Questa settimana: rolex e pirla a
Milano, sessioni odontoiatriche da brivido, narcos distratti e una delle più
famose gag de “La pallottola spuntata” diventa realtà!
A mente fredda, dopo una decina
di giorni, cosa è rimasto degli scontri di Milano? Contro ogni pronostico, i
Rolex ed un pirla… che dire, un’accoppiata da brividi, ma procediamo con ordine.
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Scontri No Expo a Milano – Rolex (potete leggere la notizia qui)
Nei giorni seguenti agli scontri
causati da black bloc e compagnia devastatrice, il ministro dell’Interno Alfano
e il presidente del Consiglio Renzi hanno espresso concetti simili:
In
piazza ho visto farabutti con il cappuccio e figli di papà con il rolex”
Agli
amici del Pd di Milano dico grazie: mentre quelli col Rolex andavano a
distruggere le vetrine, loro si sono messi a pulirle”
Apriti cielo: puntuale come il
meteorismo in ascensore, è arrivata una lettera aperta dell’amministratore
delegato di Rolex Italia.
Analizziamone qualche passaggio: “Debbo per la mia carica
esprimere profondo rincrescimento e disappunto per l’associazione insita nelle Vostre parole fra
la condizione di ‘distruttori di vetrine’ ed il fatto di portare un orologio
ROLEX al polso”. Sarò cretino io, ma mi sono divertito un sacco a leggere
questa frase con accento la lord inglese, provate anche voi e fatemi sapere…
Continuiamo: “Dalla qualità delle
foto e dei video che sono stati diffusi dai media è altamente improbabile poter
desumere un’affidabile identificazione come ROLEX (e ancor di più come ROLEX
autentico) dell’orologio indossato dai facinorosi". Ah! Ecco perché
l’amministratore delegato si è incazzato così tanto: potrebbe essere un rolex
falso!
E chiudiamo con: “La parola ROLEX
costituisce un marchio celebre… il suo utilizzo in caratteri minuscoli ed in
forma sostantivata generica non risponde a correttezza ed è suscettibile di
diluire e pregiudicare il suo valore e la sua distintività”. Ma che è? Una
supercazzola?
Non ti devi
permettere di scrivere ROLEX in minuscolo! Mai!
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Scontri No Expo a Milano – Pirla (potete leggere la notizia qui)
Non mi dilungherò eccessivamente:
la notizia ha fatto il giro del web una mezza dozzina di volte senza passare
dal via. Subito dopo gli scontri durante la manifestazione “No Expo” a Milano,
un giornalista di Tgcom24 (che sorpresa)… ha intervistato un ragazzo, tale
Mattia, in merito… ne è venuta fuori un’intervista ai confini della realtà in
cui il ragazzo che ha biascicato concetti senza senso (all’inizio pensavo che
fosse sotto effetto di roba pesante), condividendo in pratica l’atteggiamento
dei violenti.
Apriti cielo.
Il web si è scatenato come una
vecchia zitella ad un raduno di superdotati. Subito sono circolate in rete le
prime parodie, divertenti sì, ma mai quanto l’inarrivabile originale. Vi faccio
un esempio: sabato sera a cena, un mio amico mi ha detto: “Ho visto la parodia
dell’intervista del ragazzo sui black bloc… mi ha fatto morire dal ridere”.
Non era la parodia, era l’intervista
originale.
Poi, immancabilmente, la merda
che alberga nel cervello di parecchie persone, ha iniziato a ribollire e a dare i suoi
maleodoranti frutti.
Sono comparsi i primi commenti pesanti,
poi gli insulti e le minacce… qualche coglione ha anche pubblicato in rete
indirizzo ed il numero di telefono di Mattia con conseguenti telefonate anonime
ed insulti a non finire.
Bravi, teste di c***o,
bravi
In breve, Mattia chiede scusa per
quanto detto ed il padre rilascia un’intervista al Corriere della Sera, dicendo, tra l’altro: “Mio figlio non è uno
sbandato. E’ semplicemente un pirla”.
