Salve a tutti e benvenuti
nell’Internetturbino: il blog credibile come il cameriere che, alla domanda
“C’è da aspettare molto per le pizze?”, risponde:
“Tranquillo: le abbiamo appena infornate!”
Nella Rassegna Stampa (in edizione ridotta) di oggi: uomini che odiano le
donne a San Pietroburgo; volate con la United Airlines... ma anche no.
Tempo di lettura: circa 9 minuti
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Uomini che odiano le donne a San Pietroburgo (potete leggere la notizia
qui)
Come ormai saprete se dedicate
parte del vostro tempo a leggere questo blog, su internet si trova qualsiasi
cosa.
Ma proprio di tutto…
Circola in rete un video nel
quale un marito, arrabbiato con la propria moglie, dà indicazioni all'autista di una
betoniera per versare cemento nell’auto della consorte.
Nella scala della stupidità umana, il gesto dell’uomo si pone
un gradino sopra l’infilare gli stuzzicadenti nei pulsanti dei citofoni nel cuore della notte
La domanda che sorge spontanea
(come i funghi in una piscina pubblica), è: come diavolo si è arrivati a questo
gesto così estremo?
Scopriamolo insieme.
Pare che la donna abbia cambiato
il proprio nome senza consultare il marito.
Porca miseria, ma dove viviamo,
nel Medioevo? Una donna sarà pure libera di cambiare il proprio nome in
autonomia senza interpellare nessuno!
Insomma, il nome è mio e me lo
gestisco io… anni di femminismo e di lotte per
i diritti delle donne scaraventati nel cesso.
In realtà, pare che la donna
abbia ceduto alla tentazione di approfittare di un’offerta al supermercato
fruibile da chi avesse deciso di cambiare il proprio nome con il marchio del
supermercato…
E no! Allora l’uomo ha fatto bene
ad incazzarsi! Chi vorrebbe essere sposato con la sig.ra Eurospar, Carrefour o
simili?
E se l’offerta fosse stata valida
con i nomi dei prodotti?
Cosa sarebbe venuto fuori?
Vi presento mia moglie, la
signora Regina…
Proseguendo nella lettura dell’articolo, però, si scopre che
la catena di supermercati avrebbe offerto 50.000 rubli (circa 830 euro) al mese
ai clienti in cambio della loro dignità…
830 euro al mese?
Scegliete me, scegliete me!
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L’aereo è statisticamente il modo
più sicuro di viaggiare.
Avrete sentito almeno una volta
questa frase nella vostra vita, giusto?
È infatti è così: secondo la International
Air Transport Association (IATA), nel 2016, in media, si sono verificati 1,61
incidenti (di qualsiasi tipo, non necessariamente catastrofici), ogni milione
di ore di volo (contando anche compagnie aeree minori dei Paesi del Terzo
Mondo.
Tanto per capirci, le probabilità di essere
colpiti da un fulmine sono, invece, di circa 1 su 135.000...
... mentre le probabilità
di essere centrati in fronte da un meteorite sono di circa 1 su 700.000
Ciononostante, però, l’aereo fa
un po’ paura.
Sarà perché l’accelerazione della
partenza ti manda in scompiglio lo stomaco.
Sarà perché i vuoti d’aria ti
mandano in scompiglio l’intestino (con conseguente necessità di un
immediato cambio di biancheria intima).
Sarà perché l’applauso finale dei
passeggeri grati a Dio per non essersi sfracellati al suolo ti manda in scompiglio il
sistema nervoso (perché nessuno fa mai un applauso agli autisti dei pullman o
ai macchinisti dei treni?).
E, allora, immaginate di essere
un passeggero che, per la prima volta, sale a bordo di un aereo.
Sicuramente, si tratta di
un’esperienza che non si dimentica… specialmente se si viaggia a bordo di un
aereo della United Airlines…
Esatto, se pensavate che la
compagnia aerea più disastrata della settimana fosse Alitalia, vi state
sbagliando di grosso.
Per carità, una settimana storta
capita a chiunque… ma a tutto c’è un limite.
