venerdì 15 aprile 2016

Wrestling nella vita reale - Porci ubriaconi (così, a gratis)



Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog utile come uno sputafuoco con il bruciore di stomaco.


Ritorna, attesa come una nuova epidemia di peste, la rubrica Wrestling nella vita reale. Cacciate i ratti appestati che vi stanno rosicchiando le caviglie ed iniziamo.


Sabato 9 aprile, ore 23.00

Mi è venuta voglia di estate.
No, non è Alzheimer… o almeno non solo quello.
Complice temperature da ferragosto su Marte (ed una settimana passata a sgobbare come uno schiavo sulle triremi cartaginesi), dopo una cena con gli amici, ho avuto il forte desiderio di concedermi un assaggio di estate…
Bagno di mezzanotte?
Col c***o! Con l’umido di quei giorni mi sarebbero cresciute le cozze patelle sotto le ascelle.
Dopo una breve consultazione con la comitiva, si decide (ovviamente) di assaporare l’estate... via alcolica.
E qual è il cocktail dell’estate (almeno dalle mia parti)?

Il Moscow Mule

Che poi… che nome del cavolo: il mulo di Mosca, mah!

Ovviamente, arriviamo alla decisione di recarci al bar dove fanno il miglior Moscow Mule della città dopo esserci passati davanti ed essere arrivati all’altro lato del centro storico.
Dunque, si fa dietro front e ci si incammina.

Pur non abitando certo in una caotica metropoli in stile Hong Kong, non posso fare a meno di notare una rotazione del mio scorto di circa 90°

Ore 23.15

Si arriva al suddetto bar e, muniti di scontrino e da bravi beoni, ci si mette in fila al bancone come tanti pensionati alle poste.
Orrore e raccapriccio.
La barista (bella, brava e veloce… in pratica la donna ideale e, non a caso, ci sbavano dietro indistintamente uomini e donne), è impegnata nei pestati ed il cocktail ce lo prepara il proprietario (bravo pure lui, per carità, ma vuoi mettere…). 
Faccio buon viso a cattivo gioco, ma intanto l’inclinazione dell’asse del mio scroto arriva zitta zitta a 180°.

Ore 23.25

Dal momento che i tavolini del bar (che affaccia su una piazzetta) sono tutti occupati, con la piccola comitiva (due coppie), ci si sposta in un angolo tranquillo. 
Qui, mentre i miei due neuroni del weekend stavano prendendo in considerazione l’idea di poggiare il bicchiere sugli scalini di un bed & breakfast di fronte al bar (giusto il tempo per trovare il pacchetto di sigarette che, evidentemente, ama esplorare tasche del mio giubbotto a me sconosciute), vengo intercettato dal proprietario.
Lo ammetto, forse stavo guardando con aria libidinosa i gradini… ma che c***o!
Il tipo del bed & breakfast, spuntando da dietro alcune fioriere manco fosse un Viet Cong, mi fa: “Non sederti su gradini!”.
A questo punto, avrei potuto rispondergli: “Non sodomizzare i cuccioli di foca”, così tanto per rispondergli con una ca***ta dello stesso tipo e fare scopa.
Volendo soltanto ciucciare il mio Moscow Mule in santa pace, l’ho tranquillizzato e ho smesso di fare ammiccamenti sexy ai suoi gradini.
Ciononostante, non ho potuto fare a meno di notare che continuava a spuntare da dietro le fioriere ogni qualvolta che qualcuno passava nei pressi del suo bed & breakfast.

Tipo così...

Vabbè.
Troppo tempo libero è chiaramente deleterio.
Rotazione testicoli: 270°.

