Salve a tutti e benvenuti
nell’Internetturbino: il blog intelligente come quelli che si ostinano a
spingere le porte sui cui c’è scritto “tirare”…
Tempo di lettura: circa 6 minuti
Diciamoci la verità: tra le cose
più belle dei social, c’è sicuramente la possibilità di contattare i vip amati
senza doverli necessariamente stalkerare aspettandoli sotto casa, o nascosti dietro un pino o,
peggio ancora, nel bidone condominiale dell’umido.
Un bel passo avanti, no?
Certo, c’è sempre chi ne
approfitta e supera (ampiamente) i limiti del buon senso… ma prendete il caso
di Gianni Morandi: in quale altro modo i fan del cantante con le pagaie al
posto delle mani potrebbero entrare in contatto con lui?
Con tutti i pro ed i
contro che questo comporta, ovviamente (da Le risposte di Gianni Morandi)…
Ma vi siete mai chiesti cosa
accadrebbe se Morandi, una mattina, si alzasse storto (anzi decisamente
incazzato)?
Cosa succederebbe se, a causa di
un virus sconosciuto, si trasformasse nel grinch delle relazioni sociali (e
social)?
Sarebbe un po’ come dare da
mangiare al tenero Gizmo dopo mezzanotte e trovarsi tra le mani un malefico
Gremlin delle dimensioni di un grizzly...
... e con account su Twitter e Facebook
Esatto, se date da mangiare a
Gianni Morandi, vi ritroverete tra le mani qualcosa di simile a lui:
Paolo Bargiggia
Proprio come Morandi, anche
Bargiggia ha una parola dolce per tutti i suoi fan sui social… dolce come un
colpo di mazza ferrata (ricoperta di melassa) sulle ginocchia, ovviamente.
Naturalmente, la speranza che si tratti di account troll o di hackeraggio dei profili
social è l’ultima a morire…
Naturalmente, lo spirito
sanguigno del conduttore ha attirato curiosi e troll del web dando il via ad
una delle faide più epiche della storia dell’umanità dai tempi di Beowulf vs Grendel.
Per farvi capire il clima disteso
e rilassante (da ritiro spirituale in campagna, per intenderci), sul web è possibile trovare
questo tipo di commenti da parte degli utenti:
“Ma poi dove c***o si vendono quelle cravatte così abnormi?”
“Son tovaglie in
realtà”
Bene… e, con questi presupposti,
andiamo ad analizzare qualche botta e risposta tra Bargiggia ed i suoi “fan”.
I primi ad accanirsi contro
Bargiggia sono, naturalmente, i tifosi scontenti dei servizi del conduttore
sulla propria squadra del cuore:
Che poi, come accennato prima,
c’è veramente chi, sull’onda dell’entusiasmo (o per il troppo tempo libero),
crea reali profili falsi di Bargiggia, riempiendoli di volgarità gratuite…
quando il vero Bargiggia, invece, ha tutt’altro stile:
Impiegando un’oretta del mio
tempo (che, dannazione, nessuno mi restituirà…), ho scoperto che una delle
faide più interessanti è sicuramente quella tra Bargiggia e gli interisti (ma
non mancano anche diatribe con i tifosi del Napoli):
Non si finisce mai di imparare:
non sapevo che il figlio di Paolo Bargiggia, fosse un giovane prospetto
della Lega Pro.
Interessante... anche se i primi
risultati su Google non sono certo incoraggianti. Ad esempio (qui il link), pare che il giovane calciatore sia stato squalificato per 10 giornate (roba che neanche Mark Lenders quando
mieteva le gambe dei giocatori avversari come fossero spighe di grano), per aver
detto ad un avversario qualcosa del tipo: “N… di m…, ridammi i marò!”.
Ma ritorniamo alla lotta tra Bargiggia
ed il resto del mondo.
Bisogna ammettere che, essendo
Bargiggia un tipo fumantino (tipo la Torcia Umana dei Fantastici Quattro, per
intenderci), il cercare di trollarlo ed infastidirlo sui social è diventato, in
men che non si dica, lo sport nazionale soppiantando il calcio ed il curling…
con esiti che variano dall’esilarante al catastrofico.
Ecco, ad esempio, la rubrica “Consigli
di stile con Bargiggia”:
Il buon Paolo, preso dalla trance
agonistica, a volte non si ferma neanche ad assaporare i complimenti (e sono
parecchi), che gli vengono rivolti dai suoi ammiratori:
Essendo un esperto del settore,
spesso gli utenti richiedono a Bargiggia informazioni sul calciomercato:
E qui non posso che dar ragione a Bargiggia...
Naturalmente, non poteva mancare
la classica accusa che, puntuale come un ingorgo all’ora di punta, viene rivolta
ad un giornalista sportivo: quella di essere fazioso e non obiettivo perché tifoso
o simpatizzante di una determinata squadra o per perseguire loschi interessi…
E chiudiamo, infine, con lo
scontro all’ultimo sangue che ha infiammato il web:
E ricordate: dietro la barba di Paolo Bargiggia non c’è il mento, ma Chuk
Norris…
È tutto per oggi, alla prossima!
Nessun commento:
Posta un commento