Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog agile come un felino…
… un salame felino, ovviamente
Nella Rassegna Stampa di oggi: riconoscere
le tette finte con uno smartphone; Nexsey: il cerotto per ringiovanire il collo; pizza con sopra "qualunque cosa".
Tempo di lettura: circa 8 minuti
Qual è la maniera migliore per riconoscere un paio di tette finte?
Toccarle…?
Sarebbe pericoloso…
Chiedere alla proprietaria?
Sarebbe scortese… e pericoloso
Che fare, dunque?
In nostro soccorso arriva Svetlana Bilyalova, star di Instagram
seguita da oltre 4 milioni e mezzo di utenti.
Porca miseria! Cosa avrà questa
Svetlana di così speciale per avere tanti fan?
Oltre ad essere bona
come il pane appena sfornato, ovviamente?
In barba a tutti i luoghi comuni,
Svetlana (che con quel nome o è una bella ragazza, o fa la pornostar), non è
solo una gran bella fagiana, ma è anche una fanciulla parecchio sveglia ed
intelligente che ha scoperto un modo veloce, economico ed infallibile per
riconoscere le tette finte.
Basta avere uno smartphone con la
luce posteriore (di quelle che si usano tipo torcia quando salta la corrente e
non si vuole correre il rischio di sbriciolarsi il mignolo del piede contro gli
spigoli in agguato).
Del resto, dopo la foto di Larissa Riquelme ai Mondiali di calcio del
2010, chi non ha fantasticato su smartphone e tette?
Nel suo video tutorial, Svetlana
(con una voce che sembra quella di un cattivo di James Bond), ci svela che
basta poggiare due smartphone con la luce accesa ai lati delle tette della
cavia…
… così (e scopro con
piacere che anche le amiche di Svetlana sono pregevolissime)…
… e spegnere la luce. In caso di
tette naturali non succederà niente, ma in caso di tette artificiali:
… Et voilà! Inquietante
lumiscenza rossa (dovuta al silicone)!
Beh, non so se sia vero o falso,
ma i maschietti alla lettura hanno finalmente la scusa (in nome della scienza),
di allungare le mani sull’amica tettona del gruppo (che non manca mai).
Questa è Linda Gomez, professione
blogger ed ideatrice di prodotti di bellezza:
Non, distraetevi: non abbiamo tempo per infilargli smartphone tra le
tette per vedere se siano vere o meno!
Concentratevi, piuttosto, sul suo
collo: non notate niente di strano?
I più attenti alla lettura,
avranno notato che, nella foto a sinistra, il collo di Linda è leggermente
rugoso…
… leggermente rugoso da sembrare il collo di un Cardassiano di Star
Trek
Nella foto a destra, invece, la
pelle del collo sembra molto più tesa e liscia. Linda sa benissimo che il collo
è un tasto dolente per le donne: non a caso, anche signore con zigomi così
tirati da arrivare alle tempie, finiscono per avere una pelle del collo così
flaccida e cadente da ballonzolarle fino alle ginocchia.
Linda Gomez, allora, ha ben
pensato di inventare un prodotto specifico per risolvere questo angosciante
problema.
Un’idea rivoluzionaria, economica
e non invasiva.
Un prodotto fantascientifico alla
portata di tutti.
Signore e signori, ecco a voi…
Nexsey!
Esatto, l’idea geniale di Linda
consiste nel tirare la pelle del collo e fermarla con Nexsey… che altro non è
che un cerotto.
Suppongo ipoallergenico e dalla
forte tenuta, ma pur sempre un c***o di cerotto.
La controindicazione è solo una:
una volta applicato, bisogna assolutamente nascondere il cerotto con i capelli,
con una sciarpa o con qualsiasi altra cosa…
… giusto per nascondere l’antiestetico effetto “vagina sul collo” che
si viene a creare dopo aver usato Nexsey…
Ah… che dolore al collo!
Il solito problema di cervicale, cara?
No, dolori mestruali…
1
Pizza con sopra "qualunque cosa" (potete leggere la notizia qui)
Qual è l’esperienza più
traumatizzante per un uomo?
Dopo la castrazione tramite
cerniera lampo dei pantaloni, ovviamente…
Una ed una soltanto: andare a
cena con la propria fidanzata.
Non per semplificare eccessivamente,
ma le donne a cena si possono comodamente dividere in queste categorie:
L’indecisa: che,
prima di ordinare, passerà 4/6 ore a leggere il menù provocando nel partner un
drammatico calo ipoglicemico con conseguente ricovero in ospedale
La creativa: che
modificherà ogni pietanza ordinata con conseguente suicidio rituale del cuoco e
di tutto lo staff in cucina
La salutista: che
ordinerà un’insalata (scondita) formata da due foglie di lattuga, mezza carota
tagliata alla julienne e ⅝ di bacca di goji… salvo poi, in preda alla fame più
nera, appropriarsi di metà delle portate del fidanzato, addentare il polpaccio
di un cameriere e fregare il budino al figlio della coppia seduta al tavolo
vicino
L’alternativa: che
ordinerà cilindri torinesi di cereali integrali cotti al forno aromatizzati con spezie orientali (grissini alla curcuma), allo scandaloso prezzo di 138€ + IVA
Categoria sottovalutata, ma molto
molesta (tanto da risultare pericolosa anche in caso di consegna a domicilio),
è quella delle distratte/disinteressate.
Il protagonista della notizia,
infatti, ha deciso di passare una serata a casa con la fidanzata ordinando due
pizze.
Quando, al momento di ordinare le
pizze, ha chiesto alla sua fidanzata cosa ci voleva sopra la sua, il nostro
eroe si è sentito rispondere “Qualsiasi cosa”.
Risposta trancia balle, suppongo
frutto del fatto che la ragazza fosse in altre faccende affaccendata (come mettere
non mi piace alla foto dell’ex compagna di scuola immortalata mentre sfoggia un
fisico da urlo su una spiaggia dei Caraibi, od accanirsi su TripAdvisor contro un ristoratore che
non aveva croccantini biologici e, naturalmente, vegani per il suo barboncino
radical chic e così via).
Il ragazzo, allora, non si è
perso d’animo ed ha ordinato due pizze tramite internet… aggiungendo una piccola nota:
Per favore, inviatemi anche un cartone vuoto con scritto sopra “Qualsiasi
cosa” in lettere cubitali perché è quello che la mia ragazza ha detto di volere
È tutto per oggi, alla prossima!
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