lunedì 21 maggio 2018

Intanto, nel mondo - Rassegna Stampa 131 (apre portellone dell’aereo perché ha caldo; servire cibi e bevande in maniera creativa; premio Mamma dell’Anno con sorpresa)


Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog tenero come un bambino che imita il suo eroe preferito…

… questo bambino…

Nella Rassegna Stampa di oggi: passeggero apre il portellone dell’aereo perché ha caldo; servire cibi e bevande in maniera cretina creativa; premio Mamma dell’Anno… con sorpresa.


Tempo di lettura: circa 5 minuti


Passeggero apre il portellone dell’aereo perché ha caldo (link alla notizia)

Chiunque abbia viaggiato almeno una volta a bordo di treni, aerei, autobus, traghetti e quant’altro, conosce benissimo i pericoli a cui va incontro.
E no, non mi sto riferendo a dirottamenti, incidenti, rapimenti alieni… mi sto riferendo all’unico, vero grande nemico di ogni viaggiatore:

Gli altri viaggiatori

Esatto.
In media, dopo circa 10 minuti dall’inizio del viaggio, passeggeri e compagni di viaggio si rivelano per ciò che sono veramente: il male assoluto.
C’è quello che ti frega il bracciolo.
Quello che si toglie le scarpe.
Quello che (pure senza togliersi le scarpe) emana quell’inconfondibile fragranza tipica delle fogne di Calcutta.
Quello che mangia roba vietata dalla Convenzione di Ginevra.
Quello che ascolta musica… rigorosamente senza cuffie (e, per un postulato matematico ancora oscuro, tanto più la musica farà schifo, tanto più il volume sarà alto: per intenderci, la nona sinfonia di Beethoven sarà ad un volume pari alla scorreggia di un moscerino della frutta e l’ultimo successo della Dark Polo Gang ad un volume così alto da frantumare finestrini e testicoli).
C’è poi quello che vuole parlare e, fatto ancora più grave, pretende che tu perda il tuo tempo ad ascoltarlo.
Quello che parla al telefono ad alta voce.
E via discorrendo.
E poi, ovviamente, ci sono i casi umani… pericolosi per sé e per gli altri.
Ricordo che, in uno dei miei quotidiani viaggi da pendolare all’epoca del dottorato, appena arrivati in stazione, una signora iniziò a scompensare perché le porte del treno non si erano aperte all’istante e, al grido “Questo è sequestro di persona!”, minacciò di tirare il freno di emergenza.
Con la tipica calma ed empatia verso il prossimo tipica del pendolare quotidianamente vessato dalle Ferrovie dello Stato, la signora fu calmata e ricondotta alla ragione…

… dopo essere stata violentemente placcata e malmenata dagli altri passeggeri, ovviamente

Decisamente peggio è andata, invece, ai passeggeri del volo il volo CZ3693 della compagnia China Southern in attesa di decollare dall’aeroporto di Mianyang in Cina.
Vista l’elevata temperatura all’interno dell’aereo affollato, il nostro eroe Chen ha ben pensato di aprire “il finestrino” per far entrare un po’ d’aria fresca.
Peccato soltanto che il finestrino in questione fosse il portellone di emergenza che, una volta aperto, ha fatto scattare il sistema automatico di apertura dello scivolo per l’evacuazione, scatenando un discreto panico a bordo.
La polizia è intervenuta prontamente (fortunatamente per Chen, altrimenti gli altri passeggeri lo avrebbero probabilmente  trascinato per lo scroto giù dall’aereo e lapidato): il ragazzo è stato condannato a 15 giorni di carcere ed al pagamento di una multa pari a circa 11.000$.
Sapete la cosa veramente buffa?
L'aereo è partito con 57 minuti di ritardo.
Ho viaggiato su aerei che hanno fatto più ritardo senza che succedesse niente del genere...

Servire cibi e bevande in maniera cretina creativa (link alla notizia)

Ho bisogno di voi goderecci beoni per confermare una teoria e sono convinto che mi sto rivolgendo alle persone giuste.
È solo una mia impressione, oppure in bar, ristoranti e locali si sta diffondendo una certa omologazione relativamente ad arredi e servizio?
Vale solo dalle mie parti, o anche da voi?
Vi faccio un paio di esempi e poi do il mio umile contributo per portare una ventata di novità.
Allora, da dove iniziare?
Ah, ecco.
Qualche anno fa, dalle mie parti sono iniziati a comparire, al posto dei normali bicchieri da cocktail, i vasetti per la marmellata:

Roba del genere, insomma…

Risultato?

