lunedì 8 novembre 2021

Chiacchiere da bar - Un'esperienza mistica

Salve a tutti e benvenuti nell'Internetturbino, il blog poetico come una stella cadente che illumina il cielo stellato...

 
... ma tu sei un dinosauro (by Francy012001)



Tempo di lettura: 6 minuti


Ma bentornati! Eccomi qua, dopo oltre un anno di assenza... Eh, fa una strana sensazione devo dire. Ma bando alle ciance, ho delle cose da dirvi.
Cose allucinanti.
Sapete, penso di aver sviluppato un superpotere... 

Superforza?

Supervelocità?

Ma che... io lo chiamo "il talento dello scarabeo stercorario". Dovunque mi trovi, qualsiasi cosa faccia, alla fine vengo sempre attratto verso qualcosa che trabocca disagio e malessere.

 
Sento una forza dentro di me che neanche io so spiegare come... comunque Dio mi ha dato questa donazione (...) 
Questa è una citazione per palati fini...

La mia recente vacanza in quel di Napoli non ha fatto eccezione. 

Penultima sera. 

Infruttuosa ricerca di locali per cenare. 

Comitiva ridotta alla fame ed alla disperazione peggio dell'ARMIR, morale da coda alle poste il giorno delle pensioni.

Alla fine, su indicazione di un'amica della mia compagna, prenotiamo in un locale piuttosto noto lungo Via dei Tribunali (di cui non farò il nome per ovvi motivi che vi saranno piuttosto chiari alla fine del post).

Ordunque, giunta l'ora della prenotazione, ci rechiamo al locale ma (sorpresa) il tavolo non è pronto. Di comune accordo con il cameriere che intercettiamo all'esterno, decidiamo di fare due passi e di tornare dopo una ventina di minuti.

Al nostro ritorno, però, il tavolo non è ancora pronto. A questo punto, prima ancora di poter esclamare "Ma che palle!", si materializza il... boh? Caposala? Maitre? Comunque un tizio di bell'aspetto che ci assicura che il tavolo sarebbe stato pronto in un attimo e, con fare affabile, dice al cameriere di offrici da bere nell'attesa.

Ma che sciccheria! 

Peccato solo che il tipo sia ritornato con dei bicchierini da caffè in plastica con dentro un quantitativo risibile di prosecco. In pratica, sembravamo sei disadattati per strada con in mano dei test per le urine...

 
Alla goccia!

In quel momento, avrei dovuto capire che la serata avrebbe assunto dei contorni... mistici. Appena entrati, noto che nessuno dello staff indossa la mascherina... e credetemi, pur essendo nel bel mezzo della pandemia, questo è stato il male minore. 

Ordiniamo degli antipasti al centro e dei primi... e, intanto, iniziamo a guardarci intorno incuriositi ed affascinati neanche fossimo comodamente seduti sul divano ad osservare le meraviglie del creato presentate da Alberto Angela.

 
Ma anche no...

Il mio cervello è stato letteralmente investito da una mole di disagio tale che spero di non dimenticare niente.

Nel locale, a parte due persone, lo staff era tutto vestito uno diverso dall'altro tanto che ho temuto per tutta la serata di chiedere dov'era il bagno ad un cliente, o il conto ad uno di passaggio. Su tutti a spiccare era un uomo (ribattezzato "Chiodo" per il giubbotto che indossava) che era alla cassa (strategicamente piazzata esattamente davanti alla porta del bagno tanto che, con una buona dose di precisione, e di elasticità muscolare, potevi mettere una mano al portafogli e con l'altra tirartelo fuori e provare a centrare la tazza con discrete probabilità di successo).

Il nostro tavolo, poi, era accanto a... come definirlo... una specie di tavolo di servizio dove c'era poggiato un po' di tutto: dalle posate ad un bustone contenente preparato per pizza. Ma la cosa che mi ha fatto più impressione è che una cameriera ha passato lì praticamente tutto il tempo ad asciugare piatti e posate con dei tovaglioli di carta...