Tralascio il fatto che, se mio
padre mi avesse dato del trimone davanti a tutta Italia, sarei andato in depressione,
ed arrivo alla ciliegina sulla torta (che è marrone come il cioccolato, cremosa
come il cioccolato ma che, a guardarla bene, non è proprio cioccolato). Enrico
Fedocci, il giornalista di Tgcom24 autore della prima intervista Mattia,
rilascia a sua volta un’intervista succulenta:
“Io quel giorno volevo solo fare un’intervista
e rivendico il contenuto di quella conversazione. Farei a Mattia le stesse
identiche domande. Perché quelle risposte hanno dato il senso di ciò che è
avvenuto: tanti giovani in mezzo alla strada, senza sapere il perché… su
internet abbiamo assistito al massacro di un giovane… Ma nessuno, nessuno! avrebbe
dovuto permettersi di offendere quel ragazzo, di denigrarlo, minacciarlo… Lui
avrà maledetto – e starà maledicendo – il momento in cui ha deciso di
rispondere alle mie domande. Dopo tutto quello che è successo, dopo il
linciaggio pubblico – soprattutto social – a cui ho assistito, comincio a
maledire anche io il momento in cui quelle domande a Mattia, 21 anni e tutto il
diritto di avere una vita davanti, le ho fatte”
Ti sei lavato la coscienza,
Enrico? Intervisti un ragazzino che, non solo non riesce ad esprimere un
concetto che sia uno, ma palesemente sa a malapena cosa è successo e perché si
trova lì. Ti sarai pur reso conto che la tua, più che un’intervista, è stata circonvenzione
di incapace… per dimostrare cosa, poi? Che molte delle persone che scendono in
strada per protestare non sanno praticamente una beneamata fava delle ragioni
della protesta?
Vedilo bene in foto il premio Pulitzer, perchè dubito che lo vincerai mai...
Troppa strizza ad intervistare un
vero black bloc?
E ti sorprendi pure, caro Enrico,
degli insulti e delle minacce ricevute da Mattia? Cosa pensavi, che dopo
l’intervista sarebbe stato invitato a tenere una lectio magistralis a Oxford?
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Perversioni sessuali: cava i denti durante sesso (potete leggere la notizia qui)
Ognuno ha le sue preferenze in
fatto di sesso, niente da dire. Questa è la storia del neozelandese Philip Lyle Hansen
che ha una passione smodata… per i denti.
Pare che Philip, durante un rapporto sessuale
con una donna sul sedile posteriore della propria auto, abbia tirato fuori, dal
nulla, un paio di pinze e abbia cavato un dente alla sua partner. Secondo il
racconto della vittima, l’uomo avrebbe iniziato a toccarle i denti per poi
afferrarne uno con le pinze, cavarglielo e buttarlo fuori dal finestrino.
Non so voi, ma se stessi facendo sesso con
una donna e questa tirasse fuori un arnese del genere, me la darei a gambe
levate…
A meno che, naturalmente,
la donna in questione non fosse tipo questa qui…
Peccato che Philip abbia questa rassicurante
espressione da efferato serial killer…
... e non sorprende che sia attualmente
sotto processo con l’accusa di aver cavato i denti a dodici donne dal 1998 al
2012.
2
Banane e
cocaina: se ti piace la frutta, mangiatela tutta (potete leggere la notizia qui)
Come tutti saprete, la frutta fa
bene… soprattutto le banane che contengono molto potassio e, se siete
fortunati, anche cocaina.
Accade in Germania, dove in ben
tredici supermercati tedeschi del gruppo “Adil”, sono stati rinvenuti circa 400
kg di cocaina nascosti tra le banane per un valore di circa quindici milioni di
euro.
Non si trattava di un’offerta
commerciale particolarmente vantaggiosa, bensì di un banale caso di errore di
spedizione… compiuto dalla rete di distribuzione dei narcos colombiani che, incredibilmente,
ha sbagliato indirizzo di conegna, consentendo uno dei più grandi sequestri di
cocaina nella storia della Germania.
1
Una pallottola spuntata: sindaco va in bagno e dimentica il microfono
acceso (potete leggere la notizia qui)
Non so quanti di voi hanno visto
la serie “Una pallottola spuntata” con protagonista il compianto Leslie
Nielsen. In una delle gag più memorabili, Frank Drebin va in bagno dimenticando
il microfono acceso ed esibendosi in una pisciatona da antologia tra
l’imbarazzo generale.
Benissimo.
Immaginate la stessa esatta
scena… nella vita reale. Durante un consiglio comunale di George Town, aperto
al pubblico, il sindaco Dale Ross, si è allontanato per andare in bagno, lasciando
la parola al membro del consiglio Rachel Jonrowe.
La donna ha iniziato il suo
intervento ma, all’improvviso, ecco il dramma.
Il sindaco ha infatti lasciato
acceso il suo microfono facendo sì che, dal bagno, iniziassero a provenire, amplificati
e diffusi in tutta la sala del consiglio, inequivocabili rumori … dalla pipì,
con tanto di scrollatina finale, allo scarico dello sciacquone: la povera
signora Jonrowe le ha provate tutte per rimanere seria, ma alla fine è stata costretta
a capitolare, scoppiando in una sonora risata tra l’ilarità generale…
È tutto per oggi, alla prossima!
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