mercoledì 24 giugno 2015

Internet è una brutta persona – Sbronze

Salve a tutti, benvenuti nel blog utile come un ippodromo senza Cicciolina nei paraggi (ma è un falso storico…).



Vediamo un po’… cosa potrei dare in pasto al completamento automatico di Google questa volta?


Mmm… qualcosa che ci riguarda tutti da vicino, che annulla le distanze tra le persone e ci rende tutti uguali… Ecco, trovato!

(Come i più svegli alla lettura avranno forse intuito dal titolo), il termine di oggi sarà:

Sbronza


Avendo superato le 2.000 visite, mi sembra giusto proporre un brindisi, tanto per restare in tema.
Come al solito, prendiamoci un po’ di tempo per le previsioni (chi sbircia in basso è una iena). Inizio io per darvi ancora un po’ di tempo… Secondo me, i risultati consigliati riguarderanno i rimedi fatti in casa per il dopo sbronza: tipo bere caffè amaro e dormire con un piede fuori dal letto poggiato per terra (dicono che faccia passare il tremendo post sbornia della mattina dopo, ma personalmente sono dubbioso, andrebbe testato).
E secondo voi?
Quali sono i risultati più strambi legati a “sbronza”?
Digito “Sbronza” su Google immagini (non so perché, ma mi da più opzioni per il completamento automatico) e, rullo di tamburi, ecco qui (tenendo conto la ricerca effettuata risale a qualche settimana fa e i risultati, oggi, potrebbero essere un po’ diversi):

1. Amici
2. Da vino
3. Di Capodanno
4. Molesta
5. Laurea
6. Colossale
7. Triste
8. Consapevole
9. Inglese

Molto, molto interessante. Mi soffermo su qualche risultato: amici.
E beh, certo: se ci si sbronza in compagnia è una goliardata (salvo arresto per disturbo alla quiete pubblica), se si beve da soli è segno di disagio.
Dunque, meglio bere in compagnia, no?
No.
O, almeno, dipende dagli amici.
Esempio di buoni amici: un membro della comitiva, con una sbronza talmente triste che, in confronto, il Consorzio Nettuno pare il Crazy Horse, presenta manie di persecuzione ed intenti suicidi, ma viene placcato dagli amici (bada bene, non placato, ma proprio placcato fisicamente per evitare che faccia cagate).
Esempio di amici burloni…

…quelli che prima ti scattano una foto, la postano sui social, ti taggano, la condividiono e poi, forse, ti aiutano...

Mi incuriosisce il secondo risultato “da vino”. Pensavo che la sbronza da cocktail fosse la “tipologia” di sbronza più presente sul web… e invece no. Pericolosissima la sbronza da vino in tetrapak che, oltre a fare molto clochard, abbassa l’autostima a livelli infimi e causa intossicazioni da radiazioni gamma modello Bruce Banner / Incredibile Hulk.
Proseguiamo.
Alla domanda “Quando ci si sbronza?”, la risposta giusta potrebbe essere “Appena si può!”. Sbagliato, vergogna.
Google ci dice “A Capodanno” (specialmente se si odiano i veglioni come il sottoscritto…), o alla “laurea” (non è lecito sapere se alla propria o a quella di amici).
Passiamo poi alle tipologie di sbronze consigliate da Google.
Al primo posto c’è quella “molesta” che è caratterizzata, per lo più, da atti vandalici e da azioni penalmente perseguibili di varia entità (dal furto aggravato di tergicristalli, ad atti osceni con la segnaletica verticale…) e da indiscriminata attrazione fisica per tutti i presenti (con il culmine raggiunto con la biascicata dichiarazione d’amore all’amica/o del cuore con conseguente imbarazzo totale, calo della temperatura a livelli polari, silenzio tombale e fine dell’amicizia). Arcinota e pericolosissima (per chi ci sta accanto), è la sbronza triste, cioè quando ci si rende conto che la propria vita fa schifo e si sente l’impellente bisogno di comunicarlo immediatamente ai presenti, facendoli rimpiangere all’istante di non essere usciti di casa con una lametta (non per tagliarsi le vene, ma per porre fine alle nostre sofferenze). Si passa poi alla sbronza “Colossale” che, oltre a causare scenari modello Una notte da leoni, è solitamente caratterizza da una pesante alterazione della percezione di ciò che ci circonda e, soprattutto, di sé stessi.

 Insomma, ci vediamo così…
 
 ...ma in realtà siamo così…

Ammetto di essere incuriosito dalla sbronza “consapevole”. Che sarà mai? Una tecnica di autoipnosi con sdoppiamento del corpo spirituale, così da sbronzarsi senza perdere il controllo e senza effetti collaterali?… No, niente di tutto ciò: è solo un libro (maledetta cultura!).
Concludendo, mi stupisce il risultato “sbronza inglese”… anche se in realtà può risultare utile essere in grado di comunicare il proprio stato di alterazione etilica in altre lingue. Vediamo qualche frase di uso comune suggerita da uno dei primi siti consigliati da Google:

È meglio se affronto questa sbronza da solo
I think I’m gonna have to take this bender solo
Sei sbronza, ecco come butta!
You’re loaded, that's wazzuuuuuuup!
La sbronza mi ha messo in questo casino
Booze is what got me into this mess
Sono sempre disponibile per una sbronza
I’m always down for a booze schmooze

Penso siano citazioni da film, utilissime nella vita quotidiana, direi (specialmente da sbronzi)…

Non ancora del tutto sbronzo soddisfatto, cerco anche la combinazione “sbornia rimedi”, scarto i risultati palesemente comici e, tra quelli “seri”, mi rimangono questi contenuti illuminanti:
Cosa fare: rivolgersi al medico quando si teme di aver sviluppato una dipendenza da alcool o di esserne a rischio (e beh, buon consiglio direi...); mangiare, tra gli altri, estratto di asparagi, ketchup e tuorli d’uovo crudi (ora, non metto in dubbio l’utilità di questi rimedi, ma se devastato dall’alcool mi mettessi a ingurgitare ‘sta roba potrei darei leggermente di stomaco…)

 Tipo così...

Cosa non fare: guidare dopo aver bevuto alcolici e continuare a bere alcolici anche se si avvertono i primi segni della sbornia.


Chiudo con un appello disperato di un utente del sempre utile Yahoo Answers che chiede aiuto causa sbornia epica, ricevendo risposte di dubbia utilità tra cui:

“Se vuoi vomitare... fai vomitare un altro e guardalo!!!”

“... L’unica cosa che fa passare una sbornia è un’altra sbornia...”.

E, con una gran voglia di bere, è tutto per oggi, alla prossima!

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