martedì 11 agosto 2015

Wrestling nella vita reale – il Bene vince sul Male (ai tempi supplementari)



Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino, il blog utile come l’arrocco durante un torneo di ramino.


Questa è una storia vera… anche se i suoi contenuti, profondi e toccanti, possono facilmente essere scambiati per quelli di un romanzo di formazione.


Mercoledì sera, verso le 22.00, esco per bere qualcosa con il resto della comitiva. Avendo appuntamento al centro, parcheggio l’auto sotto casa della mia ragazza e, insieme a lei, raggiungo gli altri.
La serata scorre via tranquilla, come tante serate di inizio agosto tra amici… chiacchiere più o meno leggere, un cocktail, musica di sottofondo...
Essendo (per motivi vari, alcuni dei quali li trovate qui), il mio quartiere diventato rumoroso quanto un cantiere della Salerno – Reggio Calabria sede di un rave di rockettari satanisti, decido di non fare tardi e di ritirarmi poco dopo mezzanotte.
Come il codice cavalleresco mi impone, accompagno la mia ragazza a casa e risalgo la strada per recuperare la macchina…
… che, sorpresa, non c’è più.
Per un attimo, rimango immobile con un’espressione tra lo stupito, il mortificato e l’infartato… e mi sento pure in colpa perché è (era?) l’auto di mia madre
Prima che si addormenti, chiamo la mia ragazza e le dico “Scendi un attimo che non trovo la macchina”.
Attenzione, le mie testuali parole sono proprio state “Non trovo la macchina”, non “Mi hanno rubato la macchina”. La vittoria della speranza sull’esperienza.
Insieme, percorriamo la via… non si sa mai: magari, vittima di un episodio di Alzheimer fulminante, ho dimenticato dove ho parcheggiato…

Certo...

Avviso telefonicamente la mia famiglia e, dal momento che sono appiedato come uno st***zo, mi faccio accompagnare dalla mia ragazza e da suo zio dai Carabinieri per sporgere denuncia.
Nella mia mente, intanto, si susseguono una serie di pensieri confusi…

“Ma perché c***o proprio la mia, se la strada è piena di auto anche di maggior valore?”
“Ma p***o Giuda, lascio la macchina due ore e me la inculano?!”

Arrivati dai Carabinieri, vista l’ora tarda, non abbiamo certo vita facile a farci aprire il portone ed a convincerli che magari non è il caso di fare la denuncia via citofono (dal momento che so già che, dal vivo, mi regaleranno forti emozioni).
E infatti…
Come nelle migliori barzellette, i carabinieri sono due. Quello sveglio e quello diversamente sveglio.
Quello sveglio, in un attacco di pessimismo cosmico, mi fa “Ormai non ci appartiene più niente, neanche la nostra vita”.

Possibilità di ritrovare l’auto

Con una gratta di coglioni che definire epica sarebbe riduttivo, mi congedo con l’impegno a tornare la mattina dopo, magari dopo aver controllato che i vigili non abbiamo rimorchiato l’auto per qualche oscuro motivo, per formalizzare la denuncia.
Mi faccio accompagnare a casa e, affranto, mi butto sul letto per dormire un po’…
Certo...

La mattina dopo, molto presto, mi sveglio per andare dai vigili e per formalizzare la denuncia. Prima, però, passo dal luogo del misfatto per controllare se, con la luce del sole, la mia auto sia magicamente ricomparsa…
Stranamente, no.
Arrivato dai vigili, chiedo  se, per caso, risulta loro una rimozione forzata la notte prima nella via incriminata. Che dire, un dialogo epico nella sua semplicità:

Vigile: “No, non mi risulta, le consiglio di fare un giro dell’isolato”
Internetturbino: “Guardi che ho camminato per tutta la via come un coglione pigiando il telecomando per cercare di attivare la chiusura centralizzate e beccare l’auto…”
Vigile: “Ah, quindi è pessimista…”
Internetturbino: “Se non me l’avete rimorchiata e non la trovo più, direi di sì”

Possibilità di ritrovare l’auto

Ritornato dai Carabinieri scopro, con sommo diletto, che il premio Nobel con cui ho parlato la notte prima non mi ha detto di portare alcuni documenti necessari per concludere la denuncia e che, quindi, mi tocca ritornare più tardi…
Con un principio di ulcera, esco mestamente e vengo intercettato da un carabiniere panciuto… che si rivolge a me con un poco rassicurante: “Scusi, mi può fare un favore?”.
Sentendomi prossimo a dare di matto ed a finire sui quotidiani locali, ovviamente nelle pagine di cronaca nera, rispondo con un “Certo! Mi dica” genuino quanto un all – in a poker con in mano un tre di bastoni, la carta delle regole del ramino, la Luna Nera, il bugiardino del Guttalax ed una carta con il Pokemon Snorlax.

Che è questo qui...

Le testuali parole del rotondo tutore della legge sono state: “Qualche mio collega scienziato ha parcheggiato con il lato guidatore vicino al muro e, se entro dal lato passeggero, rischio di strapparmi i pantaloni… potrebbe spostarmi l’auto?”.
Al che io, 1.91 cm x 90 kg, ribatto: “Guardi che neanche io sono propriamente filiforme, comunque ok…”.
Non desiderando ammaccare l’auto dei carabinieri, mi prendo il tempo necessario per eseguire la manovra (resistendo alla tentazione di fuggire a bordo dell’auto…), al che il carabiniere diversamente atletico mi fa “Non si preoccupi, è un’auto normale!”

Ah… e io che cercavo il Turbo Boost!

