono tappezzati modello campo minato di cacche canine (e non solo, poi ci arrivo).
Bene.
Che un buon numero di abitanti della mia, della vostra e di tutte le città del mondo sia un incivile figlio di buona donna, è una cosa così ovvia che è superfluo ribardirla.
Il problema di fondo è la strafottenza: il pensiero comune, purtroppo, è: “Che mi frega di ciò che accade lontano da casa mia?”


Adesso, cari ominidi cerebralmente limitati, ve lo spiego con parole facili facili, così ci arrivate anche voi.
Non è che se il vostro cane caga all’aperto, o in un parco, quello che gli esce dal c**o diventa magicamente concime e sacra fonte di vita (dal letame nascono i fior, diceva il poeta)... resta merda.
Tanto più che, dalle dimensioni, sembra che al guinzaglio vi portiate dietro dei brontosauri dissenterici. 

 Bravo, fido... adesso la lasciano qua e se qualcuno ci affoga dentro, beh c***i suoi!

A questo punto, da domani vengo a casa a cagarvi sulle petunie e mi dovete anche ringraziare perché ve le sto concimando. 

Petunie... Sto arrivando!

Che poi, magari, questi dispensatori di merda (sia in senso figurato che letterale), sono le stesse persone che ammorbano gli operatori ecologici se nella loro strada c’è una carta per terra che non è stata raccolta (magari gettata da loro stessi).
Eh, no cari miei: o siete maniaci dell’igiene sempre (e vi armate di palette e buste), o siete maiali grufolanti che si ribaltano nella fanghiglia a tampo pieno (e tanto vale che facciate cagare i cani sul vostro pianerottolo e che vi ci gettiate sopra di faccia).


Coerenza, per la miseria.
Non ho ancora finito… Mi rivolgo a te, sì proprio a te padre della bella bambina bionda che mesi fa giocava nel parchetto… Ti rendi conto che hai fatto cagare tua figlia così, davanti al sottoscritto, come se fosse la cosa più naturale del mondo? Oh, guarda che a 50 metri c’è un bar con bagno e, se proprio lo trovi chiuso, a 100 / 150 metri ce ne sono almeno altri quattro.
O se proprio alla creatura scappa in maniera insindacabile, almeno raccoglila brutta ameba!
Ma, come al solito, un sorriso mi si dipinge sulla faccia… la prossima volta che vi becco, cari concimatori abusivi, non vi farò un pippone sul vivere civile e sull’educazione (non ho tempo da perdere e dubito che servirebbe a qualcosa), ma magari vi accoglierò così…

Golberg piega Nunzio come una sdraio con una spear durante la Royal Rumble del 2004

E voi? Cosa vi manda in bestia? Come vi piacerebbe reagire in casi come questi?

È tutto per oggi, alla prossima!

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