giovedì 11 gennaio 2018

Intanto, nel mondo - Rassegna Stampa 130 (imbrattatore di bagni provoca atterraggio d’emergenza; costruiscono un’isola per sbronzarsi a Capodanno; ragazza norvegese colleziona preservativi)



Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino, il blog salutare come una limonata…

… per il limone

Nella Rassegna Stampa di oggi: imbrattatore di bagni provoca atterraggio d’emergenza; realizzano un’isola per sbronzarsi a Capodanno; ragazza norvegese colleziona preservativi.


Tempo di lettura: circa 5 minuti


Imbrattatore di bagni provoca atterraggio d’emergenza (link alla notizia)

L’aereo è il mezzo più sicuro per viaggiare.
Così dice la statistica e non c’è alcuna fobia o teoria del complotto che tenga.
Cosa potrebbe andare storto durante un volo?
Essere centrati da un fulmine o da uno stormo di uccelli?
Beccare un pilota depresso o un dirottatore fin troppo esuberante?
Imbattersi nel vicino di posto che ti frega il bracciolo, o in quello davanti che si sdraia piallandoti le rotule?
Assistere alle sempre commoventi “televendite” a bordo dei voli Ryanair?
Beh, sicuramente sono tutte esperienze traumatizzanti, ma la sfiga dei passeggeri sul volo della United Airlines da Chicago a Hong Kong entrerà di diritto negli annali.
Durante il volo, infatti, i bagni dell’aereo sono stati presi di mira da un ventiduenne vietnamita.
Se ve lo state chiedendo, no… non ha lasciato il tubetto del dentifricio aperto, né ha schizzato su tutto il copriwater e no, non ha intasato lo scarico con la carta igienica dopo aver partorito una smisurata anaconda marrone.
Si da il caso, invece, che il novello Banksy della materia fecale abbia ben pensato di vandalizzare i bagni… imbrattandoli con le proprie feci.

Massima solidarietà al povero sventurato che, per primo, ha usato il bagno dopo il vietnamita

Dal momento che il volo Chicago - Hong Kong dura qualcosa come 15 ore (stando a Google Maps) ed i passeggeri non potevano farsi esplodere reni, vescica e intestino nel tentativo di tenere a bada le proprie impellenze fisiologiche, non è rimasta altra scelta che optare per un atterraggio di emergenza… con i 244 passeggeri costretti, per di più, a trascorrere la notte in hotel.
Ora, se l’aereo fosse stato dirottato, che so, alle Maldive, tutti avrebbero stretto la mano al molesto vietnamita…

Beh, forse stretto la mano proprio no… visto quello che aveva combinato in bagno

… purtroppo la sfiga si è accanita contro i passeggeri dal momento che l’atterraggio di emergenza è avvenuto ad Anchorage (Alaska).

Località pittoresca, ma non esattamente patrimonio UNESCO dell’umanità

C’è da dire che la triste storia del volo della United Airlines da Chicago a Hong Kong ha colpito gli utenti:

Giuseppe Sclafani: Avrà pensato… ci… cago!


Costruiscono un’isola per sbronzarsi a Capodanno (link alla notizia)

Tutti abbiamo un aneddoto su qualche amico che, a Capodanno, ha alzato un po’ troppo il gomito, vero?

E, se proprio non ce l’avete, è perché si da il caso che il membro della comitiva dalla spiccata predisposizione alla cirrosi epatica siete proprio voi

Essendo quello neozelandese un popolo crudele (non a caso, hanno una loro versione del programma Airport Security), il sindaco di Thames-Coromandel ha vietato categoricamente il consumo di alcolici per la serata dell’ultimo dell’anno.
Dal momento che capodanno senza alcool è un po’ come il sesso senza amore orgasmo (per niente divertente, noioso e che ti fa riflettere su cosa va storto nella tua vita), alcuni giovani non si sono lasciati scoraggiare ed hanno trovato una soluzione geniale al loro problema.
Durante il pomeriggio del 31 dicembre, infatti, l’allegra comitiva, sfruttando la bassa marea, ha letteralmente costruito un mini isolotto al largo della costa per potersi finalmente abbandonare al coma etilico.
Avete capito bene: il piano dei ragazzi, che probabilmente avevano già iniziato a bere almeno dal giorno prima visto il geniale piano partorito, era quello di spostarsi in acque internazionali per potersi sbronzare in sante pace.


