Salve
a tutti e benvenuti nell’Internetturbino, il blog salutare come una limonata…
… per il limone
Nella
Rassegna Stampa di oggi: imbrattatore
di bagni provoca atterraggio d’emergenza; realizzano un’isola per sbronzarsi a
Capodanno; ragazza norvegese colleziona preservativi.
Tempo di lettura: circa 5 minuti
Imbrattatore di bagni provoca
atterraggio d’emergenza (link alla notizia)
L’aereo
è il mezzo più sicuro per viaggiare.
Così
dice la statistica e non c’è alcuna fobia o teoria del complotto che tenga.
Cosa
potrebbe andare storto durante un volo?
Essere
centrati da un fulmine o da uno stormo di uccelli?
Beccare
un pilota depresso o un dirottatore fin troppo esuberante?
Imbattersi
nel vicino di posto che ti frega il bracciolo, o in quello davanti che si
sdraia piallandoti le rotule?
Assistere
alle sempre commoventi “televendite” a bordo dei voli Ryanair?
Beh,
sicuramente sono tutte esperienze traumatizzanti, ma la sfiga dei passeggeri sul
volo della United Airlines da Chicago a Hong Kong entrerà di diritto negli annali.
Durante
il volo, infatti, i bagni dell’aereo sono stati presi di mira da un ventiduenne
vietnamita.
Se
ve lo state chiedendo, no… non ha lasciato il tubetto del dentifricio aperto,
né ha schizzato su tutto il copriwater e no, non ha intasato lo scarico con la
carta igienica dopo aver partorito una smisurata anaconda marrone.
Si
da il caso, invece, che il novello Banksy della materia fecale abbia ben
pensato di vandalizzare i bagni… imbrattandoli
con le proprie feci.
Massima solidarietà al povero
sventurato che, per primo, ha usato il bagno dopo il vietnamita
Dal
momento che il volo Chicago - Hong Kong dura qualcosa come 15 ore (stando a Google Maps) ed i passeggeri
non potevano farsi esplodere reni, vescica e intestino nel tentativo di tenere
a bada le proprie impellenze fisiologiche, non è rimasta altra scelta che
optare per un atterraggio di emergenza… con i 244 passeggeri costretti, per di
più, a trascorrere la notte in hotel.
Ora,
se l’aereo fosse stato dirottato, che so, alle Maldive, tutti avrebbero stretto
la mano al molesto vietnamita…
Beh, forse stretto la mano proprio
no… visto quello che aveva combinato in bagno
…
purtroppo la sfiga si è accanita contro i passeggeri dal momento che l’atterraggio
di emergenza è avvenuto ad Anchorage (Alaska).
Località pittoresca, ma non
esattamente patrimonio UNESCO dell’umanità
C’è
da dire che la triste storia del volo della United Airlines da Chicago a Hong
Kong ha colpito gli utenti:
Giuseppe Sclafani: Avrà pensato… ci… cago!
Costruiscono un’isola per sbronzarsi
a Capodanno (link alla notizia)
Tutti
abbiamo un aneddoto su qualche amico che, a Capodanno, ha alzato un po’ troppo
il gomito, vero?
E, se proprio non ce l’avete, è perché
si da il caso che il membro della comitiva dalla spiccata predisposizione alla
cirrosi epatica siete proprio voi
Essendo
quello neozelandese un popolo crudele (non a caso, hanno una loro versione del
programma Airport Security), il sindaco di Thames-Coromandel ha
vietato categoricamente il consumo di alcolici per la serata dell’ultimo
dell’anno.
Dal momento che capodanno
senza alcool è un po’ come il sesso senza amore orgasmo (per niente divertente,
noioso e che ti fa riflettere su cosa va storto nella tua vita), alcuni giovani
non si sono lasciati scoraggiare ed hanno trovato una soluzione geniale al loro
problema.
Durante il pomeriggio del
31 dicembre, infatti, l’allegra comitiva, sfruttando la bassa marea, ha letteralmente
costruito un mini isolotto al largo della costa per potersi finalmente
abbandonare al coma etilico.
Avete capito bene: il
piano dei ragazzi, che probabilmente avevano già iniziato a bere almeno dal
giorno prima visto il geniale piano partorito, era quello di spostarsi in acque
internazionali per potersi sbronzare in sante pace.