La scorsa settimana, infatti,
sugli aerei United Airlines è successo un po’ di tutto.
Domenica, ad esempio, tale
Richard Bell (imbarcato su un volo da Houston a Calgary, in Canada), è stato
punto in testa da uno scorpione caduto dalla cappelliera sopra di lui.
Punto da uno scorpione su un
aereo in volo.
Attenti agli scorpioni... Ai nati sotto il segno dello Scorpione?
No, a quelli che vi cadono in testa...
No, a quelli che vi cadono in testa...
Accidenti, questo sì che è
statisticamente improbabile! Suppongo che sia più facile rischiare di affogare
mentre ci si fa il bidet…
Sta di fatto che il povero
Richard è stato soccorso dal personale di turno e poi visitato dai medici di
Calgary.
La compagnia aerea, comunque, ci
ha tenuto a precisare che l’uomo “Non ha mai rischiato di perdere la vita”.
Richard, sei il
solito fortunello!
Decisamente meno bene, però, è
andata a David Dao.
Il buon David era a bordo di un
aereo della United Airlines a Chicago, quando il capitano ha comunicato che,
dal momento che la compagnia aveva la necessità di trasportare quattro
dipendenti nello stesso aeroporto d’arrivo del volo, quattro passeggeri avrebbero dovuto rinunciare al proprio posto.
All'inizio è stato chiesto se ci fossero dei volontari.
All'inizio è stato chiesto se ci fossero dei volontari.
Come sarà mai andata?
Un successo, ovviamente, che
domande!
Un po’ come quando la prof.ssa di matematica del liceo chiedeva volontari
per l’interrogazione…
Dal momento che nessuno aveva
intenzione di scendere dall’aereo, la situazione (già surreale), si è
trasformata in un episodio de Ai confini
della realtà, quando la compagnia ha iniziato ad offrire soldi a chi avesse
rinunciato al proprio posto.
600 $...
800 $...
1.000$ più pernotto e biglietto
aereo per il giorno successivo (e, a questo punto, ammetto che mi sarei
felicemente catapultato fuori dall’aereo).
Insomma, per farla breve, quando
si stava per arrivare ad offrire ai passeggeri una notte di fuoco con le
hostess ed un pacchetto azionario della United Airlines, la compagnia ha deciso
di estrarre a sorte i quattro passeggeri da defenestrare….
Una sorta di ibrido tra una
roulette russa ed una lotteria di beneficienza durante una sagra di paese…
La cosa più assurda è che, a estrazione
avvenuta, tre dei passeggeri hanno abbandonato l’aereo senza fiatare (spero
intascando comunque i 1.000$!), mentre il quarto ha espresso il proprio disappunto verso le politiche della compagnia.
David Dao, infatti, ha chiarito
di essere un medico che doveva recarsi dai suoi pazienti e che, di conseguenza,
si vedeva costretto a rifiutare la generosa offerta della United Airlines.
Fortunatamente, il personale
della United Airlines si è dimostrato estremamente umano e comprensivo…
Pestando il povero Dao come i pinoli in un pesto alla genovese e trascinandolo
letteralmente giù dall’aereo… sotto lo sguardo attonito dei passeggeri che
hanno immediatamente ripreso la scena…
… e che, pochi istanti dopo, si sono visti Dao risalire a bordo
correndo lungo il corridoio prima di essere nuovamente scortato fuori
Al danno, poi, si è aggiunta la
beffa dal momento che tutti i passeggeri sono stati fatti scendere dall’aereo
in quanto occorreva ripulire il velivolo dal sangue del povero Dao che, oltre
al volo, pare abbia perso anche due denti (e subito una commozione cerebrale e
la rottura del naso), durante il suo scambio di idee con il personale di bordo e gli agenti della sicurezza.
Alla fine, comunque, tutto si è risolto per il meglio: la compagnia si è ufficialmente scusata con Dao ed ha rimborsato
lui e tutti i passeggeri…
… ma solo dopo che il titolo ha iniziato a colare a picco in Borsa neanche fosse il Titanic
È tutto per oggi, alla prossima!
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