Salve
a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog sincero come i propositi per
il nuovo anno…
Tutti, nessuno escluso
Questo
post è pensato per consolare tutti quelli che, in un modo o in un altro, hanno
passato un Capodanno sottotono.
Tempo di lettura: circa 4 minuti
Avete
beccato il classico virus intestinale e avete passato lo scoccare della
mezzanotte (ma anche dell’una, delle due e delle tre) sul water?
No
problem.
Siete
vegani ma, stanchi della sfiga, avete decimato la popolazione mondiale di
maiali ingozzandovi di zampone e cotechino per elemosinare un po’ di buona
sorte e adesso i vostri compagni vi vogliono morti?
No
problem… questo post vi tirerà su.
Poteva
capitarvi quello che è successo a me, per esempio.
Vi anticipo che, mentre vi scrivo, ho
entrambi gli occhi neri…
... ma perché?
Mi
sono iscritto al Fight Club?
Mi
sono scaccolato con eccessiva foga?
No, procediamo
con ordine.
Che
non sarebbe stato un Capodanno all’insegna del brio, lo avevo intuito quando,
facendo due passi con mia sorella, mio cognato e la mia nipotina, ho pestato
una merda.
Per
carità, non così grossa e fumante da affondarci dentro fino al polpaccio, ma
neanche così secca da poterla calciare via… diciamo media stagionatura.
Cosa
fate, voi, quando pestate una merda?
Oltre a tirare giù tutti i santi del
calendario a suon di bestemmioni, ovviamente?
Cercate delle foglie per
pulirvi le scarpe.
Bene.
Fortunatamente,
sapendo che i miei concittadini sono convinti che la merda del proprio cane sia
un concime miracoloso e che, per le sue magiche proprietà, non vada
raccolta da terra, bensì generosamente condivisa con il prossimo, sono stato molto
attento…
… evitando di sprofondare in un
pantano di sabbie mobili fatto di deiezioni canine e scarso senso civico…
Alla fine, fortunatamente, ho trovato del fogliame intonso.
Pestare
una merda porta bene, no?
Mica
tanto, vedendo cosa è successo più tardi (un paio di ore prima del
cenone, per essere precisi).
Ammettiamolo,
un po’ tutti, almeno una volta, abbiamo attraversato le stanze di casa al
buio, compiacendoci della nostra capacità di evitare gli ostacoli degna di un pipistrello mutante.
Lasciate perdere.
Lasciate perdere.
Sfortunatamente,
per la prima volta in 35 anni di onorata carriera, ho preso male le misure
sfracellandomi contro lo spigolo di una port.
Spesso uso toni melodrammatici, ma non ho usato il termine “sfracellare” a caso… per farvi capire l’entità dell'impatto, vi dico solo che il tonfo causato dalle mie ossa cranio facciali
contro il legno della porta è stato così poderoso da essere avvertito dai miei
famigliari dall’altra parte della casa (con tanto di televisore acceso).
Da
qui, gli occhi neri di cui vi parlavo a inizio post.
Brutalizzato
da una porta.
A
Capodanno.
Che
brutta fine.
Oltre
al dolore allucinante, ho provato anche una discreta strizza dal momento che, subito dopo
l’impatto, avevo un bernoccolo esagerato sulla fronte e, sanguinando da naso e
bocca, temevo di essermi rotto il suddetto naso, gli occhiali e un paio di
denti).
La cosa veramente dolorosa, però, sono stati i commenti delle persone care.
La cosa veramente dolorosa, però, sono stati i commenti delle persone care.
Una
volta assicuratisi che non fossi morto (e dopo avermi soccorso prendendo in prestito
il brodo vegetale congelato di mia nipote… maledetto ghiaccio, non c’è mai
quando serve), i miei affetti si sono esibiti in commenti dall'alto tasso di empatia.
Mia
sorella, ad esempio, ricordando come la piccola si fosse divertita un sacco alla strofa “Solo non
si vedono i due liocorni” della canzone di cui nessuno sa il nome (non vale cercare su Google) le ha detto, alludendo al poderoso bozzo sulla mia fronte: “Ecco il liocorno: è lo zio!”. Ora, mia nipote ha appena 6 mesi e le
piace sbavare, rotolare e mettere in bocca ciò che trova... eppure ha riso un
sacco, la piccola (amabile) iena.
