Ma con abbondante colla vinilica e forbici dalla punta arrotondata ci
puoi fare tante cose! Un preservativo di emergenza, un pupazzo con le fattezze
di McGyver, un Gundam perfettamente funzionante alto 13 metri…!
Nella Rassegna Stampa
di oggi: Papà Castoro, raccontaci una storia; Master Pan, la pace nel mondo passa dalla cucina; Dude Wipes, genio e sregolatezza nel marketing.
Tempo di lettura: circa 8 minuti
Vi siete accorti che si sta
avvicinando il Natale?
Ovvio che sì: le amabili luci natalizie a intermittenza che il vicino ha piazzato sul balcone sono così luminose che vi provocano violente crisi epilettiche ogni volta che stendete il bucato; la pubblicità battente di pandori e panettoni (rigorosamente con uvetta e canditi, altrimenti siete delle brutte persone e verrete sodomizzati da Rudolph, l’ultima renna di Babbo Natale), vi ha fatto salire alle stelle la glicemia; i negozianti si ostinano ad esporre in vetrina le aberranti decorazioni natalizie rimaste invendute nell’ultimo ventennio…
Spostiamoci nel Maryland (USA) e, precisamente, all’interno di un negozio di articoli da regalo dove, all’improvviso, ha fatto il suo ingresso un pasciuto castoro.
Potrebbe sembrare una favola di Esopo, vero?
Non esattamente.
A detta dei presenti, il Signor Castoro avrebbe iniziato ad esaminare la merce sugli scaffali, in particolare gli alberi di Natale, provando a sgranocchiarne qualcuno.
Ovvio che sì: le amabili luci natalizie a intermittenza che il vicino ha piazzato sul balcone sono così luminose che vi provocano violente crisi epilettiche ogni volta che stendete il bucato; la pubblicità battente di pandori e panettoni (rigorosamente con uvetta e canditi, altrimenti siete delle brutte persone e verrete sodomizzati da Rudolph, l’ultima renna di Babbo Natale), vi ha fatto salire alle stelle la glicemia; i negozianti si ostinano ad esporre in vetrina le aberranti decorazioni natalizie rimaste invendute nell’ultimo ventennio…
Spostiamoci nel Maryland (USA) e, precisamente, all’interno di un negozio di articoli da regalo dove, all’improvviso, ha fatto il suo ingresso un pasciuto castoro.
Potrebbe sembrare una favola di Esopo, vero?
Non esattamente.
A detta dei presenti, il Signor Castoro avrebbe iniziato ad esaminare la merce sugli scaffali, in particolare gli alberi di Natale, provando a sgranocchiarne qualcuno.
Comprensibile la delusione di
Mister Castoro quando, resosi conto che gli alberi di Natale erano tutti in
plastica, ha iniziato a mettere a soqquadro il negozio costringendo i commessi a
richiedere l’intervento della polizia.
Pronto, polizia? Un castoro furioso sta mettendo a soqquadro il negozio!
Va bene, le passo il numero della narcotici, perché mi sembra chiaro
che vi siete calati roba pesante…
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Master Pan: La pace del mondo è a portata di mano (potete approfondire
la notizia qui)
Parliamo di un argomento serio: la pace del mondo.
Secondo voi, quanto può costare
la pace del mondo? Al netto di sconti alla Poltronesofà, Black Friday e simili… a prezzo pieno, insomma.
Magari tantissimo… magari meno di
quello che immaginate.
Circa 50$ (ma anche meno).
Signore e signori, ecco il
futuro… ecco Master Pan!
Come intuibile, si tratta di
padelle con un numero di scomparti variabile (da 3 a 5) che consentono di
cuocere insieme cibi diversi.
I vantaggi sono, ovviamente,
palesi: meno padelle da comprare / usare / lavare e minor consumo di gas.
Eppure ritengo incredibile che il
più grande vantaggio di questa geniale invenzione non venga pubblicizzato
adeguatamente…
Pensateci, Master Pan potrebbe
sancire la fine delle ostilità tra onnivori e vegani / vegetariani (essendo
padelle, i crudisti saranno scontenti a prescindere).
