lunedì 4 luglio 2016

Chiacchiere da bar - Italia vs Germania (Euro 2016)



Salve a tutti e benvenuti nell’Internetturbino: il blog opportuno come un crampo in acqua.


Prima di dare inizio a questo nefasto post dedicato a Italia – Germania, quarto di finale di Francia Euro 2016, due comunicazioni di servizio: 

1) ovviamente, per questa settimana, la Rassegna Stampa slitta a mercoledì
2) a tempo indeterminato, si torna alla vecchia formula dei tre post settimanali 

Dunque, prendete i fazzoletti e analizziamo un po’ questa partita…



Poche palle: Italia – Germania non è una partita di calcio… è LA partita di calcio. Forse perché, usando un eufemismo, possiamo dire che, storicamente, tra i due popoli non corre proprio buon sangue: 


Romani contro Germani
Riforma vs Contro Riforma
I Guerra Mondiale
II Guerra Mondiale (prego notare i casini che abbiamo combinato insieme ai tedeschi l’unica volta che siamo andati d’accordo… prima di litigare di nuovo)
Flessibilità contro Rigore

Come da tradizione, si assiste alla partita a casa del solito amico. Appena accomodato sul divano, sento che sarà una partita difficile: ho appena il tempo di dire “Vada come vada, spero solo che non finisca ai rigori, magari ad oltranza… ” che vengo, ancora una volta, brutalmente marchiato con il solito, malefico stick tricolore (qui la prima violenza).
Il problema è stato che, a questo giro, sono stato “decorato” sull’avambraccio… contropelo. In pratica, una ceretta a freddo.

Perché piangi?
Mi commuovo sempre quando ascolto l’inno…

Come al solito, gli azzurri sono caricatissimi quando cantano l’inno… terrorizzando i bambini davanti a loro.

Complimenti per il bambino con la pancia da birra: sei un mito!

La partita inizia ed i tedeschi si dimostrano subito aggressivi e molesti come un chiuahaha viziato. Sento l’ansia che sale… Del resto, Holly & Benji mi ha insegnato a temere la Germania a calcio.

Avete idea dell’effetto che può avere sulla psiche di un bambino un attaccante come Karl Heinz Schneider?
A proposito, bel nome… per un pastore tedesco

Nonostante l’agonismo e la tensione palpabile, al momento dell’infortunio di Khedira, tutti i presenti reagiscono in maniera composta…


La partita assume toni maschi e, per stemperare la tensione, Boateng tende una mano ad Eder...

… ma sbaglia le misure e finisce per infilargli un gomito nella narice fino all’encefalo

L’arbitro, però, non pare accorgersene, probabilmente perché il suo cane guida lo ha abbandonato per ammazzarsi di chupiti.


Sfortunatamente per noi, la Germania gioca molto bene: il già citato Boateng, per esempio, è in ogni zona del campo. Per chi se lo stesse chiedendo, sì: i Boateng calciatori sono due.

Uno è famoso per essere un buon giocatore

L’altro è famoso per... vabbè, ci siamo capiti

Sfortunatamente, contro di noi gioca il Boateng bravo… 

 
 Applausi a scena aperta per la coreografia volante di Florenzi che si immola sulla linea di porta ed evita la debacle

La partita scorre così, con i tedeschi che mantengono il pallino del gioco e gli italiani tutti dietro…


… che puntano su pericolose ripartenze.
A riprova che di calcio ne capisco quanto di fisica quantistica, è proprio su contropiede che l’Italia subisce il gol che, anche a causa di un rimpallo fantozziano, gela la popolazione nazionale e fa aumentare il traffico aereo di santi e madonne a livelli record.
Fortunatamente, è proprio il sempre presente Boateng che, rivelandosi un accanito fan di Mila & Shiro, va a muro in piena area di rigore.

Naturalmente, non si contatno i meme su internet... questo mi ha ribaltato

Rigore, gol, 1 – 1 e possiamo mettere via i defibrillatori.
Il resto della partita passa con le due squadre che hanno paura di perdere… e gli italiani a casa (il sottoscritto in primis) che hanno paura di arrivare ai supplementari e poi ai rigori.
Ovviamente, l’incubo si avvera puntualmente: supplementari inconcludenti e, infine, i temuti rigori.
L’atmosfera nelle case degli italiani si fa, se possibile, ancora più tesa e ognuno si fa forza come può:


Avendo vinto soltanto un ambo nel corso della più miserabile tombola che sia stata mai realizzata sul pianeta Terra (eravamo tipo in quattro, per un montepremi di 2.50€), il solo sentir pronunciare il termine “Lotteria dei rigori”, mi provoca l’orticaria.
Naturalmente, se vederli è un’angoscia, immagino cosa si provi a calciarli… Tanto più che, visto il numero di rigori battuti, mi aspettavo da un momento all’altro di essere chiamato anch’io a calciarne uno.
Non mi lascerò andare, dunque, a facili ironie e ad altrettanto facili bestemmioni.
Però…
Entrare al 120’, toccare un pallone (quello del rigore) e spararlo alto abbattendo un bambino ed impedendogli di scoprire le gioie della pubertà, penso sia un record mondiale.
Non a caso, ha spopolato l'hastag #Zazadance causato dalla tragicomica rincorsa dell'azzurro:


Stranamente, però, il web non si è scagliato tanto contro Zaza, quanto contro Pellè. Premesso che io sono l’antisport per eccellenza, ma porcaccia la pu***na caro Pellè… che ti è passato in testa?
Hai il culo cosmico di venire convocato, a trent’anni suonati, nella nazionale italiana a causa della più grave moria di attaccanti della storia, riesci pure a segnare due gol e, nel momento clou, ti metti a fare lo sbruffone con uno dei portieri più forti del mondo?

Storia di Pellè:
1 - Te la metto nell'angolino!
2 - Ti faccio il cucchiaio!
3 - Ho fatto la ca***ta!

Porca miseria, è come incontrare sua enormità Rocco Siffredi e salutarlo così:

Poi non ti sorprendere se ti sopprime a cappellate in fronte

Risultato? 
Un rigore così ciabattato che pare tirato con le infradito.
Ecco il commento dell'esperto:


Epica, infine, la reazione della fidanzata di Pellè in tribuna:

Cosa avrà detto?
"Lo sapevo, è un c..."
A: "coglione"
B: "campione"
C: "cornuto"

E vabbè, pazienza.
Son cose che capitano.
Se siamo sopravvissuti a Baresi in lacrime dopo i sanguinosi rigori di USA ‘94, sopravviveremo anche a questo.
Intanto, tutta l’Italia si augura una finale ignorante Galles – Islanda per riappacificarsi con il dio del calcio…

È tutto per oggi alla prossima!

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