Questa settimana: studi di merda
su come fare correttamente la cacca, Berlusconi sbarca su Instagram, scandalo
spese pazze Trenord, Salvini sotto sotto ama i Rom, Radio Maria vieta gli Amen!
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Cacca? La stai facendo nel modo sbagliato! (potete leggere la notizia
qui)
Ammettiamo: noi italiani, in
fatto di bagno e di igiene, ci consideriamo superiori al resto della
popolazione mondiale.
Un esempio su tutti? L’uso
illuminato del bidet per pulirsi il culo e non come semplice oggetto di arredo.
Ma, attenzione: le nostre
certezze sono destinate a crollare! La biologa Giulia Enders, di seguito definita caccologa,
nel suo libro Charming Bowel redarguisce il mondo
intero: sedersi sul water non è la migliore posizione per fare la cacca! Tutt’altro:
il nostro intestino non sarebbe progettato per evacuare da seduti, il rischio è
di soffrire di varie problematiche tra cui diverticoli ed emorroidi. La
caccologa si spinge poi oltre, ipotizzando una connessione fra defecazione e cervello,
nonché l’esistenza di ben due sfinteri, uno gestito da noi e uno inconscio,
controllato dal cervello.
Con tutte le teste di culo che conosco, l’intuizione del doppio
sfintere era venuta anche a me!
Ritornando alla cacca, la posizione migliore
sarebbe quella dello squat. Prima che i più svegli alla lettura vadano a farla
in palestra durante gli esercizi, va precisato che la posizione “squat” è
quella normalmente eseguita quando si una un bagno turco.
Mi scappa la cacca!
Personalmente, sono un po’ confuso… da un lato è
anche vero che, in caso di sedute particolarmente impegnative, solitamente mi
si addormentano le gambe… però mi risulterebbe un po’ scomodo fare le parole crociate, o leggere i fumetti, o scrivere cazzate su Twitter mentre
la faccio alla turca! Il momento della cacca, comunemente noto come Cacca Time,
è un momento altamente creativo ed introspettivo per buona parte di noi, perché
ridurlo a semplice funzione corporale?
Come sempre, molto interessanti i
commenti degli utenti in merito:
Valentina S.: Non per niente la cosa più liberatoria è farla nei
prati.
Andrea B.: Valentina S., però occhio alle ortiche!
Sara M.: Provate a indovinare dove ero mentre leggevo questo
articolo?
Claudio M.: Sì, però nei gabinetti alla turca se fai centro con la
cacca, l’acqua sporca ti schizza sul culo!
Fabrizio R.: Tutti esperti di cagate a quanto vedo.
Francesco A.: Essendo l’energia potenziale gravitazionale U=m*g*h,
aumentando l’altezza, con il metodo consigliato, si rischia di farsi il bagno
in seguito al tonfo.
Manuel S.: Non importa come la fai. L’importante è che ti pulisci
il culo con Libero.
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Berlusconi su Instagram! (visitate il suo profilo!)
Premetto una cosa: sono stato a
lungo colto da complessi da “vecchio di merda” per aver iniziato a scrivere un
blog e ad usare, male, Twitter praticamente alla non più verde età di 33 anni.
Questa notizia, invece, mi tira
decisamente su.
Da precisare che Silvio
Berlusconi aveva già un profilo ufficiale su Instagram, ma da qualche tempo a
questa parte, pare su pressione della Pascale, è comparso un profilo personale,
dal carattere quasi intimista, con foto che ritraggono Silvio Berlusconi in
scene di vita quotidiana… a 78 anni suonati!
Ragazzi, non è mai troppo tardi!
Vi starete chiedendo sicuramente
che tipo di foto sono postate su questo profilo…
Beh, volendo dare una definizione
scientifica, parlerei di una fusione degli stili bimbominkia – animalista che
tanto spopolano sul web.
Qui vediamo
Berlusconi con abbracciato a Dudù… o Dudina? Boh, dalla passionalità
dell’abbraccio, direi Dudina…
Qui, invece, Dudù sta
struccando Berlusconi…
3
Ora è ufficiale: Salvini ama i Rom!
Seguire Salvini su Twitter è
sicuramente un lavoro a tempo pieno ma è, allo stesso tempo, una passione che
può regalare emozioni senza fine (non proprio come seguire Gasparri, ma quasi).
Quando, però, ci si imbatte in
messaggi tipo questo, si inizia a porsi qualche domanda e tutte le certezze
acquisite vengono inesorabilmente spazzate via (come la Pasquetta dal solito
acquazzone del c***o):
Ora… se da un lato il contenuto
del messaggio è piuttosto cristallino, stupisce la presenza di un cuore
puccioso con i colori della Romania…
Dopo l’apertura verso noi
terroni, Salvini si prepara ad una sorprendente apertura verso la Romania? È
opera di un hacker burlone?
Niente di tutto questo.
