lunedì 9 ottobre 2017

Intanto, sul web - Il video della discordia di Intesa Sanpaolo


Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog sorprendente come i saldi di Poltronesofà:


Ma esiste un cliente che ha mai comprato un nostro divano a prezzo pieno?
Che ti frega? Sorridi!


Ahivoi, vi tocca un post sull'evento della settimana, l'evento che ha catalizzato il dibattito dei circoli intellettuali di tutta Italia... il caso Intesa Sanpaolo.



Tempo di lettura: circa 8 minuti



Adesso che la tempesta di merda sulla questione Intesa Sanpaolo si è un attimo calmata…


… è stata una tempesta niente male, bisogna ammetterlo…


…mi sembra un buon momento per affrontare la faccenda anche qui, sull’Internetturbino.
Prima di iniziare, per chi ha vissuto negli ultimi giorni in una caverna buia su Plutone e non è ha conoscenza della vicenda, ci sono due possibilità:

Recuperare il filmato sul web… tranquilli, è così virale che non avete neanche bisogno di cercarlo… è lui che cerca voi

Leggere il breve riassuntazzo della vicenda prima di procedere all'analisi del misfatto (Riassuntazzo ® e Riassuntazzo brutto brutto ® sono un marchio registrato di Barbascura X)


Allora, le alte sfere di Intesa Sanpaolo hanno avuto un’idea straordinaria: concedere investimenti sicuri a tassi dignitosi ai propri clienti?
Smetterla di pagare per spot insulsi in tv?
No, organizzare un contest per creare coesione e unità tra i dipendenti delle varie filiali, oltre che uno svago dalla solita routine.
I video del contest, vuoi solo per via dei risultati artistici discutibili, erano palesemente pensati per un uso interno…


… un po’ come le supposte… 


… ma qualcuno ha diffuso in rete il video della filiale di Castiglione delle Stiviere che, in breve, è diventato più virale del morbillo tra i no vax.
Fine.
Ma allora, com’è questo video di cui tanto si parla?
Beh, non è brutto… è peggio.
Ho visto il video e l’ho chiuso a pochi secondi dalla fine, perché mi ha suscitato del forte imbarazzo con tanto di pelle d’oca in parti del corpo che non pensavo di possedere.
Nel video, la direttrice della filiale presenta se stessa e il suo staff con tanto di slogan (che sarebbero stati brutti in uno spot normale, figuriamoci in un video del genere), con tanto di agghiacciante coreografia finale.
Mi è stato detto che alla fine spunta fuori anche una torta, ma come vi ho scritto, ho smesso di guardare prima della fine.
Il video è oggettivamente brutto, ma non un brutto che piace alla Barbra Streisand…


… un brutto che popolerà i vostri incubi alla Freddy Krueger… 


… Il problema è che il video fa ridere pur non essendo un filmato ironico.
È un po’ quando il compagno di classe la sparava grossa durante un’interrogazione: tutti giù a ridere della sua figura di merda, incuranti del fatto che avrebbe preso un voto basso (ed un frecone di mazzate una volta tornato a casa).
Chiamiamolo “Effetto Paperissima”: divertirsi unilateralmente delle sciagure altrui.
Se ci si fosse limitati a qualche blanda presa per il culo, sarebbe stato tutto ok… il problema è che, soprattutto la direttrice della filiale, che nel video si presenta con il proprio nome e cognome, è stata bersagliata di insulti e minacce sulla propria pagina Facebook (ad esempio paraculandola, tra le altre cose, perché pare sia una cristiana praticante).
Nessuna sorpresa, ammettiamolo: spiace dirlo, ma l’utilizzatore medio di social network è:
un postatore seriale di foto gatti,
oppure,
un complottista che ammorba i suoi contatti con stronzate galattiche,
oppure,
un grillino che scrive “SVEGLIAAAA!!!” ogni cinque minuti,
oppure un nazivegano che augura la morte agli onnivori e si ostina a postare rivisitazioni (peggiorative) di ricette della tradizione,
oppure,
un quarantenne molesto,
oppure,
uno che si indigna di qualsiasi cosa,
oppure,
un individuo rancoroso che usa il web per sfogare la sua frustrazione attaccando gli altri (del resto, qualche mese fa c’è stato anche chi ha insultato la ragazzina dello spot del Buondì, tanto per dirne una).


Sicuramente la mia è una generalizzazione… ma penso di aver descritto in due righe il 90% degli utenti dei social 


Essendo Twitter l'unico social che uso (poco e male, del resto) ecco qualche commento:





Beh, dai: non mancano le battute simpatiche...

 

Disse quello che, usando l'hastag #iocisto, contribuisce a farlo stare in tendenza...


Purtroppo l’internet è una giungla… 


… fatta di merda e dove, più che Tarzan, è possibile trovare tarzanelli… 


Perché insultare persone che hanno realizzato un video (tecnicamente imbarazzante e recitato in maniera oscena, ok), ma comunque non destinato a essere pubblicato?
Semplice: a detta di molti, i dipendenti non avrebbero dovuto accettare questa stupida iniziativa dei loro superiori, coprendosi di ridicolo.
Ricordo che, a detta di Intesa Sanpaolo, la partecipazione al contest era volontaria… ma, siamo onesti, chi è in grado di dire “no” ai propri superiori, magari temendo ripercussioni sulla propria carriera?
Certo, sono convinto che la maggior parte dei commentatori del video, sentita una simile idea dal proprio capo, l’avrebbero preso a schiaffi, sodomizzato con il sabbione in sala mensa, per poi mettersi alla guida di una rivolta in stile ammutinamento del Bounty.
Certo.
Se tutti fossero così eroici, non esisterebbero lavori pagati a nero, o sottopagati, né tantomeno mobbing e compagnia vessatrice.
Ho la vaga impressione che gli autori di questi commenti abbiano tutti una carriera fantastica, ad esempio passata a fare fotocopie e a portare il caffè ai propri superiori, o fatta di straordinari non retribuiti e di orari di lavoro ai limiti della schiavitù.
Ovviamente, i poveri dipendenti hanno fatto buon viso a cattivo gioco e si sono rimboccati le maniche (ehi, magari tra qualche giorno si scoprirà addirittura che è stata una loro iniziativa, oppure che si tratta di una campagna di marketing tanto virale quanto geniale, vai a saperlo).
L'unico da insultare, se mai...


… e da picchiare con la fotocopiatrice aziendale… 


… sarebbe la iena che ha pubblicato il video, esponendo lo staff di Castiglione delle Stiviere alla gogna pubblica.
Insomma, è come se qualche vostro parente bastardo pubblicasse un video in rete in cui, da piccoli, in piedi sulla sedia al centro del soggiorno, recitate (malissimo) la poesia di Natale, magari impappinandovi e mettendovi a piangere mentre i presenti ridono e vi danno i pizzicotti sulle guance.


Ricevendo, poi, il disprezzo e gli insulti gratuiti da sconosciuti lobotomizzati sui social... 


Ma sapete qual è la cosa che mi fa più imbestialire di tutta questa vicenda, il vero scandalo su cui non posso tacere?
Che il video vincitore è stato quello della filiale di Genova nel quale i dipendenti hanno realizzato una parodia di “Occidentali’s Karma”, chiamata “Bancarius Karma”.


Gabbani! È tutta colpa tua e di quella c***o di scimmia! 


A questo punto, tanto valeva dare una mezza dozzina di Oscar al team di Castiglione delle Stiviere che, almeno, è stato originale. 

È tutto per oggi, alla prossima!

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