Ovviamente, sto parlando di
esponenti moderati di queste correnti alimentari… se siete nazivegani che, per
difendere agnellini e compagnia bella, non si farebbero problemi a prendere a
bastonate i mangiatori di carne (che
comunque sono mammiferi), oppure cannibali che invitano a pranzo i vegetariani
solo per sgranocchiarne loro i femori come fossero gambi di sedano, Master Pan
non fa per voi…
Ma se, comunque, tollerate le
abitudini alimentari altrui, ma fino ad oggi non potevate cucinare insieme ai
vostri amici senza utilizzare una quantità biblica di padelle, Master Pan
sancirà l’inizio di una nuova era di pace… tutti potranno cucinare e mangiare insieme
all’insegna della felicità a prescindere dal loro credo alimentare.
Se poi la cena dovesse volgere al
peggio, Master Pan è anche un ottimo strumento di offesa problem solving:
Avendo presumibilmente la densità di Urano, può essere una valida arma
da usare contro i commensali molesti. Qui, ad esempio, Master Pan viene
utilizzato per distruggere la concorrenza…
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Parliamoci chiaro: la vita è
questione di marketing.
Avete un discreto fascino, ma
siete negati nel vendervi al prossimo? Probabilmente morirete soli e
abbandonati (ma nel frattempo sarete diventati cintura nera di autoerotismo).
Siete tra quelli che vengono
comunemente definiti “un tipo” (cioè appetibili come un orinale), ma siete geni
delle televendite neanche foste un incrocio tra Wanna Marchi e il Baffo?
Andrete via come il pane ed inquinerete il pianeta con la vostra discendenza.
Ma parliamo, nello specifico,
della pubblicità.
Com’è noto, ci sono prodotti
facili da reclamizzare e prodotti meno facili (sempre che non si decida di ricorrere
ad un uso massiccio di donnine sexy e cuccioli pucciosi).
Non si spiegherebboro, altrimenti, le accoppiate: silicone sigillante-f**a...
...e carta igienica-cucciolo di cane (a meno che qualcuno non sia così crudele da pulirsi il culo con un cucciolo)
Ma vogliamo parlare delle pubblicità di assorbenti extralarge, realizzati dagli ingegneri del CERN per contenere cicli mestruale alla Shining, trasmesse a getto continuo mentre si è a tavola a mangiare le braciole al sugo?
No, non vogliamo parlarne… credetemi
Lasciamo stare le orde di
ragazzine con pruriti intimi (piattole?) e concentriamoci su un altro difficile
prodotto da reclamizzare: salviette umidificate per il deretano… per la
precisione, parliamo di Dude Wips.
La società è stata in grado di sfornare
due tra gli spot più memorabili e ripugnanti della storia del marketing…
partiamo, ovviamente, da quello ripugnante:
Che si apre con un
culo gigante vicino ad un water da cui escono due… escrementi (altrettanto giganti ed interpretati da
attori che indossano divertentissimi costumi da cacca gigante)...
... Che, dopo essere
precipitati nella tazza, si confrontano sulla necessità di un prodotto che ben
si addica alla pulizia del loro luogo di provenienza…
Tanto è malato il primo spot, quanto è geniale il secondo:
Un
papà è al bagno nella scuola del figlio durante il “Parent Appreciation Night”.
Tutto orgoglioso, osserva il disegno realizzato per lui da suo figlio...
... Quando,
ad un certo punto ecco il dramma: è finita la carta igienica. Proprio quando
il povero papà ha preso la drastica decisione di pulirsi il culo con il disegno
del figlio, ecco che arriva il testimonial di Dude Wips…
… A
questo punto, lo spot diventa una specie di trip da acidi tra astronauti che
fanno le pose manco fossero la
Degeneration X…
… ed allegoriche schiacciate a canestro (il cui tabellone è, ovviamente, un culo) con tanto di pacca finale sulle chiappe
E volete sapere una cosa? I
prodotti Dude Wips spaccano su Amazon…
Presumibilmente
sono i giudizi entusiasti di trogloditi che non hanno mai provato le gioie del
bidet…
È tutto per oggi, alla prossima!
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