Calcolando che, in media,
le acque internazionali iniziano oltre le 200 miglia marine dalla costa di uno
Stato, possiamo dire che i nostri eroi non ci sono neanche andati vicini.
Conclusione?
Gli allegri beoni hanno
fatto così tenerezza alle istituzioni che non hanno pagato alcuna multa e,
inoltre, il sindaco si è detto divertito dell’intera vicenda, lodando la
creatività degli abitanti di Thames-Coromandel (ed anche la loro feroce dipendenza
dall’alcool). Infine, un integerrimo tutore dell’ordine ha ammesso ai
giornalisti che, se fosse stato avvisato delle intenzioni dei ragazzi per tempo,
si sarebbe immediatamente unito a loro.
Ragazza norvegese colleziona
preservativi (link alla notizia)
Ah,
il collezionismo!
Alzi
la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha collezionato qualcosa.
C’è
chi colleziona fumetti, chi figurine, chi ancora francobolli, pupazzi, figure
di merda, delusioni amorose, “le faremo sapere” ai colloqui di lavoro e, chi
più ne ha, più ne metta.
Se
proprio non sapete cosa collezionare e volete qualche idea, potete sempre dare
uno sguardo alle temibili collezioni che popolano le edicole (qui, qui e qui, ad esempio).
Bando
alle ciance e spostiamoci in Norvegia, dove una ragazza di ventotto anni,
Tonje, ha una collezione… che potremmo definire quantomeno curiosa.
Un
piccolo indizio: vi basti sapere che Tonje è conosciuta come… Condom-Tonje.
Ebbene
sì, la ragazza colleziona preservativi.
Beh,
ce ne sono così tanti (stimolanti, ritardanti, sottili, alla frutta,
multivitaminici, ai 7 cereali, senza glutine e via discorrendo) che, magari,
c’è a chi piace collezionarli tipo Pokemon.
Tonje
si è data parecchio da fare: la sua collezione, iniziata nel 2010, conta infatti
quasi 2.000 esemplari.
Non
male, vero?
Ma
è solo l’inizio, dal momento che la ragazza spera di arrivare a 10.000
preservativi.
Peccato
solo per un piccolo particolare: Tanje colleziona solo preservativi usati. Il
primo della collezione apparteneva al suo ragazzo… che, stranamente, adesso è
il suo ex.
A
Tonje, infatti, piace un sacco l’odore dei preservativi, specie se usati.
Beh,
c’è a chi piace l’odore della torta di mele appena sfornata, c’è a chi piace
l’odore della pioggia, o quello della benzina… e c’è a chi piace l’odore di
lattice impregnato di spermatozoi suicidi.
Noncurante
della vostra espressione disgustata, Tanje è disposta a tutto pur di ampliare
la sua collezione: vita sessuale allegra, richieste ad amici e parenti di non
buttare il frutto della propria passione e, perché no, acquisto con tanto di
recapito via posta.
Per
incentivare l’invio di preservativi, Tanje è disposta ad offrire anche 75$ ad
esemplare... 100$ se il generoso benefattore decide di allegare al frutto dei
suoi lombi anche una fotografia.
100$
per farsi una foto ed una s**a in un preservativo?
Ho
guadagnato soldi in maniera meno divertente… e sicuramente anche voi.
L’unico
problema, a voler essere pignoli, è che Tanje ha creato una specie di santuario
nella propria camera… il che rende il tutto un pochino inquietante (un pochino
di più, intendo):
Ma abbandoniamoci agli studi
antropologici ed occhio alle foto dei “benefattori”.
I soggetti che ho indicato con il n.1
devono essersi scattati la foto durante l’eiaculazione… solo in questo si
spiegano scatti così dimmerda (c’è chi si è fotografato il mento, chi il
padiglione auricolare, chi la fronte, chi lo zigomo…)
Il n. 2, sembra essersi fumato roba
buona (o aver avuto un orgasmo bestiale) e, a guardare bene, mi sembra di
scorgere un’altra sua foto dall’altro lato della stanza… un donatore seriale?
Il n. 3, porca miseria, pare una
salma stesa sul tavolo di un obitorio…
Il n.4, infine, è l’unico che si è
fatto una foto decente e sorride anche… bravo! Peccato che il suo preservativo
sia di gran lunga più piccolo di tutta la collezione…
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