A distogliermi da cotanto nonsense è arrivato un altro cameriere che, portando antipasti, ci ha chiesto "Per chi sono?" e, al nostro rispondere "Al centro", visto che c'era poco spazio al tavolo, se n'è uscito con un elegantissimo "Eh, se mi date una mano... un po' di collaborazione!" visibilmente scocciato. 

Ora, capisco che piuttosto che stare in quel posto, uno preferirebbe lavorare miniere di Sassu Strittu estranedo il carbone coi denti, però io sono una vittima quanto te bello mio... e pago pure!

Non mi dilungherò sulla qualità del cibo perché, credetemi, ho di meglio da dirvi, ma vi basti solo sapere che la cosa più buona era il fiore di zucca fritto ripieno... peccato che fosse tiepidino fuori, a temperatura ambiente al primo morso, freddo come lo scroto di uno yeti al secondo. Neanche bravi a scongelare le cose...

Fortunatamente, a dare sapidità alla situazione ci ha pensato il maitre (sì, quello che ci ha offerto il prosecco) che ad un tratto ha abbracciato la cameriera (no, non quel genere di abbraccio che ci si scambia tra amici, o quello tenero tra fidanzatini, piuttosto quelli da preludio di film porno prima che la situazione diventi tutta un susseguirsi di urla cavernose, piselli volteggianti, culi schiaffeggiati e schizzi di varia origine) e le fa "è il tuo ultimo giorno, non fare cazzate!". 

Neanche il tempo di assimilare quanto accaduto (e iniziare a fantasticare sulle parole del tipo, immaginando una trama da soap opera brasiliana) che si è letteralmente materializzata dal nulla una tigre del ribaltabile di mezz'età completamente vestita in stile animalier (che abbiamo prontamente trovato su Facebook perché siamo delle merde) che ha preso il posto di "Chiodo" alla cassa (che è passato al volo in cucina). 

Ma il punto più alto della serata è stato quando un omino, con un numero davvero troppo esiguo di denti in bocca per una corretta masticazione, si è presentato nel locale ed è stato subito accolto dalla tigrona con "Ah direttore! Meno male che è passato! Abbiamo un'emergenza in cucina! Venga, venga!".

Insomma, alla fine avevamo l'impressione che la gente di passaggio, appena entrata nel locale, venisse assunta al volo (o rapita) e messa a lavorare. A fine serata c'erano Chiodo, tigre, cameriere svogliato, 2 camerieri, maitre, "direttore" + un numero imprecisato di persone in cucina... insomma, quasi più dipendenti che clienti.

Peccato, non saprò mai qual era l'emergenza in cucina... posso fare solo delle congetture:

1) Ispezione dei NAS a sorpresa

2) Decesso improvviso di uno dei cuochi (prontamente usato come ripieno dei fiori di zucca)

3) Ammutinamento del personale di cucina 

4) Rapimento alieno del capocuoco

Insomma, un seratone. C'è chi fa la cena con delitto e c'è chi fa la cena con disagio, son gusti. Ma vediamo un po' cosa si dice del locale sul mio caro amico TripAdvisor.

 
Vabbè...

Tra le recensioni negative, però, ce ne sono di spassose.






Ora, emerge che nel locale c'è una certa avversione al pagamento tracciabile (cosa ne sarà stato delle ragazze americane?), ma la cosa che mi incuriosisce di più è il commento sulla cameriera. L'unica cameriera (che di fatto aveva i capelli scuri) era quella abbrancata dal maitre che, di fatto, non ha spiccicato parola. Ma allora perchè il maitre le ha parlato in italiano? Hanno mentito nel messaggio, le hanno fatto un corso intensivo? Ma soprattutto, se la tipa non parla italiano e presumo che nessuno nel locale parli il georgiano o l'inglese (da come sono scritte le risposte penso proprio che il titolo di studio più alto là in mezzo sia il battessimo), come comunichi, a gesti? Con la telepatia? Cona la buona volontà?
 
Boh.

In conclusione, una grande serata sceneggiata da Adriano Celentano e diretta da Lory Del Santo.

È tutto per oggi, alla prossima!

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