lunedì 26 giugno 2017

Intanto, nel mondo - Rassegna Stampa 116 (tette x tutti; il ritorno delle proposte di matrimonio “alternative”; caldo boia e dress code in ufficio)

Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog simpatico come i supplizianti di Hellraiser…

 

Nella Rassegna Stampa di oggi: tette x tutti; il ritorno delle proposte di matrimonio “alternative”; Caldo boia e dress code in ufficio.



 Tempo di lettura: circa 10 minuti

 

Tette x tutti (link alla prima e alla seconda notizia) 

Due rapide notizie aventi come tema portante il vero motore dell’universo:

 
Le liti sui social sui risultati delle elezioni amministrative?

 
No, i meloni! 

Non importa che tu sia una paladina dei diritti delle donne, o una giovine che insegue le mode (come un cane insegue le auto) pur di sentirsi apprezzata dal prossimo...

 
... avrai (quasi) sempre timore di non avere un seno all’altezza delle altre donne 

Ecco perché, nel corso degli anni, la scienza ha fatto miracoli: dalla chirurgia plastica ai mega super push up che spingono il seno fino alle tonsille.
Adesso, però, è arrivata una nuova invenzione… molto più economica e facile da indossare: una maglietta che aumenta il volume del seno.
No, non è roba magica uscita da un libro di Harry Potter: si tratta di una semplice maglietta che, grazie alla fantasia stampata che sfrutta sapientemente ombreggiature e distorsioni ottiche, crea l’impressione di un seno voluminoso.
Non a caso, questa maglietta proviene dal Giappone… dove le donne, solitamente, non hanno né una seconda, né una prima di seno… 

 
... bensì una retromarcia (anche se opportune ricerche su YouPorn dimostrerebbero il contrario...) 

Peccato che questa fantastica invenzione abbia due piccoli problemi:

 
Primo, la maglietta è brutta come la fame…

 
... Secondo, funziona solo frontalmente (costringendo chi la indossa a muoversi come un granchio pur di non far svanire l’illusione) 

Sempre a proposito di tette, chi non deve certo ricorrere a trucchi di prestigio per aumentare il volume del proprio seno è questa signorina…

 
… che sembra una sexy aliena della Serie Originale di Star Trek (tutte rigorosamente passate dal controllo di qualità del capitano Kirk) 

Quella delle tette glitterate è una moda che ha un certo seguito… ecco spiegato, dunque, il Glastonbury Festival dedicato proprio a questa divertente moda.
Ma è davvero tutto oro quello che luccica (le tette in questo caso)?
Non proprio… guardate questa amabile fanciulla, per esempio:

 
Sicuramente avrà passato ore per decorarsi il seno in questo modo… 

  
… salvo poi rovinare il tutto con dei mutandoni contenitivi che sembrano usciti dritti dritti dalla collezione estate-primavera ’15-‘18… 

In breve (sfortunatamente dal mio punto di vista, ma giustamente in nome della parità tra i sessi), la situazione è sfuggita un tantino di mano, partorendo capolavori come questo:

 
Glitter-capezzoli... 

Il ritorno delle proposte di matrimonio “alternative” (link alla notizia) 

Di proposte di matrimonio diversamente romantiche (e intelligenti) ve ne ho già parlato in passato (qui, qui, qui e perfino qui)… purtroppo, è arrivato il momento di aggiungere un altro tassello a quell’immenso puzzle che è il disagio umano.
Spostiamoci sul confine tra Polonia e Ucraina, dove Oksana Tichkovskaya (spero che il suo cognome si scriva così), è in viaggio in auto verso casa.
Durante i controlli alla frontiera, neanche fossimo in una puntata di un clone pezzente di Airport Security, ecco che spuntano dei pacchetti sospetti.

Vistasi a mal partito, la povera Oksana Tichkovskaya non ha perso la calma e si è limitata a piombare in un dignitosissimo stato catatonico 

Il controllo è stato portato avanti in maniera più che professionale dagli agenti di frontiera... a proposito, sapete qual è il pericolo numero uno per questi eroici agenti?
Doversela vedere con i terroristi?
Doversela vedere con i narcotrafficanti?
No, peggio…

 
Doversela vedere con il colesterolo alto, vista la loro forma fisica imbarazzante... 

Proprio quando la situazione sembrava ormai precipitare e Oksana si stava preparando a passare dai 3 ai 6 anni nelle allegre carceri ucraine, si è aperta una grande porta…

 
… da cui è entrato il fidanzato di Oksana, Yuri Petruk, con 101 rose rosse 

Fingendo di non essere in una squallida stazione di polizia di frontiera, Yuri si è inginocchiato davanti a Oksana e, tirando fuori un anello, le ha fatto finalmente la proposta di matrimonio.

