Salve a tutti e benvenuti
nell’Internetturbino: il blog sobrio come la campagna elettorale per il
referendum…
Mi avete preso per il culo per i capelli, perché voglio cotruire un muro al confine con il Messico (facendolo pagare ai messicani) e perché prendo le donne per la f**a, ma anche voi in quanto a campagne elettorali dimmerda, state messi bene...!
Nella Rassegna Stampa di oggi: l’antistress del futuro…?; coppia
vietnamita usa busta di plastica come preservativo; un'altra moda idiota… back
pack challenge.
Tempo di lettura: circa 8 minuti
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Scroto antistress (potete approfondire la notizia qui)
Le espressioni che coniugano lo
scroto e situazioni piacevoli, di forte stress sono molteplici: “Che palle!”, “Ne ho le palle piene”, “Mi
sono rotto le palle”, “Mi girano le palle”; “Quello lì mi sta sulle palle”…
Insomma, le palle come patrimonio
linguistico dell’umanità… altro che "petaloso" e come utile mezzo per dare libero sfogo all'ira.
Che le palle potessero essere un
buon modo per fare affari (oltre che nell’industria del porno, intendo), però, non lo aveva
pensato ancora nessuno.
Fino ad oggi.
Gli spagnoli di Imaginarte hanno creato niceBalls… l’antistress a forma di
scroto.
Ecco niceBalls in
tutto il suo splendore!
Quelli della Imaginarte, il simpatico antistress è
concepito (!) per essere usato a lavoro in modo discreto, magari appeso sotto il
tavolo della scrivania.
Un unico, enorme, problema.
Premesso che di surrogati
dell’appartato riproduttore maschile per abbattere lo stress ce ne sono di ogni
forma e dimensione…
… va ricordato che le espressioni
che ho precedentemente riportato sono da intendere in modo assolutamente
figurato.
E grazie al cielo, direi.
Immaginate una frattura delle
palle, o una loro torsione, eccetera eccetera…
In che modo strizzare un
antistress a forma di scroto potrebbe aiutare il genere umano?
Compreso il
sottoscritto
Posso capire, piuttosto, che una
donna (vuoi per semplice sadismo, vuoi per odio viscerale di un collega), possa iniziare a
strizzare furiosamente niceBalls come se fosse lo scroto dell’odiato… rompiballe di turno, appunto.
Con un uso più delicato di niceBalls, invece, si otterrebbe
l’effetto “grattata di palle”, che quelli di Imaginarte ipotizzando sia molto apprezzato dai lavoratori al ritorno
dalle ferie.
Va bene, ci sta.
2
Preservativo alternativo (potete approfondire la notizia qui)
Tutti, almeno una volta nella
vita (specialmente da adolescenti), hanno avuto rapporti conflittuali con i
preservativi.
No, non intendevo esattamente questo...
Mi vergogno a comprarli.
Costano un sacco.
Non mi piace indossarli.
Non so indossarli.
E così via…
Nessuno, almeno spero, è arrivato, però, alla drastica decisione di sostituirli con una busta di plastica come ha fatto
una coppia vietnamita.
La scellerata scelta dei due
giovani è scaturita dal fatto che entrambi erano troppo timidi per andare a
comprare i preservativi (non a caso, il primo punto che ho evidenziato).
Sfortunatamente, il sacco di
plastica ha prodotto lesioni ai genitali di entrambi che, visto il rischio di
infezione, hanno avuto bisogno di cure ospedaliere.
Tre brevi considerazioni.
Primo: che razza di sacchetti
hanno usato per combinare tutto quel casino?
Secondo: hanno usato le buste di
plastica perché si vergognavano a comprare preservativi… chissà come sono stati
contenti di andare in ospedale con lesioni ai genitali, dovendo per di più raccontare
ai medici come se le fossero procurate…
Roba da girare con un
sacchetto in testa per la vergogna… no, forse non è il caso
Terzo: fortunatamente non hanno
usato quelle maledette buste biodegradabili, altrimenti (vista la loro capacità
di rompersi nel momento più sbagliato), sarebbero diventati anche genitori…
1
Nuova moda idiota: Back Pack Challenge (potete approfondire la notizia
qui)
Come vi ho ripetuto allo sfinimento
(qui, qui e qui), le mode (specie quelle virali su internet), mi stanno sulle
balle.
Per lo più, spesso sono, oltre
che stupide, poco originali.
Prendete la Mannequin Challenge.
Presa?
Sì, lo so: effettivamente, in
foto non rende… (!)
Bene, alcune sono effettivamente
molto carine… ma, porco qui e porco lì, solo il web poteva rendere giocare ad un, due, tre, stella un fenomeno virale.
Quale sarà la prossima moda?
Tombolata di Capodanno Challenge?
Tanto, basta mettere il suffisso
“challenge” a qualsiasi stronzata ed il gioco è fatto.
Giusto il tempo di avere le balle
piene della Mannequin Challenge, ed è subito arrivata un’altra moda diversamente
intelligente: la Back Pack Challenge.
Credetemi, è davvero divertente:
pensate, consiste nel correre tra due fila di persone che ti lanciano addosso
zaini, borsoni e similari.
Da ammazzarsi dalle risate
In giro per il web potete
trovarne a bizzeffe, ma ecco qualche fermo immagine interessante che mostra una
serie di valorosi adolescenti caduti nell’adempimento della Back Pack Challenge:
Non vi viene un terribile
sospetto?
Visto come rantolano
accasciandosi al suolo molti dei concorrenti della challenge, mi viene il lecito
dubbio che gli zaini (o almeno una parte di essi), siano pieni di libri.
Già prenderne uno in
faccia fa male (il peso della cultura), immaginate prenderne a secchiate…
Dal momento che buona parte degli adolescenti di oggi è abbastanza
scema, perché infierire a colpi di traumi cranici?
È tutto per oggi, alla prossima!
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