Salve a tutti, benvenuti
nell’Internetturbino: il blog dai sentori floreali come un vicino sudato sui mezzi pubblici
(e quel vicino sono io!).
La foto qui sopra, che raffigura
un graffito presente da anni nella mia città e che mi ha sempre affascinato, ci
introduce in una nuova ed entusiasmante rubrica, live sull’Internetturbino.
Diciamocelo, se l’Internetturbino
è la Cloaca Maxima del web e Yahoo Answers è il
cugino scemo, Tripadvisor è il Vaso di Pandora.
Non intendevo esattamente questo tipo di vaso…
Un’idea geniale: potere illimitato
agli utenti che danno giudizi spassionati su ristoranti e hotel al posto di
prezzolate guide stellate dalla dubbia moralità.
Perfetto!
Mica tanto… in breve Tripadvisor
è diventato lo specchio dell’inclinazione a delinquere tipica della
razza umana: recensioni comprate, sistema violato che permette di dare giudizi
a ristoranti inesistenti, giudizi negativi frutto di vendette personali e
giudizi positivi farlocchi creati ad hoc per ristabilire il buon nome di un
locale…
Vogliamo, poi, parlare
dell’espansione senza limiti di Tripadvisor? Ormai è possibile trovare
recensioni su tutto: dai ristoranti, al culo della vicina; dagli hotel, alla
vostra ultima performance sessuale; dai beni culturali, al pranzo di vostra
suocera…
E se cercassi l’Internetturbino
sul Tripadvisor?
Ciò che cerco, in quanto
autoproclamatomi water vate
del web, è l’essenza di Tripadvisor, il suo cuore pulsante tipico delle origini.
Ammettiamolo,
prima che venisse corrotto da inenarrabili giochi di potere, Tripadvisor era la
valvola di sfogo dell’umanità…
Quante
recensioni negative sono state scritte da utenti feroci e senza scrupoli di
getto, con una crudeltà spietata? E quante recensioni positive sono, invece,
rimaste nel cassetto dopo essere state rimandate giorno dopo giorno fino
all’oblio… perché, diciamocelo, scrivere recensioni negative è decisamente più
appagante…
Proprio
qui entra in gioco la rubrica – Vip +
Trip(advisor), per riscoprire quei locali, come dire, diversamente di
successo, maltrattati in maniera fantasiosa dagli utenti di tutto il mondo.
Per
questa prima puntata ci spostiamo a Napoli.
Il
perché è presto detto: Napoli ha fatto delle parole un’arte (il teatro
napoletano), dell’umorismo un profondo spunto di riflessione (la commedia napoletana)
e dell’insulto vera poesia (basta ricordare il celeberrimo striscione “Giulietta
è una zoccola” rivolto dai tifosi del Napoli a quelli del Verona).
Come
anche i più ottusi alla lettura sapranno, la cucina napoletana è famosa in
tutto il mondo: la piazza, i babà, la pastiera e chi più ne ha, più ne metta.
Mi pare
più che logico, dunque, parlarvi del Texas Old West di Napoli! Cosa c’è di più
sopraffino di una steakhouse texana nel cuore di Napoli?
Un
c***o.
È come
andare in Austria ed ordinare un Barattolino Sammontana, invece della Sachertorte, o come andare in
Argentina ed ordinare le Birbe Amadori invece di una tagliata di angus…
Vediamo
un po’, dunque, cosa si dice di questo Texas Old West!
Ottimo,
tenendo conto che l’ultimo centinaio di ristoranti non ha alcuna
recensione
Mi sta
già venendo l’acquolina in bocca… lo so che scalpitate anche voi, ma continuate
a leggere (per il vostro bene).
Bene,
vedo che vi ho incuriositi…
Naturalmente,
tutto ciò che leggerete è rigorosamente autentico (qui il link del Texas Old West su Tripadvisor).
