Salve
a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog opportuno come l’autista
dell’autobus su cui viaggi che inchioda mentre hai le dita nel naso.
Ouch…!
Nella Rassegna Stampa di oggi: una soluzione
(?) contro gli idioti che non sanno usare gli abbaglianti; premio Nobel per la
miglior figura di merda su Facebook, idiota infila anello all’appendice
sbagliata.
Tempo di lettura: circa 9 minuti
3
Punizioni creative per automobilisti idioti
(potete approfondire la notizia qui)
Si sa…
la madre degli automobilisti idioti è sempre incinta:
Ed è anche prolifica...
Per non parlare della madre dei motociclisti, dei ciclisti e dei pedoni
Concentriamoci
sugli automobilisti. Sono tante le categorie di automobilisti maledette da Dio
e dagli uomini… ma soprattutto dagli altri automobilisti. Ad esempio, quelli
che abusano selvaggiamente degli abbaglianti non riuscendo proprio a capire
che, come suggerisce il loro nome che non lascia spazio a libere
interpretazioni, tendono ad abbagliare chi ci sta davanti e, perciò, dovrebbero
essere usati con cautela.
Quindi, abbaglianti a come se non ci fosse
un domani solo se siete il commissario Gordon e dovete chiamare Batman…
Esiste
un metodo per educare gli automobilisti ad un uso parsimonioso degli
abbaglianti?
Certo.
I metodi
più interessanti sono due e vengono tutti dalla sempre tollerante (nonché
leader magnanima dei sistemi educativi) Cina.
Il
primo è il metodo educativo noto come MMM (Metodo Montessori Mostruoso) che
consiste nell’applicare al lunotto posteriore della propria auto un particolare
tipo di adesivo visibile solo alla luce degli abbaglianti.
Le
fantasie degli adesivi possono essere le più varie. Ad esempio, potete
cortesemente chiedere agli automobilisti alle vostre spalle di spegnere gli
abbaglianti:
O, più
drasticamente, stroncarli a colpi di infarti con adesivi tipo questi:
Questo
secondo tipo di adesivi ha due piccole controindicazioni: può realmente
spaventare a morte gli automobilisti che, pur essendo dei rompiballe che non
sono in grado di usare gli abbaglianti, non meritano di schiantarsi contro un
albero o di precipitare da un dirupo… ma, soprattutto, può causare un effetto diametralmente
opposto a quello sperato: insomma, se vedessi una figura mostruosa spuntare
dall’auto che ho davanti, userei continue raffiche di abbaglianti per avvisare
l’automobilista del pericolo (provocandogli una crisi epilettica e facendolo
incazzare ancora di più…)
Il
secondo metodo educativo è quello noto negli ambienti scientifici come MMS
(Metodo Montessori Sadico) ed è usato dalla polizia cinese.
Semplicemente,
consiste nel piazzare gli automobilisti indisciplinati (per strada ed al
pubblico scherno) su una sedia davanti ad un’auto
con gli abbaglianti accesi e costringerli a fissare i fari per un minuto.
Bruciando loro la retina, i punti sulla
patente e la dignità
2
Nuove vette di eccellenza nel settore delle
figure di merda (potete approfondire la notizia qui)
Le
figure di merda sono sempre in agguato.
Cedere
il posto in autobus ad una signora in sovrappeso.
Imbucarsi
ad una festa a casa di uno sconosciuto e criticare la tappezzeria davanti alla
proprietaria di casa.
Salutare
qualcuno che ha avuto un lutto con la frase “Cos’è quella faccia da funerale?”
E così
via.
Internet
ed i social network, però, ci permettono di raggiungere nuove vette
d’eccellenza nelle figure di merda.
Sentite
questa.
Una
futura madre, tutta orgogliosa, ha cambiato la propria immagine profilo di
Facebook con l'ecografia tridimensionale del nascituro.
Ovviamente,
molti si sono congratulati con la futura mammina, ma il commento dell’utente Rat Coward è stato semplicemente
fenomenale:
Certo,
più che una figura di merda, potrebbe essersi trattato dello scherzo di un
buontempone che si diverte a criticare le foto profilo altrui…
Peccato che la sua foto profilo ricorsa tantissimo l’indimeticato Rutto di Balle Spaziali
1
Un anello è per sempre (potete approfondire la notizia qui)
Spostiamoci
in Sud Africa, dove un ventottenne ha rischiato davvero grosso quando, forse
per noia, ma più probabilmente per stupidità, ha deciso di infilarsi la fede
nuziale al pene.
Care
fanciulle alla lettura, non fate quella faccia: lo sapete benissimo che noi
maschietti tendiamo ad infilarlo ovunque (ma a tutto c’è un limite).
Piuttosto,
state molto attente quando il vostro novello sposo si dimostra fin troppo
interessato all’acquisto delle fedi nuziali… potrebbe tramare qualcosa di
losco.
È
anche possibile che il nostro eroe, segaiolo da competizione, volesse sposare
il proprio pene… vai a saperlo.
Ma torniamo
a noi.
Dopo
quattro lunghe ore di agonia, durante le quali ha probabilmente visto la sua
vita passargli davanti agli occhi, il nostro uomo si è finalmente deciso a
chiedere aiuto.
Fortunatamente,
c’era qualcuno in casa per aiutarlo… sfortunatamente questo qualcuno era sua
madre.
Ora,
rimanere incastrato con il pene in un anello dev’essere già un’esperienza mortificante…
tanto più se si è costretti a ricorrere a cure mediche… ma farsi accompagnare
dalla propria madre in ospedale con il pene grosso come una zampogna (con
annesso zampognaro), dev’essere davvero umiliante.
Non
inserirò le foto (seppur pixellate) del pene dell’uomo… vi basti sapere che il
suo allegro gingillo pare un puffo sovrappeso impiccato.
Alla
fine i medici, che per cercare di salvar il pene dell’uomo hanno dovuto penare
non poco (scusate l’orrendo gioco di parole), sono riusciti ad estrarre il
fatale anello.
Una simile
epopea sui danni provocati da un anello non la si sentiva dal tempo de Il Signore degli Anelli…
No, vabbè… e io che credevo che il mio anello
portasse rogne…
Il mio tesss… ma che schifo, tienitelo pure!
Come
sempre, massima empatia da parte degli utenti del web (che si sono posti la
stessa identica domanda che vi sta frullando per la testa da quando avete
iniziato a leggere la notizia):
Henry Peach:
Spero che il tipo abbia delle dita massiccia, o mi spiace davvero per lui…
È tutto
per oggi, alla prossima!
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