Salve a tutti e benvenuti
nell’Internetturbino: il blog culturalmente elevato come una maratona di Ciao Darwin.
Nella Rassegna Stampa di oggi: lo scherzo ideale da fare ai pendolari;
allarmi bomba ovunque; raccapricciante tendenza di design per il 2016.
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Scherzi ai pendolari (potete leggere la notizia qui)
Chiunque abbia fatto il pendolare
almeno una volta nella vita (ed è sopravvissuto per raccontarlo), sa che è
un’esperienza ben oltre i confini della realtà:
Scene da assalto alla diligenza nella speranza (vana), di trovare un
posto a sedere
Orge improvvisate tra una fermata e l’altra (ma sì, tanto vale
familiarizzare con le persone a cui, volenti o nolenti, si rimarrà avvinghiati
per tutto il viaggio)
Funzionamenti birichini dell’aria condizionata (se presente e funzionante),
con carrozze dal clima tropicale e controllori in bikini che ti offrono una Piña
Colada dopo averti fatto indossare una collana di fiori…
… e carrozze dal clima artico con tanto di orsi bianchi che
apparecchiano gli scompartimenti in attesa dell’apericena
Condizioni igieniche da fogna di Calcutta con focolai di peste
bubbonica nelle toilet (da notare la sigaretta per favorire la deiezione)
Insomma, ci siamo capiti.
Dunque, cosa c’è di meglio di un
bello scherzo per allietare un po’ il viaggio dei pendolari?
Ci ha
pensato il comico Scott Rogowsky.
Che, con quel cognome, o veniva su la versione maschile di Emily Ratajkowski, o si dava alla comicità, appunto
Il simpatico Scott ha deciso di
fare uno scherzo viaggiando sulla metropolitana di New York, fingendo di
leggere libri dotati di copertine appositamente stampate con titoli inesistenti
e fuori di testa per osservare le reazioni dei clienti. Lo scherzo ha avuto
successo sia per l’assurdità dei titoli creati, sia per il fatto che sui mezzi
pubblici i passeggeri, vuoi per noia, vuoi perché non ci si fa mai i c***i
propri, tendono a scrutare attentamente (al limite dello stalking) i propri
compagni di viaggio.
E, allora, via con titoli come:
101 suggerimenti per allungare il pene che puoi seguire a casa, in ufficio, o in viaggio
Mein Kampf per ragazzi
1.000 posti da visitare prima di essere ucciso dall'ISIS (da notare la faccia della povera ragazza appena ha letto “ISIS” sulla
copertina del libro…)
Consiglio a Scott i seguenti
titoli per futuri scherzi:
Impara a borseggiare i pendolari in dieci lezioni
Guida al Satanismo
Come scaccolarsi in pubblico e disfarsi del corpo del reato in modo
discreto
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Allarme bomba… sexy (Potete leggere la notizia qui)
In tempi oscuri come questi, la tensione
è alle stelle ed il rischio di psicosi da attentati è assai concreta.
Spostiamoci a Halberstadt, in
Germania. Qualche giorno fa, la collaboratrice di una ludoteca ha chiamato la polizia
per dare l’allarme dal momento che aveva sentito uno strano ronzio provenire da un cassonetto dei rifiuti.
Le forze dell’ordine sono
intervenute in maniera tempestiva e decine di agenti hanno circondato e messo
in sicurezza l’area evacuando in tempo record circa 90 persone.
Al momento di controllare il
bidone, la scioccante sorpresa: il ronzio era dovuto ad un vibratore accesso,
buttato nel cassonetto.
Quale filo stacco? Il rosso, oppure il blu?
Questi pazzi, pazzi tedeschi che si mettono in allarme per
il primo dildone che li vibra sotto il naso!
E, invece, il vibratore folle ha colpito anche da noi…
almeno due volte.
A Modena, ad esempio, un
residente di via Viterbo ha allertato i carabinieri per via di un cassonetto
per la raccolta dei rifiuti di plastica che vibrava ed emetteva rumore. Immagino la telefonata: “Carabinieri? Il cassonetto della plastica sotto casa vibra!”.
Il dispiegamento di forze è stato
impressionante: carabinieri, vigili del fuoco e finanche gli artificieri…
mancavano solo:
La Guardia d’Onore Klingon
I G.I. Joe
Le Sentinelle in piedi
Alla fine, nel cassonetto, è
stato rinvenuto un inquietante “dispositivo elettronico ricoperto da una sostanza
gelatinosa che vibrava”.
Una forma di vita aliena?
No, una saponetta vibrante... questa mi mancava.
Non è ancora finita.
A San Benedetto del Tronto,
infatti, un’anziana donna ha allertato le forze dell’ordine per la presenza di
un oggetto non identificato nel cassonetto dei rifiuti.
I vigili urbani intervenuti sul
posto si sono messi subito al lavoro… disinnescando un pericoloso vibratore da 35
cm.
Gli agenti, suppongo con una
punta di imbarazzo, hanno tranquillizzato la donna spiegandole la natura
dell’oggetto misterioso.
Non prenderò certo in giro
l’anziana donna… davanti ad una clava di 35 centimetri, onestamente mi sarei
impressionato anch’io…
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Il design coreano colpisce ancora (potete leggere la notizia qui)
I più anziani alla lettura, forse,
ricorderanno i mitici Pisoloni che tanto spopolavano tra la fine degli anni ’80
e l’inizio degli anni ’90.
Si trattava, in pratica, di
piumoni / sacchi a pelo dalle sembianze di animali a cui era possibile
avvinghiarsi (generando temperature degne di fusioni termonucleari).
Devo ammettere che mi fanno un po’ paura...
Si sa: la storia è ciclica ed
alcuni eventi e mode si ripresentano, più o meno identici, a distanza di anni… e,
così, i temibili Pisoloni sono tornati alla carica.
Sotto forma di abominevoli
oggetti di design, ma sono tornati alla
carica.
La designer sudcoreana Lee Eun
Kyoung, infatti, non ha trovato niente di meglio da fare che creare una
poltrona pelosa dotata di braccioli.
Già a riposo è spaventosa, figuriamoci in funzione…
Appunto… pare che la povera sventurata sia stato appena sbranato dal
suo divano
Accidenti, non so a voi, ma a
me pare tanto la versione pelosa della
poltrona posseduta che compariva nel film Ghostbuster!
Almeno quello era un film…
È tutto per oggi, alla prossima!
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