Walter D., nella sua recensione Orrido
abbaglio parla di “Pessima ristorazione con
panini al limite della decenza igienica”, chiudendo con un accorato “Sconsigliatissimoooo9o9ooooooooo”…
Ginaa64,
parla di “antro infernale” e consiglia agli utenti di evitarlo perché “Ne va
della vostra salute”.
La bistecca
,ben cotta?
Carlo A., avendo sbagliando indirizzo ed essendo finito in un
ristorante giapponese extra lusso, parla di “cibo crudo” e “prezzi alti”.
Danilo, nella sua recensione, il cui tiolo Orrore è degno di un film di Dario Argento, fa un accorato appello
per il ricovero coatto in ospizio della cassiera del locale, beccata più volte
a ballare alla cassa.
Frank1989,
racconta della sua rocambolesca fuga dal Texas Old West, dopo oltre due ore di
prigionia, dopo aver assistito alla preparazione di un “Hamburger Texano” (così
chiamato dal proprietario definito, sobriamente, “la peggiore imitazione di John Wayne”), premuto con
le mani sulla piastra per farlo cuocere più in fretta.
FabioilMicione, nella sua recensione dal criptico titolo A dir poco abominevole e immondo, un
obbrobrio, ci racconta di essere stato intercettato, appena entrato, da una
coppia di clienti in fuga che lo ha invitato a mettersi in salvo…
Sigh, avevo chiesto un hamburger, non un wurstel...
… ma
vacilla quando, impietrito, assiste all’arrivo dei camerieri che raccattano in
fretta e furia dai tavoli i panini avanzati e si recano in cucina (con vista
sulla sala) per riscaldarli e servirli, spacciandoli per nuovi, agli altri
clienti. Stranamente, gli stessi clienti preferiscono darsi alla macchia
piuttosto che mangiarli… dando vita ad uno strano trenino del riciclo
ecosostenibile con panini, sempre quelli, che escono ed entrano dalla cucina a
ritmo vertiginoso… Il nostro Micione, dopo aver assistito alla tipica cottura
“a mano” notata da Frank1989 e vistosi servire panini rifiutati da altri due
tavoli, abbandona il posto di combattimento, optando per una ritirata
strategica.
Ekstraordiner, dopo aver apprezzato l’impegno per ridurre al minimo
gli sprechi di cibo del Texas Old West già notato da
FabioilMicione, conclude la sua recensione in maniera ermetica “Già un locale
Texano che propone antipasti di mare la dice lunga”.
Pasquale D., intitolando la sua recensione Un’esperienza horror, ammette di essersi dato alla fuga dopo aver
assistito a non meglio precisati “Eventi paranormali” in cucina…
Presto! Riscalda i panini lasciati dal tavolo 2!
ROKKO1979, parla, in maniera pacata di “Insulto alla ristorazione”,
“Ristorante che di Texano non ha nemmeno la T” e di “attese millenarie”.
PDoriani, che ha avuto la malsana idea di festeggiare San Valentino
al Texas Old West (te la sei cercata, eh…), parla di roast
beef fresco… ma solo perché non ancora completamente scongelato…
Bel posticino, eh?
Concludiamo con le due epiche
recensioni finali…
Ciagakdneudnsk, nella recensione dal gusto dantesco Lasciate ogni speranza o voi che entrate!!,
equipara i panini a rocce vulcaniche, sostenendo che l’acqua sia la migliore
cosa consumata nel locale. Dall’ira funesta di Ciagakdneudnsk non scappa neanche il “cuoco” (proprio così, scritto
con le virgolette), definito come un “truzzo con gli
occhiali da sole alla Briatore in piena notte, IN CUCINA”.
Standing ovation!
Finalmente, agognata come la
pioggia dopo mesi di arsura… ecco l’unica recensione positiva intitolata Ho finalmente trovato quello che volevo:
Fantastico! Che insegnamento di
vita! Tutti meritano una seconda opportunità, non importa il tipo di errore
commesso! Davvero, ragazzi… sono commosso…
Ehi! Non notate niente di strano?
Vi do una mano:
Angelo, ma vaff**culo, va!
È tutto per oggi, alla prossima!
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