Terminata la manovra, il carabiniere mi ringrazia e io lo ringrazio a mia volta per aver realizzato il sogno di ogni bambino: guidare un’auto dei carabinieri... oltre che per avermi regalato un attimo di involontario umorismo in una giornata buia.
Devo ammettere che, ad immaginarlo inseguire i ladri, mi è salita una punta di sconforto…
Ma era così panciuto?

Beh, diciamo che, probabilmente, intorno all’ombelico non avrà avuto la lanugine, ma Kepler-452 b in orbita…

Aggiornamento sulla possibilità di ritrovare l’auto

Telefono a mio padre per dirgli che servono alcuni documenti dell’assicurazione e ci diamo appuntamento per tornare dai carabinieri.
A quel punto, il colpo di genio: l’auto è dotata della scatola nera (quella per evitare truffe all’assicurazione, per intenderci) e, in caso di furto, può fungere da antifurto satellitare facendone specifica richiesta ad un numero verde. Dopo aver recuperato i dati dell’assicurazione, il numero verde, il gruppo sanguigno dell’assicuratore ed il suo gusto di gelato preferito (puffo e pistacchio con doppia panna), riusciamo finalmente a dare comunicazione del furto…
Venti minuti dopo, mentre siamo DI NUOVO dai Carabinieri per formalizzare questa benedetta denuncia, mio padre riceve una telefonata: sono i carabinieri di un comune del Salento.

“Abbiamo ritrovato l’auto, non è marciante…”

“… ma è praticamente integra”

Io e mio padre ci lanciamo fuori dalla caserma, saliamo in auto… e ci guardiamo l’un l’altro chiedendoci: “E dove cazz’è ‘sto paesino?”
A circa 160 km di distanza, nel c**o del Salento.
Va beh… volete mettere la soddisfazione di aver recuperato l’auto? Ben consci che, dopo Lecce, la segnaletica stradale è stata inghiottita dalla Dimensione Oscura di Gemini, navigatore alla mano e ascelle pezzate, partiamo in direzione Salento.
Un’ora e quaranta minuti dopo…

Arrivati alla stazione dei Carabinieri, io e mio padre ci identifichiamo come “Quelli della Lancia Ypsilon” (che fa molto “Banda della Uno Bianca”, lo so…), e veniamo accolti dai carabinieri un po’ come i villeggianti in Professione Vacanze

We are the world, we are the village!

Non conosco il tasso di criminalità del piccolo comune salentino, ma i carabinieri mi sembrano, oltre che molto affiatati, anche su di giri per il recupero dell’auto…
… gioia a cui mi unisco anch’io quando il comandante mi comunica che:
non solo hanno beccato il figlio di buona donna con le mani nella centralina (e il genio del crimine si è beccato pure l’accusa di ricettazione), 

ma ha anche dato un ceffone al ladro (volto noto con precedenti), nonostante questo si fosse messo a correre intorno all’auto gridando “Non mi menare!”

Il comandante, pentito del gesto, ha perfino cercato la mia approvazione… Al che il sottoscritto, che condanna la violenza in ogni sua forma, si è sporto verso di lui, dicendo “Ha fatto benissimo, anzi visto che c’era, avrebbe potuto anche dargli un calcio nel culo”.
Arriva il momento clou ed i tre carabinieri ci accompagnano nel garage a vedere l’auto: con sommo piacere noto che, a parte gli inevitabili segni di effrazione, l’auto non ha subito altri danni… Sfortunatamente, dal momento che entrambe le targhe sono state sostituite, l’auto va immatricolata di nuovo.
Inoltre, noto che il ladro, in seguito indicato come lemure sgranocchiatore di glandi, durante la fuga ha pure forato… Va beh, più che da Fantomas devo essere stato derubato dal cugino scemo di Cattivik (non sono sicuro, ma forse il tipo ha anche dimenticato il giubbotto in auto… mmm, quasi quasi ci cago sopra).
Insieme a mio padre, chiamiamo un carro attrezzi per recuperare l’auto e, nel frattempo, formalizziamo la denuncia.
Non devo certo essere io a dirvi che fare le denunce dai carabinieri è la cosa più surreale del mondo… e, infatti, la denuncia recita che, verso 00.15, ho “Con sommo stupore” constatato il furto dell’auto...
Con sommo stupore?
Al di là della dubbia utilità del dettaglio ai fini della denuncia, per completezza aggiungerei anche “Con un blasfemo e sonoro bestemmione!”.

Quando ce vo', ce vo'!

Il resto è meno interessante di quanto vi ho raccontato fino a questo punto (e grazie al cielo!): ritorno a casa, riparazioni in officina ed attesa per i tempi burocratici della nuova immatricolazione dell’auto.
Ora… mi lascio due righe per qualche considerazione finale.
Capisco il furto per necessità… rubi un triangolo di focaccia per fame. Mi sta bene. Te lo pago io… e sono così idiota che ti pago anche una Coca Cola per il ruttino…
Capisco (ma ovviamente non condivido), il furto in grande stile tipo colpo al caveau di una banca: rischio tutto, ma se va bene ho svoltato…
Ma rubare un auto di livello medio – basso (e non certo nuova), a una persona che, probabilmente, ha lavorato circa un anno per comprarla...

Non c'è che dire, ladro: vieni bene in foto segnaletica...
Spero vivamente che, la prossima volta che ti avvicinerai ad una qualsiasi auto, qualche anima pia ti accolga così:

Randy Orton stende Hulk Hogan con la sua RKO (WWE Saturday Night's Main Event, 15 luglio 2006)

È tutto per oggi, alla prossima!

Nessun commento:

Posta un commento