Salve a tutti e benvenuti
nell’Internetturbino: il blog opportuno come il fulmine che si abbatte
sull’ufficio in cui lavori, friggendo la metà delle apparecchiature…
Ma solo la metà... così sei costretto a lavorare lo stesso (ma bestemmiando il doppio)
Ebbene sì, sabato sera sono
andato ad un concerto. Pensavo di essere diventato ormai troppo vecchio per queste cose e, invece, mi sono divertito…
Certo, la musica era un po’ troppo alta per i miei gusti…
… e poi c’era troppa gente…
… e sono stato in piedi troppo tempo ed il giorno dopo avevo dolori
alle gambe…
Vabbè. Insomma,
i tempi sono maturi per chiedervi....
Che tipi siete... ai concerti?
Quali indegni esponenti del genere umano è possibile incontrare ai concerti ed
a quali, eventualmente, appartenete?
I diversamente alti (e molesti)
Dall’alto dei miei 191 cm di
altezza, sono sorprendentemente tollerante verso la minoranza diversamente alta. Ad
esempio, quando vado al cinema, evito di appostarmi sadicamente davanti ad uno
di loro o, se proprio non ci sono altri posti disponibili, cerco di sistemarmi
in maniera tale da evitare allo sventurato di passare la serata a fissarmi la nuca.
I diversamente alti (e molesti),
però, non ricambiano la gentilezza.
Non che tutti i bassi siano brutte persone, ovviamente:
Non che tutti i bassi siano brutte persone, ovviamente:
Ce ne sono di amabili...
... ma anche di tremendamente molesti...
Allora, parto dal presupposto che
i diversamente alti sanno di esserlo e sono consapevoli di non poter mutare la
propria condizione da un giorno all’altro, giusto?
Bene.
Ci si aspetterebbe, dunque, che un diversamente alto si attrezzasse adeguatamente in previsione di un concerto, ad esempio partendo con largo anticipo per piazzarsi il più vicino possibile al palco ed avere una visuale ottimale.
Bene.
Ci si aspetterebbe, dunque, che un diversamente alto si attrezzasse adeguatamente in previsione di un concerto, ad esempio partendo con largo anticipo per piazzarsi il più vicino possibile al palco ed avere una visuale ottimale.
Certo, questo in mondo ideale fatto di
arcobaleni, unicorni e fate sexy.
Nel crudo mondo reale, invece, i
diversamente alti (ed in questo le donne sono cintura nera), obbligano i propri
accompagnatori a sottostare ai loro desideri... dando vita a terrificanti creature
in stile Goro di Mortal Kombat.
Cioè un essere alto oltre 2 metri con quattro braccia che si agitano a tempo di musica
Questo scherzo delle natura crea
all’istante un cono di oscurità, modello eclisse, che si ripercuote sulle file
posteriori, finendo per coinvolgere anche coloro i quali sono stati premiati da Madre Natura
con una buone dose di centimetri…
No, Rocco… hai frainteso
Il problema, poi, è che si
scatena un effetto domino che, in breve, genera il caos e l’ira dei paganti che
non riescono più a vedere una fava.
Passino i bambini che salgono
sulle spalle dei genitori… ma risultano particolarmente moleste le ragazze
(che oltre che basse sono magari un tantino in sovrappeso), che montano sui propri
fidanzati (ovviamente rachitici) e li cavalcano manco fossimo al Palio di Siena.
Ahimè, in casi simili si può
intervenire solo in due modi:
O si butta giù il cavaliere…
… O si azzoppa il cavallo (magari con un colpo basso)…
Lo so, lo so… c’è concerto e concerto e, a volte, una sana pogata è anche divertente se il contesto è quello giusto.
Che ne so, un bel concerto di musica ska (si
poga ai concerti ska, giusto? Non voglio fare la figura del vecchiardo…), purtroppo ci
sono sette di esagitati che pogherebbero ovunque, anche nelle situazioni meno
opportune: alla prima del Teatro alla Scala
(rigorosamente con la signora con indosso una pelliccia da mezzo milione di
euro), durante l'immancabile trenino al
cenone di Capodanno (abbattendo indiscriminatamente addobbi e parenti più
anziani dotati di protesi d'anca)...
... e persino ad un funerale (rigorosamente con il
morto)
Personalmente, vista la mia
stazza, evito di pogare per non avere morti sulla coscienza, ma ricordo che
anni fa ero stato preso di mira da un
ragazzino esagitato che, ciclicamente, mi veniva amabilmente addosso per pogare. Che dire, al decimo tentativo l’ho accontentato, mi sembrava scortese rifiutare…
I Social Media Addicted
Seguitemi un attimo con
attenzione, perché ritengo che il mio ragionamento sia meno scemo di quanto
possa sembrare (o, forse, lo è molto di più...?).
Comunque, il bello di andare ad
un concerto è… beh, proprio quello di ANDARCI, no? Nel sendo di esserci e parteciparvi di persona,
insomma.
E, invece, cosa accade praticamente
sempre? All’uscita dell’artista sul palco (e non solo), tutti tirano fuori i
telefoni cellulari ed iniziano a registrare audio e video.
Tipica scena da concerto
Ovviamente, tra la calca e
l’emozione, i video girati vengono inevitabilmente una mezza ciofeca: tutti sfocati come quelli
degli avvistamenti del Bigfoot e con un audio da cinegiornale degli Anni Quaranta…
Che senso ha tutto ciò?
Nessuno.
A questo punto tanto vale comprarsi CD e DVD del concerto, o del cantante in questione e buonanotte.
A questo punto tanto vale comprarsi CD e DVD del concerto, o del cantante in questione e buonanotte.
Non vi vedo convinti.
Vi faccio un esempio:
Questa è Stoya
Donna bellissima e intelligente.
Ah, dimenticavo… di professione fa la pornostar.
Naturalmente, mi piacerebbe
incontrarla dal vivo… ma se mai questa eventualità si dovesse concretizzare in
un qualche sperduto Universo parallelo...
... Mi dispiace, ma non accadrà tipo mai nella vita, neanche se ti reincarni (ripetutamente)...
... Dicevo, se dovesse mai accadere, non tirerei certo fuori un telefonino per
filmarla per poi scappare in bagno a fratturarmi i polsi in lunghe ed
appassionate sessioni di autoerotismo…
Cantare ai concerti è normale.
Chi non vorrebbe intonare a squarciagola la propria canzone preferita?
Appunto, LA propria canzone
preferita... e stop.
Una canzone, sostantivo femminile singolare.
Una canzone, sostantivo femminile singolare.
I molesti appartenenti alla
categoria “Cantanti”, invece, cantano dall’inizio alla fine del concerto…
rigorosamente storpiando e stonando l’inimmaginabile (compresi gli assoli di
chitarra, i saluti finali e gli avvisi del tipo "Il bambino Gigio è pregato di raggiungere i genitori al gazebo della birra").
Che poi… pagare per un concerto e
cantare per tutto il tempo è un po’ come andare dal meccanico… e mettersi a
trafficare personalmente con il motore della propria auto (per poi magari esplodere
alla prima accelerata).
Oppure come ricoverarsi in
ospedale ed operarsi da solo… O andare al ristorante, salvo poi mettersi a cucinare (ed a lavare i piatti…).
In caso di presenza di “cantanti”
particolarmente molesti, è sempre possibile stringere una valida alleanza con i
pogatori sopra descritti che, senza dare troppo nell’occhio, possono circondare il molestatore di turno e renderlo
inoffensivo.
Adesso ti pestiamo come un Mojito!
È tutto per oggi, alla prossima!
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