Salve a tutti e benvenuti
nell’Internetturbino: il blog rassicurante come un proctologo cieco…
Quale serie di post latita da
lungo tempo qui sull’Internetturbino?
Se avete buona memoria, o se avete letto il titolo (lettori golosi), saprete
che la risposta giusta è: Wrestling nella
vita reale (ovvero l’angolo dell’incazzatura e dello sclero… da sfogare a
colpi di wrestling, qui l'ultimo post).
Tempo di lettura: circa
15 minuti
Giusto per iniziare l’anno in
maniera positiva, due incazzature al prezzo di una (ma entrambe attinenti allo
stesso ambito).
Enel Energia
Qualche tempo fa, stavo per
concedermi una epica pennica sul divano, quando qualcuno ha suonato al
citofono.
Dovete sapere che il citofono di
casa raggiunge note degne del miglior tenore (a cui stanno strizzando le balle),
quindi, svegliato di soprassalto e sopravvissuto a stento ad un infarto
folgorante, mi sono trascinato fino al citofono per rispondere.
Praticamente, da così a così in due secondi netti
“Sono D. R. di Enel bla bla bla
bla”.
Dove “bla bla bla” sta per una
logorrea di parole interminabile che mi ha fatto sanguinare le orecchie.
Mentre D. R. continuava a
parlare, ho aperto la porta ed ho raggiunto il molesto venditore, seguito da
mio padre.
D. R. è un ragazzotto di bella
presenza con un accento (molisano? Sono negato nel riconoscere gli accenti…) così marcato
che ho dovuto trattenermi fino a farmi venire le fitte all’addome per non
ridergli in faccia.
Torniamo a noi.
D. R., in un quarto d’ora, è
riuscito a pronunciare un numero esorbitante di parole fino a ridurmi le balle
come i pinoli in un pesto alla genovese fatto in casa.
La mole di informazioni che mi ha
vomitato addosso è stata tale che, se mi avesse picchiato con un’enciclopedia
(di quelle con la rilegatura in adamantio), mi avrebbe provocato minore sofferenza.
Devo ammettere che D. R. è stato
molto abile e, in un unico calderone, ha infilato un sacco di informazioni, alcune
anche indubbiamente corrette (come la nuova tariffa energetica ed il
cambiamento di logo di Enel Servizio Elettrico), finalizzandole però alla
stipulazione di nuovi contratti.
In pratica, sicuramente perché il
sottoscritto è un decerebrato che ha la soglia di attenzione di un pesce rosso
(morto), mi è parso di capire che tutto questo vento di cambiamento avrebbe
comportato un cambio di tariffa (senza la distinzione tra consumo diurno e
notturno)… un po’ come fanno gli operatori telefonici quando, via SMS, ti
comunicano: “La tua tariffa X diventa Y, se ti va bene mangiati ‘sta la
minestra, se no buttati dalla finestra”.
Sono al piano terra, tiè!
Sta di fatto che, dopo aver
firmato il firmabile, D. R. mi ha “fatto dono” anche di una card che
permetteva di ottenere qualche sconto.
Ottimo! La mia giornata
fortunata!
Dopo le telefonate di rito per
confermare l’identità dell’intestatario delle utenze e dopo aver provato a venderci
il deretano di sua madre spacciandolo per un monolocale, D. R. ci ha salutato
tutto contento ed è partito verso nuove avventure… non prima di averci
avvisato che avremmo ricevuto una telefonata in cui avremmo dovuto confermare
che era stato affabile (come una prostituta che ti
dichiara amore eterno mentre conta i soldi sul sedile posteriore dell’auto) e
chiaro nella descrizione del cambiamento di tariffa.
Avvertendo un inspiegabile
prurito all’ano, appena D. R. è andato via, io e mio padre ci siamo guardati e,
all’unisono, ci siamo detti: “Tanto vale che ci faceva un po’ di coccole, visto
che ci ha fo***ti a dovere, no?”.