Calcolando che, in media, le acque internazionali iniziano oltre le 200 miglia marine dalla costa di uno Stato, possiamo dire che i nostri eroi non ci sono neanche andati vicini.
Conclusione?
Gli allegri beoni hanno fatto così tenerezza alle istituzioni che non hanno pagato alcuna multa e, inoltre, il sindaco si è detto divertito dell’intera vicenda, lodando la creatività degli abitanti di Thames-Coromandel (ed anche la loro feroce dipendenza dall’alcool). Infine, un integerrimo tutore dell’ordine ha ammesso ai giornalisti che, se fosse stato avvisato delle intenzioni dei ragazzi per tempo, si sarebbe immediatamente unito a loro.

Ragazza norvegese colleziona preservativi (link alla notizia)
 
Ah, il collezionismo!
Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha collezionato qualcosa.
C’è chi colleziona fumetti, chi figurine, chi ancora francobolli, pupazzi, figure di merda, delusioni amorose, “le faremo sapere” ai colloqui di lavoro e, chi più ne ha, più ne metta.
Se proprio non sapete cosa collezionare e volete qualche idea, potete sempre dare uno sguardo alle temibili collezioni che popolano le edicole (qui, qui e qui, ad esempio).
Bando alle ciance e spostiamoci in Norvegia, dove una ragazza di ventotto anni, Tonje, ha una collezione… che potremmo definire quantomeno curiosa.
Un piccolo indizio: vi basti sapere che Tonje è conosciuta come… Condom-Tonje.
Ebbene sì, la ragazza colleziona preservativi.

Beh, ce ne sono così tanti (stimolanti, ritardanti, sottili, alla frutta, multivitaminici, ai 7 cereali, senza glutine e via discorrendo) che, magari, c’è a chi piace collezionarli tipo Pokemon.

Tonje si è data parecchio da fare: la sua collezione, iniziata nel 2010, conta infatti quasi 2.000 esemplari.
Non male, vero?
Ma è solo l’inizio, dal momento che la ragazza spera di arrivare a 10.000 preservativi.
Peccato solo per un piccolo particolare: Tanje colleziona solo preservativi usati. Il primo della collezione apparteneva al suo ragazzo… che, stranamente, adesso è il suo ex.
A Tonje, infatti, piace un sacco l’odore dei preservativi, specie se usati.
Beh, c’è a chi piace l’odore della torta di mele appena sfornata, c’è a chi piace l’odore della pioggia, o quello della benzina… e c’è a chi piace l’odore di lattice impregnato di spermatozoi suicidi.
Noncurante della vostra espressione disgustata, Tanje è disposta a tutto pur di ampliare la sua collezione: vita sessuale allegra, richieste ad amici e parenti di non buttare il frutto della propria passione e, perché no, acquisto con tanto di recapito via posta.
Per incentivare l’invio di preservativi, Tanje è disposta ad offrire anche 75$ ad esemplare... 100$ se il generoso benefattore decide di allegare al frutto dei suoi lombi anche una fotografia.
100$ per farsi una foto ed una s**a in un preservativo?
Ho guadagnato soldi in maniera meno divertente… e sicuramente anche voi.
L’unico problema, a voler essere pignoli, è che Tanje ha creato una specie di santuario nella propria camera… il che rende il tutto un pochino inquietante (un pochino di più, intendo):

Ma abbandoniamoci agli studi antropologici ed occhio alle foto dei “benefattori”.
I soggetti che ho indicato con il n.1 devono essersi scattati la foto durante l’eiaculazione… solo in questo si spiegano scatti così dimmerda (c’è chi si è fotografato il mento, chi il padiglione auricolare, chi la fronte, chi lo zigomo…)
Il n. 2, sembra essersi fumato roba buona (o aver avuto un orgasmo bestiale) e, a guardare bene, mi sembra di scorgere un’altra sua foto dall’altro lato della stanza… un donatore seriale?
Il n. 3, porca miseria, pare una salma stesa sul tavolo di un obitorio…
Il n.4, infine, è l’unico che si è fatto una foto decente e sorride anche… bravo! Peccato che il suo preservativo sia di gran lunga più piccolo di tutta la collezione…

È tutto per oggi, alla prossima!

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