martedì 10 luglio 2018

Chiacchiere da bar - Che fine ho fatto?


Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog elegante e fiero come un levriero da caccia…

… quando tu sei la volpe

Salve, sono tornato.


Tempo di lettura: circa 4 minuti


Non ci si sente da un paio di mesi… come va?
Tutto bene?
Vediamo un po'... cosa mi sono perso in questi due mesi di assenza?
Beh, sicuramente l’inspiegabile ascesa, e l’ovvia scomparsa nel limbo dei fenomeni da baraccone, di quel fine artista noto come Young Signorino…

… Mmm è la stessa espressione che faccio quando mi accorgo che non è venerdì, ma solo giovedì...
 
… e poi, sicuramente, l’oscuramento di Wikipedia
E già...
Ora vi dirò qualcosa che va contro corrente: a me ha fatto piacere.
Sì, sono stato contento.
Davvero contento.
Pensate, erano anni che non sentivo persone, interpellate su argomenti a caso, rispondere candidamente: “Non lo so”.
Niente immunologi improvvisati, niente economisti fai da te, niente costituzionalisti dell'ultima ora…
Insomma, un sogno che diventa realtà.
Per carità, io amo Wikipedia: sai le letture che mi faccio quando non mi va di lavorare sento particolarmente produttivo in ufficio? Peccato solo che stiano abolendo le voci “curiosità” dalle singole pagine, che erano le più divertenti…
Wikipedia è una grande risorsa, ma se utilizzata alla membro di canide contribuisce a generare quella tara genetica nota come "tuttologi".
Tornando al sottoscritto, cosa ho fatto negli ultimi due mesi?
Potrei raccontarvi  di essere partito in un epico viaggio alla ricerca di una colf per Salvini…
Sapete che si vocifera di una rottura con la Isoardi, no?
Bene.
E ci ricordiamo tutti cos’è successo l’ultima volta che il buon Matteo non aveva sottomano qualcuno che gli stirasse le camice, vero?

E già...
Sapete un cosa? A volte, mi sveglio ancora nel cuore della notte urlando…

Ma non sarebbe la verità.
Come vi avevo anticipato qui, mi sono dedicato al PF24 (contrariamente a quanto si possa ipotzzare, PF non sta per “Per Fottervi”, bensì per “Percorso Formativo”). 
Si tratta del percorso formativo necessario all’accesso al concorso per l’abilitazione all’insegnamento (con conseguente tirocinio TRIENNALE). 
Accidenti, non becco tre anni neanche se mi metto a truffare una manica di avidi pensionati.
Che dire?
Un’esperienza formativa eccezionale.
8 esami in ambito psicopedagogico che hanno arricchito a dismisura il mio bagaglio culturale e che mi hanno permesso di conoscere professionisti, anzi no, persone straordinarie.
Grazie… grazie veramente.
Ecco una foto che ritrae me, i miei colleghi e gli insegnanti di questa fantastica avventura:

Una pagliacciata di così grandi dimensioni che temevo solo che, durante un esame, un clown mi gettasse una torta in faccia

Non vedevo così tanti pagliacci maledetti (o maledetti pagliacci) dai tempi di IT…

Almeno IT si limitava a strappare le braccia ai bambini, non prima di aver educatamente offerto loro un palloncino... mentre questi qui ti stracciano lo scroto così, senza un minimo di poesia 

E così, dopo essere stato mio malgrado coinvolto in questo brutale e ripetuto stupro della pedagogia, sabato mi sono finalmente concesso la mia prima giornata di mare.
Naturalmente, la mia celebre fortuna alla Wile E. Coyote ha colpito ancora ed ho beccato la giornata più ventosa da mesi a questa parte.

Roba che neanche nella galleria del vento a Maranello
 
Un mezzo incubo, insomma:

 Bambini che correndo, alzavano tempeste di sabbia

 
Nonna, figlia e nipotino che provavano inutilmente a piantare nella sabbia un ombrellino da cocktail, sperando che potesse reggere alle terrificanti raffiche di vento con tanto di litigio finale con immancabile anatema della figlia: “La prossima volta vado in montagna!” (ovviamente, io ero immediatamente dietro di loro e non ho mosso un dito per aiutarle pur di godermi lo spettacolo… consapevole che l’ombrellone avrebbe potuto prendere il volo ed impalarmi in stile Conte Dracula)

Per fare colpo sulle turiste, in mancanza di un fisico decente, ho deciso di darmi un tono da intellettuale (da discount), dedicandomi alla lettura del libro Tempo da Elfi di Guccini e Macchiavelli (che rimandavo da circa 8 mesi essendo stato, ahimè, impegnato a leggere inutili boiate da gennaio fino all’altro ieri), comodamente spaparanzato sulla sdraio.
Che dire… un libro interessante.
Così interessante che mi sono quasi ustionato il dorso dei piedi durante la lettura.
Non pensavo che fosse possibile bruciarsi anche lì e invece è così, siete tutti avvisati. Comunque, poteva andarmi peggio, molto peggio:

 
Almeno ho avuto la decenza di togliermi le chiavatte, così mi sono elegantemente ustionato in maniera integrale...

 
 ... Grazie al cielo, poi, non portavo un cappello alla rapper anni '80...

... Non mi sono addormentato sotto il sole mentre mi facevo uno spuntino...

... E non avevo con me un amico burlone... 

... E poi... No, vabbè... questo è un genio (ricordando sempre che il confine tra genialità e stupidità è molto, molto sottile e che si taglia con un grissino)

È tutto per oggi, alla prossima!

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