Risaliti a casa, abbiamo
elaborato un piano d'azione degno di Battaglia Navale: lui si è letto il
contratto (non per dubitare dello squisito riassunto di D. R., sia chiaro),
mentre io mi sono collegato a internet, tipo Neo a Matrix (ci mancava solo un
cavo USB infilato su per il naso), per cercare informazioni.
Tempo 15 minuti ed abbiamo capito
come, assolutamente per nostri demeriti cognitivi e non certo perché D. R. si fosse
comportato un po’ come Giacobbo in una puntata a caso di Voyager (iniziando a parlare di cose serie per poi sconfinare
nell’improbabile), avevamo frainteso ¾ di ciò che ci era stato detto.
Che pirla.
Non D. R., sia chiaro, mi
riferisco a me ed a mio padre.
Pensate un po': in maniera del tutto
fortuita e nonostante le chiare indicazioni forniteci, avevamo capito che il vecchio
logo Enel…
Enel Servizio Elettrico – Servizio di Maggior Tutela
Si sarebbe trasformato in questo:
Che invece è di Enel Energia – Mercato
libero dell’energia
Invece che in questo:
Servizio Elettrico Nazionale
Come è indicato chiaramente in bolletta (che, come al solito, è
spuntata fuori solo dopo averla cercata invano durante la visita di D. R.)
Poi uno, sbagliando di grosso
naturalmente, può pure immaginare che (dopo aver lucrato come procioni fino ad
oggi), abbiano voluto sfruttare fino all’ultimo la confusione dei consumatori
anche adesso che, alleluia, Enel Servizio Elettrico ed Enel Energia hanno
assunto nomi diversi. Certo, magari si poteva lasciare il nome “Enel” al
vecchio Servizio Elettrico per rendere la vita più facile ai rincoglioniti come il
sottoscritto, ma suppongo sia un’idea troppo rivoluzionaria…
Proseguendo il discorso, dovevo
essere proprio in giornata no, dal momento che non avevo neanche capito che la card di
cui vi ho accennato prima avesse un costo. Colpa mia che non riesco a capire
l’esatta differenza tra “Tieni questa” e “Tieni questa, costa tot euro”.
È come incontrare uno dei tizi di Abbracci Gratis (che adoro, sul serio)
e scoprire che, invece, gli abbracci sono a pagamento
Mi viene poi in mente che, alla
domanda “Ma se firmiamo, restiamo con Enel?”, D. R. ha fatto i salti mortali
per aggirare la questione (mancava solo che si travestisse da clown, che si lanciasse
da un trapezio e che, indossato un cappello di bacon, infilasse la testa in
bocca ad un leone), rispondendo alla fine di sì, senza fare alcun riferimento
al mercato libero. A pensarci bene, non mi pare che abbia mai neanche detto “Sono D. R. di Enel
Energia, il mercato libero di Enel”… anzi, ha detto qualcosa del tipo “Per «contrastare»
i vari operatori del mercato libero, Enel sta offrendo questo e quest’altro
servizio…”.
Ma, sicuramente, ricordo male io.
No, sul serio.
Caro D. R.,
forse è anche possibile che, nella foga di chiudere il contratto (sicuramente
sei pagato a provvigione), tu ti sia un po’ incartato e spero che non ti sia
risentito quando ho esercitato il diritto di ripensamento (ah, e in uno dei
contratti firmati, il modulo del diritto di ripensamento mancava del tutto…
maledetta fretta eh?).
Ehi, magari
alla fine avrei pure risparmiato… pazienza, non lo saprò mai.
Errare è umano
e, sicuramente, impareremo entrambi dai nostri errori: io, diventando un consumatore
più attento e tu un venditore migliore, facendo stipulare tanti nuovi contratti
vantaggiosi per te, ma soprattutto per i tuoi clienti.
Al di là della
mia ottusità, fai attenzione!
Con i tempi che
corrono, si potrebbe pensare che queste… “leggerezze” e queste informazioni
fornite un po’ alla cazzo di cane in modo confusionario siano studiate a tavolino per raggirare i clienti.