 
Peccato solo che il cameramanm, forse preso dall'emozione, ha perso più tempo a filmare il quadro elettrico sulla parete opposta che i due piccioncini... 

Volete sapere qual è stata la cosa più stupida dell’intera messa in scena?
Che Oksana era in viaggio con sua madre.
Ora, mio caro Yuri, già tua suocera è convinta di default che tu sia un povero fallito buono a nulla che non merita di impalmare sua figlia. 
Dopo questa romanticissima proposta, come minimo ti accoltellerà durante il sonno…

 
Ripetutamente (e giustamente) 

Caldo boia e dress code in ufficio (link alla notizia) 

Le temperature si sono alzate… ve ne sarete accorti tutti: è una cosa che si sente a naso. 
 
 
Specialmente se avete vicino a voi qualcuno dalle ascelle, più che commosse, commoventi (nel senso che provocano pianto incontrollato ed istinti suicidi a 150 m. di distanza)  

Se è possibile andarsene a mare a ciucciare un drink rinfrescante sul bagnasciuga, il problema non si pone… ma se si deve andare al lavoro, invece, ecco che la tragedia è dietro l’angolo. 

 
A meno di non lavorare nel reparto controllo celle frigorifere alla Findus, ovviamente…

In un ufficio, invece, tra ascelle mefitiche e fronti grondanti sudore, è tutto molto più complicato. 

 
E che dire delle strette di mano viscide?

Ammettetelo: chi non ha avuto, almeno una volta nella vita, un collega che, dopo essersi annusato le ascelle, ve le ha sbattute in faccia ripetendo ossessivamente fino allo sbriciolamento testicolare, il mantra:

“Pezzo, ma non puzzo!”

Perché sei raffreddato, o hai un lemure morto infilato nelle narici, mio caro… perché ti assicuro che intorno a te semini una scia di morte e disperazione peggio della Grande Peste...
E che dire delle lotte senza fine sull’aria condizionata?
Siete militanti del partito “l’aria condizionata fa male… meglio accendere il riscaldamento, così fuori ci sembrerà meno caldo”, o piuttosto, non vi sentite a vostro agio finché non avete ridotto i vostri colleghi all'ipotermia (con annesso rischio di brutale sodomia ad opera di orsi polari infreddoliti e dalla sfrenata libido)?
 
 
Non oggi... ho mal di testa. Facciamoci le coccole, piuttosto

Tornando a noi, anche a Londra non se la passano bene in fatto di caldo allucinante. Joey Barge è un giovane impiegato di vent’anni che, duramente provato dal caldo, ha deciso di andare in ufficio conciato così (documentando il tutto sui social, ovviamente… maledetta gioventù):

 
Ora, massima solidarietà a Joey… ma la camicia a maniche lunghe abbinata ai pantaloncini dovrebbe finire nello stesso girone infernale insieme ai risvoltini, alle infradito con i calzini ed ai maglioncini annodati sulle spalle tipo mantello pezzente di Superman…

Questa velleità stilistica di Joey sarà stata premiata dai suoi superiori?
Non esattamente. 
Al povero Joey, infatti, è stato intimato di tornare a casa per vestirsi in maniera consona al dress code dell’ufficio.
Joey, da bravo impiegato, ha ubbidito agli ordini ed è tornato a casa…
 
 
… dove ha indossato un abito della madre (che, devo ammetterlo, non gli sta affatto male…)

Così vestito, il nostro Joey si è ripresentato al lavoro, sostenendo di essersi attenuto in tutto e per tutto al dress code dell’ufficio… quello femminile, almeno, visto che alle sue colleghe era consentito indossare gonne e vestititi corti per sopravvivere al caldo.
Joey ha risolto così il problema del caldo in ufficio… ma non esattamente nel modo in cui sperava, dal momento che è stato rispedito a casa con una sonora pedata sul culo.
Come ci insegnano i Klingon, però, la vendetta è un piatto che va gustato freddo (specialmente con queste temperature...).
Ecco, dunque, una foto dell’email che Joey ha ricevuto dal suo datore di lavoro…
 
 
… nella quale, viste le temperature eccezionali, si permette ai dipendenti di indossare pantaloni 3/4, ma solo di colore blu, nero e beige (ma dove lavora Joey, in un’agenzia di pompe funebri?)

Bravo Joey! Non sarai il dipendente più elegante dell’ufficio… ma almeno sarai quello con il sottopalla più fresco...

È tutto per oggi, alla prossima!

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