Aumento spropositato del ghiaccio contenuto nei cocktail (perché col c***o che i proprietari spendono tanto in alcol…)

… E sbrodolamenti a profusione in caso di assenza di cannucce

Altra sciagura: i bancali usati come sedili (il 90% delle volte dipinti in bianco che fa molto matrimonio nella prateria).
Brutti e scomodi.
Un altro obbrobrio creato dallo stile shabby chic noto anche come “Uso cose trovate vicino ai cassonetti dell’immondizia… ma tu, povero stronzo, pagherai come se fossi al Millenium Plaza a Dubai. E sarai pure felice di farlo”.
Il problema è che adesso, tutti fanno la stessa cosa.
Ecco, allora, qualche idea agli amici ristoratori per essere veramente originali:

 
Crudo di mare in cassetta degli attrezzi (per la serie, se non ti prendi il colera con i frutti di mare, ci pensano le perlomeno discutibili condizioni igienico sanitarie del “piatto”)… però devo ammettere che è comodo per l’asporto

 
Pietanza servita su iPad (con un piatto come sfondo)… la domanda è: “Cosa diavolo è quella roba?”

Insalata in lattina (ma ho visto anche altre pietanze). Pericoloso? Forse, ma è una soluzione molto amata dagli emo che possono tagliarsi mentre mangiano

 
Pollo ben cotto a furia di prendere il sole. Elegantissimo il pane usato come imbottitura della sdraio

 
Mega cocktail nell’ombrello… Pensavate che non ci fosse niente di più scomodo del sopracitato barattolo e, invece, ecco qua!

Premio Mamma dell’Anno con sorpresa (link alla notizia)

Cosa c’è di più bello dell’essere genitori?
Forse un mucchio di cose, visto il calo delle nascite…
Va bene, mi sa che è meglio iniziare da capo.
Cosa fa di un genitore, un buon genitore?
Beh, viste le cronache recenti, direi che basta poco.
Basta che il proprio figlio/a non accoltelli i professori o che non metta incinta/rimanga incinta alla prima gita scolastica.
Basta che non si ammazzi tentando di farsi un selfie.
Basta che non trucidi i propri genitori per intascarsi l’eredità.
Basta che non vada in coma etilico al ritiro spirituale con la chiesa.
Insomma, piccoli grandi traguardi.
Va anche detto, però, che a volte i figli regalano enormi soddisfazioni. Occhio, perché la commozione è in agguato dietro l’angolo…

… un po’ come il maniaco pronto ad aprirsi l’impermeabile

Ruby, la figlia di Laura Borough, ha realizzato un bellissimo e tenerissimo premio di “Migliore mamma del mondo” per sua madre:

 
Sento gli “Oooohhh” di tenerezza fin qui, smettetela per la miseria.
In pratica, si tratta di una specie di articolo di giornale con a sinistra una lista delle qualità della mamma e, in basso, frasi completate dalla piccola Ruby su sua madre.
Al centro, invece, un bel disegno con Ruby, Laura e il resto della famiglia.
Bellissimo, vero?
Ma non notate niente di strano?
Sì, manca il padre (oppure è affetto da nanismo ed è quello biondo a destra), ma chi se ne frega: è il premio “Migliore mamma del mondo”, ce ne sbattiamo dei padri.
Non è questo il punto.
Beh, ancora niente?
Vi do una mano.
La piccola Ruby ha disegnato anche i suoi animali domestici: una tartaruga, un pesce rosso, un cane… ed i gatti.
I gatti, esatto.

Con una precisione degna di uno scatto fotografico del Natural Geographic, la piccola Ruby ha ritratto i gatti durante l’accoppiamento… e, per l’amor del cielo, guardate l’espressione contrariata della gatta bianca!

Ehi! Ma a ben vedere, i gatti di casa sono almeno tre!

...

 È tutto per oggi, alla prossima!

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