Salve
a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog simpatico come un rincaro dei
carburanti prima delle vacanze.
Delle
mie esperienze con Ryanair ve ne ho parlato qui. Oggi torno velocemente
sull’argomento con un post rapido e indolore dal momento che la compagnia
irlandese è (volontariamente o involontariamente) sempre fonte di ispirazione.
Tempo di lettura: circa 3 minuti
Lo
scorso weekend è arrivato per me il momento di salire nuovamente a bordo di un aereo
dato che ho deciso di trascorrere il weekend a Milano per fare una visita
alla mia nipotina.
La
scelta della compagnia aerea, almeno per l’andata, è caduta (verbo che sarebbe
meglio non usare quando si parla di aerei, ma vabbè...), su Ryanair.
Premetto
che non volo spesso e, quindi, ho sempre una leggera paura di fare la fine del
Grande Torino, in barba alle statistiche secondo cui l’aereo è il mezzo di
trasporto più sicuro dell’universo.
Tranne per chi rimane a terra per via
delle scie chimiche, ovviamente...
Fortunatamente,
sono capitato affianco ad una madre ed a sua figlia: niente di meglio di un
quadretto familiare per tranquillizzarmi, no?
Non proprio.
Subito
dopo la partenza, infatti, la bambina accanto a me…
… che ha passato tutto il viaggio con
la faccia spiaccicata sul finestrino…
…
se n’è uscita con questa frase: “Che bello, stiamo volando in alto! Così
andiamo a trovare gli angeli nel cielo!”.
Ma porca putt…!
Andiamo
avanti.
Qual
è il momento migliore a bordo di un volo low cost in generale (e Ryanair in
particolare)?
L’applauso
all’arrivo con tanto di musichetta trionfale, per la serie: “Incredibile, anche
questa volta ce l'abbiamo fatta”?
No.
Il
personale di bordo che sclera perché, esattamente 3.7 secondi dopo aver
ricordato di non alzarsi fino allo spegnimento dell’apposito segnale, ¾ dei
passeggeri sono in piedi cercando di scendere dall’aereo attraverso la
toilette?
No.
Il
momento più divertente è, a mani basse, la vendita di qualsivoglia bene e
servizio (dal profumo, alle ceneri del bisnonno del copilota) durante il volo.
E
che dire del prosecco?
Andiamo,
chi non ha mai sognato di sorseggiare un prosecchino, con tanto di mignolo
alzato, a bordo di un volo low cost.
Un po’ come ordinare una tartina al
caviale preparata da Bottura dal truce kebabbaro sotto casa
Se,
per i passeggeri, assistere a queste “televendite” è atroce, bisogna ricordare
che non deve essere il massimo neanche per i membri
dell’equipaggio che devono farlo più volte al giorno.
Devo,
però, riconoscere che il membro dell’equipaggio addetto agli annunci sul mio volo, una specie di
Mastrota low cost, ci ha creduto fino in fondo.
Davvero.
Davvero.
Al
momento di presentare il menù, infatti, ha proposto ai passeggeri la lasagna
così: “Non sarà buona come quella della nonna, ma l’abbiamo
preparata con il cuore”.
Scatenando le ire delle nonne a bordo...
e nel mondo
Risultato?
Nessuno
ha ordinato la lasagna… ma, in compenso, quelli che si erano portati il panino
da casa, se lo sono mangiato con non pochi sensi di colpa visto l'impegno e l’entusiasmo
del pover’uomo.
Comunque,
il momento della rivincita non è tardato ad arrivare... quando si è trattato di
presentare i temibili Gratta & Vinci Ryanair.
Anche
in questo caso, la presentazione è stata da Premio Oscar: “Ed ecco giunto il
momento dei nostri Gratta & Vinci che vi proponiamo per rompere il
ghiaccio, per rompere la monotonia del viaggio, per rompere gli indugi, per
rompere (pausa)… per rompere (pausa più lunga)… beh, per rompere e basta”.
Bravo! Bravo, bis!
Peccato
solo che una turbolenza, leggera quanto catastrofica come tempistica, abbia vanificato quasi del tutto questa brillante presentazione…
… ma si sa: morire ricchi non interessa a nessuno
È
tutto per oggi, alla prossima!
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