sabato 28 marzo 2020

Intanto, nel mondo: Il Coronavirus nei libri di storia


Salve a tutti e benvenuti nell'Internetturbino, il blog rassicurante come lo starnuto del tipo in fila con te per entrare al supermercato...



Tempo di lettura: circa 4 minuti

Ma da quanto tempo!
Solitamente, per fare il simpatico, uno dice: "Beh, ci vediamo presto..."


"E se non dovesse accadere... brh, spero che dipenda da voi!" 

E invece no, tranquilli, è dipeso proprio da me...
Comunque, bado alle ciance, una pandemia mi sembra un momento buono come un altro per tornare.
Tranquilli, non sarà una cosa lunga.
Dal momento che un po' di ottimismo non fa mai male, vorrei proiettarmi nel futuro (spero prossimo), alla fine di tutto questo casino.
Sicuramente, i nostri figli leggeranno di questi giorni, e del Coronavirus, sui libri di storia... proprio nelle ultime pagine che di solito non si incula mai nessuno perchè solitamente, ad un mese dalla fine dell'anno scolastico, il prof va in panico quando si accorge di essere a malapena arrivato alla rivoluzione industriale...
Certo, essere testimone di un evento che finisce nei libri di storia è fico... magari se doveva essere proprio un'epidemia, avrei preferito qualcosa a tema zombi, ma non è questo il punto.
Il problema è che, su quel libro, ci saranno scritte una marea di put***ate.
Sicuro.
Ed ecco che, visto che magari qualcuno in futuro recupererà anche questo blog e questo post, mi sembra giusto dare il mio (non richiesto) contributo ai posteri.
Sicuramente, i nostri figli leggeranno cose di questo tipo:

"Durante l'epidemia, il paese tirò fuori il meglio di sé. Per sentirsi di nuovo vicini, gli italiani iniziarono a cantare l'Inno d'Italia ed i classici della musica italiana dai balconi, riscoprendo un fino ad allora sopito patriottismo".

Ma per favore, ridevo mentre la scrivevo 'sta ca***ta.
Gli ominidi che sparano la musica a tutto volume sono sempre esistiti, la pandemia li ha solo sdoganati. Inoltre, come la scienza ha dimostrato in maniera inconfutabile, il volume è tanto più alto quanto più la canzone fa schifo.

Ed ecco spiegato perché da un'auto truzza in corsa coi finestrini abbassati sentirai musica Trap e non Guccini...

Tralasciando che sarebbe più utile dimostrare il proprio patriottismo, che ne so, non evadendo il fisco, questa cosa dei balconi ci è un po' sfuggita di mano.
Decisamente.
Nel mio quartiere, tanto per farvi un esempio, è partita a tutto volume Pedro di Raffaella Carrà... che è sì parte dell'italica cultura, ma anche no grazie.
Ma non ci si è limitati alla musica.
C'è stata anche l'accensione di luci e torce...

... con tanto di foto satellitare (del 2014) spacciata per attuale con scritte del tipo "Operazione riuscita!"

E certo. 
Piccola precisazione. Le torce e gli schermi illuminati dei cellulari si vedono solo quando rompete le palle al cinema durante i film, non dallo spazio, capito?
Poi c'è stato l'applauso ai medici dai balconi.
Gran bel gesto, davvero.
Commovente.

 Peccato che, per il resto dell'anno, è aperta la caccia al dottore...

Rimaniamo in tema medici dal momento che, in un successivo paragrafo del nostro ipotetico libro di storia, potremmo leggere: 

"Durante l'epidemia, i medici si rivelarono veri angeli, agendo con professionalità e sprezzo del pericolo"
 
Piccola correzione: i medici sono medici, non angeli... Al limite, lo diventano quando fornisci loro le maschere sbagliate.

Sono arrivate le maschere?
Boh, hanno mandato queste. Mi hanno detto che vanno bene lo stesso.
Ok, ma io non voglio fare Scalfaro... 

Qualcuno potrebbe obiettare: "Ma i medici sono eroi! Anzi, supereroi!".
Certo, avete ragione.

 
Ci avranno mandato quelle giuste stavolta? 

Sfogliando ancora il nostro libro di storia, nell'ultimo paragrafo, potremmo trovare qualcosa del genere: 

"Fortunatamente, gli italiani si dimostrarono seri e responsabili, contribuendo alla fine della pandemia attenendosi alle direttive dello stato per poi riscoprire il piacere dello stare insieme"  

Anche questa è facile da smentire: basta citare il trentacinquenne di Ciserano che è stato beccato mentre faceva incetta di alcolici perché stava preparando una festa, o il quarantanovenne di Giugliano che, fermato perché portava a spasso al guinzaglio una capra ed un asino, si è difeso dicendo "Ma devo portate gli animali a passeggio!", o la ragazza di Milano che ha portato a pascolare il suo cavallo nei giardini dell'Università, oppure i camperisti siciliani beccati in vacanza in Salento o, l'uomo fermato dalla polizia in giro per Roma alle due di notte mentre andava a comprare le sigarette (con la tabaccheria sotto casa), o il sessantatreenne che si è spostato da un provincia all'altra per un caffè.
Capisco che l'isolamento sociale sia duro da affrontare (anche se poi stiamo tutti a porconare in lingue arcane come se fossimo posseduti dal maligno perché il sabato sera non c'è posto in pizzeria) ma, magari, con così poca gente in giro, ci sarà un calo dei crimini.
Non tutto il male viene per nuocere, insomma... Certo, magari ci sarà un aumento degli episodi di violenza tra le mura domestica, o forse no... forse tra nove mesi ci sarà un boom di nascite come dopo il mega blackout del 2003, chi lo sa.
Per adesso noto "solo" un accanimento nei gruppi WhatsApp più stronzi: quello della mia temuta Rimpatriata di classe, ad esempio, caga messaggi neanche fosse un ippopotamo dissenterico.
Potrei continuare a lungo, ma ora è meglio che vada: devo controllare che non abbiano modificato ancora il modello per l'autocertificazione e mi sale l'ansia se non li colleziono tutti.
Altro che bonus baby sitter e agevolazioni per gli affitti (tanto lo sappiamo tutti che la maggior parte sono a nero e non serve a una sega), dateci piuttosto un rimborso per le cartucce della stampante!

È tutto per oggi, alla prossima (sperando che non passino altri 10 mesi)!

3 commenti:

  1. sei stato simpatico e fantasticocome sempre, acuto e sagace. Spero di rileggerti presto, Un saluto da un tuo estimatore... :-)

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  2. dai che ci sei mancato, davvero a presto !!!

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