Ore 23.35

Dopo aver parlottato con alcuni clienti del bar seduti ai tavoli (per chiedere loro di abbassare la voce? Di non bere Cuba Libre con rhum invecchiato meno di 6 anni? Di donare l’8x1000 ai satanisti?), il proprietario del bed & breakfast si è avvicinato ancora a me ed alla mia comitiva chiedendoci (gentilmente gli va concesso), di allontanarci per non disturbare col nostro tono di voce i clienti.
Il che, in una dimensione parallela, avrebbe potuto anche starci.
Peccato che (potete crederci o no), stavamo emettendo un numero di decibel pari a quelli di un cimitero a mezzanotte.
Ora, mio caro imprenditore, non è che dal momento che sono l’unico che non ti ha mandato a fare in c**o, ti devi sentire autorizzato a scassarmi la minchia, ok?
Sta di fatto che, sorpresa sorpresa, qualche avventore deve essersi rotto le balle di essere molestato dal tipo del bed & breakfast ed ha chiamato il proprietario del bar… apriti cielo:

“Non devi disturbare i miei clienti!”
“I tuoi clienti disturbano i miei!”
“Sono problemi tuoi, io ho i permessi in regola!”
“Ho le recensioni negative per colpa tua… i tuoi clienti spengono le sigarette sugli asciugamani stesi!”

Insomma, avete capito l’andazzo… ed era solo il 9 Aprile.
E ad Agosto? Regolamenti di conti a colpi di lupara? Teste di cavallo sulla soglia dei rispettivi locali?
Ad un certo punto, uno dei due contendenti ha detto qualcosa che finiva con “Donna incinta!”.

Donna incinta?

Una cliente incinta del bed & breakfast stava riposando male a causa del vociare degli avventori del bar?

Ad una cliente incinta del bar era stato chiesto di alzarsi dal suo tavolo perché troppo vicino al bed & breakfast?

Non lo sapremo mai… ma, dal momento che le donne in dolce attesa sono sacre, è calato il silenzio in tutta la piazzetta.

Ore 23.45

Il litigio tra barista e proprietario del bed & breakfast ha raggiunto il suo ovvio epilogo… con la fatidica frase:

“Chiamo la polizia”

Ed il fatto sorprendente è che i poliziotti sono arrivati dopo neanche dieci minuti (scazzati come se fossero stati chiamati da un call center uzbeko appena seduti sul cesso con il colpo in canna).
A questo punto, poteva mancare un po’ di sano folclore popolare?
Manco per il c***o.
Mentre i poliziotti erano impegnati a controllare i documenti ed i permessi del barista, una signora che abita in una casa accanto al bar (e che ogni estate conduce la sua guerra santa contro gli infedeli che si avvinazzano fuori dal suo portone), ha colto l’occasione per esprimere, in maniera pacata e civile, il suo disappunto:

“Porci ubriaconi!”

Applausi a scena aperta da parte di tutti gli avventori.
Niente di che, fosse la prima volta che me lo sento dire! Ma c***o, non con indosso un terrificante pigiamone turchese!
Facciamo il punto della situazione.
Decido di svagarmi un po’ la sera sollazzandomi con un cocktail e: vengo cacciato (non una, ma due volte), dal proprietario di un bed & breakfast (di cui non sono neanche cliente) ed una signora diversamente elegante mi dà del suino beone.
Almeno, arrivati ad una rotazione di 360°, i miei testicoli sono tornati al punto di partenza!

In conclusione:

il barista, permessi in regola, ha pieno diritto di gestire la sua attività nel rispetto del vicinato e del quieto vivere

il proprietario del bed & breakfast ha pieno diritto di tutelare i suoi clienti, ma senza rompere le balle ai clienti altrui (che non devono bivaccare sui suoi gradini) e tanto meno a me che non mi siedo sui gradini da quando avevo tipo 12 anni

la signora ha il diritto a dormire tranquilla, ma se dai di matto ed insulti tutti quanti, poi non ti sorprendere se qualche burlone ti caga nella cassetta delle lettere

In pratica, tutti avevano ragione… e tutti, in un modo o in un altro, mi hanno macinato i testicoli (e comunque vi ringrazio per lo spettacolo di cabaret).
Cari amici, spero che, la prossima volta che vi starete godendo un momento di meritato relax in santa pace, l’imprevisto vi colpisca all’improvviso…

Magari con un diretto sul grugno!

È tutto per oggi, alla prossima!

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