Sono
consapevole (e naturalmente lo sei anche tu), che questo comportamento ha un
nome ben preciso, che non è “Anacoluto”, né “Gynkgo Biloba”, bensì “Truffa” e
sono sicuro che né un professionista bravo e simpatico come te, né un’azienda
seria come quella per cui lavori si abbasserebbe a tanto.
Vero?
Cordiali
saluti, Internetturbino.
MobilePay: Prima Visione e AstroItalia
Questa, invece, è più recente.
Premessa: essendo uno all’antica,
navigo con un modem USB con scheda SIM (sì, mi piace sentire il vento tra i
capelli quando navigo a tutta velocità tra le onde del web manco fossi un
rapinatore-surfista di Point Break).
Qualche giorno fa, mentre stavo
navigando in rete, mi sono arrivati non uno, ma ben due messaggi dal contenuto
diversamente gradito.
Come si dice, le brutte notizie
arrivano sempre in coppia.
Come i testicoli… ma decisamente
meno utili.
I due messaggi riguardavano i
servizi PrimaVisione di MobilePay e AstroItalia.
Superfluo dirvi che non ho la più
pallida idea di quando e come avrei richiesto questi servizi (ho Adblock sempre
attivo, tranne che su YouTube,
proprio per evitare queste stronzate, con buona pace dei suoi detrattori) e non
stavo navigando in siti dalla dubbia morale (beh, non più del solito almeno).
Tanto meno, ricordo di aver avuto
a che fare con banner ambigui…
Superfluo dirvi che entrambi i
servizi sono a pagamento: 5€ alla settimana il primo e 5,08€ il secondo.
Superfluo dirvi che, fino a
qualche giorno fa, non avevo mai sentito parlare di MobilePay e PrimaVisione
e che, onestamente parlando, ritengo che solo un demente pagherebbe 5,08€ a
settimana per l’oroscopo.
Senza offesa, ma Paolo Fox e
compagnia astrologa hanno un’esposizione mediatica seconda solo a quella di Maria
De Filippi e di Salvini dal momento che ogni trasmissione ed ogni rivista ha uno
spazio dedicato all’oroscopo… senza tenere conto che, se cerco “Oroscopo” su
Google, ottengo qualcosa come quasi 13 milioni di risultati!
Davvero dovrei pagare 5,08€ a
settimana per sapere cosa il destino ha in serbo per me?
Che poi, se le previsioni
astrologiche ci azzeccassero veramente, avrebbero dovuto mettermi in guardia
dai servizi a pagamento molesti…
Da TwittOroscopo
Superfluo dirvi che questi
servizi sono estremamente facili da attivare (fin troppo direi… ai limiti della
legalità forse?), ma spesso alquanto ostici da disattivare (invia SMS, vai sul
sito, chiama l’operatore, chiedi di attivare la blacklist, eccetera, eccetera…).
Per disattivare il servizio, metta la mano sul cerchio blu, il piede su
quello rosso e la lingua su quello giallo
Fare il contrario sarebbe troppo…
onesto?
Sentite quest’idea pazzerella che
mi è venuta in mente: se voglio attivare un qualsiasi servizio che ritengo
interessante, invio un SMS, mi iscrivo su un sito, firmo un contratto (magari
venendo a sapere prima quanto mi costa) e poi, se non sono più interessato, clicco
su un bottone con sopra scritto “annulla” o simili.
Che ne pensate, eh?
Ora, stimatissimi PrimaVisione, MobilePay, AstroItalia ed
Enel Energia, vi confesso che trovo
veramente interessanti le vostre proposte, davvero… ma, essendo un tipo
all’antica, mi piacerebbe sedermi intorno ad un tavolo con voi, parlarvi di
persona e firmare un contratto tradizionale, con tanto di carta e penna.
Magari così:
Raw 24/2/2014: Undertaker firma il contratto per il suo match contro
Brock Lesnar a Wrestlemania XXX
È tutto per oggi, alla prossima!
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