Menzione
d’onore, poi, alla mia ragazza che alla mia battuta in cerca di compassione: “Sembro un duro che ha
appena fatto una rissa”, mi ha risposto:
“Con quegli occhi neri, sembri più che
altro un panda”
E,
infine, un plauso ad un mio amico di vecchia data che, alla presenza della famiglia della
mia ragazza, mi ha chiesto ripetutamente:
“Ma eri ubriaco, vero? Eri tutto
fatto, no?”
‘Sto
stronzo.
Ammetto
che, desideroso di vendetta e forte dei segni sul volto, ho accarezzato l’idea
di denunciare tutti per violenze domestiche… ma, alla fine, mi sono consolato
nel miglior modo possibile: gioendo delle disgrazie altrui.
Devo
ringraziare, infatti, il calciatore della Roma Nainggolan che, a Capodanno, ha
ben pensato di postare su Instagram un suo video in cui beve, fuma e tira giù un
P***o Dio dietro l’altro mentre gioca a racchettoni con gli amici.
Ora…
come ci ha insegnato il Grande Fratello, in Italia puoi fare tutto tranne che
bestemmiare (soprattutto se sei così scaltro da filmarti e dare il tutto in
pasto alla rete).
Naturalmente,
si è scatenato il finimondo (poi è arrivata la polemica sui sacchetti
biodegradabili a pagamento ed lo youtuber scemo che ha filmato un cadavere in Giappone ed è tutto finito nel dimenticatoio).
Ecco,
dunque, qualche commento su Twitter riguardo il sobrio Capodanno di Nainggolan.
— Gli Autogol (@GliAutogol) 1 gennaio 2018
Togliete i giga a #Nainggolan al prossimo festino— Kyka_j (@kyka78) 1 gennaio 2018
Buon anno #Nainggolan pic.twitter.com/4mhfWc3SWj— Citazioni famose (@citiamo) 1 gennaio 2018
Cosa vi aspettate da un calciatore, che reciti Shakespeare bevendo Armagnac mentre fuma la pipa? #Nainggolan— Maurizio Sia (@mauriziosia) 1 gennaio 2018
Leggo Juventini indignati per le smadonne di #Nainggolan quando il loro portiere è conosciuto nel mondo proprio per la propensione all’offesa di qualsiasi divinità— Massimo Moratti (@PresMoratti) 1 gennaio 2018
Com’era la storia della pagliuzza e della trave ??
Tutti commenti simpatici... ma ecco che, alla fine, ecco spuntare la perla che mi riconcilia con lo spirito del Capodanno (ma non con le porte).
Auguro emorroidi, clamidia, e sbiancamento anale a #Nainggolan . Satana ti aspetta a braccia conserte. Dai campioni dello sport mi aspetto ben altri comportamenti.— Dj Aniceto (@djaniceto) 1 gennaio 2018
Non da meno, i commenti degli utenti al tweet del povero Aniceto:
Ma non potevi drogarti anche tu come tutti?— Massimiliano Vincenzi (@MaxVincio) 1 gennaio 2018
Tutta invidia Anicè?— MichiAmoAlice (@Alicenonce) 1 gennaio 2018
Mi risulta che ci sia gente che paghi per sbiancarsi l'ano. Non credo lo vivano come una punizione divina.— Matteo Zenatti 🇮🇹🇪🇺🌍 (@matteozenatti) 1 gennaio 2018
Approfitto per utilizzare per la prima volta il mio fantastico hashtag 2018 #ccsd
andate a cagare tutti e 2— giuseppe barbagallo (@puravida6791) 1 gennaio 2018
Ma
volete sapere la cosa che mi ha più indignato?
Le
bestemmie?
Il
fatto che Nainggolan abbia uno stile di vita più adatto ad un giocatore della bocciofila che ad un calciatore?
Il
fatto che bestemmi come uno scaricatore di porto posseduto dal maligno?
No…
il fatto che vada in giro conciato così senza essere cannoneggiato in esilio su Plutone:
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