Salvini è stato semplicemente
trollato dall’Eurovisione Song Contest 2015 che, per l’evento, ha fatto sì che,
scrivendo su twitter le prime tre lettere della nazioni in gara, comparisse un
cuore con i colori della bandiera del Paese in questione.
Bene, per lavoro vedrò l’Eurovisione
Song Contest 2015 in settimana (e mi sono già spoilerato la classifica)… ma,
dell’edizione del 2014, conservo nel cuore la piacevole e sobria esibizione
della Polonia…
2
Scandalo spese pazze Trenord (così pazze che, in confronto, Jack
Nicholson in Shining pare don Lurio -
potete leggere la notizia qui e qui)
Attenzione: questa
notizia potrebbe provocare violente torsioni di testicoli ai pendolari!
Il manager della società
ferroviaria Trenord, Norberto Achille, si è dimesso dopo essere stato indagato dalla
Procura di Milano per peculato e truffa. Dal 2008 al 2014, Achille avrebbe addebitato
qualcosa come 600mila euro di incredibili spese personali a Fnm, società
quotata, partecipata da Regione Lombardia e Ferrovie italiane.
Ahimè, non vi vedo troppo
sorpresi… e avete anche ragione: di ‘sta merda ne leggiamo anche troppa in giro…
ma quali erano, per la precisione, queste spese pazze? Fino a che punto erano
pazze?
Pazze abbastanza,
direi…
Beh… tra le spese compare un
conto mica da ridere di 900 euro (900!), al Twiga,
noto locale di Marina di Pietrasanta, in
Toscana, di proprietà di Flavio Briatore.
900 euro? Norbe’, che c***o hai
ordinato? Con quella cifra ti porto ad abboffarti di ottimo pesce in un bel
posticino dalle mie parti per una sessantina di volte!
L’elenco delle spese pazze è
lungo:
Ristoranti, soggiorni
alberghieri e locali - 17.232€
Abbonamenti a pay tv
e acquisto di singoli film - 7.634€
Connessioni Internet
- 934€
Abbigliamento -
14.511€
Acquisti di
elettronica, arredi, profumeria, oggettistica - 30.082€
Onestamente non me la sento di
dare addosso ad Achille: dalle intercettazioni telefoniche, emerge anche un
profondo dramma famigliare.
Achille, infatti, avrebbe
concesso l’uso esclusivo di non una, ma due BMW (con annesse schede carburante
e telepass), al figlio Marco scatenando la gelosia e le ire dell’altro figlio,
Filippo. In un’intercettazione, Achille, come avrebbe fatto ogni buon padre,
redarguisce Filippo ricordandogli di aver distrutto non una, non due, ma ben
tre auto…
Bene… niente da dire: è giusto
premiare il figlio responsabile con due BMW… peccato che Marco “il Responsabile”
abbia accumulato qualcosa come 124.000€ tra multe e sanzioni...
Cari pendolari, stanchi di
prendere il treno per andare al lavoro? Chiedete una BMW ad Achille, non si sa
mai, magari vi accontenta!
1
Radio Maria vieta gli Amen (potete leggere la notizia qui)
Tutti noi conosciamo i portentosi
mezzi di comunicazione di Radio Maria. Gli impianti di trasmissione sono,
infatti, così forti da occupare un numero di frequenze che tende a più
infinito, oltre al fatto che è possibile sintonizzarsi su Radio Maria dai
citofoni e, a breve, dai forni a microonde e dai water.
Quello che non sapevo è che, al
passo con i tempi, esiste da tempo una pagina Facebook ufficiale di Radio
Maria….
Cosa posta Radio Maria? Beh,
prevalentemente preghiere ed affini. Il problema nasce dal fatto che,
moltissimi utenti, rispondono a queste preghiere commentando con un laconico
“Amen”…
Il che rende la pagina Facebook di Radio Maria, come dire, un po’
monotona…
A lungo andare, la cosa deve aver
fatto incazzare non poco chi gestisce la pagina Facebook che, in violazione
alla più elementare netiquette, ha postato il seguente messaggio:
Dal momento che, sul web,
scrivere in maiuscolo equivale a gridare, si è trattato di una vera e propria
reprimenda agli utenti più molesti…
Tale reprimenda avrà sortito i
suoi effetti?
Col c***o!
Se qualche utente si è risentito,
moltissimi sono stati i burloni che hanno iniziato a postare parole contenenti
amen, o altre parole dal suono simile prendendo d’assalto la pagina Facebook di
Radio Maria:
Bruno B.: Yemen
Alessandro M.: Ramen
Attilio P.: Hey Man
Matteo P.: Ahahamen
Emiliano F.: Imene
Alessandro M.: He – Man
Gian Luca S.: Agamennone
Maria D. A.: Aminchiazza
Faber U.: No amen,
no party!
Laura D.: Viva Cristo lo posso dire, o vi dà fastidio?
Gianni D.: Femen
Pinko Pallino: X – Men… va meglio?
Nauhel M.: Se cancellerete questo messaggio… amen
È tutto per oggi, alla prossima!
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